Recensioni per
La Solitudine
di Leo
Forse hai esemplificato un pò troppo il tutto, ma è certamente un capitolo tra i più belli; duro, forte, come uno schiaffo, quindi assolutamente superiore ad alcuni, a mio dire. Attendo con ansia un personaggio, chissà se lo metterai... Alla prossima, mio caro, e bravo ancora una volta! |
Quale sarà la solitudine più grande..? Leggendo, è questo che mi viene da chiedere:....qual'è l'apice, la Solitudine co la "S" maiuscola..? Non so quanti lampi di luce partorirà ancora la tua mente di pensatore..e anche dopo la fine, non credo si potrà stilare una classifica.... Ho appena riletto tutto, e torno a dirti che i progressi e la "maturazione artistica" sono più che evidenti.. ^____^ BRAVO CUCCIOLO!! |
...azz Impressionante, Rincaro la dose di complimenti |
Resto ancora una volta impotente di fronte a queste parole. Il mio sguardo perso nel bianco-mare e la voglia irrefrenabile di leggere ancora questi meravigliosi spaccati di solitudine. |
Un altro pezzo interessante nel collage che ci stai fornendo con sempre puntualità e precisione di dettagli. Bello anche in questo caso, ed emozionante, e terribile; alla prossima. |
E' difficile immaginare come ci si deve sentire... vuoti dentro e davvero, assolutamente soli... |
Incredibile, una delicatissima carezza con la forza di un pugno nello stomaco. Le immagini sono chiare, cristallizzate. Hai di nuovo superato te stesso. Ancora complimenti |
O mio Dio... Un capitolo splendido, lo sai vero? Duro come uno schiaffo ma leggero come una carezza appena accennata. Una storia comune, purtroppo, ma mai ritrita; l'hai trattata con tatto, con semplicità, con estrema semplicità, che ha dato al tutto una chiarezza sorprendente e ambrata. Bello. Davvero bello. E tu, maschio, hai saputo curare con una dolcezza rara un tema del tutto femminile. Complimenti. |
Quello che descrivi è straziante; il dolore di una madre costretta ad abbandonare il figlio, deve essere qualcosa di terribile, forse lacerante quanto la morte, sicuramente un passo non facile da compiere, non si può giudicare. Il paradosso è che a volte alla sofferenza, corrisponde altrettanta leggerezza e superficialità. Complimenti anche per questo brano davvero incisivo. |
Quanta delicatezza nei gesti di una madre. Allo stesso modo, anche la sua solitudine è delicata: le strazia il cuore senza far rumore. |
Quanto mi sono piaciuti questi capitoli! Apprezzo soprattutto la loro brevità e coincisione, a dimostrazione che anche con poche parole è possibile trasmettere dei significati importanti. Ritengo degno di nota anche il fatto che la maggior parte dei temi affrontati sono quantomeno attuali e facilissimi da ricollegare alla nostra società. |
Bellissimo, secondo me è bello anche se non si capisce chiaramente di cosa stai parlando. Continua ad aggiornare. |
Un capitolo meno chiaro, anche se scritto bene, con toni sfumati, a tratti criptici, che non consentono una chiara lettura del tutto. Ciò non toglie nulla alla storia, e alla bellezza che tu sei riuscito a metterci dentro, ma io ti inviterei a non sacrificare il significato per la brevità. Dilungarsi a volte non è sempre un male, se, ovviamente, si sa precisamente cosa dire. Ti aspetto al varco, al prossimo capitolo, con la solita fiducia! |
Anche questo pezzo è davvero molto bello e intenso, mi suggestiona per la velata amarezza che lo permea; il sogno è finito perchè forse è finita la vita? O la speranza? Non saprei dirlo... sembra tutto sospeso |
Con questo capitolo hai superato te stesso! Condivido in pieno i tuoi pensieri e posso soltanto continuare ad esprimerti tutta la mia ammirazione per l'opera a cui stai lavorando; perchè ormai è chiaro che sta diventando... un opera d'arte. |