Recensioni per
Un gatto nella notte
di Padmini
Se devo essere sincera mi aspettavo molto più angst di quanto poi mi è arrivato da questo capitolo. Al contrario in certe scene è tutto molto dolce e in modo particolare il dialogo tra Sherlock e Violet. In cui vediamo questo giovane Sherlock che ammette per la prima volta nella sua vita di amare qualcuno. Mi è molto piaciuto il discorso di Violet, come lei gli parla di quando era piccolo (accennando anche a un rapporto fraterno molto stretto con Mycroft e in cui Sherlock nutriva una sorta di amore incondizionato, un po' come se Sherlock vedesse un eroe nel fratello maggiore), il fatto che lei accenni allo spirito di sacrificio di Sherlock e come lei sappia che quando ama, ama tanto profondamente da scordarsi ogni cosa persino di se stesso. Tutto questo contribuisce ad approfondire la sua caratterizzazione in una maniera che ho apprezzato tanto, richiami la serie in diversi aspetti ma pur tenendo conto della giovane età dei ragazzi. Sherlock e inesperto, spaventato, eppure è sempre lui in tutto e per tutto. E ora sono curiosa di capire come confesserà a Greg di amarlo e come reagirà a una possibile risposta negativa (non so perché ma ho il sentore che andrà a finire così). |
E la madonna che casino!!! E io che pensavo che sarebbe stato fuori da guai per qualche capitolo..... |
Ciao, purtroppo sono dal cellulare quindi sarò più breve, ma volevo scriverti lo stesso qualcosa alla fine di questo capitolo. Beh, non mi aspettavo tanto angst e che i compagni di Sherlock arrivassero a questo, dalle tue parole si capiva che sarebbe successo qualcosa ma cavolo... Emorragia interna, gamba rotta e chissà quali conseguenze psicologiche! Da un lato mi dispiace, dall'altro mi dico che magari questa è la volta buona che Alec paga per quello che ha fatto. O almeno lo spero. |
Adoro il momento di intimità e dialogo tra Sherlock e sua madre!! È di una tenerezza incredibile!! |
Questo capitolo è bellissimo. A tener banco è un qualcosa che non mi aspettavo ovvero lo stupendo dialogo fra Sherlock e sua madre che prende tutta la parte centrale. Mi sono stupita del fatto che tu l'abbia inserita, di solito non ha molto spazio nelle ff e mi è capitato in passato di trovare caratterizzazioni molto diverse da questa. La tua idea di mamma Holmes è talmente tanto vicina alla mia, che ho creduto che tu mi avessi letto nella mente (sto iniziando a capire che io e e abbiamo idee molto simili su diverse cose). Amo l'idea di una madre dolce, amorevole e soprattutto estremamente intelligente nel suo non far notare al figlio di star parlando dell'innamoramento con un altro maschio. Il che non è per niente scontato. Prevale in lei una sorta di rilassatezza nel sentirlo parlare di certe cose, forse temeva che suo figlio sarebbe stato ancora a lungo vittima della solitudine, della sua non capacità di esprimersi. Ho avuto come il sentore che lei si sentisse quasi meglio, quando lui le dice che si fida anche di Greg, uno che non è della famiglia insomma. Sembra scontato, ma non lo è per Sherlock Holmes e soprattutto per questo Sherlock Holmes, timido, riservato, solo anche da un punto di vista intellettuale e tanto che si crede superiore al resto delle persone con cui ha a anche fare. Sono rimasta da quel dialogo con sensazioni molto piacevoli. |
Finalmente eccomi qui!! |
Mi piace la contapposizione tra Mycroft e Gregory, evidenziata da tutta la descrizione di entrambi: la calma di uno e l'irrequietezza dell'altro, uno Usa il "lei" e l'altro il "tu", uno è ponderato e l'altro è impulsivo. |
C'è davvero una straordinaria coincidenza che mi ha fatta sorridere per tutta la storia. Il fatto che a un certo punto Sherlock si rechi al British Museum e a quel punto tu elenchi tutte le strade che stanno attorno all'area del museo, proprio oggi e per via di una roba mia che sto scrivendo, ho fatto alcune ricerche e ho visualizzato l'intera area con google map. Già la conoscevo, ovviamente, ma quando ci devi scrivere devi essere il più accurata possibile e... niente, la cosa mi ha fatta sorridere perché per coincidenza Sherlock si reca proprio in quella zona. |
Ok. Va bene. Sono un po' confusa, a dire il vero. |
Pensavo che il cambio di punto di vista mi avrebbe dato fastidio, perché il narratore esterno non è un genere di costruzione narrativa che mi piace, dato che lo trovo sempre un po' dispersivo. Quindi dopo la nota iniziale temevo che la storia avrebbe perso qualcosina e che un cambio di pov, sebbene coerente con la vicenda e ben scritto, avrebbe fatto scendere il mio interesse. E invece non è accaduto. Il fatto è che, corsivo a parte, il cambio di narrazione non è stato brusco, come di solito succede in questi casi. Non c'è un salto eccessivo, né un cambio drastico. Il passaggio è delicato e non fa altro che aiutare nell'inquadrare non solo lo sfuggente Sherlock Holmes, ma persino Greg che qui viene visto con occhi esterni. La faccenda, come accennavi anche via messaggio, ovvero il contesto scolastico in cui li hai calati è tutto tranne che di semplice gestione. Fa rabbia vedere Sherlock vittima di bulli e soprattutto perché è una situazione plausibile. Anche se non viene mai detto con chiarezza, è verosimile che Sherlock abbia avuto un'infanzia o adolescenza di questo genere. Qui, per fortuna, ha un cavaliere senza macchia e senza paura a difenderlo. Questo Greg agli occhi dell'introverso Sherlock appare come un ragazzo coraggioso, forte, leale e uno per cui vale la pena provare un po' di interesse. Ho trovato affascinante il concetto che siano gli stessi bulli a interpretare l'interesse di Sherlock come amore e quindi come un affascinamento romantico e non di genere amicale. Ho trovato molto credibile che Sherlock non se ne renda conto, la sua inesperienza nel gestire i rapporti con le persone, il suo isolamento nei confronti del mondo, fanno vedere uno Sherlock molto bambino in questo senso e che non riesce a distinguere i sentimenti e non è in grado di dar loro un peso. Per certi versi è una sorta di libertà intellettuale, la sua. Ovvero lui vede in Greg qualcosa, un qualcuno per cui prova determinate cose, ma perché dovrebbe preoccuparsi di dare a questi sentimenti un nome? Da un lato è ovviamente un limite perché Sherlock non ha idea di che cosa sta provando e/o succedendo a se stesso. Ci pensa l'odioso Alec per lui, sconvolgendolo e forse per la prima volta facendolo vergognare. L'imbarazzo l'ho trovato adorabile, anche se è una scena dura lo so... Ma vedermi Sherlock che tenta di decodificare le ragioni per cui è arrossito, l'ho trovato un qualcosa di assoluto e che conferma, per un'ennesima volta, la qualità di questa storia a livello di caratterizzazione dei personaggi e livello introspettivo. |
Dai!!! Non puoi interrompere così!!! Mi farai mangiare la dirà dalla curiosità!!!!😭😭😭Sono davvero curiosa, spero di leggere presto l'aggiornamento! |
Io ti amo... amo te, questa storia, Gregory per il quale sto perdendo lentamente la testa (un po' come Sherlock, tra l'altro ^.^) e sento il bisogno di leggere e scrivere tonnellate di Sherstrade per il resto della mia esistenza. |
Innamorandomi di questa storia... Ho scritto così poco fa sulla mia pagina Twitter, prima di inserire nome, titolo e link, ovviamente. Il fatto è che non trovavo altre parole per descrivere quanto mi sta piacendo questo tuo scritto. Lo so che siamo soltanto al terzo capitolo e che forse è ancora tutto all'inizio, ma più leggo e più mi piace. Più mi innamoro della delicatezza con cui tratteggi personaggi tanto giovani, con cui parli dei sentimenti che provano. |
Mi piace l'idea che Sherlock appunti tutto ciò che vede di interessante!! E, ovviamente, mi piace il capitolo!! |
Bello. Bello bello bello. Davvero bello. |