Recensioni per
Se un mattino d'estate un truffatore
di margheritanikolaevna

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Finalmente ce l'ho fatta a leggerla. In realtà, l'ho letta stanotte, ma credo avessi bisogno di elaborare il tutto. Ed ora non so da dove iniziare. XD
OK, dalle basi. Prima cosa importante: non è troppo angst, meno male! *sospira sollevata* (sì, lo so che mi avevi rassicurata, ma il timore ce l'ho sempre.)
Seconda cosa: Calvino! *_* AMO Se una notte d'inverno un viaggiatore. E Klimt <3 non il mio preferito (come Neal, preferisco il Rinascimento), ma sicuramente uno degli ultimi 'grandi' che posso dire di apprezzare molto. Mi piace molto anche che tu ci abbia legato il nazismo, data l'importanza che avrà in seguito nella serie.
Ho trovato molto dolci e delicati i modi in cui hai descritto i vari approcci alla vicenda e, nonostante Peter sia il mio preferito in generale, in questa storia il mio cuore era con Mozzie ♥.
Lievi divergenze di idee a parte (oramai è assodato, e mi piace così, mi dai sempre nuove cose su cui riflettere ♥), sono solo curiosa su che età immagini abbia/avesse Diana, perché io la facevo più giovane. xD Cioè, non ho un'età precisa per lei, ma se avessi dovuto pensarci, non avrei detto che nel 2001 era già parte dell'FBI... al massimo l'avrei messa al college/appena finita l'università. xd
Però, insomma, ecco, questa credo sia una delle mie storie preferite. *___* (che non finirà tra le preferite del sito solo perché ho già finito lo spazio e non so quale togliere delle altre xd)

Recensore Master

Cara Margherita,
questo è un finale dall'altissimo impatto emotivo.
Elizabeth che lavora tra le macerie con decine di altri volontari, Neal che in un attimo di ravvedimento riconsegna il maltolto come gesto di solidarietà, e soprattutto il momento di commozione di Mozzie osservando il luogo nel quale il suo amico si è dissolto, come scrivi, in aria, luce, polvere, vento.
Un momento di commozione che costituisce anche un tributo all'immortale canzone Auschwitz di Francesco Guccini, come rimarcato dal riferimento ai campi di sterminio; un altro omaggio a Guccini mi sembra 'la città ferita' che richiama 'la folla ferita' di Primavera di Praga. Tutte fonti d'ispirazione di altissimo livello.
Complimenti per questo bel lavoro, e spero di poterne leggere altri al più presto.
Buone vacanze, per l'intanto
Max :)

tesoro scusa il ritardo davvero..poi con calma ti spiegherò!
ma è proprio la fine-fine?
o quella parolina era la fine del capitolo?
devo subito dirti che la cosa che non avrei MAI previsto era la riconsegna del dipinto
che bel gesto, da parte di Neal, la sua "offerta" alla Dea Speranza.
quasi incredibile da parte sua...e poi, proprio a Betty
ma sapeva chi era, la vedeva vicino ai poliziotti?
come sempre, non riesco a prevedere i tuoi sviluppi a sorpresa per questo leggerti non potrebbe mai venire a noia, anche per 30 anni!
secondo me potresti provare qualcosa su Kay Scarpetta, ti piace? *__*
anche la fine, è delicata e struggente
quel panorama mai più uguale, quella tomba virtuale per chi non lascia neanche resti da seppellire
al telegiornale era triste, chiaro, ma col tuo tocco mi fa venire le lacrime agli occhi
lo stile e l'IC sono tutto!
baci, la tua amica Setsuna

Recensore Veterano

Come FINE? E' l'ultimo capitolo?
avrei voluto leggere ancora di loro ma ... capisco che, alla fine, quello che conta l'hai scritto.
tutto quanto.
Il gesto stupendo di Neal che ha capito che, quello conta, alla fine di tutto, è ciò che lasci dietro di te.
E il bacio di Mozzie, quel bacio affidato al vento per il suo amico.
fic meravigliosa, complimenti.
Un bacio grande...

(Hei...come va con questo caldo asfissiante?)

E' la prima recensione in assoluto che lascia su EFP. Non mi piace commentare le storie degli altri, se non mi piacciono smetto di leggere, se mi piaccono vado avanti, ma non mi sento in grado di giudicare o dare consigli e quindi non recensisco.
Questa in effetti non è una vera recensione.
Volevo solo farti sapere che questa FF mi ha lasciata senza parole tanto è bella. Grazie per averla scritta.

Recensore Veterano
23/07/13, ore 22:30

E qui la speranza c'è.
L'abisso di bene comincia a farsi sentire, a farsi vedere.
L'unica risposta che conosco.
Una mia cara amica a chi le chiede come può Dio permettere tutto questo orrore, risponde dicendo che: "Dio è l'unico che sa scrivere diritto sulle righe storte" , attraverso gli uomini che danno tutti se stessi affinchè questo possa accadere.
Attenderò il seguito con rinnovata speranza.
Un bacio

Recensore Veterano
23/07/13, ore 22:18

Volevo aspettare di leggere anche il successivo cap e poi commentare tutto quanto ma...non resisto e voglio dirti una cosa soltanto:
la reazione di Peter.
Tutta la storia, fino all'ultima riga di questo capitolo, è struggente e riapre, in noi, ferite mai chiuse.
Ma la reazione di Peter quando torna a casa, la sua disperazione così grande.
E sua moglie che non sa che fare perchè non c'è nulla, nulla che possa alleviare qualcosa del genere.
Mi ricorda una poesia che ho scritto tempo fa e che iniziava così: "Sai dirmi tu il perchè del dolore innocente?"
Non c'è un perchè... e non esiste espiazione per chi lo procura.
solo " un abisso di bene può rispondere ad un abisso di male".
Adesso leggo il cap 5

Recensore Master
21/07/13, ore 09:44

Cara Margherita,
il capitolo è breve, ma le due scene che lo compongono sono bellissime, con la loro spinta alla solidarietà di un popolo che si stringe attorno alle vittime e trova un'unità che nella vita di tutti i giorni era sbiadita sotto la pressione delle piccole preoccupazioni e dei piccoli egoismi di ciascuno.
Nella prima parte, mi piace moltissimo la descrizione della notte nel deserto, una lunga notte di viaggio che, in alcuni momenti, riesce ad anestetizzare il dolore per la perdita della persona amata, che subito riemerge a rivendicare la sua priorità.
Buone vacanze
Max :)

Recensore Master
20/07/13, ore 19:38

che bella sorpesa, hai pubblicato un giorno prima!
reduce da una giornata tremenda almeno ho trovato te...
ecco, sono rimasta un pochino confusa sulla prima parte, ma solo per colpa mia, perchè sono un pò a corto di memoria e non so tutto...Diana sta guidando attraverso il deserto per raggiungere un areoporto, giusto?
destinazione New York, si, l'ho capito con le mie forze residue...
la descrizione del cielo è splendida, così come sembra di sentire l'odore insieme di asfalto e sabbia, di natura e operato umano (quindi distruttore) che si sovrappongono tentando di sopraffarsi
la scena di Peter è più immediata e mi consola tanto, come dicevamo nell'altro capitolo; assorbita l'ondata di shok iniziale , invece di sentirsi "lontano" dagli affetti, va CON Elizabeth a partecipare da volontario al lavoro per tentare di recuperare persone, purtroppo piuttosto corpi, credo, dalle macerie
molto da lui, direi IC e sai che IC è il Sommo Bene!
e un semplice bicchiere di caffè unisce i destini di persone insospettabili, in un modo in cui una conoscenza a tavolino non potrebbe mai funzionare
sei perfetta nei dettagli come al solito!
baci, tua Setsuna

Recensore Master
17/07/13, ore 23:30

Cara eccomi con spaventoso ritardo! ma tu sai...;)
non avrei mai sospettato che Mozzie derivasse, nobilmente, da Mozart! ecco, hai ragione a dire che si perde comunque qualcosa non avendo visto gli episodi, ma solo alcuni di essi
il fatto che abbia mantenuto per se il nome dell'orsetto comunque è pura delizia per una sentimentale come me!
me lo fa vedere con occhi diversi e sapere che ha perso il suo unico riferimento che rappresentava la sua memoria, la sua infanzia comunica uan disperazione incredibile.
un pò stranita invece mi lascia Peter
chiaro che non potesse tornare a casa dalla moglie tutto tranquillo, che dovesse piangere, essendo un uomo e non un super eroe, ma quel distacco che manifesta con Elizabeth, che non credo che lei abbia sognato, non mi è comprensibile
magari, sono bloccata sul ragionamento femminile, che in ogni brutto momento la più grande cura è la manifestazione dell'affetto
sono dispiciuta per lei!
p.s. ho finalmente letto i titoli di fila, sentendomi uan vera idiota....
a prestissimo, baci!
la tua stupida Setsuna

Recensore Master
14/07/13, ore 22:41

Cara Margherita,
Innanzitutto complimenti per come sei riuscita a rendere, con le parole e con le pause, le emozioni di Elizabeth nel veder tornare a casa il marito sconvolto, trasformato in una drammatica e irriconoscibile statua di polvere.
Nella mia abissale ignoranza della serie, ho trovato in Mozzie un personaggio che non ricordo di aver mai incontrato prima nei tuoi racconti, o sbaglio?
Vasetti da due soldi che si trasformano in preziosi reperti archeologici... interessante, molto interessante. Ma non gli basterebbe questo per vivere un po' meglio?
Hanno impiegato dodici anni per trovare un pezzo di carrello di un metro e mezzo vicino al luogo dello schianto... ma quanta immondizia si era accumulata in quei vicoli?
Ti segnalo che sarebbe meglio ritoccare l'impaginazione: il titolo si perde tra le righe di testo, e anche la chiusura sfuma nelle note a piede. Qualche riga bianca farà miracoli.
A presto, e complimenti per il lavoro sempre di alto profilo
Max :)

Recensore Veterano

Sto piangendo, sai?
Sono stati due capitoli incredibili e io sto piangendo sia internamente che esternamente.
Quando è accaduto tutto questo ricordo che guardavo anche io, attonita, la TV e mi chiedevo che cosa stava accadendo.
Speravo di sognare e mi rifiutavo di accettare quello che i miei occhi mi stavano trasmettendo.
Tu mi hai fatto rivivere ogni cosa con la tua consueta bravura.
So che non ci può essere una buona fine per questo ma la vita, che io SO non finisce qui, è continuata e forse, tutto questo dolore, non è stato inutile.
Adesso aspetto il seguito, per vedere che cosa accadrà a tutti.
Un bacio
(Recensione modificata il 07/07/2013 - 05:22 pm)

Recensore Master

oddio cara.
intanto quando vedo un titolo così bello ho un brivido di puro piacere lungo la colonna vertebrale, perchè tu sai che sono feticista dei titoli.
è perfetto, un invito irresistibile per qualunque lettore...
e tutti e due i punti di vista - grazie al cielo, non divisi in POV tizio e caio - sorprendetemente favolosi
Neal è quello che mi ha stupita tra i due.
non mi aspettavo tanta sensibilità, detta con franchezza, da cadere quasi, schiacciato anche fisicamente dal peso di quello che ha appena visto coi suoi occhi.
deve essere assurdo muoversi, incosapevole, attraverso una città disastrata e capire dopo, cosa è appena accaduto.
il crollo di un'era, in realtà, di una egemonia, volendo, ma qui cambieremmo discorso...
e la povera Diana?
è vero, il dolore è più per chi resta, tutti dobiamo morire, e quando è finita...secondo me per altro si ricomincia, ma il lutto è terribile
con un ultimo saluto, sul freddo nastro di una segreteria.
mi ricordo bene, quel giorno, quando commentarono che non era rimasto inciso neanche un messaggio d'odio, negli addi, ma solo parole d'amore
mi fai piangere, oggi pomeriggio
ma va bene così!
a presto col prossimo capitolo, Maestra, se non mi trovi domenica, ed è probabile, sai perchè!
tua, Setsuna

Recensore Master

Cara Margherita,
ecco che arriva il ceffone, quando gli abitanti e i nostri personaggi cominciano a rendersi conto di cosa sta realmente succedendo... L'addio registrato di Jo è assolutamente toccante, una vera mazzata per la povera Diana.
Interessante il titolo, che fa riferimento alla famosa fotografia in cui si vede un viso spettrale prendere forma dalle colonne di fumo. Potrei scrivere a lungo di visi visti nelle pieghe del tappetino o nel pavimento in marmettone di casa mia, ma non darebbero certo la stessa impressione del gigantesco ghigno di quelle volute.
Sono stato finalmente a cercare su Wikipedia le foto e le biografie dei personaggi principali, che finora mi erano rimasti immersi nella nebbia della vaghezza. Ora posso dar loro un volto e un passato che mi mancavano.
Come sempre, il lavoro è ineccepibile, e sto cercando di fare ipotesi sulla sua prosecuzione.
Alla prossima
Max :)

Un poco in ritardo, ma finalmente sono riuscita a leggere con calma questo terzo, emozionante capitolo.
Che dire? Credo che, pur nell'estrema difficolta` che si incontra a gestire e descrivere una giornata tanto drammatica, tu sia riuscita benissimo nel tuo intento. Il capitolo trasmette perfettamente la disperazione di Peter, il terrore cosi` forte da non lasciare neanche respirare, la mente imprigionata in una muta consapevole paura.
I miei complimenti, al prossimo!

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