Recensioni per
Rose d'hiver
di Mina7Z
Ciao Mina...l'unico dubbio che avevo l'altro giorno con una rilettura più attenta e meno "di getto"sono riuscita a dissiparmelo da sola ( sono un po' diesel, lo ammetto..). Dunque la nostra contessa de la Tour d'Auvergne, nonostante cerchi di rifuggire disperatamente dall'infelicità cui le convenzioni sociali ed il marito l'hanno imprigionata, vuole mantenere intatta la sua illibatezza in quanto "passaporto"per approdare alla libertà assoluta , sia essa con un altro uomo o con un altro stile di vita o forse, chissà, con entrambi. |
Ma che sorpresa inaspettata! |
Oscar sposata e illibata...solo tu potevi raccontarci una storia con queste premesse :) |
Come ti ho già detto siamo solo alla seconda puntata e mi hai già completamente spiazzato...un'altra volta vergine, pura, illibata intatta, malgrado la vita al femminile, il matrimonio, l'amante più ambito di tutta Versailles...E, sembra, per scelta. Anche se non mi è chiaro se voglia poter dimostrare che il matrimonio non è stato consumato per potersene affrancare o se sia una sorta di imposizione dettata da questo strano legame coniugale. O semplicemente voglia conservarsi per qualcuno davvero importante, che magari ha conosciuto e perduto...perché che qualcosa o qualcuno manchi nella vita di questa Oscar è evidente...vaga da sola nel castello addormentato, sente le voci...non oso pensare cosa le possano aver riservato i tre anni di matrimonio per averla portata ad una determinazione così incrollabile malgrado la passione che sembra legarla ad Hans. Magistrale e incredibile come sempre...sono già irrimediabilmente stregata. A presto! |
La Oscar di questa storia ricalca gli schemi della originale libera, ma si trova a dovere affrontare molte più difficoltà a causa del suo ruolo "da donna"; cerca la libertà in mille modi, ma non riesce a trovarla, e ne esce tormentata, davvero un personaggio interessante. |
Insomma.... che scherzo del destino!! |
Molto interessante. Ricapitoliamo: il bianco e' proprio il simbolo della sua vita, non solo il colore del suo vestito. Purezza ma anche ghiaccio, raffinata eleganza ma anche illibatezza. Penso che sia nella sua giovinezza, essendo sposata solo da tre anni, però Antonietta e' regina, quindi sarà poco sopra i 20 anni, tenendo conto che si sposavano presto.... Suppongo che il marito abbia altre preferenze ( che spero non abbia sperimentato su di lei..). Mi sembra un po' ingenuo il suo definirsi "amante" di Fersen... Mi pare di capire che il legame è, come dire, abbastanza scarno. Clinton non lo definirebbe neanche sesso.....non la vedo benissimo questa Oscar. Con queste premesse e' chiaro che si metterà in guai grossi. |
WOW WOW WOW!!! Doppio triplo con carpiato....scusate la cagnotto nei miei pensieri.... |
Intrigante. Ecco come sei tu quando racconti storie. |
Estrema la tua visione di oscar, come ci hai abituato a conoscere anche nelle tue storie precedenti. Ma proprio per questo una visione molto intrigante, un po come guardare un film di quentin tarantino, di certo non si sbadiglia. Sono curiosa di sapere come collochi André, che probabilmente non riveste il ruolo di attendente. Se lei vive come una donna non ha bisogno di un attendente, semmai di una dama di compagnia... anche se compagnia non le manca, come si legge in questo cap. |
ILLIBATA?!?!?!?! |
Mina solo tu potevi pensare ad una sposa illibata!! Beh forse il marito belloccio ha 'altri interessi'..meglio così io spero che il nostro André'colga la sua rosa'...André forzaaa..ciao |
Ti giuro, stavo per piangere quando ho visto, sotto al titolo di questa storia, il tuo nik!!!!! |
Cara Mina, sei sempre più sorprendente e originale. Questo lato di te e' la cosa che più mi affascina e che mi fa stare in attesa. Nonostante la tua Oscar stia vivendo situazioni completamente diverse dalla storia originale, e' sempre lei. |
Continui a tessere la tua trama con abilità: nella precedente recensione parlavo di anime che rimangono pure anche nel fango; e qui Oscar, da vera rosa bianca, in effetti è più disinibita, cerca il piacere, ma senza farsi coinvolgere, senza permettere ad Hans di farla sua, di dominare il suo corpo. È lei a condurre il gioco, a fermarlo quando diventa pericoloso. Il motivo è apparentemente un matrimonio non consumato (che il bel marito sia omosessuale?), che le potrebbe fornire il pretesto di tornare libera, magari con un annullamento, perché anche se in una posizione molto diversa dall'originale, anche la tua Oscar si contrappone alle regole della società in cui si muove e che cercano di imbrigliarla, ma non potendo godere della posizione privilegiata dell'anime, cerca di sfruttarle, forse, a suo favore. Tuttavia, secondo me questo è UN motivo e non IL motivo: è semplicemente la scusa con cui giustifica ad Hans e in parte a se stessa il fatto di restare razionale persino nella passione, addirittura nell'estasi, quando dovrebbero cadere tutte le barriere, cedere tutte le difese. Oscar è quindi anche qui la vergine di ferro che conosciamo, seppur meno algida di quanto siamo abituati a vederla... il sesso vissuto parzialmente diventa solo un modo per sentirsi viva, per sentirsi donna e dimenticare una vita asfissiante(e qui ti riallacci alla chiusa del capitolo precedente). Molto bella anche la parte iniziale, con l'immagine quasi onirica di lei in camicia da notte, che cammina per il suo lugubre castello come i fantasmi che sembrano chiamarla. Devo ammetterlo: capitolo superbo; di solito non mi sbilancio subito, ma esistono le eccezioni, e con te era facile immaginarlo. Un saluto e a presto |