Recensioni per
Il richiamo del male
di Dark Sider
Ho letto questo primo capitolo, e l'ho trovato semplicemente assurdo. |
Ciao! |
Ciao! |
Ciao, eccomi qui! |
Ciao, |
Posso commentare come si usa dalle mie parti? Mo soccmell!! |
Bella e feroce questa storia che non ha deluso dall'inizio alla fine. Il fascino macabro del male. Dico la verità. Temevo di non resistere alla parte splatter ma la tua ha un non so che di affascinante ed epico che è impossibile resistere. Credo perché manchi il compiacimento per il truculento. Tu descrivi la scena senza troppo tergiversare sul sadico. Il tuo è un male puro, per certi versi ceco e folle. Di Davian non c'è rimasto nulla. È talmente forte il delirio di onnipotenza che è destinato, in ogni caso, a morire solo nell'illusione assurda del suo potere. Innamorato perso di se stesso, tanto da non accorgersi che si sta letteralmente decomponendo. È un male talmente avanzato che i suoi amici non sono neppure capaci di concepirlo. Non ho letto la banalità del male ma la immagino come tu l'hai descritta. I personaggi positivi che racconti, invece, sono puri, per certi versi, speranzosi. Potente la morte di Shandon, nella consapevolezza della sua inutilità sa addirittura essere ironico. Penultimo pensiero ai cari. Quasi di scuse. Assurdo. Lui, però, a differenza di Davian non muore da solo. Del resto, sono scelte di potere. Vivissimi complimenti, grande donna :) |
Mamma mia che capitolo!!! |
Quanto ho AMATO questo capitolo! |
Carissima, ciao! |
Ciao e rieccomi! Accipicchia, un finale così proprio non me l'aspettavo, e a dire il vero mi aspettavo una storia lunga, lunghissima e colma di avventure. Iniziando il capitolo, una parte di me era convinta che Davian ce l'avrebbe fatta a sottomettere la sua parte oscura. Invece, questa ha dato prova di essere molto più forte di lui, della sua volontà, persino della sua indole naturale. Come se, nel tempo, il frammento di Kyr fosse cresciuto a dismisura, a scapito e nutrendosi delle stesse energie del suo "ricettacolo" umano. Nel finale, s'intuisce che Davian realizzerà in pieno quelle intenzioni - o meglio quel plagio - vissuto durante il sogno, perché una parte di lui lo vuole, una parte ormai divenuta incontrollabile: al punto che i desideri di Kyr sono ormai i suoi desideri. Paradossalmente, in questa maniera Davian arriverà a realizzare l'esatto scopo per il quale è stato creato, ossia distruggere Mann'ael. Ma al prezzo della sua solitudine, del suo essere succube della parte oscura e perennemente tormentato dalla sua "parte buona". una storia che più cupa di così non si può. Davvero complimenti per l'introspezione e il modo in cui ci hai mostrato l'evoluzione, progressiva e letale, del tuo personaggio. |
Ciao. Arrivo anche io per lo scambio. Hai una potenza narrativa eccezionale. Il cambiamento psicologico del protagonista è inarrestabile, da essere ancora umano e benigno abbraccia lentamente la sete di potere fino a divenire oscuro: il suo esatto contrario. Il tormento di quella voce impalpabile ma viva, che lo tortura a lungo, fino a rivelarsi come un proprio doppio è magistrale. La paura ed il terrore che incute nel fratello e nella ragazza è messo esattamente al posto giusto, prima di scoprire che cosa si è diventati e provarne disgusto. L'uccisione del padre, in qualche modo, sancisce il riconoscimento della propria parte oscura come quello predominante. Dott. Jeckill e mister Hide ci insegnano che buono e cattivo non possono scindersi in una persona, pena la morte dell'individuo stesso. Qui, però, ho come l'impressione che questo doppio non sia proprio davian ma un arteficio del dio. I suoi affetti sono convinti del contrario: che sia invece una sua scelta ed egli possa opporsi. Eppure, quando neonato era stato preso in braccio dall'arcimago, Davian era stato l'unico a non piangere. Evidentemente la forza per opporsi gli apparteneva sicuramente. Quindi, abbandonarsi al male è una sua scelta consapevole. Eppure, anche se questo aspetto è lampante nella tua narrazione, una parte di me lettrice spera con tutte le forze che non sia così: che la parte umana che ancora piange per essere stata messa da parte, sia ancora reale ed esistente in qualche anfratto, pronta a riprendere il controllo. Davvero, i miei più sentiti complimenti. Sei stata una scoperta davvero stimolante ed interessantissima. Giuro! A presto :) |
Ciao! Eccomi per lo scambio a catena! |
Carissima, pensa un po': anch'io avrei voluto partecipare al contest "Elisir, pozioni e distillati". Purtroppo e per vari motivi non mi è stato possibile concludere in tempo, ma il mio premnio di consolazionbe ora è essere qui a leggere la tua storia. L'idea di partenza è geniale, il mondo dark fantasy da te creato è assolutamente originale e ben difficilmente avrei saputo crearne uno simile. Se penso al fantasy, mi tornano in mente "Il Signore degli Anelli" o "La storia infinita", e lì la mia immaginmazione spazia ma inevitabilmente si ferma. Ti dirò anche che solitamente, leggendo fantasy, faccio non poca fatica con nomi e personaggi... qui invece hai saputo delineare così bene personaggi e caratteri che il lettore entra subito nella storia, anzi ci sprofonda come un pesce nell'acqua. La caratterizzazione anche introspettiva dei protagonistio è qualcosa a cui tengo in modo particolare, e in questo primo capitolo davvero ci fai pensare e sentire con la doppia mente di Davian: sarebbe stato in fondo banale se Davian avesse assecondato quella "seconda natura" con cui in fondo si trova a convivere fin dalla nascita. Invece tu ce ne mostri contraddizioni e tormenti, soprattutto nel punto in cui il nostro deve affrontare la Succuba ed è lacerato tra il proprio senso di pietà e la necessità di assecondare gli ordini dei suoi superiori. Non siamo di fronte alla solita storia di magia e strane creature, insomma, ma a un vero e proprio dramma interiore del protagonista, che crea una tensione che pervade tutta la storia e spinge il lettore a correre ai capitoli successivi, per sapere cosa succederà e come (e se) Davian riuscirà a dominare la sua parte oscura... |
Eccomi qui per lo scambio a catena! |