Recensioni per
Più vero di un sogno
di mgrandier
Molto intrigante. Costruisci con cura le emozioni una dopo l'altra come delle scale che portano in cima. Inizi con gli odori, i sapori, poi la nonna prima severa, poi dolcissima fino ad arrivare a lei, il centro dei pensieri di André, ma quella non è la vetta a cui ci porti. Il culmine è André che è colto di nuovo dalle sensazioni di un'Oscar che lo cerca, che lo accarezza. Continua il viaggio dei sensi. Se nel capitolo precedente l'ha udita chiamarlo, in questo, odora il suo profumo, la sente toccarlo. Non a caso si crede di perdere la ragione. È follemente innamorato, la desidera pazzamente, ma tutte le volte che cerca di controllarsi, lei ritorna da lui. |
Il povero André peggiora sempre più, adesso gli sembra di sentire Oscar accarezzarlo solo sapendola a casa! Molto convincenti le immagini della cucina con i suoi aromi e profumi. |
Oh si! È pazzo... Di amore, appena ha realizzato che lei c'è, che è a palazzo non ha capito più niente, ha sentito solo il suo profumo e le sue mani su di lui. Capitolo favoloso ed evocativo, brava a presto 💓 |
I profumi hanno una potenza evocativa struggente. E i ricordi ad essi associati possono diventare degli elastici di fionda che tornano indietro come frustate. Immagino senza difficoltà il groviglio di emozioni che gli accartoccia l'anima, lo stomaco, le viscere. Lo immagino perché tu sei così efficace nel descriverli da far emergere quelli che ognuno di noi si porta dietro. |
Come sempre scrivi capolavori e mi viene sempre più voglia di leggerti e di sapere se oscar ha finalmente fatto pace con sé stessa e con lui. La tua storia è molto bella e mi incuriosisce un sacco, a presto e buone vacanze |
Questo inizio mi piace e mi incuriosisce. |
Bentornata Maddy, mi ha fatto davvero piacere ritrovarti su Efp. Ho riconosciuto subito il tuo stile pulito, fluido ed elegante, sai raccontare in un modo che ti fa entrare e ti fa immedesimare nella testa del personaggio che parla nel momento in cui leggi..Ora questa nuova storia con André protagonista promette bene, spero che tu aggiorni presto, bacioni, ciao. |
Ah! Quanta polvere nell'aria a bloccare il respiro di André e offuscare la vista ancora di più. Ma questa polvere si è posata sul suo cuore, sperando che non sia da sparo e che gli faccia esplodere cuore e cervello. Secondo lui il cervello è andato perché la sente costantemente con sé quando è lontana. Ma già in un'altra occasione l'ha sentita, mentre i soldati della Guardia Reale lo credevano impazzito. Forse André ha ragione. Lei è così tanto dentro lui che non può fare a meno di sentirla perché forse quando sono lontani lei lo sta chiamando. Quando sono vicini non si possono parlare perché il passato è troppo difficile da superare. E lei è troppo chiusa e orgogliosa. |
E meno male che sei tornata anche tu, seppur in ''solitaria''! In effetti nel fandom mi mancavano le tue descrizioni minuziose, l'introspezione profonda e soprattutto quel velo di sottile mistero che caratterizza spesso le tue opere, che tralasciando le OS sono veri e propri romanzi con una struttura e una trama complesse ed elaborate. Preamboli a parte, mi ha colpito molto questo tuo primo capitolo, sia per l'uso dell'io narrante (se non sbaglio nel tuo caso è una novità e m piace assai!), sia per la singolarità della situazione, ai limiti dell'onirico... sembrerebbe davvero che il nostro stia uscendo di senno. Felice di tornare al nostro appuntamento del lunedì (spero non sia una casualità il giorno della pubblicazione! ), intanto ti dico... bentornata |
E' davvero crepuscolare l'immagine di questo André sia per il rosso tramonto contro il quale si staglia la figura di lui - oltre che la sagoma di Palazzo Jarjayes - sia per lo stato d'animo e le condizioni di salute in cui versa sia perché è arrivato alla parte finale della sua vita. |
Questo André sembra aver perso tutto. Addirittura non ha più nemmeno una dimora; non ha ancora il rispetto dei suoi compagni d’armi; non avrà mai – gli sembra – non già l’amore, che ormai gli diventa impossibile forse anche solo sognare, ma la stima della persona che ama. |
André è un uomo oramai distrutto dal suo stesso disperato gesto, con il quale ha distrutto anche Oscar, portandola sulla via dell'autodistruzione e della tisi. |
Innanzitutto bentornata. Mi sono mancate da morire le tue righe, le tue descrizioni minuziose in cui immergermi, i tuoi Oscar e André così incredibilmente veri. Qui, mi pare, siamo lontani dai tuoi personaggi consueti. Non ci sono l'amore già vissuto delle "Notti" o quello in cui ancora sperare de "Il mio segreto". C'è solo amarezza e rimpianto, per questo André solitario, estraneo quasi anche a sé stesso. Non c'è una casa in cui tornare, non ce più un contorno definito alla sua vita, non possiede più nemmeno, mi è parso, la sicurezza di ciò che percepisce. Crede di riconoscere lei, o una sua labile traccia, ma è consapevole che lei non è presente e sa che quello che ha sentito non può essere reale... Devo preoccuparmi, così come si sta preoccupando André? Aspetto il seguito, con trepidazione è giusto un filo, ma piccolo piccolo, di ansia. Felicissima di ritrovarti. Un abbraccio. |
"...un uomo senza una dimora, mal tollerato quando si trova in caserma, tra gli uomini del popolo che lo vedono troppo simile ad un nobile, e guardato di traverso quando torna laddove per anni aveva creduto di essere a casa, se non altro, per la vicinanza con ciò che restava della sua stessa famiglia e per l’unico legame autentico che avesse mai sentito con il mondo." |
Mamma mia che meraviglia😍 Tanto tanto triste, ma quanto amore in queste parole, quanto dolore nelle sue mosse. E Grazie di avermi donato delle intense emozioni con la tua storia 😘 |