Recensioni per
Lo strano caso della sinfonia n.9
di Red Wind

Questa storia ha ottenuto 42 recensioni.
Positive : 42
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/01/15, ore 15:09
Cap. 4:

Lo ammetto: non sospettavo minimamente di lei. Ti sarai fatta parecchie risate davanti alle mie assurde teorie.
Ma sì, direi che un classico, avrei dovuto capirlo.
Mi è piaciuto il modo con cui hai descritto le conseguenze a cui è arrivato il protagonista, magari mi sarei dilungata un po' di più sul ragionamento, ma è comunque un ottimo capitolo.
Voglio davvero vedere come riuscirà ad incastrare la sorella.
A presto!
21century

Recensore Master
08/01/15, ore 11:19
Cap. 4:

ah.
quindi è la sorella di Dankmar Schuester,Diethield ad aver ammazzato il padre?non l'antipatico cognato?
mi hai proprio sorpresa,ero arrivata a pensare che fosse la giovane che ha incontrato sul treno e poi anche al ritrono dal viaggioa cui ha comunicato la morte del padre la colpevole!!!

Recensore Junior
27/12/14, ore 00:42
Cap. 3:

Dopo secoli e secoli sono finalmente qui a recensire e spero che l'ora non mi faccia scrivere delle totali cavolate.
Comunque, per prima cosa volevo complimentarmi per il linguaggio di cui fai uso, che, almeno a mio parere, è ciò che più di tutto rende l'idea del periodo storico in cui è ambientata la storia. Spesso usi delle parole piuttosto "sofisticate" e utilizzi uno stile che ricorda le lettere di scrittori di altri tempi, quindi tanto di cappello.
Ti consiglio solo di prestare tanta attenzione ai tempi verbali, perché a volte passi da uno all'altro senza un nesso logico. Per esempio, quasi sempre usi il passato, che sia remoto o imperfetto o passato prossimo, ma ho trovato dei punti in cui hai inserito il presente e questa cosa un po' confonde.
Poi un piccolo appunto sul rapporto tra Dan e suo padre, che, se da una parte sembra abbastanza chiaro, dall'altra è alquanto confuso. Certo, penso che tutti abbiano capito che per Dan non è stato facile crescere con un padre del genere, che considerava la sua più grande passione soltanto come un giochetto da poco, e capiamo anche che il ragazzo possa provare nei suoi confronti una sorta di rimorso, che potrebbe perfino arrivare a non fargli sentire una così grande sofferenza per la sua morte; eppure, dall'altra parte, mi pare di cogliere una sorta di agitazione in Dan, quasi sentisse la tristezza senza riuscire a rendersi conto di provarla. Non so se sono riuscita a spiegarmi bene, ma quello che intendo è che in alcuni punti trapela che, in fondo, Dan sia sinceramente affezionato a suo padre e, in seguito a questo, non riesco a comprendere completamente il perché del riferirsi al padre con il nome di battesimo e non come farebbe ogni figlio.
Non penso manchi chiarezza nel racconto, più che altro si sente un piccolo vuoto dovuto all'assenza della storia passata del protagonista, che porta, almeno me, a dubitare anche di lui come ipotetico assassino. In fondo, noi lettori sappiamo così poco da poter sospettare di chiunque, penso. Penso che questa sia una cosa positiva, perché hai saputo creare quell'alone di mistero che dovrebbe esserci in ogni giallo, ma dipende tutto da come proseguirai e da come svilupperai questa trama. Scrivere un giallo è complicato, ma io confido nell'idea che potresti riuscire a fare di questa storia un piccolo capolavoro.
Un'altra cosa che mi è dispiaciuta è questa storia esistente a tratti tra Dan e Sabine. Giuro che non avevo assolutamente capito che loro si fossero visti ancora dopo quell'incontro in treno e quel biglietto lasciato sotto la porta. Credevo che in Dan fosse nato un amore a prima vista difficile da cancellare e, invece, adesso mi ritrovo i due in una relazione, che pare essere anche piusttosto seria. Per questo ti consiglio di aggiungere qualche dettaglio su ciò che è accaduto in questo anno di vuoto, per quanto ti sia possibile e utile ai fini della storia.
E niente, da tutto quello che sto dicendo pare che abbia odiato questi capitoli dall'inizio alla fine, mentre, in realtà, li ho trovati veramente piacevoli e ben scritti. Quindi direi che passo ai commenti positivi, tanto per farti capire che non ti sto facendo questi complimenti tanto per fare e per evitare che tu ti abbatta o cose del genere.
Parto col dirti che ho apprezzato la parte scritta da Sabine. Non so perché, ma in questo breve pezzo di diario mi è parso di vedere quello che è il carattere di Sabine, un po' isterica e tremendamente vivace, per quanto possa essere anche sensibile e facilmente impressionabile.
Per concludere, dato che vorrei evitare di annoiarti ulteriormente, ti dico che la scena che temevi tanto è in assoluto la mia preferita. Hai creato un'atmosfera tremendamente dolce e reale da farmi arrivare quasi al punto di commuovermi. Hai usato delle frasi stupende e trattato con il giusto tono un atto che spesso viene sottovalutao o, al contrario, sopravvalutato.
E niente, continuerò a leggere, perché adesso sono curiosa di scoprire chi è questo fatidico assassino e sto anche iniziando a farmi le mie idee, nonostante sia quasi convinta che tra non molto potrebbero apparire nuovi personaggi.
Alla prossima!

Stuck.

p.s. ma se Sabine e Dan stanno insieme, perché si sono visti soltanto a causa della morte del padre di lui, quando Dan è stato per un mese lontano da casa e quindi da lei?

Recensore Junior
28/11/14, ore 18:48
Cap. 3:

Ciao! ^^
Ti preannuncio che sarò breve, sto usando il telefono e non porto molta pazienza con questo aggeggio xD
La storia mi piace sempre di più, è scritta divinamente *^*
Il corsivo non dà affatto fastidio; come hai detto tu, dà più l'idea della scrittura a mano :D
Molto bello il disegno della tua amica, mi piace :D
Ora perdonami, devo scappare. Spero di poterti lasciare una recensione più decente la prossima volta.
Un abbraccio~,

Aila

Recensore Junior
28/11/14, ore 07:27

Ehilá ~
Eccomi qui , che mi ritrovo a recensire anche il secondo capitolo ^^
Ero rimasta incantata dal primo, DOVEVO continuare a seguire la storia.
Il racconto ha un seguito molto interessante! *-*
La trama è sempre più intrigante e non vedo l'ora di leggere come evolve la situazione.
Se posso dare la mia opinione, io sospetto della domestica (è sempre colpa del maggiordomo (?) xD).
Infondo è lei che ha servito i dolci, aveva avuto il tempo di avvelenarli col cianuro... credo.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo :)
Continua così ^.^
A presto~

Aila

Recensore Junior
26/11/14, ore 16:00
Cap. 1:

Ciao! :D
Wow, veramente wow *-*
Circa una settimana fa stavo stalker- *ehm* volevo dire, stavo spulciando il tuo profilo, e questa storia ha attirato la mi attenzione.
"Lo stano caso della sinfonia n.9"
Come fa un titolo del genere a non incuriosire qualcuno? *^*
Ho letto ben pochi titoli così intriganti!
Se volevi fare in modo che qualcuno notasse questa storia a tutti i costi... Ben fatto! ;D
Appena ho aperto il "link" (perdonami, io li chiamo così ^^"), mi sono trovata davanti ad una meraviglia *^*
Il racconto è fantastico, la lettura è scorrevole e la trama è molto coinvolgente.
Inutile dire che adoro il tuo stile ;)
L'ambientazione storica è ben costruita, hai dato perfettamente l'idea del periodo in cui ambientata la vicenda.
Cosa posso dire... Complimenti!
Sei stata bravissima - e ti ho anche aggiunto agli autori preferiti :)
Continua così! ^^
Un abbraccio,

Aila
(Recensione modificata il 26/11/2014 - 04:02 pm)

Recensore Veterano
26/11/14, ore 14:41
Cap. 3:

Voglio sfatare i tuoi dubbi affermando che la parte che più ti preoccupa è stata scritta davvero bene. Direi quasi perfettamente,visto l’ambientazione della storia.
Avrei solo preferito qualcosa in più sulla relazione tra Sabine e Dankmar; e la parte finale mi fa nuovamente sospettare del nostro protagonista, a quanto pare non è così addolorato. Ma sto iniziando a pensare a un possibile suicidio, ovviamente non escludo i domestici.
La parte di diario di Sabine mi è parsa sbrigativa, forse è solo una mia sensazione, perché in effetti racconta fatti che già conosciamo. Avrei gradito sapere qualcosa di diverso dal suo punto di vista, alla fine riassume semplicemente e diventa una ripresa ripetitiva. Comunque questa ragazza rischia di farci scappare un altro morto, a Dankmar manca solo che lo ritrovino in casa con una donna soffocata tra le sue braccia. Spero che la prossima volta abbia la premura di controllare l’etichetta del vestito, anche se non credo ce ne fossero all’epoca.
A presto, credo che ormai sarò costretta a seguire la storia per capire come andrà a finire!
21century

Recensore Veterano
26/11/14, ore 14:39

Volevo il mistero ed eccolo. In realtà un po’ già me l’aspettavo.

Dankmar sembra essere agli occhi tutti l’unico colpevole, ma lui afferma il contrario e a noi bravi lettori non resta che credergli.  Quello che mi fa apparire dubbiosa la sua innocenza è il fatto che si senta libero dopo la morte del padre, che di certo non gli ha reso la vita facile, però questo particolare mi ha lasciato l’amaro in bocca. Quindi Dankmar rimane comunque nella mia lista dei sospettati.
Sei stata abile nel descrivere la sequenza della morte, senza soffermarti troppo sui particolari, evidenziando l’azione repentina del momento. Il fatto che non ci sia molta drammaticità, di nuovo, mi fa sospettare Dankmar. Scusa, ho un problema nel fidarmi dei personaggi. In realtà è ancora tutto vago, sono curiosa di vedere come svilupperai la vicenda.

Ti segnalo qualche errore di battitura; inoltre, ti ricordo che dottor o signore sono nomi comuni, non propri e perciò la lettera iniziale dev’essere minuscola.

Si alzò in piedi, paonazzo, portandosi le mani alla gola, sotto i miei occhi increduli, ed infine stramazzo al suolo.    stramazzò
Il Dottor Pichler ontinuò ad analizzare il corpo e nel giro di qualche minuto arrivò la polizia [...]                               continuò
“Non ne ho avuto il tempo, ma l'avrei senz'altro fatto io non avevo idea... Non può venire da lì in veleno...”             il

E poi questa frase non mi torna, c’è un’incongruenza di tempi verbali.
Questa sera, arrivato a Vienna, tornai a casa consapevole del colloquio con mio padre che mi attendeva.
Sarebbe più corretta in questa forma:
Questa sera, arrivato a Vienna, sono tornato a casa consapevole del colloquio,che mi avrebbe atteso, con mio padre. (non mi è chiaro se intendevi il padre o il colloquio come soggetto)
Passo subito al prossimo capitolo!
21century

Recensore Veterano
24/11/14, ore 17:49
Cap. 1:

Ciao, sono finita qui per via dell’iniziativa a cui entrambe partecipiamo sul gruppo di facebook “Solo storie originali”. Visto che questa storia rientra nella stessa categoria della mia e che come autrice un po’ ti conosco già, ho deciso che non potevo fare a meno di passare.

Rispetto all’altra tua storia che seguo ho notato un cambiamento evidente. Lo stile si è innalzato, così come il lessico, molto adeguato per l’ambientazione storica dunque. Adoro anche la cornice a diario, mi ricorda in particolare l’impostazione di Dracula di Bram Stoker. Il nostro protagonista è un sognatore, con il solito padre che cerca di tarpargli le ali. Tutto il capitolo è strutturato sul timore di Dankmar per la futura discussione con il padre e alla fine arriva alla conclusione di dover chiedere un prestito alla sorella. Sembra un uomo comune, determinato ma che sa accettare anche le sue difficoltà e non ha paura di ammetterlo. Sabine mi è parsa come un personaggio piuttosto delicato, persa nel suo mondo di carta. I due sono perfettamente compatibili, il che mi porta a pensare che sia lei il “nuovo amore” accennato nell’introduzione.
È stato un capitolo statico, fisicamente non avviene nulla,ma è ottimo per introdurre la storia.

Non ho trovato errori particolari; comprendo la difficoltà di scrivere un testo di coerenza storica, dovresti stare attenta a non incasinarti troppo la vita. Piuttosto è meglio utilizzare frasi semplici per non andare a incepparsi in giri di parole; per ora mi sembra che te la stai cavando piuttosto bene.
Aspetto di scoprire quale sarà il mistero di questa storia. A presto!
21century

Recensore Master
11/11/14, ore 21:22

Ciao!!
Il nostro protagonista rientra a Vienna... sei riuscita a creare un ritmo intenso e crescente, ho sentito proprio l'ansia all'idea di dover affrontare un discorso tanto importante con un padre tanto rigido. Quando poi si arriva al punto della morte quasi si è estraniati... e sì, ovviamente si inizia a congetturare su chi possa essere stato ma, sopratutto, su come! Ho mille idee e nessuna idea valida allo stesso tempo!
Anche questo capitolo è scritto in maniera perfetta, non solo senza errori ma senza forzature o sbavature. Uno stile scorrevole e consapevole, in qui ogni emozione è amplificata dalla scelta di utilizzare il diario.
Brava! ci risentiamo per il prossimo capitolo... devo proprio sapere come finirà! <3

Recensore Master
01/11/14, ore 09:37
Cap. 3:

a me non dà affatto fastidio il corsivo,mi piace perchè come dici anche tu,da l'impressione della scrittura mano.
adoroa sbaine e dan,spero che trovino il vero colpevole dell'omicidio del padre di dan.

Recensore Master
30/10/14, ore 16:17
Cap. 3:

Ciao!
Dunque già il fatto che tu abbia deciso di scrivere un racconto giallo, a mio parere, è degno di lode, giacché non è proprio un genere semplice (adoro i gialli ma ammetto di non avere la stoffa per scriverli).
Prima di passare al commento vero e proprio, ti espongo alcune perplessità che sono sorte durante la lettura:
- non ho ben capito come hai deciso di strutturare la narrazione. Passi dal passato prossimo al passato remoto senza una definizione temporale. Ti faccio un esempio: Questa sera, arrivato a Vienna, tornai a casa consapevole del colloquio con mio padre che mi attendeva.
Sarebbe più corretto scrivere: Questa sera, arrivato a Vienna, sono tornato a casa consapevole del colloquio, che mi avrebbe atteso, con mio padre. Se hai intenzione di adottare lo stile del diario, i fatti si svolgono nella quasi contemporaneità, quindi devi usare il passato prossimo, proprio per sottolineare il fatto che le azioni siano appena trascorse. Questo ti agevola anche nella resa del passato antecedente agli eventi narrati, come ad esempio il primo incontro con Sabine (accaduto un anno prima dell'inizio della storia);
- L'avvelenamento da cianuro ab ingestis (da ingestione) richiede circa mezz'ora/quaranta minuti per attuarsi. È diverso da quello da inalazione, che invece richiede pochi secondi (la differenza sta nella dinamica dell'entrata nel circolo sanguigno delle molecole, tramite inalazione, è più rapida, dato che va direttamente ai polmoni). Comunque ammetto che è una cosa prettamente medica, quindi è normale che non la sapessi;
- a volte ti rivolgi al padre di Dan usando il nome, tuttavia, scrivendo un diario, il protagonista dovrebbe rivolgersi al genitore sempre come "suo padre". Se vuoi adottare il nome proprio, nella narrazione in prima persona, dovresti spiegare il perché lo fa;
Mi scuso se queste mie note ti abbiano offesa, sappi che non era assolutamente mia intenzione. Il mio modo di scrivere le recensioni è standard per tutti, metto prima in evidenza gli aspetti oggettivi e poi mi dedico a quelli soggettivi.
Non è fatto per insultarti, scoraggiarti o altro, ma sono semplicemente dei miei punti di vista. Sei libera di cestinarli ed ignorarli, ecco. :)
Passando invece alla trama, ovviamente, solo con tre capitoli non si può fare un discorso molto ampio, tuttavia si comincia ad intravedere un ambientazione un po' retrò. Da questo punto di vista, posso dire che hai fatto un ottimo lavoro.
Mi è venuto subito in mente l'universo di Poirot e dell'Orient Express (anche se l'omicidio non si è consumato su un treno).
Il fatto che la sinfonia di Beethoven faccia da "colonna sonora" a questo assassinio, rende tutto decisamente misterioso. Non so, io l'ho voluta vedere come una firma dell'omicida. So che il grammofono era stato azionato dallo stesso Alexandre, ma tutto porta a pensare che non fosse casuale che si sentisse proprio quella melodia.
Sta di fatto che io sospetterei subito dei cuochi e di Leonie XD scherzi a parte, il commissario, se davvero ci capisce qualcosa, dovrebbe interrogare tutti i presenti in casa al momento dell'omicidio.
Avrei preferito che la relazione tra Dan e Sabin fosse spiegata un po' di più (magari con l'aggiunta di qualche flash back sporadico che illustrasse il modo in cui sono arrivati a darsi del tu, ma forse questo lo si vedrà più avanti).
I personaggi cominciano a caratterizzarsi, anche se la loro personalità, allo stato attuale ancora non è molto definita.
Per ora, Dan mi sembra una persona che sta cercando di capire cosa voglia effettivamente dalla vita e la determinazione non sembra mancargli, dato che vuole diventare uno scrittore anche a costo di sacrifici. Inoltre, per passare del tempo con dei minatori bisogna avere un buon fegato.
Per quanto riguarda lo stile, di per sé è molto scorrevole, ed è un peccato che i verbi, ogni tanto, stonino dal punto di vista temporale :(
Ti ripeto ancora una volta che non era mia intenzione offendere, il mio è solo un suggerimento per rendere ancora più scorrevole e apprezzabile questa storia, considerando che ha un ottimo potenziale.
Saluti,
*Halley*
 

Recensore Junior
29/10/14, ore 14:28
Cap. 1:

Ciao :) A parte qualche d eufonica di troppo e questo passo: Aveva i capelli biondi e mossi raccolti (Io metterei una virgola dopo mossi) non ho notato altre cose strane. Il tuo stile è molto, molto buono. Hai caratterizzato bene l'epoca e il modo di parlare/scrivere di allora. Sei scorrevole e si legge tutto senza fatica, non sono mai dovuta ritornare indietro a leggere per capire qualche passaggio. Rendere un testo scorrevole è, per me, uno dei compiti più difficili, perché si rischia di soffocarlo con troppe descrizioni e aggettivi. In questo sei stata brava. Anche la trama è interessante, mi ha preso durante la lettura del primo capitolo e penso che metterò la storia tra le seguite. Ti do un consiglio: il corsivo dovresti toglierlo se il tuo racconto è una raccolta di pagine di Diario, se invece inserisci delle parti raccontate davvero allora lascialo. A rileggerci ^-^

Recensore Master
28/10/14, ore 15:10

Secondo me è stato il maggiordomo!
No, davvero, secondo me l'ha avvelenato la governante. (Ignorami, faccio congetture su congetture quando leggo/guardo un giallo, ma non ci azzecco mai.)
Dunque. Ancora una volta, lo stile ottocentesco è impeccabile, devo solo riportarti un paio di errori di distrazione: "stramazzo", è difficile notare gli accenti con il corsivo, ma qui ne manca uno. Poi, "... ma l'avrei senz'altro fatto io non avevo idea.." io metterei una virgola tra "fatto" ed "io".
Tutto il resto perfetto ed intrigante, complimenti ancora! ^^
Spero che le recensioni ti siano state utili.
A presto,
Red.

Recensore Master
28/10/14, ore 14:51
Cap. 1:

Ciao!
Parto con paio di osservazioni e poi passiamo ai complimenti, ok? ^^ Dunque, da quanto ho capito lanciando un'occhiata al primo capitolo - che leggerò a breve - questa storia sarà tutta scritta in stile diario, e credo che quindi potresti eliminare il corsivo, in quanto non lo si deve distinguere dalle parti narrate e, almeno per me, è un po' pesante da leggere dal pc. L'altra cosa che volevo segnalarti, prima che me ne dimentichi, è che hai scritto "genero" anziché "cognato", nel pezzetto in cui parli della sorella del protagonista e di suo marito.
Ora passo ai complimenti! ^^ Mi piace molto il tuo stile delicato ed adatto al periodo storico di cui parli, che è davvero difficile da mantenere. Anche la trama è diversa dal solito, soprattutto perché leggiamo la storia dal punto di vista maschile, cosa un po' insolita su EFP, quindi complimenti. E complimenti anche per l'originalità dei nomi: non riuscirò mai a pronunciarli, né tanto meno a ricordarli, ma sono comunque molto belli.

Ci leggiamo alla prossima recensione,
Red.