“Quell'estate il clima della Terra era piuttosto bizzarro: il Sud Est Asiatico era soffocato dalla siccità e le risaie erano completamente prosciugate; il Medio Oriente era insistentemente flagellato da inondazioni; l'America aveva avuto a che fare con temperature più basse della media stagionale, sarebbe più corretto definirle polari. I nostri sette piccoli amici non immaginavano che di lì a poco sarebbero stati protagonisti di una entusiasmante avventura”. Gli Otto Ragazzi stanno tornando...speriamo in una ventata di aria fresca, in tempi come questi. Ho deciso così di mettermi anche io all'opera. Per l'introduzione mi sono ispirato alle poche ma sufficienti note del sequel che i produttori ci hanno concesso fino ad ora. Il mio obiettivo sarà dunque di rispondere a tutte le domande che vi siete posti in questi anni, a tutti quei particolari a quali la produzione non ha dato risposta, esempio il perchè dei distributori automatici nella jungla, per giungere a tematiche come la nascita di quel mondo, la violenza, insieme a sentimenti contrastanti fra i protagonisti ormai adolescenti. La storia è raccontata dal punto di vista di Takeru, e si pone cronologicamente nella primavera del 2006, quando Taichi è 17enne. Detto ciò, buona lettura.