Recensioni per
Scorre la Senna, scorre lenta.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 353 recensioni.
Positive : 352
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
26/09/17, ore 23:41

Fulminante questo breve ritratto, che fa quasi da pendant a quello precedente (ancora una volta hai fatto prima tu!): se nell'epitaffio del Cardinale predominava il lato meno conosciuto e più storico del prelato (cosa che ho molto apprezzato, peraltro), qui torni sull'inganno di Jeanne e su quella fatidica notte ripresa anche nell'anime. È proprio vero: spesso si vede solo ciò che si vuole vedere, e fu così anche per Rohan... anche perché è difficile pensare che un uomo così potente e influente, si sia fatto raggirare così facilmente. Jeanne Valois fu abile, ma più che i suoi intrighi fu la brama di entrare nelle grazie della regina, a vincere il Cardinale di Rohan. Come sempre, ottimo lavoro!

Recensore Master
25/09/17, ore 17:44

Ciao Agrifoglio.
Innanzitutto grazie per aver soddisfatto tutte le mie "curiosità "riguardo il capitolo precedente e perdona la mia pignoleria.
Le due" prostitute ": in effetti mi è venuto il dubbio ti riferissi a Nicole come secondo personaggio ,e ne ho avuto piena conferma da questa fiction in quanto hai preferito offrirci una visione in chiave storica piuttosto che nella rivisitazione della Ikeda.
Un breve cenno ancora sul discorso Rosalie: è certamente logico che sia andata proprio come hai detto tu,probabilmente nell'anime (e mi risulta anche nel manga ma dovrei rivederlo) non hanno mai,mai detto esplicitato la comune paternità di Rosalie e Jeanne per un taglio della regia,esattamente come il passaggio in cui Rosalie si offre ad Oscar per avere del denaro o in altra sede quando madame Jeanne fa riferimento a relazione lesbica fra Maria Antonietta e Oscar.
E che dire poi di Balo ' anziché Valois? sono particolari che noi da piccole non avevamo notato ma sono sbagli e/o censure che hanno un peso non indifferente nella stesura finale della sceneggiatura.
Mi scuso per la digressione e torno su Nicole; nonostante tu abbia preferito la versione reale a quella di fantasia,non ne sono rimasta delusa:solo così hai potuto farne di lei "essere pensante " e non bambola usa e getta senza alcuno spessore psicologico e narrativo,una comparsa finalizzata ad un intrigo e basta.
Velatamente ironico l'esordio "io non capisco come il cardinale dopo secoli non riesca a darsi pace.."sembrerebbe proprio che le anime dei tuoi morti stiano tutti assieme e riescono a sentire ognuno i pensieri dell'altro.
Molto originale! Ora aspettiamo il prossimo incontro.
(Recensione modificata il 25/09/2017 - 05:54 pm)

Recensore Master
25/09/17, ore 11:12

Credo che Nicole D'Oliva capisca la situazione meglio di tanti altri coinvolti!

Nuovo recensore
25/09/17, ore 01:05

Ciao lascio un pensiero positivo perché sei bravissima a scrivere e adoro questa forma di esposizione però su questo ritratto non mi hai convinta: hai dato al personaggio un animo quasi scaltro e maturo mentre nell' anime Nicole è una donna indifesa e ingenua e quindi non rispecchia a mio avviso la sua personalitá nonostante tutto quello che le hai messo in bocca è straordinariamente reale . Forse ti rifai al personaggio esistito in vita che di sicuro non è come l' ha immaginato la Ikeda. Mi sarebbe piaciuta una versione più fedele all' anime ma nonostante tutto ancora complimenti sei bravissima soprattutto con gli altri ritratti precedenti anche se non ho più commentato!

Recensore Master
24/09/17, ore 23:51

Sempre interessanti i pensieri di questi personaggi minori; qui hai dato voce quasi a una comparsa, una prostituta piuttosto disillusa (anche se nell'anime è una povera cieca inconsapevole) che però ha un ruolo determinante nell'affare della collana che manda in disgrazia la regina.
Sul cardinale hai ragione; quello storico doveva essere piuttosto diverso da quel personaggio un po' buffo che ci mostra l'anime, le cronache ne parlano come di un uomo di un certo fascino e carisma, ma la Ikeda ne fa una figura caricaturale, forse per contrapporre la sua dabbenaggine alla scaltrezza di Jeanne.
Dei pensieri che hai dedicato a lui, mi è piaciuta la sua capacità di vedere le contraddizioni di cui lui stesso è caduto vittima, anche se non le comprende fino in fondo... era disprezzato da Maria Antonietta perchè si comportava come la maggior parte della gente, attorno a lei?
Oscar compresa?
In effetti, è ironico.
Alla prossima, e complimenti.

Recensore Master
23/09/17, ore 19:08

Cara Agrifoglio,
Questo si che assomiglia al vero cardinale di Rohan! Ho sempre trovato terribile quello dell' anime.
Improponibile!!! Non ti pare un po' troppo far dire ad un uomo di alto profilo religioso e per giunta
del XVIII sec. che vestirsi da donna non è poi quella gran cosa? Ne potevano combinare di ben peg-
giori, ma non le avrebbero ammesse nemmeno da morti. Il vero cardinale era un bell' uomo...
Non doveva essere male cammuffato da donna.
Un caro saluto

Recensore Master
20/09/17, ore 23:11

Breve commento alla risposta precedente:
Ricordo perfettamente la puntata in cui la Polignac rammenta dolorosamente di aver affidato Rosalie a Nicole Lamorielle
Quello che non mi tornava,era che le due avessero avuto lo stesso uomo!
Deve esser stata veramente buona e nobile di cuore la madre adottiva di Rosalie a prendersene cura, visto e considerato che la contessa le aveva portato via il nobiluomo,e non solo.
La fine della relazione,il sucessivo abbandono e due bimbe da allevare da sola furono un impresa veramente ardua,ci credo si fosse ammalata,povera donna.......
Cardinale di Rohan :
Ne hai dato una descrizione diversa dalle solite, si tende a visualizzarlo come un buffone, un burattino un idiota.
Corruzione ,avidità e concupiscenza.
Tu gli hai "regalato " un cervello pensante, un minimo di autoanalisi sebbene imperfetta e tendente all'autocompiacimento.
Le due prostitute e i 3 avventurieri che lui cita alla fine non so bene se sono riuscita ad identificarli tutti.
Meno male che tu,cara Agrifoglio non manchi ogni volta di rispondere alle nostre domande e/o eventuali osservazioni. Buonanotte e a presto!
(Recensione modificata il 21/09/2017 - 12:49 am)

Recensore Master
20/09/17, ore 20:31

Anche il Cardinale di Rohan viene messo di fronte ai suoi sbagli, ma vorrebbe credere ancora di non essere nel torto!

Recensore Master
19/09/17, ore 18:31

Povera Nicole, effettivamente per lei il cerchio si chiuse nel peggiore dei modi! Un altro splendido ritratto, un'analisi lucida della propria vita, dei propri errori ma anche e soprattutto delle figlie a cui ha consacrato la propria esistenza. Due figlie mai così diverse nell'aspetto e nell'indole.. e paradossalmente è stata la figlia adottiva ad amarla e a mostrarsi devota (confermando il detto che i figli sono di chi li cresce e non necessariamente di chi li fa). Curiosa di leggere il ritratto della contessa...a presto

Recensore Master
17/09/17, ore 23:46

Ma lo sai che proprio ti devo ringraziare molto Agrifoglio?
Io NON sapevo tutta la storia e da quanto ho memoria, nemmeno nel manga fu specificato bene il POV di Nicole Lamorielle.
O forse l'avevo letto troppo distrattamente.
In effetti non capivo come Jeanne e Rosalie fossero figlie dello stesso padre e come la Polignac poté affidare la neonata a Nicole. Nell'anime si specifica solo che madame de Polignac all' epoca aveva 15 anni e si chiamava Martine Gabrielle.
Io sono convinta però,rammentando la chiusa drammatica di quest' ultimo tuo intenso ritratto, che la povera Nicole quando venne investita non riconobbe la donna della carrozza.
Avendola riconosciuta,secondo me,sarebbe stato impossibile pronunciare il suo nome in punto di morte alla piccola Rosalie. Con che cuore? Con che coraggio?A che scopo? Una nobile disumana e malvagia come quella ,nemmeno in grado di soccorrere una povera donna finita sotto la sua carrozza ,che affetto e cura avrebbe potuto elargire ad una figlia naturale? E dopo tanti anni di abbandono?
Il risultato abbiamo visto ,sotto i nostri occhi esterrefatti di adolescenti incredule
Ciao carissima a presto
Buonanotte!alle prossime!
(Recensione modificata il 18/09/2017 - 02:00 am)

Recensore Master
17/09/17, ore 22:32

Un racconto di vita toccante di una donna forte ed infelice; bellissima l'immagine delle due sorelle a confronto.

Recensore Master
17/09/17, ore 08:58

Oh un altro ritratto fandomico! Ti confesso che aspetto con ansia Girodel :P

Noticina: nella Storia, che io sappia, la vera Jeanne non era figlia naturale, suo padre sposò effettivamente una donna non nobile contro il parere della famiglia che sperava in una unione se non salvifica ma che almeno aiutasse a rattoppare le finanze familiari.
La sposa sifonò il poco denaro rimasto della famiglia nobile verso la propria, alla quale, evidentemente, teneva di più, e, una volta rimasta vedova a Parigi, si trovò un amante che la aiutasse a pagare i conti e convisse con un uomo violento che mandò le bambine a mendicare. Ad un certo punto Jeanne riesce a prendere in mano la propria vita e quella di fratello e sorella e la donna sparisce dallo scenario.

Nella storia non me lo ricordo proprio. Ma penso che una nascita illegittima fosse funzionale per rendere credibile una madre quasi santa ed in difficoltà con due figlie quasi nobili da mantenere, una delle quali nemmeno sua. E, soprattutto per rendere cattivo il personaggio di Jeanne, consumato da una rivalsa in parte incomprensibile e da un misto di egoismo e di gretta avidità, da contrapporre a Rosalie - altro sarebbe stato, come spettatrici, doversi confrontare con una ragazzina menata e mandata a chiedere l'elemosina e magari preoccupata per attenzioni non richieste che prima o poi sarebbero arrivate, che cerca di tirarsene fuori come può e che prende un bel po' di decisioni sbagliate. Forse anche perché l'educazione non è stata certo moralmente solida - poi va a sapere...

Ma siccome noi siamo qui in quanto fan dell'anime e non necessariamente della Storia direi che va benissimo così :)
La Jeanne dell'anime ha qualcosa di folle, ma anche di grande ed è anche bello che le sue calunnie sulla Regina (ed Oscar) avvengano durante un processo e non al sicuro in Inghilterra con uno dei tanti libelli-zozzeria contro Maria Antonietta

La chiusa è bella: la donna voleva un posto al sole e non lo ha trovato nemmeno nella morte.

Recensore Master
15/09/17, ore 16:23

Hai fatto prima tu ad aggiornare che io a commentare 😉. Ad ogni modo, se nel capitolo precedente predominavano l'amarezza e il disincanto della Marchesa per aver allevato una vera e propria serpe in seno, qui abbiamo l'esaltazione della figura della ''serpe'' in questione (!) attraverso le parole di Nicolas. Credo che nell'anime e ancor più tra le tue righe sia più che evidente quanto lui la conoscesse profondamente, persino nei suoi lati più oscuri, e la amasse proprio per questo con tutto se stesso. Per certi versi il suo amore mi ricorda quello di André per Oscar: un sentimento totalizzante, che lo fa vivere solo in funzione di lei, alla sua ombra... non per niente nel breve racconto della sua vita, ben poco parla di sé, se non indirettamente. È Jeanne a dominare ancora i suoi pensieri e i suoi sogni spezzati tragicamente. Come sempre, ti rinnovo i miei complkmenti per questa antologia raffinata e originale. Un saluto e alla prossima

Recensore Master
15/09/17, ore 07:56

Rosalie di solito piace poco per via delle lacrime, ma anche, forse, perché rappresenta l'eroina convenzionale di un certo tipo di storie che andavano di moda un tempo (o forse anche ora, ma relegate nei romanzi rosa): dolce, passiva, abnegante, pronta al perdono, disposta ad amare in silenzio, e che deve essere salvata, un modello femminile che ci sta stretto.
Dimentichiamo che incontrò Oscar cercando di vendersi a lei, che i loro destini si incrociarono perché cercava vendetta e cercò di uccidere Madame Marguerite, che pur obbedendo apparentemente alla Polignac, alla fine fece come le pareva, che ce la ritroviamo sposata e non sappiamo come segno che anche lì ha fatto di testa sua senza doversi consultare con nessuno e che alla fine resta accanto alla Regina, una scelta sicuramente impopolare e, viste le frequentazioni del marito, pure scomoda... dolce si, ma anche con dei lati oscuri
Di quello che pensa non sappiamo mai niente per cui le lacrime sono ciò che alla fine avanza per definirla - una palla di donna.
Qui tu l'hai resa osservatrice: se li squadra tutti, tutti hanno avuto di che essere felici e non hanno saputo goderne, perfino André e soprattutto perfino Bernard, l'uomo che si è scelta.
Alla fine fai in modo che la sua vita sembri una specie di scelta consapevole molto serena: ci sono cose che si possono cambiare, cose che non si possono cambiare, l'importante e saperle distinguerle ed imparare ad accettarle. Molto zen, un poco Nietzsche, e un poco alcolisti anonimi, ma anche abbastanza vero :)
Molto carino! E finalmente un monologo "fandomico" !

Recensore Master
14/09/17, ore 16:04

"Era perfetta la mia Jeanne,con quell' intelligenza diabolica,l'astuzia di un gatto e la determinazione di un segugio ". .....direi cara amica che anche la tua interpretazione del personaggio Nicolas è perfetta.
Quante volte abbiamo conosciuto individui che amano e ammirano la malvagità e la perfidia altrui e sono sollecitati ad imitarne i comportamenti?molto spesso si preferisce glissare,nascondere certi lati oscuri del nostro io spietato e ,purtroppo palesarli quando per la "vittima" è troppo tardi (mi è successo, accade molto frequentemente);tuttavia Nicolas è talmente ammaliato dalla moglie che qualsiasi cosa dica o faccia è cosa giusta. Pure lui si sente bisognoso di riscattarsi dalle sue misere origini tuttavia non possiede né la forza né la scaltrezza di Jeanne,a maggior ragione la venera e ne diventa succube,prono ad esaudire ogni sua richiesta e lo fa con grande onore ,più sono idee malvage più lui si sente compiaciuto!
È un uomo squallido gretto e bifolco,la cui povertà di rango ben si sposa con l'infima bassezza morale ,non c'è proprio niente da salvare in lui.O forse ,ad esser generosi si potrebbe riconoscergli una certa franchezza e coerenza fra parole e fatti,spesso le persone così,come scrivevo all' inizio sono più come Jeanne tendenti a mistificare e falsificare la loro vera natura, in questo caso però la schiettezza di Nicolas non è un attenuante poiché fondamentalmente lui è un troglodita ,zotico e grossolano.
Buon prosieguo. Aspetto il seguito 🖐
(Recensione modificata il 14/09/2017 - 04:25 pm)