Ciao carissima.
Spero questa volta di non accumulare l'immenso ritardo dell'altra, mi dispiace molto di arrivare sempre per il rotto della cuffia a recensire i tuoi aggiornamenti, in particolare se penso che tu mi hai dedicato questa storia, insomma, ne voglio essere all'altezza proprio come con “Filosofia di vita” e cercare di riuscire a recensire tutti i capitoli. Quindi, ora mi rimbocco le maniche e comincio quella di questo capitolo. Vediamo cosa ho trovato durante la lettura:
- faceva male a vederla così → faceva male vederla così;
- ha ucciso suopadre → ha ucciso suo padre;
- Che ti ridi tu → Che ridi tu;
- Cinque anni → secondo il sistema universitario Giapponese sono se anni, conta che loro entrano all'università a diciotto anni, quindi Sakura, quando si è laureata aveva ventiquattro anni;
- dai suoi colleghi e i suoi amici → dai suoi colleghi e dai suoi amici;
- dal cuore della donna della sua amata → dal cuore della donna, della sua amata.
La nostra revisione del testo è terminata, e direi che dal mio punto di vista è Andata anche molto bene, infatti, non ci sono errori che fanno accapponare la pelle, ma d'altronde tu di gravi non ne hai mai fatti e se lo hai fatto erano per semplice distrazione.
Passiamo ora al capitolo. Mi piace l'impostazione poco ortodossa rispetto agli altri e a parer mio è stata molto intelligente per descrivere come siano trascorsi quegli anni dal punto di vista di Sakura. Tu ben sai che questo personaggio non mi piace granché, mi riferisco all'originale, solo che in qualche fan fiction è accettabile, questo perché se ne stravolgono un po' i canoni e quindi non si rimane nel personaggio Kishimotiano. La tua Sakura è stata abbastanza fedele all'originale, infatti, in “Filosofia di Vita” appariva, all'inizio, come una ragazza con la testa sulle spalle proiettata verso il futuro, molto più matura di Ino e più risoluta di Hinata, ma quando inizia a far i conti con i sentimenti si scopre ciò che è veramente una ragazza fragile e immatura, che non riesce ad andare oltre se stessa, le sue esigenze e priorità, perché se solo si fosse fermata a ragionare sul comportamento fin troppo brusco di Sasuke e a lottare veramente per lui e per il sentimento che li univa, non avrebbe avuto il rimpianto che, invece, l'ha accompagnata nella parte finale di quella fan fiction. Certo il ragazzo non si è comportato bene, anzi da vero egoista e infantile, ma c'è da dire che lui non cercava una storia seria ed era la prima volta che si trovava a fare i conti con dei sentimenti nuovi per lui e, nonostante ciò, ha provato, una volta riconosciuto il suo errore, a porre rimedio lottando per lei, ma è pur sempre un Uchiha, anche se alla fine del tour le aveva detto che l'avrebbe sempre aspettata. Bene questa è la premessa che porta poi al capitolo corrente, il quale è utile per capire anche e soprattutto le dinamiche future che interesseranno i tre, o quattro, personaggi immischiati in questo legame. La prima scena del film di “Sakura” ci riporta al giorno funesto, quello immediatamente successivo alle esequie di Naruto dove ormai è chiaro a tutti che Sasuke ha fatto le valige ed è scappato da tutto e da tutti. L'ultima cosa che aveva visto protagonisti i due ragazzi è stata la serata di fuoco nell'ufficio di Hinata, prima della catastrofe, dove si prospettava un ricongiungimento, e il dialogo in ospedale, dove Sakura, egoisticamente, chiedeva a Sasuke in che ruolo doveva stargli vicino in un momento così destabilizzante, in particolare per lui e per Hinata, richiesta che a suo tempo ti dissi era abbastanza fuori luogo, ma determinante per sottolineare la non maturità emotiva della ragazza, che tra l'altro stava ancora con Sasori. In teoria si riparte da lì, Sakura è sconvolta per la fuga di Sasuke e questo implica la non risoluzione della loro situazione emotiva, lasciando la ragazza in balia dello sconforto e dello shock. Sicuramente si è sentita abbandonata per la seconda volta, di nuovo incompresa, sola, ma allo stesso tempo non si sforza minimamente di capire cosa abbia provato il moro nel perdere definitivamente una delle colonne portanti della sua vita e cosa lo abbia indotto a lasciarsi tutto alle spalle, ancora una volta il suo dolore prevale sugli altri, e ancora una volta è Sasori che è lì a cercare di ridestarla a scuoterla. E quale è il tasto che la scuote? Il fatto che il suo attuale ragazzo sappia del tradimento e dei suoi veri sentimenti e nonostante tutto le chiede di rimanere con lui perché la ama. In quel momento Sakura capisce che deve necessariamente crescere che non può e non deve crogiolarsi nello sconforto e quindi cede alle lusinghe di Sasori, ma è cosciente che questa non è una buona scelta se vuole maturare. Credo che la voglia di cambiare che ha sia ammirevole, ma le premesse per il cambiamento sono sbagliate, perché non si chiede cosa deve cambiare, ma si affida totalmente ad un altro, invece per prima cosa deve affrontare se stessa e imparare ad ascoltare gli altri, e per questo avrebbe dovuto rifiutare la proposta di Sasori o di qualsiasi altro ragazzo, così da sondare meglio il suo io interiore e maturare realmente, forse solo dopo questo viaggio avrebbe potuto riprendere la storia con lui, ma perché in possesso di una nuova consapevolezza che le avrebbe permesso di chiudere i conti con il passato. Ho apprezzato anche il confronto che Sakura fa vedendo la sua amica di nuovo in ospedale. Lei si rende conto che a confronto con Hinata non ha sofferto per niente, la mora, infatti, conosce il vero dolore perché l'ha provato sulla sua pelle e nonostante il suo cuore sia andato in frantumi, dopo lo sconforto e trovando un'altra ragione di vita, va avanti. Nella fragile Hinata traspira un forza inimmaginabile e Sakura ne è cosciente, la ammira e la invidia nel medesimo tempo, perché lei ha avuto il coraggio di cambiare e far emergere la vera sé, di maturare e guardare avanti, di realizzarsi e amare incondizionatamente un uomo che per uno scherzo del destino l'ha abbandonata precocemente. Ma Sakura non è Hinata, le persone hanno bisogno di condizioni diverse per crescere e maturare, dipende da come sono e quali sono le molle giuste per far scattare in loro la volontà di cambiare per il meglio. Nel secondo step della vita di Sakura vediamo quanto ancora la sua vita è influenzata dal pensiero del moro ed è inevitabile, perché solo qualche mese prima lui era lì in quell'ospedale che cercava di farsi forza e di darla alla sconvolta mora. Anche il ricordo di Hinata, che ormai al settimo mese di gravidanza, le risponde di non preoccuparsi per lei, ma di prendere in mano le redini della sua vita, perché tanto c'è chi non l'abbandona mai e sono ben due angeli, gli stessi che proteggeranno suo figlio, scuote Sacura, perché nonostante il lutto e le difficoltà Hinata pensa a darle buoni consigli e lei, invece, si limita a scrutarla e, a volte ad invidiarla, in un certo senso si sente piccola in confronto a lei e ne rimane turbata, perché la situazione della mora è tutt'altro che rosea, ma lei l'affronta con forza e determinazione. La nascita di Kurama, un leoncino con la verve di una volpe!! Ahahahah!! E' bellissimo questo ricordo, soprattutto perché Hinata preoccupandosi per Kurama dà a Sakura un motivo più che valido per intraprendere con più determinazione e risolutezza la strada che si è prefissa. Il fatto che la mora le chieda di “prendersi cura” del se un giorno avesse sviluppato la stessa patologia del padre è indice di un'immensa fiducia nelle capacità dell'amica e questo non può essere eluso dalla rosa, Hinata crede in lei e nelle sue potenzialità e questo le dà un nuovo obiettivo da raggiungere. E' apprezzabile anche la scena da baby-sitter che hai inserito, non solo perché sottolinei il ruolo che ogni componente del gruppo ha avuto nella crescita e nella formazione di Kurama, ma anche perché ci hai dato uno squarcio sulla quotidianità nella vita di coppia tra Sakura e Sasori. Il fatto che lui silentemente si prenda cura di lei e che con la sua tranquillità accetti bonariamente il carattere irascibile di Sakura, denota quanto la ragazza sia importante per lui, ma allo stesso tempo si vede come Sakura non sia ancora capace di vivere “in coppia”, è come se fosse ancora sospesa non è partecipe delle battute del suo uomo o delle sue passioni, tanto che lo ammonisce di non ricominciare a fare discorsi astrusi sull'arte, ma il ragazzo è fin troppo paziente e fa una cosa simpatica e dolce, la imbocca, il gesto, però, finisce per irritare di più Sakura, ma ciò scatena l'ilarità di Sasori, forse questa strategia del rosso, di cercare di insegnare alla rosa di non prendersi troppo sul serio e di imparare a ridere, potrebbe risultare vincente. Carina l'immagine di Kurama che è attratto dai capelli di Sakura, che verrà ripresa alla fine. Si arriva alla laurea di Sakura, la ragazza dovrebbe avere ventiquattro anni, visto che il corso in Giappone ne dura sei e si entra all'Università a diciotto, se poi si contano i quattro anni per la “specializzazione” allora la nostra ragazza dalla capigliatura rosata dovrebbe essere vicina al traguardo che si è prefissata. Solo una cosa ti consiglio, visto che il sistema universitario giapponese è diverso dal nostro e che non si sa per certo che la valutazione dell'esame finale sia in centesimi, ti direi di sostituire la valutazione con la locuzione “Il massimo dei voti”, così non incorri in incongruenze. Devi sempre tenere a mente che hai dato alla tua storia una limitazione geografica e temporale, quindi quando ti riferisci ad istituzioni come l'università devi sempre rifarti al sistema vigente in Giappone, o meglio ancora a Tokyo. Quello che mi chiedo è come mai in un giorno tanto importante ci sia solo Hinata anche se, per una persona discreta come lei, in una posizione defilata, mi sembra strano che manchi anche Ino. Comunque c'è l'immancabile Sasori, figura sempre presente negli ultimi anni della vita di Sakura. Ultimo flashback della vita di Sakura è un momento intimo con il suo uomo. Ci fai vedere come sia uno spaccato della loro vita nell'intimità dopo anni da quella supplica di Sasori di non lasciarlo. Ed ecco che il grande assente nella vita della rosa si riaffaccia nelle parole del suo attuale compagno. Sasori è cosciente che i sentimenti di Sakura per Sasuke siano ancora lì, che non è riuscito a farglielo dimenticare del tutto, ma se qualche anno prima era pronto a ignorare questi sentimenti per di averla vicina, ora non gli basta più, tra i due alla fine, forse è cresciuto lui. Sakura non riesce a negare di amare ancora Sasuke, ma contemporaneamente si rende conto di provare qualcosa di profondo anche per il rosso, forse è diventato indispensabile, forse inconsapevolmente si è innamorata di lui. Ed ora siamo giunti alla prova del nove, Sakuara è tornata dal suo viaggio rilassante alle Bahamas, Sasori è al suo fianco, ma un uragano di dimensioni epiche si sta abbattendo su quella precaria stabilità di coppia che hanno faticosamente raggiunto. Già i comportamenti anomali dei suoi amici le hanno fatto suonare dei campanelli d'allarme, ma quando sente quella voce assai nota e si specchia in quelle iridi che pensava di aver dimenticato, beh farà la fine di un castello di carte o resterà salda? Certo che interrompere qui il capitolo è stato un pochino crudele, ma sarebbe interessante vedere cosa abbia provato Sasuke a ritrovarsi la sua vecchia fiamma davanti agli occhi. Sasuke, in fondo, ne era innamorato, ma il dolore gli ha offuscato il cuore e i sensi e in questi anni è cambiato e tanto, nella solitudine e nella ricerca di sé, cosa proverà a rivedere Sakura accompagnata da Sasori? Risveglierà ataviche sensazioni o cercherà di farsi da parte per lasciare che “il meglio per lei” se ne prenda cura? Sono molto curiosa di vedere come si concluderà l'epico confronto tra i due ex.
Un Bacio
Arcx
|