Recensioni per
La Lanterna Magica
di Francine

Questa storia ha ottenuto 280 recensioni.
Positive : 280
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/01/14, ore 01:25

Il concetto - un genitore nasce assieme al proprio figlio, ma un figlio arriva senza chiedere permesso - è nascosto tra le righe, per cui raggiunge il lettore in maniera sottile, raggiungendolo senza che lui se ne accorga ma, alla fine della lettura, ne è consapevole.
Molto bello questo spaccato di un personaggio così secondario, e come al solito dimostra le tue capacità.
Complimenti, davvero. ♥♥♥♥♥♥

*spupazza*

Recensore Master
06/01/14, ore 20:30
Cap. 26:

L'eterna ombra, chi rimane nascosto dalle luci della ribalta ma tutto conosce - tutto vede e comprende, perché non rimane altro a chi viene condannato al ruolo di secondo e gregario.
Bella. Malinconica e amara, una partenza del cuore.
Mi stupisci ogni giorno di più e mi commuovi - mi fai ridere, mi fai sentire forte come un Saint e mille altre cose - per cui grazie di cuore. ♥♥♥♥

*lancia caramelle*

Recensore Master
06/01/14, ore 20:27

Spregevole, impietoso, crudele e che mira dritto al cuore.
Kanon, sempre e comunque un personaggio così spietato da essere grandioso, magnifico, e lo sfondo quieto d'una parabola di pescatori non fa altro che risaltarne i contrasti.
Bellissimo, davvero. ♥♥♥♥

Recensore Veterano
06/01/14, ore 14:24

Kanon *^*
Spregevole figlio di una trota di facili costumi! Adoro i personaggi grigi, i machiavellici, i pianificatori e ho un'inclinazione particolare per chi brama il potere, senza preoccuparsi delle conseguenze. Kanon ha sempre riscosso il mio favore, forse perché Poseidone è in sé un personaggio molto debole e ben poco carismatico, a differenza del suo generale.
Splendida la cornice domestica in cui hai saputo introdurre una riflessione senza tempo (e forse anche senza morale).

Recensore Veterano
05/01/14, ore 08:54
Cap. 26:

*Da me è già arrivata TT*
Sono ripetitiva, ma per me queste piccole perle sono tutte ugualmente splendide. Devo dire che questa mi ha toccato in modo particolare perché sfiora uno di quei personaggi condannati, nell'essere gregari, all'invisibilità. E' straordinario lo spessore che dai a ciascuno e il modo in cui cogli il dettaglio che ne consente l'immediata identificazione. In questo caso, per altro, la riflessione del singolo diventa una più ampia considerazione sull'essenza del nostos e quel che porta con sé.

Recensore Master
04/01/14, ore 20:13

E no, vabbé, altro colpo basso con corollario di pugno nei reni perché il piccolo lupo è traggedia e io quanto sguazzo nelle tragedie? TANTO.
In poche parole hai racchiuso il concetto di famiglia, di solitudine e di abbandono, il tutto con una forza che ricorda davvero i lupi del Nord.
Bellissimo lavoro, posso essere vintage nei complimenti? ♥♥♥♥♥

*felice, regala palloncini e alza bandiera in suo onore*
(Recensione modificata il 04/01/2014 - 08:17 pm)

Recensore Veterano
04/01/14, ore 10:28

Fenrir T^T (*piange rovinose lacrime di sangue*).
La storia del cinno lupo con la fronte alta mi commosse (tipo miliordici anni fa) come poche altre cose al mondo. Era dai tempi dell'ape Magà che non si abbatteva su di un personaggio solo una tale sequenza di disgrazie, ma tu, con la consueta grazia, l'hai elevato a figura eroica, restituendo, in un gioco di citazioni, il pieno significato del termine 'famiglia' e le alte implicazioni ch'esso porta con sé.

Recensore Master
03/01/14, ore 19:31

Awwww.
Bellissimo momento per due bellissimi personaggi: lei una guerriera che non rinuncia a quello che è e Aiolia uno di quei Saint che rappresenta tutto, la devozione, la forza, la correttezza, IL MEGLIO.
Complimenti! ♥♥♥♥♥

*sbacia felice*

Recensore Veterano
03/01/14, ore 19:27

Questo titolo è perfezione, perché inquadra alla perfezione i protagonisti: la grazia goffa di Thor e l'ingenua determinazione di Freja. La chiusa, poi, raggiunge davvero il lettore come un punto fermo e uno schianto, lasciando al gelo della delusione di completare l'opera di una cornice tutt'altro che accogliente (e poi il filler di Asgard è il mio preferito, oltre che l'unico su cui abbia scritto, perciò chiedo ANCORA, ANCORA, ANCORA!).

Recensore Veterano
03/01/14, ore 19:17

E sono la prima!!!
Io li amo, questi due: sono stupendi insieme e l'ho sempre pensato.
Aiolia è uno dei personaggi più belli (in tutti i sensi) della serie, sospeso com'è tra cuore e obbedienza cieca, devozione, coraggio e abnegazione; Marin è una tosta (tostissima) ma mai fredda e intransigente. Delle sacerdotesse è tra le poche a non permettere che una maschera cancelli quel che c'è dietro (dunque la donna, l'amica e l'amante).
Un altro pezzo perfetto!

Recensore Veterano
03/01/14, ore 19:13

Oddio Julian, sei di una poveraccitudine che fai quasi tenerezza *sospir*
Scherzi a parte, a me non dispiacevano come coppia: due pupi ricchi sfondati, che si vestono da nonni inglesi e che hanno la sintassi di un Byron ubriaco, devono finire insieme (magari non a scopo riproduttivo). Splendida, come sempre, la nota paesaggistica, che restituisce al tempo una scena e due caratteri che paiono invece trascenderlo.

Recensore Veterano
03/01/14, ore 19:08

Ma il titolo????
Di là dalle citazioni nobilitanti (in questo caso), ho un debole per la sinestesia e la scrittura che ne ricerca gli effetti su pagina, intridendo le parole di colori, sapori e suggestioni. L'inquietante figura di Pandora e della sua corte cede il passo a una tavolozza che gronda di vita e le cui ombre morbose aumentano, forse, l'indiscutibile fascino della protagonista.

Recensore Veterano
03/01/14, ore 19:04
Cap. 20:

Lo Scorpione ridacchia, senza sapere che il loro Destino è un treno lanciato nella notte
Epperò questo è profondamente sbagliatoH!
Mi hai illusa con quella bellissima scena d'amicizia e ora mi stronchi con 'sta clavata? Ecco che il Destino che torna a incunearsi sotto la pagina e occhieggia maligno tra le righe, perché quanto promette non è di sicuro un tappeto di rose. Ho sentito una profonda malinconia nella chiusa: malinconia del narratore onnisciente e forse anche degli stessi protagonisti, che alla leggerezza si abbandonano comunque con una diffidenza guardinga.

Recensore Veterano
03/01/14, ore 18:59

Ma quanto sono belli, questi due? *li pettina e mette pure fiocchetti nei capelli*
Di questa raccolta amo l'imprevisto: giri l'angolo e a un tassello epico o drammatico si giustappone una scena quotidiana, che parla di vita e alla vita, soprattutto. E' bello immaginare i cavalieri, una volta tanto, anche solo come ragazzi, come uomini, come amici, intenti a giocare, bere buon vino, magari parlare di donne. E' un clima solare che rassicura e che dà ancora più spessore alla 'carnosa' concretezza dei tuoi protagonisti.

Recensore Veterano
03/01/14, ore 18:53

Direi proprio che puoi stare tranquillissima: la tensione dei due personaggi, l'atmosfera allusiva che li lega è, a mio avviso, la cornice perfetta per introdurli e costruire loro attorno quel terribile guscio di attesa che prepara una fine già nota a chi legge. Mi è piaciuto moltissimo Saga, per quella sua umanità imprevista che fa capolino tra le pieghe di una più consueta e prevedibile imperturbabilità.