Recensioni per
La Solitudine dei Numeri Dieci
di gratia
Hyuga nen peggior momento della sua vita, costretto a vedere il padre soffrire e incapace e impossibikitato a fare qualcosa per aiutarlo. |
La situazione è la partita contro la Nankatsu nel cmpionato delle elementari e, come prevedibile, pur essendo in un momento decisamente problematico, Jun riesce ad essere analitico e a guardarsi dentro. |
La generosità di Tsubasa, intenzionato a far si che sogno suo e dei suoi compagni di vincere nuovamente il campionato (in quel momento acora più importante del suo sogno personale) si avveri è più importante della sua strssa incolumità, quindi non può condividere con nessuno la sua situazione. |
Molto bella l’immagine di una solitudine che, grazie a qualcosa che solitamente è divisivo e problematico (la neve), lentamente diviene comunione di intenti, amicizia, fratellanza. Esemplare la frase “nella neve siamo tutti capitani”, cifra distintiva del modo di vedere di Hijaru e per estensione dei suoi compagni del Furano, non per niente la squadra più coesa e unita di tutte. |
È stato un onore poter leggere in anteprima questa perla... Come ti ho già detto, tu hai un dono speciale. Questo capitolo è commovente. Voglio bene a Kojiro, ma si sa che non è uno dei personaggi che prediligo, almeno non come Tsubasa, Taro o Hikaru. Ma qui mi ha (hai!) fatto venire i brividi. Il dialogo con il dolore, con se stesso... Con quegli adulti così inopportuni. Col suo papà, con il silenzio. Un bambino che deve crescere subito e diventare uomo. Un'infanzia cancellata con un colpo di spugna. Troppo, davvero troppo da sopportare. Troppo pure per piangere. |
Amo Hikaru, e amo leggere storie così ben scritte su di lui. Credo che fra tutti i co-protagonisti di CT sia il personaggio più reale: grande campione, ma ragazzo normale che scivola, cade, si fa male. Grande trascinatore, ma anche timido studente e fidanzato premuroso. Grande lottatore, ma giocatore leale, che sa accettare le sconfitte. Secondo me, in lui sono presenti tante dicotomie, tante "contoversie", e tu le hai rese alla perfezione. |
Amo Tsubasa, e ho sofferto con lui e per lui durante i suoi tanti infortuni. Spesso mi sono chiesta: ma perché lo fa? Sì, per se stesso, i suoi amici, la gloria... Ma solo per questo? Poi, dopo anni, credo di aver capito: Tsubasa è una persona molto coerente e rigorosa. Con gli altri, ma prima di tutto con se stesso. Quando prende un impegno, lo porta avanti fino alla fine. Nessun dolore potrebbe fargli cambiare idea. Non è masochista... È imperturbabile. |
Ed eccolo qua, il mio capitano. |
Anche Hikaru non è fra i personaggi che mi emoziona maggiormente, ma mi è comunque piaciuto questo componimento, che mette in risalto un aspetto davvero importante dello stesso Hikaru: il fatto che lui veda la solitudine in ciò che, per chiunque altro, sarebbe motivo di gioia e soddisfazione. |
Ooh, Jun.. ç_ç |
Eccomi anche qui! :D |
Non è facile rendere la solitudine di Kojiro Hyuga, ma tu ci sei riuscita benissimo e lo fai con grande sensibilità e delicatezza. |
Inizio ringraziandoti, perché Matsuyama è sempre stato il mio preferito. Questo ragazzo che non ci vuole stare a piegarsi al clima implacabile del nord e anche se è dura riesce ad andare avanti nel campionato giocandosela dignitosamente con la squadra campione in carica. |
Anche in questa parte si parla di dolore, ma è un dolore che non solo può far male, può anche uccidere. |
Ti faccio fin da subito i complimenti per le idee brillanti che riesci a mettere in parole. L'idea di descrivere la sofferenza di Tsubasa tramite il confronto con suo padre, così assente dalla storia mi è piaciuta molto. Il piccolo capitano, nella sua generosità, decide di non far preoccupare i suoi compagni impedendosi di fare un gesto che sarebbe del tutto naturale, ma sa che questo, non solo li preoccuperebbe, ma li scoraggerebbe. |