Recensioni per
Advent calendar 2016
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 97 recensioni.
Positive : 97
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/12/16, ore 00:46

Una cosa bisogna riconoscere: hai alleviato con venticinque storie la nostra attesa, Gesù Bambino mi perdoni, di quell’ansia a badilate che credo sia la quarta Serie. FF, di questa raccolta, indubbiamente originali e molte piene di potenzialità nuove circa la funzione dei personaggi, basti pensare ai cambi di funzione con cui hai portato avanti il tuo lavoro. Faccio qualche esempio: Sh e John aspiranti maghi ad Hogwarts, da bambini, Sh ballerino. Tutto procede senza sbavature, anzi, con la conservazione delle caratteristiche IC proprie di ognuno. Altre, perfetti modelli di lettere d’amore. Come quest’ultimo pezzo, in cui ci si muove sulla traccia del legame profondo che tiene uniti inseparabilmente Sh e John, complementari l’uno all’altro. L’irruenza di Watson che si amalgama perfettamente con l’infantile curiosità di Holmes di fronte al dilemma che riguarda il regalo di Natale. Con la sua sensibilità John riesce a pensare al pattinaggio, per cogliere qualcosa di inespresso nel suo compagno e farlo venire alla luce, senza intoppi o malintesi, per donargli un attimo di felicità. ”… pattina veloce, incrocia i piedi…”: mi è piaciuta molto la descrizione che fai di quella splendida creatura che scivola sul ghiaccio, con una precisione di termini che ci fa proprio vedere la scena, un trionfo di grazia ed eleganza, come dici bene. Quel “Pattina con me”, poi, è una frase che ritengo una magnifica dichiarazione d’amore, la proposta del percorso di una vita insieme. Hai chiuso con tanta dolcezza e speranza, grazie.

Recensore Master

Mi piace molto quando ci fai entrare nel 221b per assistere a qualcosa che sarebbe dovuto essere un accadimento di ordinaria quotidianità ma che, invece, per il fatto che di Sh ce n'è uno solo, tutto diventa improvvisamente come animato da un'energia quasi aliena che travolge ciò che sarebbe stato di ordinaria amministrazione in altri appartamenti, con altre persone. Ma qui, invece, si mettono in ordine gli alimenti per calorie, per giorno di scadenza, per priorità di uso nelle ricette. Si analizzano, inoltre, tutte le potenzialità delle varie posate, per poi finire sconfitti da una normalissima pentola a pressione. Gustosa la scena del disastro, con il grande ed affascinante consulting, ridotto ad un misero fagotto, in posizione fetale sul pavimento. Ma per fortuna che c'è John con la sua immensa carica di affetto e di sanità mentale che, come una fata benefica, riporta immediatamente la pace e, soprattutto, l'amore. Pezzo simpaticissimo, ben riuscito.

Recensore Master

Ritorna in questo step la magica atmosfera di Hogwarts, con tutti i suoi strabilianti personaggi. Esilarante l’immagine di Sh che gira con una bolla intorno alla testa per proteggersi dagli attacchi degli altri, in particolar modo da quelli delle trentasette ragazze che desidererebbero essere accompagnate da lui al ballo. Il modo con cui rappresenti John, poi, è veramente coinvolgente e colpisce dritto al cuore. Bella storia, veramente, con tante dolci emozioni ed un tocco leggero di un’ironia che impreziosisce la narrazione..

Recensore Master
26/12/16, ore 14:33

Secondo me hai fatto un lavoro ottimo nel complesso, sì alcune sono migliori di altre, altre invece sono meglio approfondite, ma non è nemmeno una passeggiata dover scrivere 25 storie di seguito, basandosi su dei prompt che vanno rispettati, pubblicando tutti i giorni. E non è una frase fatta, ma lo penso davvero. La difficoltà della sfida è elevata, io personalmente avrei dato di testa al quinto giorno.

Ma venendo nello specifico di quest'ultima. Direi che ha un fascino particolare, è raro vedere Sherlock sui pattini ma non stento a credere che possa essere stato bravissimo (perché c'è qualcosa che non sia capace di fare?), né che possa aver abbandonato per una ragione di questo tipo. Le relazioni tra i due fratelli, anche quando vengono citate, portano strascichi dolorosi. In questo caso viene fuori l'immagine di un bambino molto solo che viene letteralmente snobbato da quello che è il suo modello di vita. Questo fratello maggiore che forse ha molti più problemi di lui, con i rapporti umani. Sì, è solo citata la cosa e i fatti vengono a malapena citati dai genitori, ma tanto basta a far lasciare un po' di malinconia.

La sorpresa di John è stupenda e non ho quasi parole per descrivere quanto è bello vederli pattinare insieme. O quanto sarebbe bello vedere Sherlock fare un triplo axel... Sì, non stento a credere che John possa arrivare al punto da andare dai genitori di Sherlock solo per chiedere consigli per un regalo o che chieda aiuto a Mycroft per avere una pista a disposizione.

Insomma, finale molto dolce e romantico. Ci voleva davvero in questi giorni di attesa logorante.
Koa

Recensore Master

Questo Sherlock è la cosa più tenera che abbia mai letto. Credo anche io che Sherlock potrebbe lanciarsi in una sorpresa di questo tipo, anche se non ama il Natale e alla fine combina più disastri che altro. Mi è piaciuto, e ho trovato anche molto accurato, il fatto che sia preciso al limite del maniacale mentre cucina e quindi ripassa le cose nel Mind Palace e passa un'ora a scegliere il coltello migliore... sembrano dettagli di poco conto, ma Sherlock che cucina non me lo vedrei in maniera diversa perché sottintende diversi lati del suo carattere e anche alcuni aspetti del suo essere in una relazione e del suo amare John al punto da volere la perfezione. Come dicevo all'inizio, Sherlock è tenerissimo perché ha l'approccio di un bambino di otto anni alla cosa. Anche se alla fine combina un disastro.

John quando capisce cosa sta succedendo si scioglie come neve al sole... e vorrei vedere! Sfiderei chiunque a non esserne inteneriti.
Vado a leggere l'ultima.
Koa

Recensore Master

Penso che questa sia una di quelle che mi è piaciuta di più (come anche l'altra potterlock), perché amo le storie messe nell'universo di Harry Potter e credo che John e Sherlock siano perfetti. Qui in una dimensione scolastica e alle prese con il ballo del Ceppo, e con Sherlock e John (tenerissimi) che vorrebbero chiedere all'altro di andare al ballo insieme. Mi è molto piaciuto come hai usato Victor, in veste di amico di Sherlock e anche un po' di cupido, che prima tenta di far capire a Sherlock che forse ma forse, John ha una cotta per lui e poi corre ai ripari dopo che Sherlock lo ha trattato male. Come dicevo, ho amato tanto Victor, anche e soprattutto perché non ha il ruolo banale e scontato di terzo incomodo.

Storia bellissima, ecco.
Koa

Recensore Veterano
26/12/16, ore 01:34

Sono un po' triste che sia finito, spero propio di leggere un nuovo Advent calendar l'anno prossimo. Anche se in maniera un po' discontinua questo tuo progetto mi ha accompagnato durante questo mese e di questo ti ringrazio moltissimo.
Spero di poter leggere presto altri tuoi lavori,
xxx

Recensore Veterano

La prima cosa che ho pensato leggendo il titolo del capitolo è stata "Tutti pensano che stanno insieme" e un motivo c'è. Ed è pure palese(tranne per John).
Alla prossima,
xxx

Recensore Master

Si svolge la trama, piacevolmente originale, ma fa da sfondo l’eterna disistima di sé che accompagna Sh e gli fa vedere distorta una realtà che sarebbe più semplice da verificare con un semplicissimo discorso di chiarimento con l’interessato, cioè John. Per questo finge con Piper che, quest’ultimo, sia il suo ragazzo. Il suo atteggiamento contrasta con quello di Watson che, invece, è sempre alle prese con la sua (finta) convinzione di non essere gay. Cederà di fronte ad uno Sh cocciutamente disarmante e assolutamente leggibile nella sua incapacità di gestire i sentimenti più importanti. Pezzo simpatico, con un detective ritratto in maniera accattivante.

Recensore Master
24/12/16, ore 00:11

Hai “ridotto quei tre in una dimensione più “ridotta”, in un tempo indefinito, quando Sh e John si conoscevano fin da piccoli e Molly era con loro. Nonostante questa operazione originale di riduzione delle “dimensioni”, hai conservato piacevolmente l’impostazione IC dei personaggi. Sh è sempre saccente e sapiente, John si distingue per la sua generosità e capacità di stare con gli altri. Molly l’hai rappresentata con la sua generosità e il suo aiutare gli altri. Hai evidenziato, inoltre, che la sua aria sempre un po’ trasognata può nascondere un’attenzione commovente per le creature in generale, piccoli animali in particolare. Pezzo connotato da un’atmosfera edificante e tenera.

Recensore Master

Questo prompt è molto interessante. Forse è uno di quelli che sarebbero ideali anche in una storia più lunga, perché ci sarebbe un caso, dei travestimenti, personaggi originali da far intrecciare con i protagonisti (convinti che John e Sherlock stiano insieme). Ne verrebbe fuori un bel giallo con risvolti romance Johnlock.

Ad ogni modo, è comunque stato molto interessante anche in questo modo. Con un finale che lascia più che altro a intendere ciò che succederà in futuro tra John e Sherlock. Ci sono anche molti richiami alla serie, in cui si vede sempre Sherlock che non corregge mai gli altri sul rapporto con John, io ho sempre interpretato la cosa, con il fatto che Sherlock non si cura di quello che le persone pensano (dato che considera un po' tutti degli idioti) o di ciò di cui sono convinte. Ma in effetti il ragionamento che ne esce qui è molto giusto.

Un'altra cosa che mi è piaciuta è vedere John che "indaga" su questo strano comportamento di Sherlock, che fa esperimenti e cerca di capire le origini delle sue azioni. Veste insolita, perché non tanto spesso si vede John indagare, ma dato che è per una giusta causa... XD

Alla prossima!
Koa

Recensore Veterano
22/12/16, ore 13:18

Molly è un involtino di dolcezza ed emozioni, assolutamente adorabile.
Alla prossima,
xxx

Recensore Master
22/12/16, ore 11:41

Questa al contrario delle altre mi ha suscitato qualche perplessità. Non tanto nella trama o come è sviluppata, ma per il lessico usato dai bambini. Come dicevo la storia è molto carina, e ho trovato particolare e originale Sherlock e John che fanno da custodi a una piccola Molly che si perde dietro agli animali. Tra l'altro mi ha ricordato cose mie personali e un'infanzia passata a tener d'occhio mia sorella che correva dietro a qualsisi essere su quattro zampe. Quindi mi ha fatta anche sorridere. Ma come dicevo non mi convince un granché il modo in cui i bambini si esprimono. So che farli parlare è difficile perché ognuno di loro si esprime in modo diverso, molti loro parlano anche per "sentito dire" o ripetendo espressioni che sentono dai genitori o da qualche film/fumetto o libro, ma qui ho visto termini che non vedo in bocca a un bambino di dieci anni. Non con la consapevolezza di sapere cosa signific. E se con Sherlock magari ci si aspetterebbe anche che sia più forbito (data la sua curiosità si può supporre che legga più degli altri, cosa che fai intendere a un certo punto), ma parole come "quaggiù" o certe espressioni come "saltare in testa" o "la pista giusta" ma anche molte altre, non ce lo vedo a un bimbo di quell'età esprimersi in quel modo sapendo coda vuol dire. Non c'è niente di davvero sbagliato, sia chiaro, solo che certe cose mi sono sembrate poco credibili.
Koa

Recensore Master

In un primo momento credevo che fosse il buon vecchio "military kink" che scatena in Sherlock una qualche deliziosa reazione, e invece la storia gira su tutt'altro e per quanto io stessa abbia un debole per lo Sherlock che subisce il fascino della divisa, quello che hai scritto qui mi è piaciuto forse ancora di più. Gestire il pov di Sherlock non è mai semplice, ma rende interessante il fatto che qui non riesce a capire fino in fondo quello che John pensa o prova. Che John si vergogna è più che evidente, ma le ragioni per cui lo fa, Sherlock non le capisce del tutto. Di conseguenza, uno come lui, abituato a venir additato come strambo e che spesso viene allontanato dalle persone a causa del suo non essere in grado di gestire i rapporti con gli altri, è quasi ovvio che pensi che John si vergogni di lui con gli ex commilitoni. La realtà poi è ben diversa e scopriamo un John quasi in una veste nuova e che non ama il proprio corpo e tanto da arrivare a rompere il cellulare di Sherlock per fargli cancellare delle foto. Sembra forse vanità tenuta dentro forse in modo eccessivo, ma probabilmente anche lui, come Sherlock, ha paura di venir rifiutato. Questo ovviamente non è assolutamente possibile.

Il finale lascia più che altro a intendere senza svelare poi molto, il che rende il tutto ancora più interessante.
Koa

“…Accetto volentieri…”: la frase di Sh ha il peso di una sentenza, per John, perché si sa benissimo quanto il consulting odi gli scambi interpersonali. Dunque c’è un motivo fondamentale per averlo spinto a ciò: gelosia, pura e semplice firma di possesso su Watson. Tutto quello che segue, e che racconti in una forma piacevole, diventa una situazione confusa e, in un primo momento, incomprensibile. Poi, via via, scopriamo le debolezze di John, che altro non sono che il desiderio di piacere al suo coinquilino. Bella la scena in cui Sh elenca, di fronte allo specchio, con convinzione i motivi del vero valore di Watson, del suo “conduttore” di luce. Il resto è uno scambio di energia positiva da cui il resto del mondo è tagliato fuori. Bel pezzo, fino ad ora uno di quelli che mi sono piaciuti di più.