Recensioni per
Tschüss, Faust
di My Pride

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Un storia per nulla banale e dal finale spiazzante, ricca di colpi di scena e cura maniacale di ogni più piccolo dettaglio
Il modo viscerale in cui sono state esternate le sensazioni di ansia e paura del protagonista principale fanno sì che il lettore possa immedesimarsi facilmente con esso, e persino le emozioni dei personaggi secondari, per quanto facciano una comparsa per lo più marginale, appaiono ben espresse, apparendo dunque agli occhi ben più di semplici macchiette utilizzate come contorno
Niente è lasciato al caso e ogni riferimento viene espresso con dovizia di particolari e chiarezza, in modo che anche chi non è ferrato in materia possa comprendere di cosa si stia parlando senza sentirsi perso durante la lettura
La chiave forte di questo racconto è sicuramente il modo in cui viene sviscerata la psicologia dei protagonisti che fanno la loro comparsa, e lo scrittore, figura centrale e ben caratterizzata, risulta essere quella a cui chi legge riesce a sentirsi più vicino
L'originalità della storia traspare in ogni riga e non sa fortunatamente di già letto, e il finale, reso magnificamente grazie al lessico semplice e al contempo ricercato, fa sì che quel particolare momento appaia come il fotogramma di un film e non come parole buttate al caso
Il finale spiazzante è la sicura ciliegina sulla torta, e ritengo che questa storia meriti di essere inserita fra le scelte

Recensore Veterano

Pensavo che con la morte dello scrittore la storia si fosse ormai conclusa, ma venire a scoprire che essa fosse in realtà una storia nella storia mi ha lasciata leggermente spiazzata, perché non me lo aspettavo
Jake è morto in modo orribile e non riuscivo a capire come avresti potuto portare avanti la storia, dato che era sul suo punto di vista, e ho quasi pensato che ti saresti spostata su Butch e avresti raccontato la storia attraverso i suoi occhi
A quanto pare mi sbagliavo, e devo dire che è stato disarmante scoprire che il reale protagonista era questo Robert, che muoveva tutti i fili della vicenda
Complimenti per l'originalità della storia

Recensore Veterano

Senza. Parole! Sì, ti faccio ancora i miei più sentiti complimenti, per l'originalità e la bravura nell'evitare di scadere nel banale: è una storia frizzante e inaspettata, e l'ho apprezzata davvero molto! Spero vivamente di partecipare un giorno a un altro contest con te, mi sono proprio divertita, e tu sai scrivere davvero bene. Alla prossima allora!

No, aspetta, parto dalla fine perché non ho capito: Jake è morto? Quel Connor cos'era, il Diavolo? Ma, cosa più importante di tutte... perché Jake è morto? D:
Cioè, dai, tu non puoi concludere un capitolo in quel modo senza spiegare nulla, anche perché la storia non è conclusa e non capisco dunque come tu possa fare a sbrogliare questo intoppo, ora che sembra che il personaggio principale sia deceduto
Bah, aspetto il prossimo, vedremo cosa succede! 

Ecco che riappare quel tipo strano, e in questo capitolo di viene anche a sapere il suo nome
Il suo modo di porsi, in un certo senso, è quasi affascinante: la sua voce sembra ammaliare e riesce a catturare Jake e il lettore stesso, che si sente rapito dalle sue parole e dalla promessa che ripropone allo scrittore
E, sebbene in un primo momento sembra che non sia di nessuna per Jake, ecco che succede l'irreparabile: ciò che scrive Jake accade davvero, dunque? Di sicuro una svolta inaspettata, e ancor più l'incidente avuto dagli amici di Butch. Speriamo non gli accada nulla!
Al prossimo! :) 

Beh, wow... il capitolo era cominciato un po' lento, e di certo non mi aspettavo che durante esso ci si ritrovasse a leggere una cosa del genere
L'ansia di Jake e le sue paure sembrano schizzare fuori dalla pagina e investire il lettore, il che in un certo senso è un bene, perché ci si trova a provare le sue stesse emozioni e si è in grado di percepire ciò che vive come se chi legge fosse lo scrittore stesso
Certo però che la sfortuna lo perseguita: prima il tipo strano, poi il cane e adesso la telefonata... meno male che c'è Butch!
Al prossimo :) 

La figura dello scrittore mi sembra ben delineata, anche se devo ammettere che in questo momento preferisco maggiormente il personaggio di Butch
Mi sembra più sicuro di sé e spavaldo, al contrario di Jake che, forse anche a causa della sua poca fiducia in se stesso, sembra chiudersi in una specie di bozzolo e si lascia sopraffare dagli avvenimenti e da ciò che gli capita intorno
Suggestivo l'arrivo di quello strano tipo, per quanto non comprenda le sue parole
Vado al prossimo :)

Recensore Veterano

Agghiacciante ma stupendo. Ti dirò, non mi aspettavo che la storia prendesse questa piega: pensavo che a rimetterci in tutto questo sarebbe stato Butch, e che semmai lo scrittore in questione sarebbe stato preso dalla follia e sarebbe impazzito del tutto... ma hai sconvolto i piani malefici che mi erano venuti in mente, e questo capitolo è stato una sorpresa! Bene, ormai sono ansiosa di leggere anche l'ultimo! A presto ;)

Questo è il capitolo che per ora mi è piaciuto di più! Vedere l'ispirazione tornata e lo scrittore al lavoro è inquietante, ma ha pur sempre il suo fascino: è bellissima l'immagine di Jake che butta giù le frasi come se mano e cervello fossero scollegati. Inoltre ora mi torna molto di più il titolo della storia. Mi auguro soltato che in tutto questo non ci vada di mezzo Butch, non voglio veder OOH! Finalmente la figura misteriosa ha un nome, e senza che l'aura di mistero che la avvolge non si sia ancora dissolta! Non vedo l'ora di finire il racconto! A presto!

E' sempre più intrigante, ormai voglio arrivare al finale! L'irrequietezza di Jake la sento quasi anch'io: mi sembrava di avere dei lievi brividi nel leggere del timore e delle paranoie (fondate o meno) del protagonista. Questa voce e quest'ombra sfuggente sono curiosa di vederle prendere corpo, anche se certo è proprio il loro essere avvolte in un'aura di mistero a favorire la suspence. Butch mi sembra tanto un bravo ragazzo: son contenta per Jake da questo punto di vista, almeno lui pare una persona su cui contare. La storia delle medicine voglio vedere se porta effettivamente da qualche parte: se sono rammentate più volte ci sarà un motivo, giusto? Al prossimo capitolo ;) !

Inizio molto avvincente. Il protagonista col blocco dello scrittore ha una personalità che hai tratteggiato bene, specie grazie ai gesti ripetuti come umettarsi le labbra: si capisce bene che versa in uno stato di inquietudine e irrequietezza. Per quanto riguarda Butch... [ne voglio uno anch'io] sono curiosa di vedere che ruolo assumerà con l'evolversi della vicenda. Scrivi davvero bene, complimenti: ho letto questo capitolo d'un fiato!

Grammatica e Sintassi: 8.5/10

Anche nel tuo caso la punteggiatura e alcune sviste ti hanno un po’ penalizzato.
"In teoria avevo una scadenza da rispettare, dunque non potevo mettermi a pensare a cose come il sesso per quanto esse mi tentassero." → andrebbe inserita la virgola prima di "per quanto esse mi tentassero";
"però era sempre meglio che sfacchinare in auto per due ore per raggiungere l’altro lato della città"→ il primo “per”, a mio parere, può anche essere omesso;

"Mi stavo apprestando ad aprire la porta della biblioteca quando avvertii come la sgradevole sensazione di uno sguardo penetrante alla nuca, e volsi immediatamente gli occhi nella direzione in cui mi era sembrato di sentire quella bizzarra occhiata;" → puoi considerarla anche una scelta personale, però secondo me in questa frase la virgola dopo "nuca" andrebbe spostata dopo "biblioteca" . Spezza un pò il periodo messa com'è ora, perchè con quella "e" subito dopo appare come una ripetizione di congiunzioni;

"Sia Marge sia alcuni clienti che conoscevo solo a vista" → “di vista";

"Okay, okay, paranoia inutile... ma non me ne importava un accidenti di niente.
Però per calmarmi avevo bisogno di una doccia, dunque non persi ulteriormente tempo;" → la scelta di andare a capo solitamente si prende per accentuare un momento di pausa o riflessione, ma anche quando si deve cambiare argomento o per dividere temporalmente due scene, quindi iniziare il capoverso con la congiunzione "Però" stona un po'.

"cartastraccia" -"per lui erano poco più che cartastraccia" → si scrive staccato;

"Mi risvegliò solo un bussare leggero alla porta, e sbattendo le palpebre velocemente, quasi mi fossi appena destato da un sogno, mi voltai nella sua direzione" → in alcuni punti ho sorvolato il fatto che la virgola fosse prima della congiunzione "e" perchè obiettivamente rendeva più scorrevole la lettura, rafforzava giustamente la pausa, però come nel secondo punto scritto sopra ci sono pezzi in cui stona troppo e la pausa giusta si ha anche spostando la virgola dopo la "e";

"così facendo feci tremolare la tazza"→ è una ripetizione e, pur capendo quanto sia difficile non caderci quando si usano verbi passivi e al passato, si potevano usare altri termini per ovviare il problema;

"Era dai miei quindici anni che aspettavo un avvenimento simile, e adesso, a ventiquattro anni compiuti, quasi non riuscivo a crederci." → anche qui la virgola prima della "e" suona forzata, la frase suona perfettamente anche senza.

"Trassi un’altra lunga boccata e sorrisi, reclinandomi un po’ all’indietro ma stando al tempo stesso attento che non cascassi dalla sedia sulla quale ero accomodato,”→ eccetto rari casi, la virgola va sempre messa prima del “ma”;

"Con il tiraggio che c’era sarebbe stato strano il contrario." → una virgola tra "c'era" e "sarebbe stato" è quasi d'obbligo, due coniugazioni diverse dello stesso verbo messe così vicine stonano troppo, senza una divisione appropriata.

Stile e Lessico: 9.5/10

Tralasciando due piccole imprecisioni (che puoi trovare di seguito), devo dire che il tuo stile è sublime, efficace e…incredibile. Incredibile perché nelle scene di suspance, ho tremato e provato la stessa paura di Jacob. Mi ha molto colpito la scelta dei termini, calzanti per ogni descrizione di ambienti e sentimenti. Ti potrà sembrare una banalità, ma ho adorato il modo in cui hai reso la voce di Connor, così ammaliante e degna di un demonio.
"sensazioni terrorizzate"→ forse volevi dire “sensazioni di terrore”;
"Persi il conto del tempo che passai nello starmene appollaiato su quella sedia, "→ il tempo è un concetto troppo astratto per essere associato al verbo contare; le ore, i minuti e i secondi si contano, in caso contrario è più corretto dire "persi la cognizione del tempo", ma andrebbe cambiato tutto il periodo successivo.

Trama: 20/20

Onestamente mi sento in imbarazzo perché non riesco a trovare le parole adatte per descrivere tutti i punti di forza di questa storia. Innanzitutto, il titolo (non vorrei ricordare male, ma “Tschüss” si scrive senza la “e”): davvero originale e “magico”, quasi come se volesse rappresentare un assaggio di ciò che attende il lettore; una sorta di anticamera che lo condurrà verso i meandri della storia vera e propria. A proposito di Faust, il rapporto che si viene a creare tra Connor e Jacob ricorda molto quello intercorso tra Mefistofele e il celebre dottore, così come la tragica “fine” di quest’ultimo. Il modo in cui hai sviscerato psicologicamente (sei stata una delle più brave nel tratteggiare la figura dello scrittore, mostrando tutti i dubbi e le preoccupazioni che assalgono il povero Jake) i personaggi che la compongono è affascinante, degno di una scrittrice di thriller o romanzi gialli (ho anche apprezzato la scelta del mestiere di Butch, inusuale rispetto ai soliti lavori). Ed è questa cura quasi maniacale dei dettagli che rende unico questo racconto dalle tinte soprannaturali e dal finale inaspettato. Anche le metafore che hai utilizzato mi sono piaciute tantissimo, tra tutte questa è la mia preferita: “le idee ronzavano nella mia testa come un alveare di api al sole”. L’unico appunto che potrei farti è di prestare attenzione a come imposti le pause con la punteggiatura: in una storia dallo stampo sovrannaturale come la tua, il fattore “suspance” potrebbe risentirne.

Giudizio Personale: 5/5

Totale: 43/45 punti


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