#3
Parliamo di questa storia d’amore. Dolcissima. E la canzone di Pezzali in sottofondo la rende ancora più dolce.
L’inizio è qualcosa di già visto: abbiamo lui, negato con la scuola e un po’ scavezzacollo e lei, la secchiona della classe che nonostante tutto è incuriosita da lui e decide di dargli una mano con lo studio. Entrambi si ritrovano a dover stare a contatto (neanche troppo forzatamente) e scoprono di andare d’accordo.
Poi il tutto si sviluppa in un intreccio di amicizia, sensazioni non esternate ma tangibili, affetto che si tramuta in amore, amore che cresce insieme a loro e prende forma come le loro personalità e, nel caso di lei, aspirazioni (“Ho capito che mi piaceva insegnare proprio a furia di provare ad infilare cose in quella tua testa vuota!” uao *__*).
Il fatto che sia raccontata dal punto di vista di Lui (di cui non si saprà mai il nome - almeno, non mi sembra di averlo letto, ma comunque la trovo una cosa originalissima), ormai cresciuto, rende il tutto più gradevole da leggere. La sua storia con Sara, raccontata con il senno di poi. Lei non è bellissima (naso pronunciato, occhialoni e capelli che sembrano un “irresistibile gomitolo”) eppure lui ce la mostra come la ragazza più bella del mondo, attraverso i suoi occhi innamorati.
E il finale. Non il solito finale scontato in cui il tizio e la tipa si ritrovano dopo tanto tempo e tutto ricomincia. Questo finale aperto non lascia l’amaro in bocca, è meglio di un qualunque scontatissimo happy ending.
Perché qui non si tratta di cosa succederebbe se si rincontrassero, ma quando si rincontreranno di nuovo, quando staranno di nuovo insieme, perché è una certezza.
“Ci vuole pazienza, ci vuole tempo. Saprò aspettare, come mi hai insegnato tu, di trovare il mio posto nel puzzle. La prossima volta che ci vedremo, sento che finalmente troveremo quell’incastro speciale. Vorrei ripromettermi di non lasciarti mai più scappare, ma il cuore mi dice che non ce ne sarà alcun bisogno. Succederà e basta. Il puzzle sarà completo, e non ci sarà bisogno di nessun disegno. Il nostro incastro sarà perfetto e splendido per se stesso, come se tutto avesse un senso in funzione di noi due, di due tessere al centro di un universo che sbiadirà attorno a noi, diventando un enorme puzzle tutto bianco.”
Perdonami, lo riporto per intero, perché questo passaggio è la perfezione. Racchiude l’intera storia, il vero significato di milk puzzle e del loro amore, che sarà completo non appena si ritroveranno.
Mi è piaciuta troppo, non ho altro da dire. E il milk puzzle è un colpo di genio. |