Bene bene, veniamo a noi. Sono tremendamente in imbarazzo perché non so bene come esprimere pienamente le sensazioni che ho provato durante la lettura.
Devo dirti immediatamente che nella parte iniziale ho provato un’ansia così forte che volevo chiudere la pagina e mettermi a piangere. Si trattava di aspettare solo due minuti, intanto l’attesa sia per me che Akira è stata devastante. Sarà che aspetto questo momento da due settimane, più di Akira oh.
Akira pensa di essere vestito in maniera molto semplice, come veste nel tempo libero dice; intanto io penso che abbia fatto una magnifica figura e che Takanori sia svenuto interiormente. Non parliamo di lui poi. Anzi parliamone. Takanori è BELLISSIMO, io sono COTTA e MORTA.
Akira parte in quinta sparando il primo e non ultimo complimento da gentleman della giornata; una cosa che mi stupisce, visto che inizialmente faticava pure ad ammettere di trovare appena passabile Takanori. Credo che ammettere le cose fin dal principio sia il metodo migliore per vivere serenamente e Akira ne ha maledettamente bisogno. La malattia e tutto quello che ha dovuto affrontare lo ha segnato così tanto che prima e anche durante l’appuntamento non può fare a meno di perdersi in qualche pensiero un po’ cupo. Non lo sto criticano, come potrei? Akira nonostante tutto, nonostante il pessimismo che lo contraddistingue, continua ad essere una persona molto forte e Takanori è il premio che meritava.
Ecco allora che sbuca la piccola stella che buffamente arriccia il pelo appena Akira avanza un complimento. Sono proprio contenta che almeno oggi Akira non abbia permesso a Takanori di gestire totalmente la cosa. Il ragazzo cinico e freddo che ha sempre provato a dimostrare di essere sta cedendo il posto ad un lato più vero e spontaneo. Via via che i due parlano e camminano noto in Akira una voglia sempre più forte di toccare il più piccolo con una scusa banale. D’altronde come si fa a resistere a quella bambola di porcellana?
Quanto è bello Takanori poi…con quel Pikachu stretto al petto come se avesse quindici anni e quanto è dolce mentre schiocca quel bacino sulla guancia dell’altro? Mi sembra proprio di vederlo mentre si mette sulle punte per raggiungere l’altro in altezza e tremando un po’ dargli quel bacino tanto puro. Non credo esistano altri angeli simili al mondo. In quel momento ho provato solo un po’ di compassione per Akira, poveretto…anche lui ormai è cotto marcio.
Takanori manifesta in tutto quello che fa, in tutto quello che sente, così tanto entusiasmo da addolcirmi il cuore. Potresti dirgli una scemenza e lui con sincerità si mostrerà sempre interessato. Mi ricorda un po’ un bambino curioso, allegro e spensierato, nonostante abbia passato da un pezzo i trent’anni.
Credo che Akira abbia un po’ sbagliato nel chiedere a Takanori del matrimonio del cugino. Io stessa, che sono a favore della sincerità, suggerivo ad Akira di non finire (almeno oggi) in lidi pericolosi; tuttavia ormai sembra bravo a schivare ogni pericolo. D’altra parte però abbiamo approfondito la triste storia del padre di Takanori e cosa ha spinto il piccoletto a diventare un donatore. È proprio un angelo.
Adesso che Akira ha mostrato il locale a Takanori è obbligato a preparargli qualcosa. È una cosa che HO immaginato fin da subito: Akira che prepara un dolce solo per il suo piccolo Takanori, portarlo in biblioteca per farlo felice e migliorargli una faticosa giornata di lavoro.
Sarà che sono da sempre stata affascinata dalle stelle e tutto quello che ha a che fare con lo spazio, ma la scelta di andare in un planetario mi ha fatta felice e mi ha coinvolta emotivamente. Lo scenario ha creato l’atmosfera giusta per la parte finale. Ormai i sentimenti che l’uno prova per l’altro sono palesi e Takanori compie un passo importante. Mi è sembrato un po’ di rivivere il momento in cui Akira e Takanori si fissano sotto l’ombrello, anche in questo caso si viene a creare una bolla senza tempo al cui interno sono collocati i due protagonisti. Nel frattempo il mondo continua a girare freneticamente, troppo impegnato nei propri affari per accorgersi dello spontaneo gesto d’amore che due persone, apparentemente qualsiasi, si stanno scambiando infischiandosene di tutto e tutti. Per il mondo Akira e Takanori sono due persone qualunque, ma per Akira Takanori è stato (e continuerà ad essere, spero) vita e per Takanori Akira è un moderno principe azzurro a cavallo della sua moto, l’uomo dei sogni che ha plasmato nella sua mente dopo la lettura di tanti libri.
La scena del bacio è SPETTACOLARE, Takanori che si aggrappa a lui è dolcissimo, Akira è ubriaco di lui e io volevo che tutto questo non finisse mai (per non parlare degli schiocchi poi cjnkjncks non voglio essere volgare). Alla fine Takanori sembra quasi scappare via, nel senso che ha dovuto per forza allontanarsi da lui perché si stava facendo troppo tardi. Mi manca già. Lo so è assurdo, ma Takanori con la sua spontaneità e i suoi sorrisi illumina non solo le giornate di Akira, ma sicuramente anche quelle mie. E in ‘sti giorni mi ci vuole proprio una botta di allegria. Anzi...questo aggiornamento è l’unica cosa bella accaduta in questi giorni.
Amo pensare al “dopo” e a quello che stanno facendo e pensando i protagonisti. Credo che Akira sia rimasto fermo a fissare Takanori che si allontana fino a sparire, Takanori invece è appena solito sul treno e assaporando ancora il sapore che di Akira è rimasto sulle sue labbra, rivive tutto quello che ha passato in quel pomeriggio stringendo quel Pikachu peluche al petto.
Spero di vederli ancora interagire a questo modo, ho bisogno tremendamente di vederli ancora insieme. Akira corri da lui appena puoi, non perdere tempo.
Questa recensione mi sta sembrando fumo, qualcosa di inutile che si disperde e non lascia traccia perché banalissima. Ho faticato davvero nel trovare le parole giuste, sarà che scrivo da schifo, sarà anche che tutto questo mix di emozioni non ha giovato ai miei poveri neuroni.
Mi ritaglio un ultimo pezzettino del tempo che stai sprecando per leggere questa fesseria per farti dei formali complimenti. Tra noi non occorrono formalità, intanto credo che servano in questo caso per farti capire seriamente quanto io ti trovi brava. Quello della scrittura è un dono, c’è chi lo ha, chi no. Tu lo hai e nel giro di pochi mesi hai dimostrato di crescere sempre più. Non sai quante volte mi chiedo “Ma come fa a scrivere queste cose? Da dove arrivano?”. Se anche mi sforzassi per un anno intero non riuscirei mai a scrivere una frase come “Le labbra morbide di Takanori sono calde e avvolgono il mio cervello e il mio corpo come una coperta di lana. È così piacevole che per un attimo credo di essere morto e di trovarmi in paradiso. È davvero così bella la morte? Stupido io ad non essere morto prima. Voglio rimanere così per sempre.”. E quindi brava, brava e ancora brava, hai la mia stima e posso permettermi di provare anche tanto orgoglio. Se anche qualche “fantasmino” che legge nell’oscurità riuscisse a scrivere due parole, sarebbe cosa molto apprezzata. Io la considero anche una forma di rispetto, tu dai e noi riceviamo, ma qualcosa dobbiamo darla in cambio.
Credo che questa sia la recensione più lunga che io abbia mai scritto, ehm…forse è meglio chiudere qui. Tanto comunque lo sai che le mie recensioni non finiscono mai e che tra qualche ora riprenderò il discorso parlandoti di Takanori e della mia cotta per lui.
Sono sicura che leggerai questa recensione dopo esserti svegliata, quindi…buongiorno cara :B piaciuta la recensione? *sbaciucchia* |