Recensioni per
Frammenti di Luce.
di Kim NaNa

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/07/12, ore 15:33
Cap. 5:

Come mercoledì, piango come mercoledì e tu non hai idea di quale calvario sia stata la strada per arrivare a casa dei nonni.
Questo faccio, ancora.
Non piango con tristezza, piango con amore, che è forza, che è violenza, che è semplicemente amore; l’amore vero non è dolcezza e tenerezza: è distruzione e gioia totalizzante, senza mezzi termini.
“Perché?” dice. Perché smettere di soffrire sembra comunque la priorità, a dispetto di speranze recondite latenti e di rimpianti legati ad esse, speranze ben nascoste ma pur sempre presenti lì dove il raziocinio non arriva più, lì dove fanno male mentre scavano dentro la ferita.
Così Gabrielle non smette di sanguinare.
Non c’è un’Altra Gabrielle da eliminare o da combattere, c’è un’Altra Gabrielle da ascoltare, perché è sempre stata soffocata e repressa, è sempre stata buttata in un angolo buio senza mai chiederle cosa desiderasse. Certo che con gli anni è diventata “cattiva”, certo che non riesce a smettere di urlare, ha bisogno di essere guardata senza pregiudizi e di essere presa in considerazione.
C’è un’Altra Gabrielle che fa la “cattiva” perché avrebbe solo voluto essere accettata, invece è stata sempre nascosta e soffocata. Ora è furiosa e minaccia di esplodere, ma come non capirla?
Io la capisco. Io la amo di quell’amore che non è dolcezza e tenerezza, con tutta la forza che esista.
La Gabrielle che scappa via dal temporale e che non vi scorge l’eterno dovrebbe far pace con l’Altra Gabrielle, con quella che soffre molto più di lei e che ruggisce, perché persino Gabrielle non ha voluto accettarla e le ha voltato le spalle.
L’Altra Gabrielle può sopportare il maltrattamento dagli altri, perché non ha mai conosciuto la serenità domestica e quella esterna, ma non può accettare il maltrattamento di Gabrielle, per questo urla e non smetterà di farlo: è disperata e furiosa.
Dall’interno sembra tutto enorme e impossibile, fa impazzire, ma dall’esterno guardato con occhio veramente amorevole, questa ragazza che ha soffocato il suo io e che si distrugge per continuare a soffocarlo invece di ascoltarlo, è amabile; non sto dicendo che essendo un individuo meriti di essere amata, ma che è una persona che si fa naturalmente amare per quello che è nella sua interezza, Gabrielle e Altra Gabrielle unite.
Ringrazio Anthony per aver mostrato durezza a Gabrielle, lo ringrazio per essere stato fermo e risoluto, senza cedere al bisogno di frenare le sue lacrime e di arrestare il suo dolore. Il suo esserci con il cuore che batte all’impazzata e con la sua durezza e serietà è amore.
 
 

Recensore Junior
01/07/12, ore 14:50
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La mia segnalazione è frutto di un’accurata riflessione. Ho preso questa decisione dopo aver ponderato bene gli effetti derivanti dalla lettura del suddetto componimento.
Ritengo che questa storia meriti seriamente di figurare tra le scelte, perché tratta con assoluto realismo un problema molto diffuso nella nostra società e che, purtroppo, miete vittime inconsapevoli ogni giorno: l’impossibilità di affrontare situazioni difficili, sia personali sia familiari, che induce a far del male a se stessi con i mezzi che si hanno a disposizione, lentamente ma inesorabilmente; in definitiva, parla del male di vivere.
La stesura del testo poi, è stata realizzata utilizzando uno stile letterario uniforme e un registro linguistico che si articola su due livelli, passando opportunamente da medio ad intimo-confidenziale.
La struttura sintattica è scorrevole, ma è anche poco articolata nei punti chiave in cui il livello è reso appositamente informale richiedendo un lessico semplice, dando così un carattere deciso e d’impatto al dialogo tra i personaggi. Tale forma, la costruzione sintattica e le scelte lessicali, concorrono a far sì che la storia colpisca il lettore e che arrivi dritto al punto che l’autrice vuole focalizzare, senza tergiversazioni sterili.
Sto volendo proporre questa storia per le scelte, oggi, perché molti si trovano a vivere situazioni difficili personali, che si riflettono sul loro modo di considerare se stessi, inducendoli ad abbracciare il culto dell’occhio sociale, che impone loro di sacrificare la propria salute pur di raggiungere un modello estetico che, all’occhio sociale appunto, sia considerato accettabile e vincente.
Vivere nascondendo la propria interiorità e soffocandola, è quel che fa la stragrande maggioranza di ragazzi e ragazzini recandosi in bagno ogni volta che mangia, oppure rifiutando completamente il cibo.
Questo lavoro non è una favola: è la realtà di tante persone.
Qui si parla di bulimia e di anoressia e sono intese nella loro vera essenza di male di vivere e di solitudine e, soprattutto, se ne parla con i fatti.
Questa storia può essere di aiuto per le persone sole in balia di loro stesse che non trovano appiglio nella famiglia e che, così, si chiudono in un circolo vizioso fatto di rinunce alimentari e conseguenti fallaci soddisfazioni; persone che si danneggiano fino al punto di uccidersi, perché è questo il limite: la morte.
Questa storia è un efficace e importante strumento per dar voce a tutte le persone chiusesi nel loro distruttivo circolo vizioso.
Soprattutto però è uno scritto che, se approfondito nella lettura, offre ai fragili e soli individui l’opportunità di guardare la loro scelta rovinosa dall’esterno, come uno schiaffo in faccia capace di far aprire loro gli occhi su quel che stanno facendo a se stessi, perché dall’interno questo loro comportamento ha una sua logica, logica che tale storia mira a far venire fuori e ad analizzare, così da far capire con i fatti quanto tutto ciò annienti corpo e spirito.
Un componimento letterario ha in sé la potenza di arrivare all’interiorità di un lettore attento, lì dove persino la sua autoconvinzione vacilla, nel luogo recondito in cui è privo di difese ed è in grado di recepire i messaggi significativi e utili. Per tali ragioni, sottopongo alla vostra attenzione questa storia e suggerisco di inserirla tra le storie scelte; sono davvero convinta che possa essere di aiuto per quanti hanno deciso di annientarsi facendo scelte sbagliate e autodistruttive.
(Recensione modificata il 01/07/2012 - 02:56 pm)

Nuovo recensore
18/06/12, ore 15:50

Ciao Gabry, chiedo venia a te, ma anche a me stessa per non aver recensito il capitolo più bello e che mi ha colpito di più di tutti quelli scritti fino a questo momento.
"Caddi subito, ma Tony mi aiutò, tempestivamente, a rialzarmi. Caddi ancora e poi ancora. E poi di nuovo.
Era un continuo cadere, ma Anthony non mi aiutava più.
«Devi alzarti da sola, Gabrielle. Nella vita non è detto ci sia sempre qualcuno disposto ad aiutarti. Devi essere tu stessa la tua più grande amica!»" leggendo queste parole ho rivisto tutto quello che è accaduto e che dovrà ancora accadere nella mia vita e ho subito pensato che anch' io vorrei avere la forza che ha Gabrielle, per continuare e combattere senza l' aiuto di nessuno. Ma nonostante ciò sò di non avere la grande forza che possiede lei e dovrò accontentarmi di come son fatta, visto che nonostante io ce la metta tutta per cambiare alla fine resto sempre io, sempre la stessa. Non vedo l' ora di leggere il tuo nuovo capitolo, poichè con la tua scrittura mi doni sensazioni ed emozioni che mai nessuno mi ha donato, BRAVISSIMA come sempre ;)
tanti bacini Stefy <3

Recensore Junior
05/06/12, ore 14:59

“Sono diversa da tutti, io” …sì…sì sì…e come no! Il peggio, o meglio qualcuno peggio, doveva ancora arrivare.
“E’così la vita” così parlò Zarathustra -.-
“Io non salirò mai su quell’affare” eh già, proprio così, aspetta il bel tempo e tre giorni buoni liberi e si vedrà. Ho aspettato anche troppo.
“Mi guardava, mi scrutava, mi capiva” *____________*
“Mi penetrò l’anima. Mi gelò il cuore” ecco perché mi piaci come scrittrice, perché quel che vai indagando non è mai banale come buon senso vorrebbe, mai; c’è sempre molto dietro ad una emozione intensa e il più delle volte e qualcosa che fa battere il cuore in modo allarmante, poco dilettevole, decisamente preoccupante. “Mi gelò il cuore” hai detto infatti, che è ben diverso dal mettersi a sorridere compiaciuti o ammirati oppure curiosi.
Sei molto profonda gioietta, per questo mi piace quello che scrivi. Nei tuoi scritti trovo reazioni umane e sentimenti che stanno esattamente dove devono stare, senza prendersi in giro con romanticherie e gioie a oltranza e scontate. Dietro a un sorriso c’è tanto, non v’è solo la felicità momentanea e tu, nei tuoi lavori, metti tutto ciò che c’è dietro. Complimenti nee-chan, io ti ammiro per le storie che riesci a scrivere e, soprattutto, per la complessità dei temi che tratti, proprio perché ogni tuo personaggio ha vita propria, è complicato come lo siamo tutti gli esseri umani e non agisce mai banalmente, per tanto nemmeno le sue sensazioni e le sue reazioni sono quelle canoniche, quelle scontate. Sei bravissima!
Questa storia è…è tanto. Io non vedo l’ora che tu la continui, perché…perché…già, perché? Beh, tu sai perché. Sono seria.
Perché io leggo te, ti trovo, anche in un mare agitato e nero ti troverei e sai il motivo?
Perché ci tengo. Perché per me è importante, sei importante.
Delle cose che ti dicono gli altri non mi importa niente, sinceramente, perché i cattivi consiglieri sono ovunque, anche se dicono cose che appaiono sensate.
Gabriella, ti troverei anche nel fondo del mare, ricordatelo.
Ora sono serissima.
 
P.S. MMMM…preparati, perché prima dell’arrivo del caldo torrido dovrai avere imparato a portare quel mezzo di trasporto sconosciuto ma non ostile, quindi comincia ad entrare nell’ottica che tempo un mese al massimo e ci daremo da fare.
Grazie di cuore per avermi dedicato questo capitolo, ho capito e ti ringrazio. Dal profondo del cuore ti ringrazio.
Ah! Ma guarda un po’ che adesso sono anche meno feroce di prima…aaaaaaaah tu mi ammorbidisci O_________O
 

Nuovo recensore
27/05/12, ore 21:15
Cap. 3:

Ciao Gabry, ed eccomi qui a ri-leggere questo capitolo con una tristezza infinita. Anche questo capitolo come il precedente è magnifico e tristissimo. In fondo anche io mi sento come la piccola Gabrielle, in cerca di un sogno che non si avvererà mai e quando lo si trovolo si rinnega per paura della delusione. In fondo io lo sento che buona parte delle cose che ha provato Gabrielle le hai provate anche tu, per questo ogni volta che leggo una tua storia credo di conoscerti sempre meglio, perchè metti sempre qualcosa di tua, anche se in questa storia mi sembra più di un semplice "qualcosa"... Anche questa volta sono riuscita a leggere ciò che scrivi tra le righe storte e tutto ciò mi ha lasciato dentro un grande vuoto.. Spero di sbagliarmi davvero <3
Ti voglio sempre più bene Tesoro, un abbraccio grande grande... -Stefy :*

Recensore Junior
25/05/12, ore 21:55
Cap. 3:

Se ti svegli e c’è buio, tu afferra la mia mano, che veglia su di te e ti sta sempre vicino in attesa.
Noi insieme, anche nella merda, te lo ricordi?
Anche nella merda.
Questa storia mi ucciderà, ne varrà la pena.
Io rifletto, penso…sai che non posso nemmeno pensare che tu stia male senza poi sentirmi male pure io, lo sai. Doppio filo, insieme nella merda…se c’è buio pensa a quel che tu sei per me, seriamente.
Onestamente tu sei più importante della norma comune che impone di non sbilanciarsi pubblicamente, perciò te le dico qui queste cose, non mi importa se sembro una cretina che parla a vanvera o una melensa che dà fiato alla bocca, tu vieni prima.
Tu sai chi sono ed è a te che sto scrivendo questo, il resto non conta.
Sono felice che stia pubblicando questa storia, muoio un po’ ogni giorno ma sono felice, perché per te è difficile e lui ci tiene.
Ti supporto con immensa stima e grande orgoglio, per quella che sei, per quello che non osi desiderare, per ciò che celi e non fai uscire, perché sei tu.
Sei importante.
Gioia, vorrei che certe cose non facessero parte del tuo vissuto, lo vorrei sul serio, ma bacchette magiche non ce ne sono, possiamo solo andare avanti insieme, in qualunque condizione e situazione. Sempre FIGHTING!
FIGHTING!!!!
Sono talmente seria che credo potrei far piangere pure i bambini con uno sguardo.
 

Recensore Junior
24/05/12, ore 22:21

“Tornare a casa dopo qualche mese di ospedale”.
Colpo al cuore.
“Devo solo convincermi di esserlo”.
Sudore freddo, o almeno mi è sembrato freddo al tatto e dalla sensazione di svenimento.
“Dipende”.
Stato di depressione profonda.
“Imparerai”.
Pianto disperato. Lui vuole che tu arrivi ad una consapevolezza, per questo ci tiene che tu mantenga la tua promessa e io mi fido di lui. Ti vuole bene, per questo ho fiducia in lui. Per il resto, ci sono io con te e ti starò accanto sempre, anche quando cercherai in tutti i modi di non imparare. Lui tutto questo lo sa, ne sono convinta; ti ha chiesto di mantenere la promessa perché vuole che tu maturi una consapevolezza, difficile sì, ma io sarò con te durante e dopo che avrai finito questa storia.
Saremo insieme e andrà tutto bene, per il meglio. Lui ci tiene e anche io.
 
Rileggere questa storia mi fa star male, non posso nasconderlo, nemmeno sarei credibile se dicessi il contrario.
Vorrei che tanto, tutto, fosse stato risparmiato, evitato. Vorrei averti conosciuta prima, perché adesso la tua testa è dura che più dura c’è forse solo la mia. Vorrei ammazzare tutte le persone che hanno fatto danno e abbracciare te di allora, per farla sentire al sicuro e amata.
Non sola.
Leggere tutto questo mi fa male, molto, troppo male, somatizzo infatti, ma sono felice che questa storia stia vedendo la luce nuovamente; ti supporto con tutto l’affetto e la tenacia che ho. Non c’è niente di meglio che tu possa fare che ripubblicare questa storia e quando sarai pronta continuarla, fino a finirla. Io ci sarò, lui aspetterà con tutto l’affetto che ha per te.
Sono fiera di te, gioia, veramente. Queste cose te le sto dicendo piangendo, perché ti comprendo, fin dentro e so cosa comporti per te portare a compimento l'impegno che ti sei presa.
Ti voglio bene. Sì, sembro melensa, ma in realtà ho una faccia talmente seria – anche se piango – che farebbe spaventare chiunque. Fa spaventare chiunque.
Ora ti abbraccio fortissimo, con tutta la forza che ho e ne ho tanta ;)
 
 

Nuovo recensore
24/05/12, ore 20:32

Ciao tesoro, non so che dirti, se non che con questa storia ti sei veramente superata... la prima volta che la pubblicasti l' avevo letta a mai finire, e nonostante tutto questo tempo avevo queste tue bellissime parole scolpite nel cuore e nella mente. Non so cosa voglia dire per te questa tua storia, ma dal modo in cui la scrivi penso che sia molto importante. Mi hai fatto davvero una grandissima sorpresa riprendendola e spero in un continuo. Sei la mia autrice preferita e la mia guida, e ti adoro... continua cosi', Ti voglio tanto bene
Un bacino :*

Recensore Junior
23/05/12, ore 21:12
Cap. 1:

Ho ancora la giacca addosso e la borsa al braccio ma eccomi qui.
Tanta urgenza da parte mia non è a caso, è dovuta.
La devo a te, che hai finalmente ripreso in mano questa storia importante.
La devo ad Antonio, che fa parte della tua vita anche in questa forma, perché non lo conosco di persona ma, essendo lui per te tanto importante, lo rispetto, lo stimo e gli sono vicina, per quanto possa io con la mia sola capacità comune.
Sì, gli parlo; lui sa dove finisce la tua ragione e dove comincia il tuo cuore, sento che lui capisce, perciò gli parlo. Non so che effetto sortisca tutto questo, ma ho fiducia in lui e oltretutto lui è molto importante per te, per questo me lo tengo nel cuore anch’io.
Ragion per cui onore alla tua storia, onore al tuo proposito che mira a rispettare una promessa, grande merito alla tua opera.
Qui devo essere solenne, è un momento importante e io ti sono vicina anche in questo, quindi non sminuisco il momento e nemmeno il tuo intento, né tanto meno la richiesta ufficiale che ti è stata fatta.
Sono immensamente felice che siamo qui oggi, di nuovo in presenza di questa storia.
Ritengo che questo, tra tanti, sia un giorno veramente degno, perché ti ha portata a riprendere questa storia e con essa tutto ciò che tale atto comporta.
Gioia mia, ti voglio bene.

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