Recensioni per
Tornare grande
di kiku77
“ E chissà cos’ha provato a leggere le parole di Natsume…” |
La frase più significativa di tutto il capitolo è “sei una brava ragazza” ti prego definiamo e i contorni. |
Mi sono persa. Nel capitolo prima, quando arriva Genzo, le persone sono andate tutte via e in questo la gente dorme nell'ingresso di casa Sugimoto? Ho improvviso bisogno di una planimetria perché a questo punto non mi spiego da dove sia entrato Genzo la sera prima. |
“Pesa che spiomba” che in italiano? 🤔 |
“le fa cenno di seguirla di la”; è proprio un modo di dire che ti piace tantissimo (l’hai usato innumerevoli volte), ma costa poi così tanto mettere per iscritto DOVE un personaggio vada? In questo caso non era meglio dire “seguirla in sala riunioni”? (oltre ad essere corretto e dare un’indicazione precisa è anche più gradevole alla lettura, e sicuramente meno sciatto... ma poii non è più scrittura sperimentale... |
Le buone abitudini e come mantenerle. Come ho detto poc’anzi nella recensione al capitolo precedente, anche qui abbiamo lo stesso identico stile: un meraviglioso storyboard, non un capitolo. Genzo si sdraia, dorme, si sveglia, beve ii tè, eccetera eccetera. Poi arriva Kumi e i due parlano dei massimi sistemi e si dicono cose che dovrebbero essere profonde e sgorgare dall’anima ma l’impressione è che stiano decidendo che pizza ordinare dal marocchino all’angolo. |
Più che un capitolo, anche questo sembra un canovaccio per un film; una serie infinita di didascalie tra le quali però mancano le battute dei personaggi. Va benissimo se stai creando uno storyboard, na se stai raccontando una storia è decisamente freddo, quasi clinico o da verbale di polizia. |
SOVRANNATURALE è il genere che hai tralasciato di inserire. So che non la vedo allo stesso modo, ma questo non è realismo magico: è SOVRANNATURALE. Potrebbe sembrare strano a molti, eppure sensitivi e mutamenti climatici mistici ricado nel genere SOVRANNATURALE. Da notare che ho ripetuto SOVRANNATURALE quattro volte perché la mia speranza è che il concetto passi e non rimanga nascosto in un angolino. |
Ancora un capitolo che inizia con una noiosa parte “descrittiva”. Continui a raccontare le cose come se fossero la lista della spesa, se è Genzo che pensa o narra dacci il suo punto di vista, non qualcosa di esterno che faccia pensare “l'autrice sta facendo l'elenco delle cose da fare”. |
Domanda indispensabile per la comprensione della storia: questo capitolo è consequenziale al precedente? Se è così non si capisce affatto, la linea temporale sembra non essere un tuo problema. |
No, decisamente non ci siamo. |
Chi invece non volta mai pagina sei tu che continui a vedere Kumi come un oggetto. Genzo non dorme perché gli manca il materasso di carne che era Kumi (la reificazione femminile in questo capitolo ha raggiunto i suoi vertici). |
“Kumi ti ha nutrito… non sei più affamato. Puoi fare a meno di una donna per un’eternità adesso” Mamma mia, il maschilismo tossico che trasuda questa affermazione è a dir poco sconcertante. Ryo sta parlando di Kumi quasi che fosse una mucca, o comunque una sorta di oggetto di cui fare uso per poi buttarla da una parte come un brick del latte ornai vuoto. Già questa cosa è squallida di per sé, che poi venga scritta in questo modo, con ciò che segue nel dialogo, è anche peggio, mi riferisco a questa battuta: |
No vabbè, na a questo punto, Genzo o è stupido o è bastardo (e comunque sono sempre più convinto che è bipolare, altrimenti non si spiega questa caratterizzazione a intermittenza). |
OK, l’allenamento. Posto che sarebbe interessante capire come faccia a giocare anche una semplice partitella avendo ancora i postumi dell’intervento - il polso ha bisogno di cure, e lo dici chiaro all’inizio, che gli esercizi sono microscopici, con movimenti lenti - questa novità (di cui abbiamo parlato per lo scorso capitolo) non sembra così eclatante da far cambiare completamente il carattere di Genzo. Uno che è sempre stato la riservatezza fatta persona non intavola una vera e oropria intervista con la stampa, e soprattutto non parla di certi argomenti così, a cuor leggero. Più che una metamorfosi questa sembra l’emergere di una bipolarità bella e buona. |