Tesoro, ciao!
Innanzitutto, grazie per il benvenuto nelle note <3
Allora, questo capitolo è stato veramente tanta roba, sia dal punto di vista della trama che dal punto di vista dei rapporti interpersonali tra i personaggi.
Innanzitutto, abbiamo l'arrivo di Clarke al quartier generale, dopo un rocambolesco viaggio che non è finito nel più felice dei modi e che ci ha fatto ben capire che il caro Murphy non sia proprio un fenomeno alla guida, o quantomeno non si preoccupi di guidare in maniera decente, dato che i loro compagni hanno uno stomaco di ferro (o più probabilmente non ce l'hanno proprio più, dopo averlo sputato fuori a un certo punto, a forza di far guidare Murphy). E comunque, prima che mi dimentichi, anche io adoro Murphy come personaggio: trovo che troppo spesso sia disprezzato perché ci si ferma a guardare com'è in superficie, senza scavare a fondo. È vero che nel corso della serie migliora sempre di più, pur mantenendo quei suoi atteggiamenti di fondo che lo hanno sempre caratterizzato, ma io l'ho sempre trovato un personaggio complesso e ben fatto sin dall'inizio, e ho sempre avuto modo di apprezzarlo. Mi fa piacere che anche a te piaccia come personaggio, dato che è un cosa abbastanza rara.
Comunque, tornando alla storia vera e propria: l'arrivo di Clarke all'accampamento viene accolto di buon grado e Murphy non manca di continuare a fare battute e allusioni sul rapporto tra Bellamy e Clarke: certamente, lui, conoscendo molto bene l'amico, ha colto meglio di chiunque altri i segnali e il modo di porsi di Bellamy, che inconfondibilmente lasciano trapelare il suo interesse per la dottoressa.
Ho davvero apprezzato il confronto tra Clarke e Marcus, soprattutto per il fatto che la questione, in un certo senso, sia rimasta in sospeso, com'è giusto che sia: insomma, è davvero dura e difficile lasciarsi scivolare addosso il fatto che tutto ci che hai creduto vero fosse in realtà una menzogna. Hai passato mesi interi a piangere e a disperarti, credendo che la tua figlioccia fosse morta, perduta per sempre, e poi invece compare all'improvviso davanti allo schermo di un pc, in chiamata Skype dall'altra parte del mondo. Oltre allo shock iniziale, certamente c'è anche un miscuglio di molte altre emozioni, un turbine che confonde, riporta a galla il dolore e rende impossibile far finta di nulla. Ovviamente l'affetto che Kane prova nei confronti di Clarke è ancora vivo, forte e sincero, e questo lo porta ad alleggerire i toni della conversazione, alla fine, ma è indubbio che la questione sia rimasta in sospeso e che inevitabilmente andrà prima o poi affrontata. Ho apprezzato anche il fatto che Clarke si sia sentita in colpa, che abbia compreso il male e la sofferenza che ha causato in Marcus e in Abby e che se ne sia pentita. Marcus le fa giustamente notare che, al tempo, era solo una ragazzina e che lui e sua madre avrebbero saputo come proteggerla, se solo lei si fosse aperta, e qui torniamo alla questione e al fatto che quando si è vittime di violenza si diventa ciechi a ogni cosa.
Dal punto di vista della trama, invece, si ha un avanzamento importante, con Kane che si dice bendisposto ad aiutare Clarke e i suoi uomini nell'attuare il loro piano. Le prime pedine si stanno muovendo, le prime fasi si stanno delineando e quella che prima è un'idea sta diventando concretezza. Credo che ci saranno molti problemi in corso d'opera, nonostante la posizione di Kane e tutti gli aiuti che può fornire, in particolar modo perché ho visto passare il nome di Jaha e mi sono venuti i flashback del Vietnam (ecco un altro personaggio che odio visceralmente, quando è morto non ci potevo credere, perché pareva tipo immortale come la proverbiale erba cattiva). Insomma, Jaha e problemi e bastoni tra le ruote sono concetti che vanno assolutamente a braccetto.
Mi è piaciuta molto la parte finale, dove i nostri si ritagliano un momento di calma e familiarità, impiegandosi in attività e discussioni "normali", che ci ricordano che, prima che soldati, sono persone.
Bello anche il fatto che Clarke ripensi a Wells e provi nostalgia, riconoscendo di essersene andata senza fargli sapere nulla e realizzando che, certamente, ha causato un grande dolore anche a lui. E mi viene da pensare che se qui Wells è il figlio di Jaha, come da canon, i problemi triplicheranno.
Insomma, la storia sta entrando nel vivo, e io sono sempre più curiosa di sapere come evolveranno le vicende dei nostri, come procederanno il loro piano e il rapporto tra Clarke e Bellamy.
Complimentissimi, carissima. Leggerti è sempre un grande piacere!
Un bacione, alla prossima <3 |