Per un prompt di GKM. Principalmente una Kurtbastian basata sul fumo che, come buona parte delle mie storie, è esplosa in un sacco di parole e feelings. Solitamente non metto avvertimenti e cose così per le mie fan fiction, ma questa storia tratta l'uso di sostanze illegali (erba) e l'infedeltà, quindi se questi sono temi che non volete assolutamente leggere, state alla larga.
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E’ strano, pensa Sebastian, che da quando questa cosa è cominciata, le uniche volte in cui è strafatto è quando vorrebbe essere totalmente sobrio. Quando ha bisogno di essere lucido e al sicuro da questa … cosa … tra loro.
E’ strano, ed un po’ inquietante, e probabilmente una bomba ad orologeria piena di dolore, pronta ad spezzargli il cuore, ma.
Non riesce a smettere.
Non vuole smettere.
Ne è già dipendente.
Ne ha bisogno, non sa cosa farà quando sarà tutto finito, ma è certo del fatto che vuole viverne ogni fottuto momento a pieno finché può.
Sebastian potrà anche farsi, ma la sensazione che genera dentro di lui è qualcosa di diverso.
Sa di tutto.

E' il mio primo approccio a questo fandom, che adoro lo ammetto :)
Un breve pov di Nasir, ambientato nell'ep 5 della terza serie, dopo il litigio con Agron.
Grazie per la lettura ed i commenti

"Ti voglio bene anch'io Kaito!"
Il mio piccolo chiude gli occhi allegro.
Il mio adorabile neko mi sorride, scodinzolando contento.
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[Contest sfida] [AU]

Sebastian è un comune essere umano. E' un insegnante di nobili natali, anche se la sua famiglia è decaduta, e gli verranno affidati dal Conte Phantomhive come protetti i figli: Ciel e sua sorella maggiore.
Cosa accadrà?
Non serve infatti essere un diavolo per essere diabolici.
AU completa - Pairing: Sebastian X Ciel
Dal capitolo 15: Quando entrò nel grande salone tutti gli occhi ovviamente furono su di Ciel. E’ inutile dire che quelli più insistenti furono proprio quelli di Elizabeth.

Mi tolgo i granelli di sabbia rimasti su i miei vestiti e mi avvicino a Shiki, che saltellando si era già posizionato con le spalle al sole.
Il suo peluche stretto in mano.
Mi sistemo al suo fianco.
Prendo una zampina del panda, per farsi che sia esattamente tra noi due.
Avvicino la mia testa alla sua.
Il sole e quel dipinto di colori, con il mormorio del mare alle nostre spalle.
Sorrido.
***
[Contest sfida] [AU]

Alpha/Omegaverse.
In un mondo fantascientifico dominato dagli alfa e fatto di leggi impietose e coercitive verso gli omega, Sherlock disprezza e occulta da sempre, e con ogni mezzo, la sua vera natura: nessuno può dominarlo, nessuno può reclamarlo.
Fino all'arrivo di un alfa diverso dagli altri, uno con gli occhi mansueti e un cuore luminoso che non può appartenere a nessun altro.

La prima volta che Sherlock incontrò John, si chiese se il vecchio Mike non si fosse bevuto il cervello a colazione. Un maschio Alpha reduce di guerra? Nello stesso appartamento con lui? Avrebbe declinato gentilmente l'offerta, senza dubbio, sperando con tutto sé stesso che il rifiuto non oltraggiasse troppo l'Alpha. Collaborando con Scotland Yard aveva imparato a sue spese cosa significava contrariare uno di quei tipi.
[...]
La prima volta che John mise piede nell'appartamento, emise un sospiro liberatorio. Niente a che vedere con il condominio sovraffollato dove si era adattato ad abitare fino a quel momento. Nessuna famigliola felice che gli lanciava sguardi stillanti pena, nessun Omega adolescente che appestava l'ascensore con i suoi feromoni regalandogli un'erezione indesiderata.

Prigioniero. 
Non ci potevo ancora credere, io, Sasuke Uchiha ero stato fatto prigioniero. 
Una squadra di circa venti ninja armati fino ai denti e nascosti sotto cappucci enormi mi stava scortando a quella che da oggi in poi sarebbe stata la mia prigione. Non avevo idea di dove eravamo diretti, non avevo idea di come ero finito in quella situazione, ma una cosa era certa: le cose stavano prendendo una brutta piega.
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– Oh no, Sasuke, chiamami ‘padrone’, in fondo tu sei il mio schiavo giusto?-
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Io devo odiarlo, perché se non lo odiassi lo amerei più di qualsiasi altra persona al modo. 
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E adesso, adesso che finalmente non avevo più motivi per combattere i miei sentimenti era troppo tardi. Si, era troppo tardi, adesso lui mi odiava, e io non potevo fare altro che piangermi addosso e pensare a quanto meritassi il suo odio, io più di chiunque altro. 
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Storia rigorosamente NaruSasu. Vi lascio alla lettura

Una puttana drogata che bacia a pagamento, vive in centro e gode quando la scopi. Ha la mente più sveglia e geniale che hai avuto modo di conoscere e la affoga nella cocaina.
[...]
Un reduce zoppo di mente che paga per sentirsi amato, non ti fa domande banali e si accorge troppo tardi che ti ha sverginato l'anima. Ti abbraccia anche se sa che non basta questo a salvarti.

Attraverso le lettere dell'alfabeto, la storia Britin ripercorsa e immaginata.
Raccolta di drabble, flashfic, one-shot di genere, raiting, avvertimento diverso.
Poco fluff ( bugia! ) e tanto porn ( altra bugia! ), conditi con il sarcasmo Kinneyiano e la dolcezza di casa Taylor.
Piccole e sporadiche apparizioni di Gus Kinney, Ethan -Ian- Gold, Debbie Novotny e la gaia ( nel senso di allegra) brigata di Mikey, Teddy e Emmett.

Quando Blaine viene assunto da un ricco signore per dare ripetizioni a suo figlio, non sa ancora che la sua vita cambierà.
Non sa ancora che conoscerà un ragazzo misterioso e bellissimo, la pelle bianca come la neve e troppo fragile per sopportare i raggi del sole. Non sa ancora che si innamorerà di tutti i segreti nascosti nell'abisso dei suoi occhi azzurri.
Questa è la storia di Kurt e Blaine, e di come si sono amati.
"Preoccuparsi della vita di Kurt, del dolore che si nascondeva dentro i suoi occhi, lo aveva fatto sentire per la prima volta come se avesse una missione, un motivo per cui svegliarsi ogni mattina. Ma allo stesso tempo, gli aveva fatto capire chiaramente che prima questo motivo non c’era, e non era un bene.
Non era forse un rischio, un rischio inutile, quando poteva benissimo vivere sereno tra le mura accoglienti della Dalton e lasciare quel ragazzo allergico al calore del sole ai suoi problemi, alla sua vita? Lasciare che passasse il resto dei suoi giorni nel buio, ma quello del cuore e dell’anima?"

"John sentì la sua schiena sbattere contro il muro con un suono così lontano da non essere nemmeno sicuro che fosse davvero la sua, di schiena.
Sentiva solo i denti e la lingua e le labbra di Sherlock ovunque, sul collo, sulle guance, in bocca e sui polmoni, a premere, o nel cervello, ad urlare."
Mi restano sei minuti. Non scherzo.

Spartacus e Crixus. Un'umiliazione. Una vendetta in più da riscuotere.

Era stato Sherlock ad iniziare dopo che John aveva sparecchiato. Lo aveva preso per un braccio e lo aveva baciato forte, goffo, semplicemente premendo la propria bocca sulla sua. Rischiò di soffocare. Staccandosi, lo guardò, mentre si passava il labbro inferiore tra i denti per un microscopico istante. Attendendo. Incredibilmente nudo e tremante.
John aspettò il tempo giusto per capire se non fosse un esperimento o qualcosa di simile. Sbatté le palpebre e gli fu addosso, le mani che imprigionavano il viso e il corpo che lo costringeva al muro.
[...]
"Sherlock, credi che per me sia stato facile, anche prima di ieri sera? Sii meno egocentrico per una diavolo di volta—”
“Andava perfettamente bene come eravamo prima. Non so cosa mi è saltato in mente. Sono stato stupido, errore mio, me ne prendo le responsabilità. Ora voglio solo che torni tutto come prima.”

Emmett è alla ricerca della persona giusta anche per lui. Brian e Justin tornano dal loro viaggio di nozze per scoprire che qualcuno si è messo sulle tracce di quest'ultimo per ottenerlo.