Ehilà! ^_^
Eccomi qui finalmente :) A causa dei compiti della vacanze e della scuola mi ero persa questo tuo ultimo capitolo. Comunque: è bellissimo come sempre.
Leggere i flashback di loro due insieme fa male ma non ne posso fare a meno.
Sono un qualcosa di unico e riescono sempre a strapparmi un sorriso.
E poi da quando il padre era diventato presidente era tutto così complicato, tutto stressante. Foto, interviste, essere riconosciuta per strada, guardie del corpo e un comportamento degno di nota. Niente sciocchezze, foto che potrebbero rovinare la reputazione, media scolastica eccellente e un fidanzato modello. Niente gravidanze indesiderate, non che ne volesse, e niente atti che potrebbero pensare ad una certa intimità di coppia quando si è in pubblico. Niente sbrone con gli amici, vestiti troppo corti e scollature vistose.
Era a Londra, poteva allentare la corda. Voleva dimenticare di chi era figlia, il suo passato, voleva vivere la sua vita. Voleva avere diciotto anni e viverli come tale.
Era libera, ma con il cuore in catene.
Colpi di sparo, urla, strattoni e lacrime. Quella notte la tormentava da due anni. Aveva bisogno di tempo, di una pausa, di chiarezza. Aveva bisogno di tornare indietro nel tempo per dirgli quanto lo amava.
Ho davvero apprezzato questo modo attraverso il quale ci hai presentato la sua vita.
E quella frase lì, "Era libera, ma con il cuore in catene" è fantastica, davvero. Considera che mentre ripetevo filosofia mi tornava sempre in mente e così più volte mi sono sbagliata!
Detto questo, mi complimento per il tuo stile. il testo è ben scritto e scorrevole senza errori gravi.
A presto.
Con affetto,
Little liar_
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