Recensioni per
The Hurt Reindeer
di unknown_girl

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
29/01/13, ore 21:18
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia è un opera immensa, monumentale nella sua cura per ogni singolo dettaglio e impressionante per il potere espressivo che l'autrice dimostra di saper utilizzare con estrema maestria. Lo stile e la forma sono assolutamente impeccabili, il lessico vario ed incisivo.
Il personaggio principale, Loki, ripercorre e racconta con estrema veridicità e trasporto tutto ciò che del suo percosco ci ha mostrato il film "Thor". E il lettore soffre con lui, partecipa alla sua dolorosa follia, parteggia per la sua vittoria, pure sapendo che non si realizzerà, anche se l'epilogo apre una finestra su un futuro meno oscuro del previsto, seppur avvolto da fitte ombre.
A parer mio, merita assolutamente di essere inserita nelle storie scelte, leggerla è un viaggio che non si dimentica.
(Recensione modificata il 29/01/2013 - 09:21 pm)

Recensore Veterano
29/01/13, ore 21:13

Ciao! :3
Aspettavo davvero con ansia questo capitolo, che immagino essere quello finale. Che posso dirti? Sono ancora in preda ad emozioni fortissime, qui hai toccato veramente i vertici più alti dello stile, della forma e dei contenuti *^* Tutto è talmente vivido, doloroso, straziante e realirstico, che mi si è stampata davanti agli occhi ogni singola immagine. La voce di Loki mi risuona ancora nelle orecchie, e il suo dolore, il suo orgoglio disperato, la caduta e la risalita del dio rigettato dall'unica luce che bramava davvero.
Questa è una delle prime storie che ho seguito del fandom, e non mi hai mai delusa nemmeno una volta, anzi, sei migliorata capitolo dopo capitolo, e considerando che sei partita magnificamente sin dall'inizio non posso fara altro che applaudirti e farti tanti, ma tanti, complimenti di cuore. Questa ff entra di diritto nelle mie preferite di sempre, bravissima! *^*

Ti ringrazio di averla condivisa! <3

Sayuri

Recensore Veterano
29/01/13, ore 15:38

Ho letto tutti i capitoli asieme... che dire, complimenti!!!! Adoro Loki e tu sei riuscita splendidamente a mostrarlo com'è veramente. una persona profondamente ferita... mi sono anche commossa un pò.
scusami, non sono molto brava con le recensioni, ma i complimenti erano d'obbligo :D

Recensore Veterano
04/11/12, ore 18:01
Cap. 5:

Ciao!! *___*
Ma..ma...ma...ogni volta riesce a sorprendermi! Questo capitolo è spettacolare, meraviglioso!! La tua scrittura non perde mai un colpo, diretta, incisiva, emozionante e così terribilmente a fuoco nel personaggio di Loki!! Ho adorato questa frase:
"Se te lo chiedessi, forse neanche sapresti dirmi cos’è che hai sbagliato in tutti questi anni. Sei arrivato a un punto in cui hai forse compreso di avere delle colpe, ma non sei ancora giunto a comprendere quali."
Sono pienamente d'accordo con te. (E con Loki ;D) *__* Sono sempre più dell'idea di usare questa tua ff per fare propaganda a favore di Loki! XD
Alla prossima e ancora complimenti!! ^__^
Bacione

Sayuri

Recensore Veterano
01/11/12, ore 11:32
Cap. 5:

Ciao!
Sono davvero felice di vedere un tuo aggiornamento così prima del previsto - confesso che pensavo di risentirti almeno a metà novembre: sono stata piacevolmente ingannata dai miei calcoli, ma per questa volta non ne farò un dramma (sperando che la matematica perdoni questa sua umile serva per non aver previsto tutte le possibilità, basandosi su pochi e insufficienti dati)! ;) Il capitolo è molto lungo come sempre, quindi penso che questa recensione ti arriverà (completa) molto dopo le 11:19. Come sai, non mi piace limitarmi a due striminzite frasi di complimenti senza precise motivazioni, e che quindi ho bisogno del mio tempo: ti ringrazio, quindi, anche per la tua pazienza nell'aspettarmi (nonché nel leggere e nel rispondere ai miei tomi di recensione...).
Partiamo dalle cose più semplici e veloci da scrivere, cioè un paio di avvertimenti di grammatica:

Rimango a osservare la dipartita degli insulsi per un meno di un respiro; il sangue ribollisce nelle vene così violento che potrei ustionarmi. Comincio a camminare. Meglio, ad accorrere.

Penso proprio che ti sia sfuggito un "un", prima di meno; in più, sarebbe "ribolle", non "ribollisce". E poi, ma questo è solo un suggerimento e non una correzione (qui, infatti, si parla di scelte personali), non mi piace moltissimo quell' "accorrere": diciamo, dal punto grammaticale e anche per quanto riguarda il senso della frase ci sta, non è sbagliato, ma mi suona un po' male; siccome lo contrapponi a "camminare", sebbene lui effettivamente "accorra", forse sarebbe meglio dire semplicemente "correre". Non so se mi sono spiegata bene: "accorrere" mi sarebbe piaciuto di più se avessi usato un altro verbo prima, che indicava un muoversi in una direzione precisa e in un modo e con una finalità ben precisa, ma con un vago "camminare", per me ci sta meglio "correre". È un po' strano come ragionamento, lo so! ^^" Penso che mi convenga a passare al commento dei contenuti, lasciando questa piccola parentesi grammaticale a sé stessa... Dammi un po' di tempo per riordinare le idee, e poi tornerò a finire la recensione; ah, sì, ti avviso che potrei arrivare parecchio tardi: purtroppo, sono parecchio citrulla, e non ho controllato se ho cose di scuola da fare... ops... Quindi, potrei dovermi dedicare prima a quello. Non rispondermi, però, fino a quando non avrò realmente finito la mia recensione.
A dopo!
Ed eccomi, dopo quasi un mese di ritardo... T.T Come puoi vedere, sono stata ben trattenuta dalla scuola e dallo studio - si sono strenuamente adoperati per farci soffrire, i nostri profs: neanche un attimo di respiro, hanno voluto concederci! E persino adesso, in verità, il tempo, pur essendo un poco di più, mi manca: temo quindi che non riuscirò ad essere lunga e articolata come mio solito (eh, che modestia... -_-"). Potrai mai perdonarmi? Speriamo di sì. Intanto, io finalmente recensisco.
Dunque, procediamo con ordine e con criterio, il più possibile: partiamo, quindi, dalle prime righe. Hai reso Loki un po' l'incarnazione di questa celeberrima frase:

Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.

In effetti, lui avrebbe voluto anche essere amato, ma ha dovuto scegliere - o meglio, è stato forzato a scegliere l'odio e il timore dei nemici. Almeno così dovrebbe essere sicuro della riuscita dei suoi piani... o no? Perché sembra tanto che non solo non lo amino, ma nemmeno lo temano, visto che tranquillamente disubbidiscono addirittura ai voleri di un re; mi riferisco ai Tre Guerrieri e a Lady Sif, nonchè ad Heimdall, tra i cinque di sicuro il più spregevole: se gli altri erano quelli meno legati al loro obbligo di fedeltà verso il sovrano, il Guardiano del Bifrost non poteva assolutamente spezzare il suo giuramento - eppure l'ha fatto, sebbene in modo indiretto, non aprendo il ponte ma "accidentalmente dimenticando" la spada. Che uomo vergognoso. Dove sono finiti i grandi ideali? Ecco, Loki, la prova definitiva che nessuno di loro merita una seconda possibilità! In ogni caso, così è andata, e adesso quegli idioti sono a piede libero su Midgard: quale mezzo migliore per farsi giustizia del Distruttore?
Beh, sicuramente un mezzo migliore doveva esserci, visto com'è andata a finire. Thor, redimendosi (agli occhi di Odino, s'intende), è riuscito ad evitare la morte, e con lui anche i suoi compari. Il distruttore è andato, beh, distrutto, e probabilmente Loki si troverà in notevoli guai, se non sarà in grado di fare qualcosa. Ma, come hai sottolineato con questo bel pezzo...

Strisce sfuse di colori e macchie irregolari si stendono davanti alle mie palpebre stanche. Sono esausto. Sono afflitto. Ma sconfitto mai. Non ancora.

... c'è ancora speranza, per il principe di Asgard: c'è ancora la parte di piano riguardante Laufey, che può risollevare la sorte per ora avversa.
Bene, ora ho la coscienza più a posto di prima! ^^ Adesso non mi resta altro da fare, se non aspettare il prossimo capitolo, che immagino sarà - sigh - quello conclusivo...
Alla prossima, ciao!

Hamber of the Elves

(Recensione modificata il 28/02/2013 - 06:55 pm)

Recensore Veterano
03/10/12, ore 22:37
Cap. 4:

"Asgard ha bisogno di me. Io ho bisogno di Asgard."

*O*

Ciao! :3 Riporto solo una delle frasi di questo stupendo capitolo, perché se dovessi citare tutte quelle che mi hanno colpito o che trovo perfettamente in linea col personaggio di Loki finirei per riportare praticamente tutto. Davvero, sei bravissima. Scrivi in prima persona e pure al presente (cosa difficilissima, secondo me), e arrivi dritta al punto. *_* Hai tutta la mia ammirazione!! La scena tra Loki e Laufey nel film è una delle mie preferite, e tu l'hai resa proprio bene, credo sul serio che i pensieri che scrivi ricalchino in pieno la mentalità tortusa del dio dell'Inganno, che si sta appena iniziando a godere il potere...
*Applausi*
A prestoo

Sayuri

Recensore Veterano
22/09/12, ore 18:39
Cap. 4:

AAAAAAAHHH!!! Hai aggiornato!! Meno male, non sai quanto stessi aspettando questo capitolo!! MI SEI MANCATA!! Davvero, davvero, davvero! ^^ Questa storia mi è diventata necessaria per il mio personale divertimento nel leggere storie più che decenti. Che caz... ma che ho detto?!
Ahem.
Ciao! ^^
Scusa lo sclero iniziale, ma ne avevo bisogno... Effettivamente, era da tanto che non aggiornavi - ti giuro che quasi non ci credevo. Considerato però che scrivi così bene, e che i tuoi capitoli sono sempre così lunghi e curati, ti perdono il ritardo!
Dunque, il capitolo è così lungo che mi ci vorrà parecchio per recensirlo: ti chiedo solo qualche minuto per riorganizzare le idee, e scriverò la mia recensione.
Rieccomi: mi ci è voluto un bel po', ma vabbeh...
Ottimamente resa la prima parte, in cui Loki "testa" il sedere su un trono ed essere re: parte subito col dire che non ci si abituerà mai. Lui stesso riconosce che se non fosse successo nulla di grave, in quel momento su quello scranno ci sarebbe stato Thor, mentre lui sarebbe stato solo un semplice vassallo - una verità, questa, che non sarebbe mai potuta cambiare: Loki era quasi predestinato ad essere secondo, e quindi a non essere re. Come potrebbe, quindi abituarsi a qualcosa cui sapeva che non sarebbe mai stato destinato? Sembra quasi che si sia autoconvinto di non volere assolutamente il potere, né di averlo mai voluto davvero - seppur poi ammetta che è stato un suo sogno a lungo. Emerge comunque la sua abilità di ragionamento, preparata a ogni imprevisto, che lo ha sempre contraddistinto, e che lo rende in grado di affrontare un peso che non dovrebbe esser stato suo - un'abilità, questa, di cui Thor ha sempre difettato. E ritorna, attraverso questa sua riflessione, al problema della sua adozione: "E poi, io, il reietto", così inizia a parlare di sé (ottimo inizio, complimenti), riflettendo sulla evidente predilezione di Odino per suo fratello maggiore, forse involontaria, ma pur sempre evidente, e sulle ipotetiche risate di chi sapeva la verità al suo "inutile affannarsi". In questo caso, secondo me Loki fa un po' troppo di tutta l'erba un fascio, in quanto dà per scontato che nessuno l'abbia mai amato - ma riprenderò questa tematica dopo.
Riemerge poi, però, la vena ottimistica, per così dire: sebbene non avrebbe mai dovuto succedere, non nella sua ottica, lui adesso è re (o reggente, a dir si voglia, in base ai punti di vista), senza Thor tra i piedi - ossia, ha tutte le carte in tavola per far diventare l'improvvisa situazione positiva permanente. Può farcela, e vuole farcela, in barba a tutto e tutti.
Ed ecco che sopraggiunge l'elemento sorpresa, i cari amiconi venuti a cercare Odino, e che si sono ritrovati Loki sul trono - ci ho goduto parecchio, a leggere la tua descrizione soddisfatta della loro reazione, e quindi non posso trattenermi dal citarti:

Cerco di trattenere un riso di disprezzo quando assaporo il loro dolce stupore; è come nettare di ambrosia per le mie membra spossate dalla stanchezza. È una piccola quanto succulenta rivincita. Godo enormemente nel contemplare il loro palese imbarazzo. Ne vorrei di più. Fino a scoppiare. Ma preferisco tendere loro la mano per farli sentire a loro agio. Nelle mie attuali condizioni posso persino permettermi di chiamarli “amici”. È così elettrizzante la reciproca consapevolezza di quell’insulto. Ma questa pittoresca banda di scagnozzi petulanti sembra voler giungere al punto più velocemente di quanto io stesso non voglia. Non temete, vi accontenterò. Vi narro dunque con mesta compostezza delle condizioni del padre Odino e della decisione della regina. Cos’è? Adesso pensate di non potervi rivolgere più a nessuno forse? Deve essere frustrante sentirsi confusi e abbandonati, vero? Non immaginate nemmeno quanto. Sembrate cominciare ad essere colti da affanno, amici miei, cosa vi succede? Non vi piace il vostro nuovo re forse? Ne deduco che non siate ancora pronti ad accogliermi come vostro pari; eppure sapete che sono il figlio di Odino e che come tale ho tutto il diritto di sedere su questo trono in assenza sua e di mio fratello Thor. Cosa mai, dunque, vi turba fino a questo livello? La mia persona? Il mio essere che detestate così visceralmente? La vostra futile ostinazione è pari solo alla vostra stupidità. Il vostro sprezzo comincia adesso a nausearmi, facendomi provare un insaziabile desiderio di rivalsa. Vorrei mettervi a tacere con un facile atto di forza, ma so bene che non favorirebbe i piani che sto elaborando e, in aggiunta, non confarebbe all’indole diplomatica che conservo gelosamente. Mi limito quindi a sospirare in una lunga pausa, dicendomi che è il momento di lasciare a voi ottusi la possibilità di aprire gli occhi e comprendere –per quanto vi sia difficile- con chi state parlando in questo momento. Premo con calma risoluta il palmo della mia mano sul freddo marmo del trono e mi sollevo lentamente, fin troppo: dovete gustare attentamente ogni istante della vostra umiliazione, ogni secondo grazie al quale comprenderete di essere voi, oggi per la prima volta, al di sotto della mia persona. Scandisco senza riserve quelle tre parole che sanciscono il mio ruolo e la mia autorità nella grande sala. Io: il vostro re.

All hail the King! Mi hai reso ancora più antipatici quegli ottusi guerrieri. Fidati se ti dico che la cosa non mi dispiace per niente (ma mi lancerò su commenti molto più… lanciati, per la recensione dell'ultimo capitolo che pubblicherai). Comunque, hai ottimamente descritto il sentimento di soddisfazione che attraversa il nostro protagonista. In particolare, ottime le ultime due frasi (per evitare fraintendimenti, da "scandisco" a "re"): non so esprimere a parole quanto abbiano la capacità di esprimere nella piena interezza il momento. Io: il vostro re. Perfetto.
Ah, e poi c'è il ritorno della piccola mania di Loki del chinarsi al cospetto del Dio:

Chi l’avrebbe mai detto che voi inetti, Fandral, Hogun, Volstagg e persino tu, feroce  guerriera Sif, vi sareste mai potuti inchinare a me? Questo deve essere senz’altro uno dei giorni che né io né voi dimenticheremo tanto facilmente. Inchinatevi, adesso. Inchinatevi, forza. Andate giù, ancora più giù. Nel fango delle vostre debolezze e delle vostre colpe. Cospargetevi di un’umiltà che non avete mai conosciuto. Che gentili siete, usate anche degli appellativi di tutto rispetto. Devo ammettere che in questo momento siete quasi degni della mia sottostima.

Della serie, keel! Che è poi il succo degli avengers; lo stesso Tom Hiddleston afferma, in una trasmissione radiofonica parecchio divertente, che negli avengers lui intende impartire una lezione memorabile, e in più aggiunge, parlando come se fosse lui stesso Loki: "I get a bunch of bitches to kneel". Se posso permettermi, la frase è azzeccatissima.
Fantastica poi, la tua ultima frase: ho sghignazzato parecchio anche grazie a quella! B)
E poi, finisce tutto il teatrino del "io re, tu suddito, sparisci", e ritorna un po' il Loki spezzato, bisognoso di conforto: ed ecco che entra in azione Frigg, sua madre, sposa di Odino. Ecco, lei è un personaggio che sinceramente stimo e apprezzo: in un certo senso (ed ecco, ritorno a parlare del tema dell'affetto), trovo che lei sia l'unica che abbia amato sinceramente il suo figlio minore - a prova di ciò, in effetti Loki da lei riesce a ricevere un po' di conforto, persino da delle frasi fatte e un po' cliché che si dicono in questa occasione, ma che dette nel modo giusto possono fare molto bene. Peccato che questo conforto sia poco duraturo, perché subito prevale il senso di abbandono, e di mancanza di una identità. Un forte sentimento di amarezza che riesce anche a cancellare la verità delle parole sincere di una madre. E, di nuovo, ritornano le domande:

Perché sei così fortunato? Perché sei così beneamato? Perché ti sento così distante, al punto da smarrire la tua figura alla vista? La mia condanna è dunque restare l’ombra appassita del tuo retaggio? A questo mi hanno confinato?

Già, perché? In effetti, è una domanda piuttosto lecita, alla quale Loki si è creato una sua particolare risposta:

Le parole di nostra madre, per quanto spiacevoli e difficili, mi hanno condotto sulla strada giusta: sto elaborando una prima risposta a questo sconvolgimento esistenziale. Per la prima volta da quando la verità mi ha accoltellato con violenza, sento di reagire. I miei pensieri scalciano per la vivacità con la quale si rinnovano. Sto scartando, rimescolando e riunendo tutti quei pezzi del puzzle che mi erano stati lanciati come frecce. La mia visione si va definendo. È cristallina adesso. Mentre prima posava su di un vetro opaco e macchiato da scompiglio e turbamento, ora risorge sovra un diadema: Io sono Loki. Non sono il figlio di Odino. […] E non sono nemmeno il figlio di Laufey. Per quanto il sangue e la genetica non mentano, Laufey non è mio padre. […] Non c’è luogo né essere che io laggiù possa chiamare “casa”. […] Pertanto, sono giunto alla conclusione: io sono Loki. Io sono Loki, e nient’altro. Non possiedo generalità né appellativi né epiteti. Non sono figlio di nessuno. Non sono abitante di nessun regno. Non ho fratelli, né sorelle, né amici. L’unica cosa che mi resta, è la vendetta. Un’ultima possibilità per guadagnarmi a denti stretti l’occasione che ho tanto aspettato ma che ormai, ho imparato, sarà meglio costruirmi da solo con le mie mani. Sono soltanto Loki.

… risposta che gli dà la risoluzione di eliminare definitivamente, per sempre Thor (Sììììììììììì!!! HELL YEAH! Ok, scusa di nuovo lo sclero…). Risoluzioni di cui il lettore prende pienamente atto in queste righe:

Ti distruggerò con l’amore che ti devo. Non te ne risparmierò una sola libbra. E per l’ultima volta, mentre osserverò i tuoi occhi chiudersi, ti chiamerò “fratello”.
ottimamente reso, davvero complimenti: non finirò mai di fartene, non saranno mai abbastanza. È fantastico questo desiderio di Loki di spezzare Thor con l'affetto - e con il suo stupendo sadismo dell'ultima frase. Fratello… che parola. E Loki, effettivamente, riesce nel suo intento.

Poi, si passa anche alla seconda fase: Laufey. 'Mazza, oh, che schifo pensare a lui, sovrapporci Loki, e fare due più due… Brrr. Che brutta cosa: la distruzione del detto "tale padre, tale figlio".
Osti, la sto tirando un po' troppo lunga: volo al finale che è meglio.
Ritorna di nuovo il desiderio di venir accettato da tutti: attraverso l'espressione di un desiderio di riconoscimento della sua necessità, si ritorna alla speranza di un'universale riconoscimento da parte di tutto. Questo desiderio è ovviamente maturato con Loki, mantenendo però una base di quello che fu un infantile bisogno.
In sintesi, si vede finalmente un Loki con un'identità, uno scopo e un obiettivo proprio: un Loki cresciuto.
Fidati, se ti dico che avrei scritto di più (O.O), ma purtroppo è pronta la cena, devo salutarti.
Alla prossima (spero presto)!

Hamber of the Elves
(Recensione modificata il 22/09/2012 - 07:55 pm)

Recensore Veterano
15/08/12, ore 00:06
Cap. 3:

Wow. Questo capitolo ha superato ogni mia più rosea aspettativa, complimenti! E' davvero tremendamente angosciante e doloroso leggere in modo così chiaro e preciso quelli che sono stati verosimilmente i pensieri di Loki in questo momento. (Infatti dovresti scrivere un avvertimento: "leggere solo se si è di buon umore" XDD) Seriamente, dovremmo fare delle copie della tua ff è distribuirla a chi si chiede come mai in così tanti/e amiamo Loki, e tifiamo per lui. Ha veramente avuto una vita difficile e crudele. Io continuo a sperare che prima o poi trovi la pace, magari attraverso una bella redenzione. Se lo merita.
E tu ti meriti il mio applauso, continua così :3
Un bacione :***
Sayuri

Recensore Veterano
13/08/12, ore 12:26
Cap. 3:

Ciao!
Quasi temevo non aggiornassi più... Ah, da che pulpito poi viene la predica - da me, che sto lasciando da tre mesi, ormai, una storia a marcire su sé stessa, senza saper cosa fare per salvarla dal decadimento! Ma lasciamo perdere questi tristi discorsi...
Davvero i miei sinceri complimenti: questo è il capitolo più bello, introspettivo, completo e profondo di tutti, ed è davvero scritto a regola d'arte (ti è sfuggita una successione doppia di "due punti" nella stessa frase, ma non è poi così grave). Mi stai facendo amare sempre di più questa storia, il povero Loki, e il tuo modo di scrivere, e non mi pento per niente - anzi, sono davvero orgogliosa, di poter vantare la tua presenza tra i miei autori preferiti. Confesso che ero abbastanza in ansia per questo capitolo, uno dei più importanti di tutta la storia: temevo che qui il tuo piede sarebbe potuto scivolare, e il tuo stile smussarsi, ma per fortuna, nulla di tutto ciò è successo! Dovrei davvero smetterla di essere così pessimista: perdonami, se ti ho fatto un torto nel dubitare, anche se per poco, di te. Torniamo però al capitolo in sé. Dunque, hai reso davvero bene lo sdegno di Loki nei confronti di quegli ingrati e presuntuosi guerrieri asgardiani - cavoli, se ha/hai ragione, a dire tutto quello: sempre pronti a sospettare del Dio degli Inganni, sempre sicuri di potersi elevare al di sopra di lui, sempre desiderosi di dimenticarsi di lui, relegandolo nell'ombra, ignorandolo (tranne quando si ha bisogno di farsi dei film mentali su possibili trame contro il "povero, piccolo" Thor, quello stupido biondino sentimentale). A questo proposito, volevo citarti un pezzo che ho trovato particolarmente ben riuscito:

Cosa ne sapete voi dell’affetto? Dell’attaccamento? Dell’emulazione più sincera e disperata? Chi dite di amare davvero, voi? La vostra è solo una ridicola preghiera di appagamento con la quale affermate, attraverso sottile arguzia, una indebita superiorità d’animo e una presunta unicità di legame con mio fratello. Voi che vi pensate puri e giusti, sorretti dalla povertà delle vostre conoscenze, provate del meschino diletto ad ergervi al di sopra di me. Di me che sono da sempre, e forse per sempre, un uomo invisibile. Surclassato, escluso, umiliato, ostracizzato e infine addirittura ignorato. Come uno spettro molesto. Avete sempre saputo che essere cari a Thor avrebbe significato congiungere con una linea, anche solo incidentale, le nostre strade. Ma lo avete accettato con le vostre regole, i vostri schemi. E devo dire che avete dimostrato grandi abilità: siete riusciti a farmi sentire solo anche se in gruppo; a farmi sentire un estraneo anche se in un'unica famiglia; a farmi sentire da meno anche se tutti alla pari. Per questo no, ho rifiutato di restare ad ascoltare le vostre farneticazioni e le vostre ributtanti, ipocrite suppliche. Sono io il primo interessato.

Tutto assolutamente verissimo. Cosa ne sanno loro più di lui? Nel film mi aveva dato particolarmente fastidio Sif, che subito era stata disponibile a rigettare tutte le accuse e tutti i sospetti su quello che dovrebbe essere un loro compagno e amico. Fortuna che Loki se n'è andato, altrimenti chissà come avrebbe reagito ad ascoltare le insinuazioni di quella... quella... hmpf, dolcissima fanciulla. E Hogun, che le dà corda? Che nervi!
Passando a, beh, tutto il resto del capitolo: bellissima la resa del concatenarsi di emozioni, sensazioni, e domande che si combattono a vicenda dentro il Dio degli Inganni, in un turbine che si va via via ingrossando man mano che l'agnizione si avvicina, e poi espode. Esplode, facendo volare via ogni signolo pezzo, spezzando nel profondo il povero Loki, a cui non rimane altro, se non la rabbia, il dolore e le lacrime, lacrime che non si spreca, alla fine, neanche di trattenere. E poi, c'è Odino, uomo che è sempre stato padre (agli occhi di Loki) di un solo figlio, e padrone disgustato di un oggetto, una reliquia, per la quale forse prova persino vergogna - ecco, secondo me, Loki su questo punto si è fatto troppi film mentali: il fatto che lui sia adottato, non significa che non sia di conseguenza amato da quelli che l'hanno accudito e cresciuto. Ovvio che poi, con una vita all'ombra del fulgore del fratello, venga spontaneo farci qualche pensierino, sui pensieri maligni e tristi che per forza gli devono essere venuti in mente, però...
Ok, ho divagato di nuovo, passiamo all'ultimo punto, cioè il finale: hai reso un fantastico punto di vista, che personalmente non avevo mai notato, facendo chiudere - o riaprire? - un cerchio. Mi spiego, aiutandomi con una citazione che per altro vale anche la pena fare:

Sono ancora qui. Ancora immobile. Ancora in silenzio. I miei tentativi di arrestare quelle gocce che mi scottano il viso sono sempre meno efficaci; così come cercare di trattenere un’angoscia e uno sconforto infinitamente più grandi di me sono ormai del tutto vani, superflui. Sono solo. Solo con la mia nuova identità. Indifeso come un bambino lasciato solo a perire. Piego il mio corpo in una posa che ricorda quella fetale, cercando un tepore del quale non ricordo più neanche la piacevole sensazione. Le mie spalle si stringono mentre le ginocchia cedono al peso della sofferenza. Nessuno nelle vicinanze. Non un suono che vibri tra quelle mura. Solo dei timidi e soffocati singulti che di tanto in tanto si uniscono allo scoppiettio dei bracieri che ardono ancora e ancora, senza fine, come un pianto inconsolabile, diffondendo nell’aria un odore di incenso che ormai non riconosco più.

Hai creato un legame con il passato di Loki (in cui lui era solo in un tempio, piangente, abbandonato perchè piccolo e fuori dagli schemi) e il suo presente: adesso, lui è di nuovo solo, abbandonato non in un tempio ma nella sala delle reliquie (e quindi il concetto s'avvicina comunque), piangente, e fuori dagli schemi di Asgard. Di nuovo fuori posto. Di nuovo solo, e senza un'identità. Solo, con una singola domanda: perchè? Una domanda la cui risposta, in un modo o nell'altro, fa sempre, inesorabilmente, male - e ne so qualcosa anch'io. E poi, questa frase: "Indifeso come un bambino lasciato solo a perire". Incarna tutto questo concetto del cerchio che si richiude - o riapre.
Non avevo mai notato questo possibile allacciamento tra i due momenti della vita del Dio, davvero: grazie per avermi aperto questa nuova prospettiva, di gran lumga migliore delle mie congetture in proposito!
Beh, che altro posso dire, se non rinnovarti i miei più sinceri complimenti? Spero in un aggiornamento al più presto: non posso aspettare di vedere come rimetterà a posto i pezzi del puzzle della sua vita, il povero Loki, e quale nuova immagine scoprirà dall'incastrarsi delle tessere.
Alla prossima, quindi!

Hamber of the Elves
p.s.
Ah, giusto: se non ho fatto errori con il SID, ho consigliato la tua storia nella classifica del fandom.
(Recensione modificata il 13/08/2012 - 12:32 pm)

Recensore Veterano
24/07/12, ore 22:05
Cap. 2:

Anche per questo capitolo, i miei complimenti *___* I pensieri di Loki sono così veri e fludi, che mi fanno stare male. Povero, così incompreso e maltrattato, senza meritarlo. Se riflettiamo sugli avvenimenti che hanno segnato la sua vita non stupisce affatto la strada che sceglierà di seguire. Ora sono in ansia, soprattuto per come renderai i suoi pensieri quando scoprirà il famoso tassello mancante! ç__ç Bravissimaaaaa!! :***
Baci baci :*:*
Sayuri

Recensore Veterano
24/07/12, ore 21:55
Cap. 1:

Complimenti, davvero. Esprimi in modo magistrale quelli che possono verosimilmente essere i pensieri di Loki, e hai uno stile molto bello e scorrevole ;D Riesco a seguire molto bene i ragionamenti del nostro amato dio dell'Inganno, e nello stesso tempo a figurarmi la situazione (forse perché ho visto il film così tante volte da saperlo a memoria, sopratutto le scene in cui c'è Loki?? XD) Che dirti, continua così, intanto mi vado a leggere il prossimo capitolo! ;))
Un bacio
Sayuri :3

Recensore Veterano
22/07/12, ore 15:03
Cap. 2:

Ciao, eccomi!
Sì, sì, sì, sfogo contro Thor! Brutto idiota, non hai visto quanti danni hai fatto? Sei veramente un barbone senza cervello. Povero Loki, che ti deve anche sopportare!
Ok, scusa, ma lui non lo sopporto... Adesso sono seria... Dunque, mi piace molto che tu abbia espresso una sorta di "odi et amo", diciamo, alla fine del capitolo. Loki, che vuole vedere il fratello condividere almeno per una volta le sue sofferenze, che si sente quasi rammaricato per come le cose sono andate a finire. Ma è una cosa normale, perché nonostante tutte le storie che il caro Trickster ha fatto negli Avengers, sono pur sempre fratelli, e sono cresciuti insieme: è normale provare una simile sensazione.
Poi, la storia del tassello mancante: comprendo appieno il fastidio che può dare una cosa simile. Sapere che manca qualcosa, e sentire quel qualcosa che continua a sfuggire tra le dita della comprensione... Forse, però, in questo caso sarebbe quasi stato meglio per Loki non sapere niente. O forse no. Perché, alla fin fine, dopo è cresciuto e maturato, è diventato più forte. Nonostante prima abbia fatto un gran bel casino, ad Asgard.
Spero in un aggiornamento il prima possibile - non vedo l'ora di vedere come renderai la "agnizione" di Loki, nella sala delle reliquie. Non abbandonare la storia, però, anche se sono solo io a recensire...
Alla prossima!

Hamber of the Elves

Recensore Veterano
22/07/12, ore 14:54
Cap. 1:

Ehilà!
Tu non hai idea di quanto io abbia atteso per questa fanfiction, fanfiction che avrei voluto scrivere io stessa, ma che non ho mai avuto il coraggio di creare (e mi sento particolarmente felice di essere io la prima ad aver l'onore di recensire). "Thor", dal punto di vista di Loki, il personaggio che più adoro, rispetto, stimo e ammiro in quel film, e che tu hai reso degnamente in tutta la sua amarezza e ironia: la sua lingua tagliente, la sua gelosia (assolutamente motivata), il suo innato talento nel creare scherzi e sotterfugi a regola d'arte... Sì, davvero complimenti. Le frasi forse sono un po' troppo brevi, in certi casi, ma va bene così, considerato che stai esprimendo un flusso di pensieri - ed è una cosa maledettamente difficile. L'ultimo pezzo, poi, è assolutamente fenomenale:

Il mio braccio. Il mio braccio muta ancora: osservo dissiparsi quel colorito estraneo, farsi sempre più pallido sulla mia pelle, fino ad essere completamente riassorbito, cancellato, evaporato. Il corpo del Gigante è ai miei piedi, morto, e nonostante tutto provo per la prima volta in vita mia una paura smisurata e sconosciuta. Sento deboli i miei occhi, bruciano; i battiti del cuore salgono alle tempie e mi frastornano, il mio volto salta da una prospettiva all’altra in cerca di qualcosa, qualcuno. Ma non so cosa. E non so chi. Deglutisco senza difese, inerme. Il tempo si dilata come lo strappo di una tela e mi isola in un turbine di immagini e pensieri che mi accecano. Ma non posso. Non adesso. I Giganti. Thor. Dobbiamo tornare. Fratello, dobbiamo tornare. Adesso.

La sua impotenza e il suo stupore, nonché la frustrazione per non poter trovare una spiegazione a quel fenomeno assurdo, sono sensazioni che hai reso davvero molto bene. La sequenza velocissima dei pensieri essenziali del momento, poi (ultima riga), per come è scritta dà proprio una sensazione di ansia, fretta, urgenza. Davvero, mi hai fatto stare in ansia, neanche fossi io quella col braccio blu e un fratello deficiente (fortuna che mia sorella non è così!).
Altra cosa: mi piace molto il fatto che non sia slash, questa storia. Io detesto lo slash, e in particolare la coppia Thor/Loki: insomma, sono fratelli, forse si vogliono bene (e d'accordo, Thor è uno stalker inisistente e pedante), ma non in quel modo, dai!
Volo a recensire il prossimo capitolo!

Hamber of the Elves