Recensioni per
Canzone D'Inverno
di Anonima Italiana
Lo scorso capitolo mi è piaciuto così tanto che non ho voluto aspettare troppo prima di leggere questo. E non sono rimasta delusa, anzi, questo mi è piaciuto ancora di più. E' stato bellissimo vedere la gioia di Sansa al pensiero di tornare al Nord, dalla sua famiglia, ma anch'io, come lei, non avevo pensato minimamente alle conseguenze: gli Stark faranno sicuramente annullare il matrimonio e troveranno un altro marito per lei. La cosa veramente triste è che, invece, Sandor sapeva già tutto fin dal principio e nonostante questo ha deciso di riportare Sansa alla sua famiglia, sacrificando il suo sentimento per lei. Sono questi i gesti dai quali si capisce quanto Clegane sia capace di vero amore, anche se a parole cerca di mostrarsi sempre rozzo e privo di sentimenti. E il dispiacere di Sansa all'idea di annullare il matrimonio con lui la dice lunga, addirittura avvelena il piacere di poter tornare dalla sua famiglia... sarebbe un buon segno, se non fosse che, allo stesso tempo, anche lei si rende conto che Sandor ha ragione. Se anche fosse accettato dagli Stark, dovrebbe costringersi a diventare "un fottuto cavaliere", come dice lui, un uomo che lui non vuole essere, e finirebbe per essere infelice, pur avendo accanto la donna che ama. |
Ma che tenerezza questo capitolo, mi è piaciuto moltissimo! Come ti ho già scritto nella scorsa recensione, avrei voluto che Sansa si mostrasse più gentile anche con Tyrion, comprendendo che, in fondo, anche lui era una vittima della sua famiglia... e qui tu la fai essere dolce e complice con Sandor! Non credo che dipenda dalla persona, nel senso che è vero che Sansa odiava i Lannister e dunque anche Tyrion, sebbene non le avesse mai fatto del male, ma allo stesso modo (nella storia di Martin, intendo) avrebbe provato disgusto anche per Clegane, in quanto guardia del corpo di Joffrey... e questo perché, appunto, in Martin non esistono i buoni sentimenti. Invece questa tua storia scalda il cuore e mi è piaciuto tantissimo l'atteggiamento di Sansa nei confronti del marito. |
Ero molto curiosa di leggere come sarebbe andato il matrimonio e la prima notte tra Sandor e Sansa, soprattutto perché mi hanno dato molta speranza le tue parole in risposta alla mia scorsa recensione: quello che non ti è piaciuto di Il Trono di Spade è lo stesso che ha spinto me ad abbandonarlo, ossia la mancanza di buoni sentimenti e addirittura la concezione secondo cui sono una debolezza e una cosa ridicola di cui ci si deve liberare. So che è un'opera ispirata a periodi crudi come quello medievale, ma anche allora, in mezzo a tante cattiverie e al non rispetto per la dignità umana, c'erano persone che si innamoravano, che amavano i loro genitori/figli, che avevano amici e che facevano anche cose buone per il prossimo. Per Martin tutto ciò non esiste proprio e questo mi dà molto fastidio. |
Ciao! |
In realtà i capitoli che comprendono solo le note degli autori sono vietati dal sito. Cerca di scriverlo prima del primo capitolo vero e proprio così non avrai problemi con l'amministrazione. |
Ciao! Approfitto dello scambio per continuare a recensire questa storia :) |
Ciao Anonima, meno male che gli uomini della fratellanza non avevano cattive intenzioni, tanto da condurli in un posto dove sapevano che avrebbero trovato un poco di calma, pace e sostentamento dopo quanto accaduto e soprattutto ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe potuto soccorrere Sandor rimasto ferito dopo il duello fiammeggiante con Beric. Sia Sansa che il Mastino vengono accolti dalla piccola comunità di girovaghi senza che costoro pongano troppe domande e mettendosi anzi a disposizione per curare al meglio Sandor e per aiutare Sansa a rimettersi dal viaggio sia materialmente che moralmente. Sansa che però non vuole lasciare da solo Sandor, l’unica persona che le sia mai stata veramente di aiuto e di sostegno, ed ora che era lui ad averne bisogno voleva che lui sapesse che lei era lì per lui e con lui. Ed è in questi momenti di dormiveglia nel quale Sandor è sprofondato dopo che il guaritore del villaggio gli ha dato una pozione che comincia a fare strani sogni che gli riportano alla mente sua sorella Alina che gli dice che forse dopo tanto vagare è giunto anche per lui il momento di godere di un po’ di felicità e forse quella felicità può arrivargli dalla bella ragazza dai capelli rossi che lui protegge e che non si sente degno di desiderare perché erroneamente pensa sia troppo per lui, ma la sorella gli fa notare quanto sia a portata di mano la serenità a cui anela. Sansa, la sua Sansa, che si era dimostrata molto più forte di quanto il suo stato facesse pensare, ora gli era vicino mentre riposava accanto a lui, con quei suoi capelli di fuoco che erano solo l’aspetto esteriore del fuoco che ardeva dentro di lei e che forse lui per timore teneva lontano per paura di rimanere scottato in maniera indelebile e di perdere il controllo per il solo fatto di averla vicina. Ma ora lui è intontito e pensa strane cose, ci sarà tempo per mettere a fuoco la situazione. Attendo pertanto il seguito. Un caro saluto. |
Molto bello questo capitolo e mi ha fatto piacere soprattutto che tu abbia inserito il personaggio di Tyrion che va a parlare con Clegane per assicurarsi che Sansa sia trattata bene. E' anche un po' surreale, perché nella vera storia è proprio Tyrion che viene costretto a sposare Sansa come "punizione" per entrambi, e devo ammettere che sono sempre stata delusa da come Sansa ha trattato il Folletto. Certo, non potevo pensare che si innamorasse di lui alla follia, ma almeno avrebbe potuto capire che lui non era come il resto della sua famiglia, che lui era trattato da reietto e insultato esattamente come lei e quindi essere più gentile e affettuosa con lui. Mi è piaciuto soprattutto quando Tyrion capisce che dietro la violenza e il comportamento aggressivo di Sandor c'è in realtà solo la sofferenza di sentirsi diverso e emarginato, come accade a lui. |
Ben trovata Anonima, dopo ciò che era accaduto nel capitolo precedente certamente non potevamo pensare che le cose potessero essere più semplici, soprattutto per quello che fra Sandor e Sansa era accaduto, ma lì nella grotta, proprio in quel momento di calma che precede qualcosa che ancora non si sa cosa sia ma si percepisce che accadrà, ecco che il Mastino avverte delle presenze che in men che non si dica si avventano su di lui facendolo prigioniero e catturando di contro anche una ignara e spaventata Sansa che non comprende chi siano le figure che li hanno catturati né tantomeno cosa vogliano fare di loro. Il motivo viene presto svelato: vogliono giudicare Clegane per i numerosi crimini di cui si è macchiato e per loro non fa differenza se colui che ha commesso le colpe ascrittegli non è Sandor bensì suo fratello Gregor, è un Clegane e come tale deve pagare. Il Signore della Luce sarà il garante che il duello che verrà combattuto sarà affrontato all’insegna della correttezza e colui che vincerà avrà salva la vita perché il loro dio gli ha concesso una nuova possibilità di redenzione. E così assistiamo al duello combattuto contro ciò che ha sempre terrorizzato Sandor e cioè il fuoco: sembra di vedere sia lui che Beric avvicinarsi e allontanarsi in una danza all’ultimo respiro, l’uno con la sua spada e lo scudo che riceve i colpi della spada infuocata di Beric, che nonostante i colpi messi a segno ha la peggio e decreta la sopravvivenza di Sandor e di conseguenza di Sansa, che per cercare di aiutarlo mentre le fiamme gli lambivano il braccio, si è gettata con il suo mantello su di lui implorando coloro che assistevano al combattimento di andare in suo aiuto. Alla fine è Thoros a decretare che avrebbero curato Clegane che ha riportato dei danni durante lo scontro, dopodiché avrebbero potuto essere nuovamente liberi, ma prima vengono condotti in un luogo che nessuno dei due conosce. Sui due pesa anche la consapevolezza da parte di coloro che li hanno presi che loro sono marito e moglie e potrebbero forse averne un tornaconto se li riportassero a chi di dovere, che magari sta cercando la figlia da molto tempo e non attende altro che riaverla a casa. Capitolo avvincente, che ha mostrato una buona interazione fra i vari personaggi, ora dove vorranno condurli e perché? Resto in attesa di sapere se la mia idea ha un qualche fondamento e mentre aspetto news ti saluto. |
Ciao! |
Eccomi qua! Come ti avevo già detto, ho ripreso con molto piacere a leggere questa storia dopo aver concluso la lettura di "Il divieto". Mi appassiona molto soprattutto il fatto che tu ti ispiri sì alle vicende e ai personaggi de "Il Trono di spade", ma non segui la storia e dai la tua versione dei fatti, usando i personaggi che preferisci, così anch'io non so mai cosa aspettarmi! :) |
Ciao! |
Ciao Anonima, come si evince dalle parole finali del capitolo ora le cose tra loro non sarebbero più state le stesse né potrebbero essere le stesse, dopo che entrambi si sono lasciati andare a un sentimento che dapprima strisciante si è insinuato in loro con il tempo della reciproca compagnia e poi della conoscenza data dalla forzata vicinanza e infine dalla confidenza delle cose che hanno condiviso. Effettivamente ciò che era accaduto alla locanda non poteva passare sotto silenzio. L’allontanamento del Mastino voleva sicuramente dire qualcosa che anche Sansa pur nella sua genuina ingenuità aveva compreso. L’essere stato tentato da quella ragazzina come fosse stata una donna che sapeva ciò che voleva gli ha fatto doverosamente fare un passo indietro, poiché tiene troppo alla piccola Stark e ha capito che se avesse ceduto alle sue avances avrebbe mandato a monte il piano di riportarla a casa affinché potesse rifarsi una vita dopo che il loro matrimonio fosse stato annullato. Per questo motivo la tratta con distacco e voluta cattiveria per fare in modo che Sansa possa detestarlo al punto di non volerlo avere vicino. Peccato che tutto il piano architettato dal Mastino non porti gli esiti dovuti. Sansa in un primo momento cerca di capirlo poi alle continue male parole reagisce non come una lady, ed è stato veramente d’effetto sentirla pronunciare quelle parole così forti in bocca a lei. Delusa e arrabbiata vorrebbe potersene andare dimenticando quanto è accaduto fra loro, ma ecco che il destino decide diversamente e facendola inciampare ottiene che il Mastino vada in suo soccorso e si apra in questo modo una finestra su ricordi che hanno inciso il cuore di Sandor ai quali Sansa si appiglia per meglio comprenderlo. Ed è in questo frangente che l’urgenza del desiderio così fortemente trattenuta rompe gli argini e si ritrovano l’uno nelle braccia dell’altra che con stupore si scoprono lentamente e scoprono altresì che il desiderio è condiviso e anelato. Ma la vocina interiore di Sandor gli pone l’ennesimo freno: il suo imperativo è riportare Sansa a casa proprio perché non vuole farle del male e se si lasciasse andare al volere di entrambi potrebbe nuocere al futuro di Sansa che ha scoperto ormai da tempo di non voler solo proteggere ma vorrebbe poter amare e non se ne sente all’altezza. La stranezza è che non pensa minimamente di chiedere a Sansa cosa pensi della situazione che si è venuta a creare e cosa voglia effettivamente per lei stessa. Sarà curioso vedere come si atteggeranno per il resto del viaggio ora che una breccia è stata aperta. Ti aspetto con ansia e ti mando un affettuoso saluto. |
Ciao Anonima, e così il viaggio prosegue e nel mentre alcuni atteggiamenti di entrambi i nostri cari protagonisti stanno cambiando. Sandor comincia a provare ammirazione per quella ragazzina gentile che con i suoi modi per nulla affettati riesce a farsi ben volere da chiunque entri in contatto con lei. L’ha osservata durante il corso del viaggio e delle varie situazioni che hanno passato e Sandor si sta accorgendo che la ragazzina si sta trasformando in una donna, una bella e desiderabile donna, alla quale egli stesso comincia a fare fatica a stare lontano. Vorrebbe di più, ma si è auto imposto un comportamento consono e per nulla al mondo vorrebbe cambiare il suo modus operandi poiché secondo lui significherebbe farle del male. Anche Sansa però sta cambiando atteggiamento nei confronti del marito che vorrebbe più vicino, senza ben sapere cosa voglia significare, ma è certa di voler provare le sensazioni di piacere che le dona la sua compagnia e il suo averlo vicino. Al limite dell’autocontrollo di Sandor la scena della tinozza, mentre leggevo il passaggio mi sembrava di vederli, con Sansa che si beava di quel contatto controllato e Sandor che sudava per non allungare troppo le mani che invece avrebbero voluto avvolgerla tutta e stringerla in un abbraccio come è poi accaduto durante la sera quando insieme si sono coricati e di nuovo la voce interiore di Sandor che lo mette sul chi va là non permettendogli di fare ciò che avrebbe voluto con Sansa, anzi accusandola di fare un gioco pericoloso che alla lunga avrebbe potuto trovare la sua conclusione e che forse non le sarebbe piaciuto. Peccato che questi due non riescano ancora a parlarsi più schiettamente, di sicuro il viaggio potrebbe assumere diverse connotazioni e loro potrebbero coltivare la loro reciproca conoscenza che sta portando frutti positivi per entrambi. Anche qui bello l’inserimento della ballata che dà un tocco in più al racconto. Ti aspetto con la solita curiosità al prossimo aggiornamento e nel mentre ti saluto caramente. |
Ho già scritto nella recensione al capitolo precedente di apprezzare i ricordi del passato di questo Sandor più umano e profondamente segnato nell'animo...a onor del vero, sto cominciando ad apprezzare molto anche la narrazione del passato di Sansa: a ben pensarci, nella serie ci viene detto/mostrato ben poco della sua infanzia a Grande Inverno (nei libri già c'è qualcosina in più), se non le solite cose tipo che amava ricamare, ascoltare le canzoni e le storie cavalleresche ecc...tu invece stai aggiungendo ad ogni aggiornamento sempre nuove sfaccettature del contesto in cui è cresciuta la giovane Stark, dunque...ben fatto 👍 |