Recensioni per
A Hundred (Years) For Kissing
di Doralice

Questa storia ha ottenuto 85 recensioni.
Positive : 85
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/08/12, ore 15:18
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Trama: Questa storia è una AU in cui Sherlock si prostituisce per droga e John è appena tornato dall'Afghanistan e diventa suo cliente. Fin dalla prima volta si capisce che il loro non èun normale rapporto puttana-cliente, che si crea un'alchimia preziosa e speciale tra di loro. Ma la paura è tanta e così ci vorranno tempo e sofferenze prima che entrambi capiscano che appartengono l'uno all'altro e che solo insieme possonostare bene.
Motivazioni: nata da un prompt di Tumblr che è stato usato da diversi autori, anche del fandom inglese, quella di Doralice è sicuramente la versione più bella che ho letto. L'ambientaione è AU rispetto al telefilm, ma i personaggi conservano intatte le loro caratteristiche, difetti e pregi. Insomma, sono sempre John e Sherlock e questa è la storia del loro lento cercarsi e della lotta contro i rispettivi demoni, la paura di non valere più nulla per John, reduce con problemi psicosomaici e la la droga per Sherlock (argomento che la serie tv decide di non affrontare, ma che fa parte integrante del personaggio di Sherlock Holmes). Il tutto narrato con lo stile inconfondibile di Doralice, la sua poesia messa in prosa, la sua delicatezza e l'abilità del descrivere i sentimenti forti che uniscono questa coppia.

Recensore Master
21/08/12, ore 15:17
Cap. 6:

Te l'ho già detto, ma mi ripeto: ho amato ogni singola parola di questa storia e specialmente di quest'ultimo capitolo.
Incipit: hai descritto alla perfezione l'atmosfera tesa, spaventosa ed orrifica della prigionia di John, un incubo fatto di sofferenze calibrate fatte apposta per fiaccare la resistenza e perciò destinato a durare a lungo. Jim e Sebastian si muovono ai margini di questa storia, come inquietanti fantasmi, eppure l'effetto che hanno è dirompente.
Dall'altro lato c'è Sherlock, che si muove metodico, pianifica il suo piano come fa sempre, ma questa vota c'è qualcosa di diverso. Non è uno dei soliti casi per cui dà una mano alla polizia. C'è di mezzo John e il panico sale, gli si annida nello stomaco, è difficile da tenere a bada, perché qualcosa dentro di lui è cambiato da quando ha conosciuto quel soldato dallo sguardo limpido, perché con John sta bene, perché con Joh non è più una puttana.
Grazie a dio non hai fatto passare i canonico tre anni dalla finta morte di Sherlock... non so se ce l'avrei fatta a sopportarlo!
E la signora Hudson! Oh, l'ho amata tanto, pur se compare solo in un breve cammeo, ma è proprio lei, con la sua dolcezza materna riservata solo a Sherlock e la sua ostilità latente verso il fratello maggiore.
Guarda, quando ho letto che avevi usato il mio prompt mi sono sentita felice come la mattina di Natale, perché questa storia mi ha rubato il cuore e pensare di farne parte, anche solo un pochino, mi ha fatto un piacere immenso.
L'ultima parte del capitolo è una poesia infinita, una dscrizione delicata e commovente che mi ha lasciato senza fiato: il lento sfiorarsi, come se fosse la prima volta, come una danza in cui questi corpi si avvicinano lentamente, gravitando l'uno attorno all'altro. E' un momento solenne, quasi sacro, perché entrambi hanno la consapevolezza che questa volta sarà per sempre, perché questa volta è Amore, è Eros e Psiche che si fondono in una perfezione che è solo di loro due.

Recensore Master
20/08/12, ore 21:11
Cap. 6:

OMMIEIDDEIIIIII quanto è bella la poesia/canzone finale! Mi hai trafitto ed fatto venire le lacrime agli occhi *______* Dunque, della prima parte si capisce bene quanto tu abbia voluto evitare come la peste ogni scena di azione! ^___^ Comunque molto molto bella la parte iniziale della prigionia, i paragoni con l'acqua, l'Afganisthan e "tutto quanto", come direbbe Adams! Mi ha colpito molto anche come hai descritto il fare/rifare l'amore. Era una nuova prima voltA, una volta tutta nuova. Morire per rinascere "in due". E adesso cosa aspettarsi di più? Butterfly?!? Bacio <3

Recensore Master
19/08/12, ore 18:17
Cap. 6:

Wow...che dire? Questa storia era nata come una originalissima e emozionante one-shot e poi si è evoluta, diventando un'appassionante long. E' forte e cruda, ma davvero bella. Mi ha emozionata e l'ho seguita con grandissimo piacere. L'idea che sia finita mi dispiace ç_ç...mi ero affezionata a questi tuoi Sherlock e John. Tuttavia il finale è perfetto: sottolineare la differenza tra sesso e amore è stata una scelta splendida. Dopo tanto dolore, finalmente un pò di dolcezza...ci voleva proprio, niente da dire a riguardo :) Complimenti, davvero un ottimo lavoro!
Alla prossima! ^_^
Irelin

Recensore Master
19/08/12, ore 11:07
Cap. 6:

Ti sciogli lentamente. Inizia come un piagnucolio sommesso contro le sue labbra e un attimo dopo sei tutto liquido. --> ecco. così mi sento io. sono una pozza tremolante di gelatina che pigola e piagnucola. La meraviglia che è stata questa storia non si può descrivere. Senso di mancanza pensando che è finita, ma gioia per averla letta e vista svilupparsi in queste settimane. Grazie. Davvero.

a presto

Greta

Recensore Master
19/08/12, ore 01:10
Cap. 6:

Okay. . . seriamente; è finita. Potrei piangere perché è finita. Tu non lo sai, probabilmente non te ne ho mai reso totalmente partecipe, ma questa fanfic è LA fanfic. Per me è assolutamente straordinaria, il primo capitolo mi ha fatto rimanere a bocca aperta e sperare in un seguito, il secondo capitolo mi ha fatto ringraziare ogni Santo per il fatto che tu sia andata avanti. Però, anche così, non riesco a farti capire quanto realmente mi sia piaciuta e, mannaggia a me, probabilmente non ci riuscirò mai, e mi dispiace veramente, ma veramente tanto.
Amo che metti le citazioni del telefilm, e le metti sempre in modo totalmente azzeccato, non stonano mai, sono assolutamente perfette. Il fatto che tu non abbia messo tutta la liberazione di John (e che soprattutto tu abbia collegato il centro massaggi cinese al capitolo prima) secondo me è stata un'ottima mossa, ed è stato un capitolo.. bello. Cosa posso dire di più?? Non ho seriamente parole.
La signora Hudson... una statua a quella donna, se la meriterebbe tutta! Assolutamente geniale! E diceva cose così vere...
Tutta l'ultima parte, di Sherlock così in balia di John (amore assoluto per questo) è dolcissima, mi hai fatto pensare a uno Sherlock spaurito e assolutamente da coccolare... poi John e la sua dichiarazione... Splendida.
Sinceramente non ho facoltà mentali per una recensione migliore (e mi dispiace tanto, veramente) ma sono stanchissima e da domani non riuscirò più a salire per un po'.
Comunque... questa fic ha e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, e la rileggerò tutta ora che è finita; non so tu, ma a me già mancano. . .
'C'era una volta un reduce zoppo di mente.
Era così triste e ferito che solo una puttana drogata poteva baciarlo.
E un bacio alla volta, lei lo guarì.
Perché lei baciava così bene.
Ma nessuno, nessuno mai baciava la puttana.
Così lei si ammalò di morte e chiese al soldato una pallottola.
Dammi una pallottola. – gli disse – Ti darò un bacio in cambio.
E se io do un bacio a te? – rispose.
E la puttana: Magari moriamo insieme.
Magari è bello. – disse lui e la baciò.
Ed era bello davvero, era bello come la morte, e potevano farlo quando volevano.
Potevamo morire piano piano, senza fretta, a forza di baci.''
Credo che tutta questa parte si commenti da sola... Sei troppo brava, troppo troppo troppo brava.

Recensore Veterano
19/08/12, ore 01:00
Cap. 6:

E' la fine, e io non voglio che lo sia. Non voglio, non voglio e non voglio.
E' la mia storia preferita, è il mio capolavoro più amato.
E tu non potevi essere più brava e perfetta nel concluderlo. Non posso più dirti altro che tu non sappia già. Ho vibrato di commozione, piacere puro, emozione non contenibile. La scena finale, quel fare l'amore che da un'identità certa e definitiva ad entrambi, è una delle cose più splendide che abbia mai letto.
Il tuo modo PROFONDO di scegliere ogni parola, ogni metafora, ogni similitudine... il tuo linguaggio denso, che affonda dentro dentro me ad ogni singola frase, sono di una bellezza sconcertante: sento il significato delle cose, di TUTTE le cose, scorrermi nel sangue come lava.
Ogni aggettivo, ogni avverbio usato per dare vita a un sussurro di John, a un pensiero di Sherlock, sono corposi, irradiano luce e significato, e vivono di vita propria.
Io non so spiegare i  sentimenti che ho provato nel leggere tutta la long: dovrei avere la tua bravura per farlo, e non ce l'ho. E' una recensione incoerente e un po' banale, ma non riesco a dire altro. Leggo e rileggo e non posso analizzare rigo per rigo cià ò che analizzabile non è.
La poesia e la bellezza, non sono analizzabili, puoi solo goderne e restare lì attonito dopo che sono volate via da te.
Sei unica e sola, Alice. Dietro di te ci siamo noi.
Questa storia resterà marchiata a fuoco dentro di me finché avrò ragione ed esistenza in questo mondo.
Mi inchino e ti abbraccio con venerazione assoluta
Cla

Recensore Veterano
18/08/12, ore 22:59
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' meravigliosa. Semplicemente meravigliosa.
Unica e incredibile con uno stile che nella sua originalità arriva a tratti alla poesia. Hai creato una storia splendida e un capitolo dopo l'altro mi hai lasciata muta, incantata. I personaggi sono così perfetti nella loro essenza eppure così diversi ed unici reinventati ne tuo universo in cui danzano in una perfezione di pensieri ed azioni, a volte solamente immaginate, a volte così vivide e reali. Vorrei saper dire altro per esprimere l'emozione che mi hai regalato, ma ora, al termine di tutto, non trovo le parole.
Solo che una storia del genere merita di rimanere fra e perle di questo fandom ed essere letta da tutti.
Grazie per ciò che hai creato.
A.H.

Recensore Master
05/08/12, ore 01:50
Cap. 5:

Ogni nuovo capitolo è così... devastante, in una maniera tutta sua, che rischio seriamente di rimanerci secca. Sappi che ti adoro, adoro te, il tuo stile, la tua tristezza e malinconia che è intrisa in ogni parola e in ogni frase ma viene fuori prepotente in alcune scene ed è come un colpo di pistola che ti lascia senza fiato. Sei costretta a rileggere ogni volta ancora e ancora perché ci sono così tante sfumature che ti lasciano senza parole che non so neanche cosa dire. Aspetto sempre con ansia un nuovo aggiornamento, nel frattempo mi limito a farti sempre i miei complimenti e tanto amore per te!


Jess

Recensore Veterano
31/07/12, ore 16:12
Cap. 5:

ok, questa storia mi prende come poche altre, spero sempre di trovare un po' di luce dietro l'angolo, un barlume di normalità per il povero John... e invece nulla e la cosa fantastica è che mi piace proprio cosi come è, dolorosa, sporca, triste e bellissima... non riesco a immaginare come finirà ma non vedo l'ora di leggerla!
Povero John che sta innamorandosi di un senza anima, senza cuore e senza speranza come questo Sherlock ... e povero Sherlock che crede davvero di essere solo una perfetta bravissima puttana, quando invece ha un cuore grande come il cielo, solo che ha smesso di usarlo...
Bravissima!!!!

Recensore Junior
31/07/12, ore 00:21
Cap. 5:

Oh mio dio c'è qualcosa in questa storia di...malefico, qualcosa di così profondo e attraente da risultare malefico, perchè ti prende e non ti lascia andare piú, neanche fosse l'amore. Sherlock credeva che il suo brivido piú forte fosse la droga, lo credeva prima di conoscere John, che è stato così silenzioso e cauto da cambiargli la vita, da entrare in lui in ogni senso del termine. E John, che credeva che i suoi problemi fossero rimasti in Afghanistan, e poi ha conosciuto IL Problema, quello che amerá risolvere, quello che lo tiene impegnato. Ma una bella storia senza un buon narratore è come un dolce buonissimo che nessuno mangia. E questa storia, un buon narratore, ce l'ha, ce l'ha eccome. Tutto viaggia su un nastro leggero e susdente di parole, così abile e lavorato da ingiltrarsi nella sua testa e hai come la sensaziome che non sia tu a leggere che le parole parlino di voce propria nella tua mente e tu non puoi che essere un fortunato pubblico. Sherlock. John. Sherlock. John. Continuo a alternarmi tra di loro mentre leggo e provo le loro sensazioni, fisiche, vive, concrete, sento le loro emozioni e i loro brividi, sento quello che l'uno provoca all'altro, così forte da fare male. E il loro non è sesso, è una poesia bellissima che racconta una storia intera, mentre due uomini nudi cercano il piacere l'uno nell'altro, e uno di loro paga per questo. É bellissima, meravigliosa, e tu sei incredibile.

Recensore Master
30/07/12, ore 23:34
Cap. 5:

CRISTIDDIO tu così mi ammazzi!!! NO NO NO! non puoi farmi questo ç______ç **va a piangere e dondolare in un angolo**
Ok non mi riprenderò finché non leggerò il seguito sappilo.........

Recensore Veterano
30/07/12, ore 22:49
Cap. 5:

Il linguaggio. La Scrittura.
Lasciamo stare la storia, che è meravigliosa e lo sai. Lasciamo stare loro due, le loro dinamiche, la sofferenza del loro rapporto, le loro ferite interiori... lasciamo stare tutto, per un momento.
Parlaimo della forma, che,  quando si scrive, è anche sostanza. Sai cosa ti invidio? Il PESO SPECIFICO delle parole che usi: come riesci a snocciolare una parola dietro l'altra, parole dense, ricercate, cariche di signiificati, per formare tante frasi profondissime, di quelle che scavano dentro, senza essere pesanti o troppo cervellotiche. Frasi brevi, ma che segnano i passaggi fondamentali delle anime di Sherlock e John; frasi che fanno SENTIRE dolore con la crudele bellezza del vocabolario.
Se fossi un'altra, forse metterersti insieme un polpettone ridondante di paroloni drammatici qualunque e figure retoriche: d'altro canto, che ce vò? Un po' di google, un po' di Virgilio sinomini ed è fatta.
Ma tu sei tu.
Tu hai la magia tra le dita. Tu hai la leggiadria del pensiero anche quando metti giù quelle due sentenze o quella scena improvvisa che porta il lettore alla morte emotiva.
La tua eccezionale bravura, Alice, è questa: il linguaggio. La costruzione del pensiero attraverso frasi come "così le tue fughe si fermano, tornano indietro, dondolano su e giù come un elastico esistenziale".


La meraviglia con cui componi scene drammatiche e STUPENDE come la scopata, chiamiamola così, che c'è in questo capitolo, e il modo delicato con cui guidi attraverso di essa questo branco di poveri lettori sconvolti, grazie a momenti come "Questa cosa che tu sei nelle sue mani e lui ti costringe ad amarlo. Questa cosa che lui non vuole essere chiamato e tu lo costringi a sentire", è una cosa solo tua, e io non l'ho mai vista nemmeno lontanamente accennare a nessun altro.
Chiedendoti scusa per i font a catso che mi sono usciti nella recensione (colpa dei copia/incolla dal tuo testo), spero che comunque io sia riuscita a spiegare cosa intendo, perché desidero veramente tanto che tu percepisca in maniera reale la mia profonda ammirazione.
Ogni volta sempre più sconfinata.
Grazie per i tuoi regali. Lo sono davvero.
Con affetto
Cla

Recensore Master
30/07/12, ore 21:46
Cap. 5:

Questa storia ha sempre il potere di lasciarmi dentro una strana malinconia. Blue, si dice in inglese.
Sherlock e John, fin dal loro primo incontro, non fanno che correre dietro a qualcosa di inafferabile, ma finora si sono sempre ritrovati allo stesso punto. Ad entrambi manca qualcosa, il coraggio di fare il passo decisivo. Erano sul punto di provarci, alla fine dello scorso capitolo, ma gli esiti sono stati disastrosi.
Si parla di morte in questo capitolo? Forse, ma in senso metaforico. John è stata la morte di Sherlock, perché ne ha scardinato i principi, perché per la prima volta la puttana si è trovata davanti a qualcuno che non si aspettava qualcosa da lui.
E Sherlock è la morte di John, con quel suo carattere duro e affilato che non esita a ferire. Però lui, con la sua suprema assenza di tatto (perché è l'unico a non provare quel pietismo che sembra quasi dovuto ad un reduce di guerra con una zoppia psicosomatica) è l'unico in grado di tirare fuori quella parte nera e feroce che ha portato John a essere un soldato. E' un lato di sé che John tiene in gabbia, celato dietro una pazienza apparentemente infinita ed è probabilmente un lato che lui stesso teme. Ma quel lato nero non è l'essenza più intima del dottore e credo che questo emerga chiaramente nel momento in cui tenta di prendere Sherlock con violenza e distacco, altrimenti riuscirebbe a farlo, riuscirebbe a infliggere sofferenza senza provarla a sua volta.
Ma quella "pericolosa intimità" che si è creata tra loro non può essere annullata. Forse questi due non riescono ancora a guardarsi l'un l'altro attraverso una porta, forse non hanno ancora il coraggio di varcare quella soglia, ma continuano ad incontrarsi. E mai un "ti odio" ha avuto un significato più opposto di quello.
Forse quello che ci vuole per spezzare questa catena di immobilismo e di inerzia è proprio un Jim Moriarty.
*andrà in vacanza molto angosciata*

Recensore Junior
30/07/12, ore 19:02
Cap. 5:

Credo di amarti profondamente per quello che mi sta facendo questa fanfiction.
Fa caldo e sì, ho la mente intorpidita da questo, ma credo di doverti una recensione, in quanto la storia mi piace da impazzire e poi sì, la seguo dalle origini e non ho mai sprecato una parola.
Una delle cose che adoro è sicuramente la scrittura in seconda persona. A mio parere, è uno dei fattori che rendono questa storia così gradevole e realistica; il modo in cui incastri le frasi tra loro e quello che traspare da esse. Credo che sia la scelta più azzeccata e dovevo dirlo, anche se probabilmente lo sai perché beh, l'hai scritta. Mi piace fare capitan ovvio. C'è anche il tema che stai trattando, che non è facile, non è allegro, ma è, ad ogni modo, reso in modo spettacolare. Inutile dire che amo John, John e il come è tornato dall'Afghanistan; amo soprattutto la sua sindrome post-traumatica, che - aimè - spesso viene trascurata, sia perché è difficile da scrivere, sia perché -credo- sia facile tendere a cose a cose più allegre. Senza troppi giri di parole: John mi fa impazzire in questa storia, e ti ringrazio profondamente per averlo reso in questo modo.
Poi c'è Sherlock, che è fondamentalmente lui, nonstante l'alternative universe. Ed è così Sherlock da far male, non so in che altro modo dirlo.
Fondamentalmente, complimenti. Scusa per la recensione totalmente nonsense.
A presto.