Le fiamme erano sempre più alte. Senza rendersene conto, Regina aveva stretto più forte la mano di Emma. Da anni aveva creato una sorta di muro, si era sempre dimostrata fredda e distaccata nei confronti di tutti e con Emma non aveva fatto eccezioni. Ma in quel momento quel muro era scomparso.

[SwanQueen/ OS]
Attenzione: Questa shot potrebbe contenere spoiler post 5B e non è adatta ai deboli di cuore.
Emma dorme e, addirittura, sogna. Sembra tutto tranquillo a Storybrooke, tuttavia qualcosa o qualcuno disturba il suo sonno.

Emma Swan è una ragazza che ha alle spalle un’infanzia difficile che tende a non fidarsi della gente. Cosa succede se attira l’attenzione di Killian Jones,affascinate capitano del club di barca a vela? Dal testo:”Non si tratta solo di Neal tutta la mia vita fa schifo. I miei genitori mi hanno abbandonata quando avevo pochi giorni di vita,sono passata da una famiglia affidataria all’altra per tutta la vita fino a quando non mi ha adottato Ingrid. Non posso permettermi di abbassare la guardia”
“Tesoro,anch’io ho avuto un’infanzia difficile. Mio padre ci ha abbandonati quando ero piccolo neanche me lo ricordo più, ci ha cresciuto mia madre fino a quando si è ammalata e se n’è andata nel giro di pochi giorni quando avevo 8 anni da allora io e Liam siamo andati avanti come meglio potevamo. Però questa vita fa già schifo di suo se poi non gli dai neanche un motivo per essere felice che senso ha vivere?!”

Cosa succede quando la madre di tuo figlio sparisce improvvisamente?
Cosa succede se il tuo sesto senso ti fa allarmare ancor prima di avere una risposta certa? Se la calma attorno a te ti suggerisce le risposte alle domande che ti sei posta?
Emma, ancora inconsapevole di amare Regina, si ritrova a dover iniziare una rapida e solitaria ricerca della madre di suo figlio. Cosa sarà successo a Regina? Cosa l'ha spinta ad allontanarsi così da tutti senza dare nessuna spiegazione?
Quando la tristezza prende il sopravvento, una salvatrice deve necessariamente trovarci.
Sempre.

{Sequel di Take Me Away} | Outlaw Queen AU. Robin Locksley aveva tutto: una bellissima casa, una moglie che amava con tutto sé stesso e che lo ricambiava, un bambino in arrivo e perfino un fedele amico: si tratta di Wilson, il Golden Retriever che lui e Regina avevano adottato. Ma ecco qui: un battito di ciglia e tutto ciò che ama di più sembra scomparire davanti ai suoi occhi. E, come se non bastasse, il passato sembra ripresentarsi...

La storia è ambientata tra la fine della quinta stagione e l'inizio della sesta.
Dal testo:
Quando fuori fu poi buio, il piccolo Neal cominciò a farsi irrequieto ed in un crescendo di irrequietezza arrivò al pianto. A quel punto Mary Margaret fu costretta a tornare a casa, seguita a ruota da David. [...] Poi sbadigliò e allora decise di girarsi verso Killian e dire "Ho sonno, andiamo anche noi?"
Killian la guardò profondamente, indeciso, non sapendo perfettamente cosa lei intendesse, ma i suoi occhi erano davvero stanchi e lo sguardo dolce, quindi s'addolcì e decise di non fare battutine per una volta. Fece sì con la testa, le allungò la mano, l'aiutò a rialzarsi e s'avviò fuori tenendosela stretta sotto il braccio, tra una mano e il torace.

Belle per sbaglio fa cadere un oggetto appartenuto a Baelfire...
Partecipa alla challenge "Ieri, Oggi, Domani..." indetta da Emanuea.Emy79 sul forum di efp

Scritto in collaborazione con Wolfish.
SwanQueen AU. La guerra tra Regina e Snow imperversa ormai da decenni. Distrutti dagli innumerevoli lutti causati dal conflitto, i sovrani Snow White e James inviano la loro figlia ad uccidere la regina, seguendo il suo consiglio, nel tentativo disperato di salvare il regno, nonostante sappiano che non ha speranze di uscirne viva. Ma non hanno messo in conto che la morte non è l’unica cosa che può portargli via Emma…

Stavolta era lei a pregare, a pregare che tirasse le parole di bocca e le dicesse quanto gli avesse fatto male. Lo sapeva, dentro di lei, ma voleva che parlasse, che dicesse qualsiasi cosa per cambiare le cose. Ma non poteva.

Forse per Emma e Regina il destino ha riservato un solo figlio, Henry.
Forse, ogni tentativo di averne altri risulterà vano visto che Regina aveva rinunciato tanti anni prima a poterne avere di suoi.
Affrontare insieme anche questo ostacolo e forse, superarlo, permetterà a Emma di confessare chi è stata la causa dell'artefice della loro felicità.

A Storybrooke sembrava essere tornata la tranquillità, dopo Zelena, dopo Ingrid, dopo la partenza di Elsa ed Anna e soprattutto dopo che Belle aveva scoperto i piani malvagi di Gold e l'aveva cacciato fuori dalla città, tutto sembrava stranamente normale.
[...]Regina: "Ti sembro il tipo che apro le bottiglie con i denti? Sono una regina e una donna raffinata!" E nel dirlo fece una di quelle smorfie con la bocca da perfetta regina quale era veramente, regale, austera e tremendamente affascinante. Anche Emma lo pensava, probabilmente dal primo giorno in cui l'aveva vista ormai anni prima, ma la consapevolezza di questa indiscussa bellezza era come se aumentasse ogni giorno di più.
Attenzione spoiler: ambientata dopo la 4x12

Pensieri di Cora mentre si traveste per andare al ballo.
Storia scritta per il contest a box full of prompt, organizzato dal gruppo efp famiglia, recensioni, discussioni.
Il prompt per questa flash è: La serva sta riassettando la stanza della principessa, sul tavolino è poggiata la sua corona. Con la corona in testa, davanti allo specchio la serva si chiede come sarebbe la sua vita se fosse la principessa
Spero che la storia vi piaccia e che mi lasciate un commento.

Regina, una donna sposata, in carriera e con due splendidi bambini conosce Emma, una ragazzina single e con un lavoro precario, entrambe innamorate, entrambe in difficoltà, si concedono piccole fughe in un b&b di periferia, qui, ma anche in altri luoghi, passeranno attimi straordinari ed indimenticabili ma purtroppo, destinati a finire.

Robin era morto, lasciandola per la seconda volta, quella definitiva.
Ma se la sua anima gemella non c'era più, chi poteva prendere il suo posto? Nessuno.

La stanza prese a vorticare e, all'improvviso, Regina sentì se stessa scoppiare a ridere, immediatamente seguita da Emma. A un tratto, non esistevano più quelle decine e decine di occhi che le scrutavano con invidia, apprezzamento, ammirazione, eccitazione, perplessità... Non esisteva più il locale di Granny, né Storybrooke, né null'altro al mondo.
In quel momento perfetto c'era spazio solo per loro due. Per i loro corpi avvinghiati, tanto vicini che quasi non distinguevano più dove terminasse la superficie dell'uno e iniziasse quella dell'altro, per il suono argentino delle loro risate che si sposava con le note passionali di quella melodia e per una strana forma di euforica ebbrezza mista a un incontenibile desiderio l'una dell'altra.