Recensioni per
Siberian Cub
di _Frame_

Questa storia ha ottenuto 104 recensioni.
Positive : 104
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/09/18, ore 19:04
Cap. 21:

Ciao!
Che magnifico mix di ansia e speranza questo capitolo.
Non vedevo davvero nessuna via d’uscita per Arthur e Alfred se non fosse arrivato nessuno ad aiutarli, ma avrei dovuto dare più fiducia a quest’ultimo, e non dimenticarmi che in fondo lui è sempre un poliziotto che sa come si devono gestire queste situazioni. Perciò non prendertela con lui ma prenditela solo con me. Anche se qui mi sono innervosita perché lui doveva solo liberarsi mentre Arthur li distraeva, cavolo; però si è liberato proprio bene delle funi. Ho apprezzato anche come ha risolto lo stallo, facendo cadere la sua pistola a terra: è stato molto coraggioso, anche se un po’ incosciente da parte sua, nell’eventualità che Ivan l’avesse presa, nel valutare le mosse di Yao; anch’io credo che non avrebbe sparato ad un Alfred disarmato. Le conseguenze sono però catastrofiche, per almeno due di loro: lo sparo di Arthur è stato soltanto un incidente, ma è bastato per capovolgere la situazione.
Si salvano solo quelli che vogliono salvarsi. Ivan abbraccia Yao, e Alfred corre a sorreggere Arthur. In quel momento erano gli uni lo specchio degli altri, uniti da un destino che sembrava davvero dover cadere anche su questi ultimi. Non mi piace pensarlo, ma Ivan e Alfred sono davvero simili; l’unica cosa che li ha separati in questo capitolo sembra essere una linea, una linea che Alfred stava per attraversare per uccidere l’altro, accecato dalla frustrazione per non essere riuscito a proteggere Arthur, e sta a lui fargli ricordare che lui non è ancora come Ivan, che Alfred ha una concreta possibilità di salvarsi, erigendo una vera e propria linea di fuoco tra i due. L’azione di Alfred aveva un nobile intendo dal suo punto di vista, immagino, ma lo avrebbe reso un criminale, ma lui ha avuto qualcuno accanto che ha scelto di salvarlo. È questa la differenza fondamentale tra le due coppie, che viene sottolineata perfino dalla morte di Ivan e Yao; si sono dati per spacciati prima di provare. Mi dispiace per loro, ma non riesco a sentire una vera e propria pietà; hanno dato per scontato che non sarebbero sopravvissuti in ogni caso là fuori, come hanno detto che la relazione di Alfred e Arthur era destinata a fallire. Questi due si sono gettati dal terzo piano dell’edificio pur di avere una possibilità di salvarsi.
Un po’ di tempo dopo l’atterraggio di Arthur avevo di nuovo paura per loro, forse perché non sentivo Alfred parlare da un po’. Lì disteso per terra sembrava morto; devi proprio giocare con i nostri sentimenti fino all’ultima riga.
E dato che i paragoni con il Miele non abbandonano un momento la mia mente: il caro accendino con l’unicorno è comparso nel capitolo precedente per farci sapere che Arthur l’aveva portato con sé (per non farlo spuntare fuori dal nulla, immagino); in un combattimento contro Prussia è proprio Inghilterra ad usare a sorpresa uno strumento, una sua pistola, che avevamo visto avere con lui molto prima che la usasse. Non so nemmeno perché me lo ricordo.
Non posso credere che la storia stia finendo.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
MT

Recensore Junior
06/09/18, ore 21:03
Cap. 21:

E l'Oscar alla miglior sceneggiatura originale va a... Frame!  *applausi e fuochi d'artificio*
Che capitoloooooo!  0.0
Mamma mia, sono sconvolta. Non mi aspettavo che finisse così! Di tutte le ipotesi che avevo fatto non se n'è avverata neanche una :D o meglio, uno dei possibili scenari che avevo pensato vedeva Ivan che, per evitare a entrambi la prigione, sparava a Yao e poi si puntava la pistola alla tempia... poco credibile, come cosa, ma c'è da dire che ci sono andata un poco vicino, visto che sono entrambi capùt...
Oddio, non posso crederci...

Questo capitolo è stato un mix letale di ansia, tensione e adrenalina, tanto da lasciarmi stremata sulla sedia, troppo sconvolta per fare alcunché.
Non mi sono fatta coinvolgere così nemmeno quando Harry Potter è finito nel cimitero durante il Torneo Tremaghi!
Praticamente ho passato tutto il capitolo a schierarmi ora dall'una ora dall'altra parte, facendomi sfuggire ogni tanto qualche frase del tipo "Vai Alfred!", "No, Arthur, che fai?! Fai sparire quell'accendino!", "Oh mamma, salteranno in aria" e anche "Quanto è bella la RoChu!", il tutto accompaganto da una sana rosicchiata di unghie perché dovevo pur distendere i nervi in qualche modo...
Per non parlare di quando Alfred e Arthur si sono lanciati dalla finestra: lì mi sono messa una mano davanti agli occhi perché "no, non devo leggere! Non sono arrivata fino a questo punto per vederli spiaccicati sull'asfalto!".
Ma com'era prevedibile la curiosità ha avuto la meglio...
PER FORTUNA si sono salvati (almeno loro!), altrimenti non credo avrei avuto la forza di scrivere...

Sei stata bravissima a "manovrare" tutti e quattro i personaggi, a renderli autentici fino alla fine: hai reso perfettamente l'indecisione di Alfred se salvare o meno Yao e Ivan, lo sgomento di Arthur per aver colpito Yao, e l'orgoglio di quest'ultimo che, alla possibilità di ricevere delle cure, ha preferito morire con onore.
E Ivan, poi, che sembra essersi pentito di aver coinvolto Yao in qualcosa di più grande di loro (alla fine sono stati "prigione e condanna" l'uno dell'altro) e che si è dimostrato disposto a lasciarlo andare, ma che alla fine gli è rimasto accanto fino all'ultimo, anche a costo della vita...  

Mi è piaciuta moltissimo tutta la faccenda delle somiglianze tra le due coppie, con Alfred che è praticamente la versione più giovane di Ivan, anche se dimostra un po' più di umanità nei confronti dei nemici, cosa che sicuramente loro non avrebbero mai fatto con lui.
Anche lo specchio è stato di grande impatto. Arthur e Yao, entrambi feriti e sorretti dalle persone che più li amano, hanno sì tante cose in comune, ma questa scena ha messo in evidenza quello che invece li rende tanto diversi: Arthut e Alfred volevano davvero uscire vivi da lì, a qualunque costo; Ivan e Yao, invece, avevano smesso di lottare, consapevoli che ormai c'era ben poco da fare per loro, a dispetto delle parole speranzose di Alfred.
Perché ancora una volta Ivan ha avuto ragione: si salva solo chi lo vuole veramente.
E vogliamo parlare di Arthur che ha impedito ad Alfred di trasformarsi in un assassino?
Anche qui hai fatto un lavoro eccellente *applausi fortissimi*
Credo che anche questo sia uno dei motivi che hanno reso possibile la loro fuga: il fatto che Alfred non sia mai stato "marcio" come gli altri ma avrebbe potuto diventarlo se Arthur non lo avesse fermato. Come se in Ivan avesse visto il futuro di Alfred e ne fosse rimasto spaventato.
Ecco quindi un'altra differenza con i due criminali: Arthur e Alfred, contrariamente a loro due, hanno vinto, perché sono riusciti a salvarsi a vicenda, mostrando a Ivan che non sempre l'amore è una condanna.

Mi è piaciuta molto anche l'evoluzione a cui è andato incontro lo stesso Alfred: da ragazzino baldanzoso dei primi capitoli, in questo è stato molto più maturo, in un certo senso, perché ha capito che non è sempre possibile cambiare le cose e lui non è un supereroe per fare diversamente.
Però il volo dalla finestra è stato proprio una mossa "da Superman", dobbiamo riconoscerlo, anche se l'atterraggio non è stato dei migliori... :D
Direi che adesso se lo meritano tutto, il lieto fine... sempre che tu non abbia in mente qualcos'altro (no ti prego! niente scene tristi!)...

E ritorniamo alla RoChu.
Quanto sono meravigliosi Yao e Ivan?
Davanti alla "magia" di questa coppia, il Ti aspetto all'Inferno, per quanto inquietante, non fa poi così paura... e d'altra parte solo Ivan avrebbe potuto dire una cosa simile :D
Ma non credere che da ora in poi porrò la tua vita davanti alla mia: le ultime parole famose... lo dicevo io che l'amore per Ivan avrebbe spinto Yao a fare qualche pazzia...
Il suo sacrificio è stato quanto di più bello abbia mai letto, davvero, soprattutto per la velocità con cui è accaduto, che mi ha completamente spiazzata: un attimo prima stava sfidando Alfred e quello dopo è crollato tra le braccia di Ivan... mi si è bloccato il respiro, giuro.
Pensavo che sarebbe morto subito, e invece tu lo hai mantenuto in vita per fargli dire questo:
E dove credi che possa andare senza di te? Se proprio devo morire, Ivan... voglio farlo nell'unico luogo in cui sono riuscito a costruirmi dei ricordi felici. Voglio morire vicino a te.
CRACK!
Ecco, questo è il rumore del mio cuoricino infranto.
Toh, sei riuscita anche a farmi piangere, contenta? :'(

Non ci credo, niente più Ivan. È uscito di scena pure lui che sembrava quasi immortale.
E pensare che prima non vedevo l'ora che sparisse dalla circolazione... quanto mi dispiace che sia successo veramente!!! :'c
Alla fine la loro storia si è davvero conclusa a Lodra... e il povero panda è rimasto ad Amsterdam solo soletto! Perchééééééé :''''''''''(
Basta, mi fermo qui per non inondare di lacrime anche l'angolo recensioni...

A presto! :-*
 

Recensore Junior
01/09/18, ore 23:47
Cap. 20:

Se lo scorso capitolo mi aveva fatto venire l'ansia, questo mi ha completamente distrutta... ho addirittura la tachicardia!
Però credo di essere abbastanza lucida per dire una parola: Ivan.
Santissimo Cielo! Nella mia lunga esperienza di lettrice non mi è MAI capitato di trovare un cattivo studiato tanto a puntino, così perfetto nel suo ruolo da farmi rimanere senza parole... forse nemmeno Annie Wilkies, che fino a qualche giorno fa è stata la "regina" nella mia classifica personale...
Se dovessi descrivere il tuo Ivan con un solo aggettivo, penso che sarebbe impressionante, perché la cura che ci hai messo per renderlo quello che è in questa storia è veramente qualcosa di straordinario...

Ahiahi, sono ancora mezza sconvolta...
Già gli edifici in costruzione la sera mi fanno paura, poi se ci aggiungiamo tutta quest'ansia, la pistola di Ivan, Yao che è sbucato dal nulla... che tu ci creda o no, mi sono letteralmente aggrappata al computer, con la faccia pallida e gli occhi quasi fuori dalle orbite, e quando sono arrivata a quelle due ultime terribili frasi ci è mancato veramente pochissimo che mi venisse un colpo... e mentre io sto agonizzando perché non so più cosa aspettarmi da questa storia, mia sorella se la ride sotto i baffi che non ha. Che traditrice! è_é

Ok, cerco di raccogliere le poche forze che mi sono rimaste per scrivere qualcsa di più intelligente...
Posso farcela, sì.
Allora, innanzitutto devo dire che ritrovare Alfred vivo è stato un sollievo indescrivibile: per quanto una parte di me sapesse che Ivan non avrebbe mai e poi mai mentito ad Arthur, proprio per dimostrargli di essere sempre stato sincero nei confronti suoi e degli altri "cuccioli", non ho proprio potuto fare a meno di pensare che si trattasse solo di una bella trappola e che il nostro poliziotto si trovasse ormai insieme a Mathias...
Certo, non è che sia proprio una situazione felice... ma, come si dice, finché c'è vita c'è speranza, anche se io non la vedo da nessuna parte...
E tuttavia la sua presenza è stata fondamentale, perché senza le sue risposte pronte e sincere dubito che Arthur sarebbe riuscito a non lasciarsi abbattere dalle crudeli insinuazioni di Ivan.
Devo anche dire che le frecciatine che si sono lanciati Ivan e Alfred hanno un pochino stemperato la tensione (oltre a farli sembrare due bambini che bisticciano), per non parlare poi della domanda da un milione di sterline, L'oppio è una droga?, che mi ha strappato una risata XD

Ma andiamo avanti.
Yao.
Yao è stato la vera sorpresa di questo capitolo, anche se sapevo che la sua comparsa non si sarebbe limitata allo spin-off: comunque, non mi sarei mai aspettata di vederlo addirittura impugnare una pistola, come del resto non avrei mai potuto immaginare che chiedesse scusa per quello che ha contribuito a creare, anche se involontariamente.
Perché ricordiamoci che in origine i Siberian non erano altro che la speranza di due giovani di di riscattarsi da tutto il male che avevano dovuto subire: Yao non poteva mica sapere che sarebbe andata a finire così!
E nonostante ormai sappiamo quasi tutto su di lui e sulla sua storia, sul fatto che sia stato lui ad inventare il simbolo e il nome dei Siberian, che anche lui stesso abbia il marchio... beh, la tensione che ho provato mi ha fatto dimenticare tutto quanto, tanto che quando si è scoperto il collo ho pensato "Nooo, anche lui ha il tatuaggio!", salvo poi tirarmi uno schiaffetto per ritornare in me, perché è ovvio che ce l'ha anche lui...   *manata in fronte*
Anzi, possiamo proprio dire che l'orologio senza lancette, prima ancora di tutto questo gran pasticcio, ha rappresentato l'inizio della sua storia con Ivan (anche se detto così suona un po' troppo romantico...)...
E a proposito di storie e relazioni: il confronto tra quello che è successo a Yao e Ivan e quello che stanno vivendo Alfred e Arthur è stato senza alcun dubbio il momento più bello di tutto il capitolo  *applauso*  e devo dire che prima d'ora non avevo mai fatto caso alla somiglianza di queste due coppie, ma anzi mi ero sempre concentrata sulle loro differenze.
È proprio vero che Yao è come Arthur, almeno in parte: tutti e due hanno visto nei loro ragazzi una possibilità di salvezza (in un certo senso, anche Ivan però è un po' marcio, perché si è "aggrappato" a Yao), entrambi hanno un conto in sospeso con la loro famiglia, e se Yao si è effettivamente reso conto di aver veramente fatto "marcire" Ivan ancora di più, questa è stata anche una delle paure di Arthur.
Per non parlare poi di Ivan e Alfred, più simili di quanto vogliano far credere...
Questa scena mi è piaciuta moltissimo, perché l'ho interpretata anche in un altro modo: come se Yao e Ivan, davanti alle speranze e ai buoni propositi dei due ragazzi più giovani, avessero voluto raccontare la loro esperienza per dare un esempio da cui trarre insegnamento... anche se non è detto che, se loro hanno "fallito", la stessa sorte debba necessariamente toccare anche ad Arthur e Alfred (sempre che non muoiano prima!)...
A questo punto mi chiedo: dov'è finito tutto il buon senso di Yao?
Ho una paura matta per Alfred e Arthur, e l'ultima cosa che vorrei è proprio vederli morire...
Ritornando alle somiglianze, mi ha fatto sorridere il fatto che sia Arthur che Yao abbiano visto Alfred e Ivan come due cuccioli (o meglio: come un labrador e un cucciolo!): se ci pensi, loro due, che sono anche i "maggiori", si sono praticamente fatti salvare da due ragazzini (anche se nessuno avrebbe mai dato diciassette anni a Ivan, ai tempi)... che dolci! *-*

Ma ritorniamo a Ivan, che secondo me è stato il protagonista indiscusso di questo capitolo.
Ho già detto che è perfetto, sì? [Guarda un po' tu cosa mi fai scrivere...]
Leggere il suo discorso su come anche lui sappia cosa vuol dire amare una persona come Arthur, sul vero valore dei Siberian Cubs, sul fatto che adesso l'ultimo filo che lo legava Yao è stato reciso, mi ha fatto venire la pelle d'oca, giuro!
Mi rimangio quasi tutto quello che ho scritto nell'ultima recensione di Chinese Cub, perché ormai ho capito che lui è davvero innamorato di Yao, e che gli dispiace di non essere riuscito ad aiutarlo come sperava, eppure... non lo so, quell'ultima domanda che ha fatto ad Alfred,Vuoi che Arthur stesso diventi la tua prigione e la tua condanna?, mi ha fatto pensare ad una cosa: si è forse pentito di essere rimasto accanto a Yao, alla luce di tutto quello che è successo poi?
In ogni caso, Ivan ha raggiunto il massimo grado di perfezione con queste due frasi qui:
L'amore non ha mai salvato nessuno. L'amore è solo una crudele condanna che fa sì che siano due vite a soffrire anziché una sola.
Parole durissime ma tanto vere, visto come è andata a finire... ma soprattutto parole così "da Russia" che mi chiedo se in realtà  non sia proprio tu, Himaruya...

Bene, anche per oggi è tutto ^-^
Adesso non mi resta che aspettare domani, incrociando tutte le dita e sperando in un miracolo, perché mi sono troppo affezionata ad Arthur e ad Alfred e mi sento malissimo al pensiero che siano spacciati...
A presto dunque, e buonanotte :-*
*saluti da una nico più tremolante di un budino*

Recensore Junior
25/08/18, ore 18:11
Cap. 20:

Ciao!
Si torna alla storia principale! Sono sopravvissuta all’attesa, non me l’aspettavo. Magari riesco a sopravvivere anche all’attesa per il prossimo capitolo, perché questo è finito pure peggio del precedente, ma come fai? xD
Le parole di Ivan, su chi sia il responsabile della sua situazione, sulla speranza di cambiare vita, riflettono esattamente tutti i timori di Arthur e, mio malgrado, sono timori ben fondati. Ivan però ha già passato quello che sta provando a fare Arthur e parla con una consapevolezza diversa da quella di Alfred e Arthur, che è più speranza; continuo ostinatamente a non crederci. Ogni situazione è diversa dall’altra e credo davvero che possano farcela. Se escono vivi di lì.
Il confronto tra Arthur e Ivan (con poi l’aggiunta di Yao e Alfred) è stato comunque interessantissimo. Quello che è successo a Ivan e Yao è tragico davvero, vedendo che quello che avevano creato per liberarsi (per quanto sia discutibile un commercio di droga) ha finito solo per imprigionarli di nuovo trascinando altre persone con loro. Questa sofferenza ha portato Ivan a “tenersi” altre persone nei Siberian, un po’ per non sentirsi solo, poi per non far crollare l’opera di Yao. Perché Ivan è un cattivo costruito benissimo: non posso perdonare quello che fa posso capirne le ragioni. L’amore è solo una crudele condanna che fa sì che siano due vite a soffrire anziché una sola. Questa frase è bellissima, ma fa proprio male.
Alfred che ribatte a tutto quello che gli dice Ivan per difendere Arthur mi scalda il cuore.
Come faranno a uscirne vivi? Non è nemmeno pessimismo ormai, è rassegnazione. Ivan non si farà sicuramente prendere da un momento di pietà, e Yao nemmeno, direi. Arthur non ha affermato né negato di aver avvisato qualcuno al di fuori della polizia (che spero si stia muovendo per prenderlo di nuovo dopo che gli è scappato), quindi un pochino speravo che potrebbe arrivare qualcuno, ma non ci credo nemmeno io.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
MT

Nuovo recensore
19/08/18, ore 21:50
Cap. 20:

Finalmente ritorna Arthur! Che dire. .. mi è piaciuta molto l'angoscia crescente nel capitolo, è un' escalation di emozioni. Il dialogo tra Ivan e Arthur poi...davvero, non ho parole per descriverlo. "Semplicemente qualcosa che è dentro la sua testa e che nemmeno tu sarai mai in grado di far sparire, anche se continuerai a stargli vicino" è stata una frase tanto terribile quanto vera. Soffrendo di fobia sociale, sfociata nell'ansia depressiva, riesco a capire abbastanza bene i demoni di Arthur e la sua paura di esternarli con altri. Alfred è messo meglio di quel pensavo, anche se non benissimo, povero :( ma rimane sempre il solito Alfred. Hai spiegato molto bene anche il parallelismo tra le due coppie, dando una certa umanità ad Ivan, anche se contorta ed oscura. Il cliffhanger finale non me l'aspettavo T.T devo penare altre due settimane per sapere cosa succede :(. A presto!

Recensore Veterano
19/08/18, ore 01:24
Cap. 19:

Dunque eccomi qui a recensire in mostruoso ritardo, ma come si dice meglio tardi che mai! La scena della vasca da bagno è stata di una dolcezza indescrivibile, sono davvero adorabili quei due!♡-♡ La parte del "mostro della palude" e della "balena spiaggiata" mi ha uccisa! XD L'idea di Alfred che il tatuaggio dei Siberian Cubs d'ora in poi sarà il simbolo della vittoria di Arthur e non il simbolo della sua prigionia è davvero geniale ed è servita a infondere nuova fiducia e speranza in Arthur, anche se non sarà facile liberarsi del tutto del suo passato. Concordo con Alfie anche nel fatto che adesso Arthur dovrebbe cercare suo fratello e affrontarlo finalmente faccia a faccia per liberarsi una volta per tutte dai sensi di colpa e dai fantasmi che lo tormentano, e comprendo perfettamente la paura di Arthur di poter essere di nuovo rifiutato e colpevolizzato da Allistor, ma io spero che dopo tutti questi anni si sia un po' ammorbidito. Che carino Alfred che promette ad Arthur di proteggerlo da Allistor anche dandogli un pugno se osasse ferirlo ancora!^-^ Sono d'accordo anche sul fatto che dovrebbero andare via da Londra e trasferirsi da un'altra parte, magari in campagna, lontani dai pericoli, dalla droga e da tutte le possibili tentazioni che potrebbe avere Arthur, anche se questo purtroppo significa doversi separare da Francis Gilbert e Antonio, anche se continuerebbero a vedersi e frequentarsi lo stesso. In tutto questo clima di speranza e aspettative, pensavo che adesso avresti fatto partire i due piccioncini per la Scozia alla ricerca di Allistor e che per il momento avresti accantonato la questione Ivan e invece ecco che sbuca fuori proprio a fine capitolo a rovinare l'atmosfera! Già quando Arthur aveva cominciato a preoccuparsi per Alfred che non tornava a casa avevo pensato "oddio sta a vedere che c'è lo zampino di Ivan!" e infatti... Appena Arthur ha risposto al telefono e ho letto quel "Ciao Arthur" tutti i miei sospetti sono stati confermati! Ho reagito con un "Nuooo ma come cacchio ha fatto ad evadere già di prigione?!". Sapevo che Ivan ha mille risorse ma non mi aspettavo che riuscisse ad evadere così in fretta! E adesso cosa mai vorrà da Arthur? Sono troppo curiosa di saperlo! Corro a recensire i due capitoli dello spin-off! ~ Beatrice♡

Recensore Junior
14/07/18, ore 15:39
Cap. 19:

Ciao!Avevo iniziato a leggere di buon umore perché il titolo era una canzone dei Sex Pistols, e poi il bagno insieme era parecchio migliore di quello che avevo immaginato, quindi mi sono lasciata trasportare dall’atmosfera e ho dimenticato per un po’ i pericoli. Ma Pretty Vacant non è proprio una canzone allegra, e questo capitolo non è stato da meno. È incredibile come riesci a comunicarci così bene l’ansia dei personaggi: ne ho ancora adesso; non credo che riuscirò a sopravvivere fino al 19 agosto per sapere come continua, ma proviamoci. Io adoro Yao, non vedo l’ora di leggere lo spin-off!
Arriva la balena spiaggiata. E qui ho smesso di leggere per un po’ perché stavo morendo dalle risate. Tutta la scena nella vasca è stata divertente e dolce. Mi piace come descrivi le scene di sesso, è tutto così dolce.
Arthur pensava ancora che Alfred possa lasciarlo e lo capirebbe per questo, non ce la posso fare. Adoro che si siano detti che entrambi hanno accettato l’altro proprio così com’è. Mi ha colpito la sua spiegazione sul perché ha iniziato a prendere l’eroina; avevo paura che potesse caderci di nuovo, dato quello che pensava mentre aspettava Alfred (il giorno dopo aver finito di disintossicarsi, cavolo), ma mi ha rassicurato che non sia uscito per comprarne un po’ trattenuto dal suo amore per Alfred. Poi mi ero dimenticata completamente del negozio di magia, ma che idea adorabile.
E vedi di non cacciarti in qualche guaio mentre sei fuori. Mi viene voglia di piangere. Sapevo che non era finita qui (come hai detto nelle note dell’autore xD) ma è stato un duro colpo: proprio nel momento in cui Arthur si sentiva al sicuro, quando aveva cominciato a immaginare davvero un futuro per se stesso, quando (anche se non mille incertezze) voleva lasciare Londra per la prima volta, quando si preparava a dire addio a Francis, Antonio e Gilbert (a pensarci ero triste anch’io).
L’attesa per Alfred è stata un po’ come l’attesa di Lukas per Mathias, solo che in quel caso sapevo già com’era finita; qui invece speravo ancora che non fosse successo nulla di grave. La telefonata è stata ancora più angosciosa, l’ultima cosa che mi aspettavo. Avevo paura che Arthur non avrebbe nemmeno alzato la cornetta. Sono così in ansia anche per quello che dovrà fare.
Non vedo l’ora di leggere lo spin-off!
MT
P.S. Questa storia mi ha fatto appassionare al punk.

Recensore Junior
09/07/18, ore 17:19
Cap. 19:

ODDIO NOOO! Ma perché?!
Stava andando tutto così bene...
Ecco, devo proprio dirtelo: i tuoi inviti a non abbassare mai la guardia, a fare attenzione perché le cose avrebbero potuto mettersi peggio di quanto ci saremmo mai potuti aspettare... è bastata la scena del bagno per farmi dimenticare tutto :(
E quando dico tutto, intendo proprio TUTTO TUTTO.
Sono stata a fissare lo schermo per tantissimo tempo, con un sorrisino stupido e il cervello che ormai galleggiava tra nuvole di zucchero filato rosa e angioletti paffuti (mi è parso addirittura di vedere Francis sghignazzare compiaciuto...), e già stavo pensando a come iniziare questa recensione, magari con un urlo del tipo CHE CAPITOLO BELLISSIMOOO!, con tanti cuorici al seguito... e invece ho abboccato all'amo come il miglior pesce fesso! Ci sono cascata proprio con tutte le scarpe!
Ma è tutta colpa di Alfred! Perché davanti alle giustissime paure di Arthur, lui si pone con tutto il suo coraggio e la sua determinazione, facendogli capire che ormai non è più solo. Poi la sua idea del tatuaggio come "cicatrice di guerra" è davvero troppo forte...
Frame, tu non puoi farmi questo! Nella mia classifica personale, il primo posto di personaggio preferito è solo ed esclusivamente di Romano... ma di questo passo non ci vorrà molto prima che Alfred prenda il suo posto!

Non ha mai preteso di cambiarmi, mi ha amato con ogni mio dolore, con ogni mia cicatrice. E bravo Arthur, finalmente l'ha capito pure lui!

La possibilità di andare in Scozia e di fare pace con Allistor non sembra più così remota, Ivan permettendo (mannaggia a lui!). Spero con tutto il cuore che riescano a farcela! E anche se lasciare Londra significa dire addio a Francis, Antonio e Gilbert, credo che sia la cosa più giusta da fare, soprattutto perché "Londra" è sinonimo di "Tentazione" e anche "Pericolo", in un certo senso.
Già immaginarli abitare in una casetta tutta loro mi sembra come ricevere un regalo in anticipo... speriamo bene!

Cosa ne sarà di noi, Afred?
Non lo so. Ma è questo il bello del futuro, no? È una sorpresa continua. Non sei curioso di sapere cos'ha in mente il futuro per noi?
Sì. E voglio scoprirlo assieme a te.  

Poteva essere la perfetta conclusione di questo capitolo, con loro due che lasciano l'Inghilterra, vanno alla ricerca di Allistor e alla fine aprono un negozio di libri di magia. Eh già, poteva proprio...

Ma veniamo al momento in cui Alfred esce per andare alla centrale.
Io avrei dovuto fiutare il pericolo! Ma niente da fare, ero troppo impegnata a immaginare la loro vita futura :[
Comunque, l'assenza del bel Capitan America ha dato modo ad Arthur di riflettere sulla vita che lo aspetta e su quello che sta per lasciarsi alle spalle, di pensare ancora una volta a quei fantasmi che lo hanno tormentato per tanto tempo e che ora sembrano più presenti che mai, e di prendere seriamente in considerazione l'idea di rimetterli a tacere con l'unico strumento che conosce. Pensavo proprio che avrebbe ceduto, anche perché sembra sicurissimo di essere ormai in grado di controllarsi e non ricadere nella dipendenza... invece, grazie al cielo, è ritornato in sé giusto in tempo  *applausi di approvazione*
L'orologio della cucina batte le cinque di pomeriggio. 
E qui sono iniziati i guai, perché i tuoi eccezionali poteri di superautrice hanno "amplificato" l'angoscia di Arthur, praticamente incollandomi addosso tutta la sua ansia e la sua paura, con tanto di sudore freddo...
È stato terribile: mi sono quasi sentita come quel maialino pauroso amico di Winnie the Pooh, tanto ero emotivamente coinvolta!
E quando Arthur è ritornato a casa e l'ha trovata buia e vuota, ho avuto uno bruttissimo dejavu, perché era una situazione spaventosamente simile a quella in cui si era trovato Lukas qualche tempo prima. Infatti quando è squillato il telefono ho pensato che stessero chiamando per comunicargli la morte di Alfred...  e sì, sarò anche pessimista, ma visti i precedenti non si può mai sapere!
Evidentemente non ero pronta a tutto come avevo ingenuamente creduto, perché quel Ciao, Arthur mi ha letteralmente pietrificata (neanche It nella famosa scena della barchetta mi ha spaventata tanto!). 
Mi è bastato leggere queste due parole per capire chi ci fosse dall'altra parte della linea, e come se non fosse già spaventoso di per sé... in quel preciso momento c'è stato un tuono fortissimo ed è saltata la luce...
Se questo è un segno per dirmi che non devo più leggere prima di addormentarmi, la prossima volta terrò a bada la mia curiosità fino al lunedì, promesso!
La buona notizia è che Alfred è ancora vivo. Per il momento.

Non vedo l'ora di leggere Chinese Cub ma... sono troppo preoccupata, accidenti!

Nell'attesa, ne approfitto anche io per augurarti un buon proseguimento di vacanze! <3

Nuovo recensore
09/07/18, ore 10:43
Cap. 19:

Capitolo  splendido! 

La scena di Alfred e Arthur nella vasca da bagno è una delle cose più dolci che abbia mai letto, ho potuto percepire l'atmosfera di calma e di purificazione. Nonostante sia lunga è scritta in modo molto scorrevole e in generale tutti i momenti di questo capitolo sono bel bilanciati.
Mi è piaciuto il fatto che sia stato Alfred a proporre ad Arthur di andare a cercare suo fratello per riallacciare i rapporti e di trasferirsi lontano da Londra e dai brutti ricordi, anche se ciò comporterebbe un allontanamento da Antonio, Gilbert e Francis, con i quali ha condiviso moltissimo per anni, e non solo cose negative.

Ottima la descrizione della tentazione della droga, come immaginavo il difficile inizia adesso. Molto bella l'idea di rendere questa tentazione come una voce fastidiosa che continua a punzecchiare il povero Arthur, insieme ai fantasmi che ben presto (purtroppo) temo ritorneranno.

E poi c'è Ivan. Lo sapevo! E' stato tutto troppo facile! L'arresto, il passaggio di informazioni, l'apparente libertà con cui Arthur e Alfred hanno potuto frequentarsi per mesi... Ivan è troppo influente nei bassifondi della società di Londra per non venire a sapere di tutto questo...Povero Alfred! Spero stia bene, per quanto possibile... E se invece fosse solo una trappola di Ivan per Arthur? :O 
...
Il mio cuore non può reggere fino al 19 agosto T_T

Recensore Veterano
08/07/18, ore 19:08
Cap. 19:

Noooooooooooo!!!!

Tu mi fai penare con ogni capitolo! Questo poi, mi ha destabilizzata...

Ma sto Ivan non muore mai? E Alfred? Possibile che lui non riesca a far fuori il russo?
Ora mi tocca aspettare il 19 agosto per sapere cosa sta capitando e spero vivamente che finisca bene.

Comunque non vedo l'ora di leggere di Yao!

Complimenti come al solito!
Elisir

Recensore Junior
05/07/18, ore 17:47

Ciao!
… Credo di aver capito solo adesso che “lavoro” faceva Arthur per Ivan. O era daveeeeero molto sottile come cosa o io sono semplicemente stupida; più probabile che sia la seconda opzione.
Ho passato tutto il capitolo a sperare che Arthur ce la facesse, che non si arrendesse e non perdesse la motivazione per disintossicarsi. Questo è proprio il capitolo della speranza. Credo sia un bene che abbia dormito per la maggior parte del tempo, passare cinque giorni in quella stanza a soffrire e rimuginare sarebbe stato orribile. Non so cosa farei senza Alfred che lo sostiene e lo sta aiutando a salvarsi.
Incredibile come Allistor mi stia antipatico pure quando rappresenta le paure per il futuro di Arthur: non lo sopporto xD. Si farà vedere, un giorno? Non riesco davvero a credere che non voglia più vedere il fratello per sempre; forse lo ha dato per morto, ormai. E non voglio deludere Alfred, voglio farcela anche per lui, non solo per me stesso. Non copio e incollo tutto il discorso di Arthur, ovviamente, ma l’ho adorato dalla prima all’ultima parola. Apprezzo davvero il fatto che tu stia veicolando il messaggio che Arthur si è salvato da solo, anche se con l’aiuto di Alfred.
Il giovane Arthur mi ha dato l’impressione di essere così fragile, un bambino debole e insicuro: ha fatto notare una cosa interessante, a mio parere. Arthur in questi otto anni è rimasto sempre lo stesso, non ha fatto nessun passo avanti, rifugiato nella sua bolla che non gli faceva sentire nulla, nemmeno la fame, solo il dolore dell’astinenza: l’Arthur quindicenne e l’Arthur attuale sarebbero quindi allo stesso livello, anche se con esperienze diverse. Non ci avevo mai pensato davvero, ma è interessante.
Quando Alfred ha detto che erano passati cinque giorni mi sono sentita così sollevata, come se mi avessero tolto un peso di dosso. Non so se il processo per disintossicarsi sia finito completamente, ma Arthur ha detto che il suo corpo è ormai pulito. Sono troppo felice.
Questo capitolo è stato il processo di “purificazione” di Arthur: ha lentamente ripulito il suo corpo e ha imparato a perdonarsi, e adesso riuscirà ad andare avanti (per una volta mi sento ottimista).
Dimmi che Alfred farà il bagno ad Arthur xD.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
MT

Nuovo recensore
29/06/18, ore 21:50

Allora, che dire? Mi era mancata tremendamente questa Fanfiction, ho pianto e riso allo stesso tempo ahah poche storie mi fanno stare così e ammetto che ho imparato tante cose leggendo questa UsUk, soprattutto perché è piena di termini molto specifici e di dettagli! Mi piace tanto ^w^

Recensore Junior
26/06/18, ore 18:04

Capitolo relativamente tranquillo ma non per questo meno interessante degli altri, anzi.
Mi è piaciuto moltissimo vedere Arthur così agguerrito e determinato, nonostante la sua paura di fallire e di affrontare la realtà che lo aspetta fuori dalla sua stanza, finalmente consapevole di non essere da solo e di avere una ragione in più per lottare e uscirne vincitore; ho anche apprezzato il comportamento di Alfred, che gli è rimasto accanto senza però invadere i suoi spazi, prendendosi cura di lui e mantenendo la promessa di farsi trovare al suo fianco quando ne avesse avuto bisogno.

Quando la scimmia ha ricominciato a farsi sentire, mi è preso un colpo: l'avrò già detto un centinaio di volte ma, cavoli, le tue descrizioni... se dovessi dare un punteggio da 1 a 10, sarebbe certamente un bel 10 gigantesco, dorato e luccicante, perché sono veramente qualcosa di eccezionale, tanto sono precise, dettagliate, perfette e... (datemi un altro aggettivo!); si ha proprio l'impressione di essere "risucchiati" e trasportati in un altro mondo.
L'astinenza di Arthur è stata agghiacciante, non ci sono altre parole per descriverla: come se tutto il suo corpo volesse liberarsi anche della più piccola particella di "sporcizia" accumulata negli ultimi anni, ripulendosi una volta per tutte.
Inutile dire che per poco non sono stata male anche io...

Ma parliamo della visita dei due fantasmi del passato. 
Non mi sarei mai aspettata un simile sviluppo!
In tutta sincerità, non credevo nemeno che Arthur sarebbe riuscito a resistere... insomma, ci era già cascato una volta... 
Quindi sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla piega che hanno preso gli eventi :D
Davanti alla cattiveria delle parole di Allistor, che gli prospettano una vita infelice e senza possibilità di salvezza, e alla paura del giovane Arthur, che sa che per tutta la vita dovrà fare i conti con il rimorso di aver fatto soffrire le persone a cui voleva bene, Arthur sembra ancora più forte e anche un po' più saggio, determinato a non lasciarsi più sopraffare dalle paure che lo hanno tormentato per troppo tempo.
Quando il fantasma di Allistor è scivolato dal letto e si è seduto sul pavimento, ho pensato che sarebbe stato l'inizio di un "dialogo tra fratelli", in cui magari avrebbe detto ad Arthur che per lui c'era ancora una speranza e che lo aveva perdonato... invece no, niente discorsi sentimentali, forse perché Allistor rappresenta proprio la più grande paura di Arthur, quella di non farcela e di non meritare un'altra occasione.
Spero comunque che questi due riescano a parlarsi sul serio, prima o poi, e, perché no, anche a riappacificarsi. 

Alfred circondato da un'aureola di luce calda e offuscata mi ha fatto sorridere, perché mi è proprio sembrato il vero "salvatore" di Arthur, o, meglio ancora, la "chiave" per la salvezza: è stato soprattutto merito suo se Arthur è riuscito a "sopravvivere" per cinque giorni (yeee ce l'ha fatta!).
Immaginare il suo sorrisetto da svampito mi ha fatto morire dalle risate XD Ormai Francis li sta influenzando proprio tutti, con questi sorrisini...

Sembra andare tutto bene. A questo punto mi chiedo cosa potrà mai succedere di così brutto...
Chissà, chissà cosa hai in mente...

Bene, anche per oggi è tutto! Alla prossima!

Nuovo recensore
25/06/18, ore 20:33

Questo capitolo mi è piaciuto davvero tanto!
Finalmente Arthur si è reso conto che c'è ancora speranza per lui e che vale ancora la pena lottare e andare avanti. I dubbi che aveva in precedenza su Alfred si sono attenuati. Ci crede veramente, ed è questo il primo passo per tirarsi fuori dalla droga.

Spero avrà la stessa forza in futuro, quando i suoi demoni ricominceranno a tormentarlo. Purtroppo è facile ricascarci: "se ne sono uscito una volta posso rifarlo quando voglio" ... Ma credo che Arthur si sia reso conto di valere qualcosa, di meritare una vita migliore e che potrebbe distruggere tutto se ritornasse di nuovo al punto di partenza. E poi Alfred sarà al suo fianco per proteggerlo, anche da sè stesso.

Devo inoltre farti i complimenti per come hai descritto gli stadi della disintossicazione. Recentemente mi è capitato di vedere in tv lo stesso tema (non farò nomi per non spoilerare) e mi ha veramente disgustata per come l'abbiano trattata all'acqua di rose. Un misto tra un pigiama party e un'influenza stagionale. Mi fa piacere quindi che l'hai trattata in modo così dettagliato, allucinazioni comprese. E che allucinazioni! In futuro, ora più che mai, spero in un incontro tra i fratelli Kirkland, una riappacificazione spingerebbe definitivamente Arthur verso la buona strada.
E spero che il risultato ottenuto da Arthur spinga anche Gilbert a disintossicarsi :3 Forse era il più scettico sul fatto di uscirne e sulle terapie, ma vedendo l'amico inglese...

E poi c'è ancora la questione Siberian.... anche con Ivan in carcere sento che prima o poi succederà qualcosa: ho la sensazione che questi capitoli siano la calma prima della tempesta T_T

Non vedo l'ora di leggere il seguito! 
A presto! 

Recensore Veterano
25/06/18, ore 10:10

E bravo Arthur (applausi)!

Finalmente un capitolo dove non tenta di scappare, dove si vede il suo lato combattivo e dove affronta i suoi fantasmi!
Ho adorato la scena del piccolo Arthur al quale tenta di dare conforto.
Anche quando afferma (ad un Allistor provocatorio) che ci proverà a vivere pulito, mi è piaciuto.
Vorrei tanto vedere un loro incontro, magari quando finalmente Arthur si sarà fatto una vera vita.

Non c'è molto da dire su questo capitolo, parla da solo, perciò non mi resta che farti i complimenti.
Spero solo che non sia un'illusione questa voglia di cambiare...

Aspetterò il prossimo con una curiosità degna di una bambina!

Un abbraccio
Elisir