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Autore: Anna Mellory    31/10/2006    2 recensioni
Tanto tempo fa,in una galassia lontana lontana,prima della rovina della repubblica,un giovane jedi iniziava il suo viaggio verso le vie della Forza...
La fanfic rimarrà incompiuta
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Obi-Wan, Kenobi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Guardò fuori dal finestrino dell’astronave per l’ennesima volta:aveva smesso di contare le stelle,ma non riusciva comunque a trattenersi dall’osservare che passavano davanti ai suoi occhi, perfettamente sferici ed apparentemente levigati,come le biglie c

Guardò fuori dal finestrino dell’astronave per l’ennesima volta:aveva smesso di contare le stelle,ma non riusciva comunque a trattenersi dall’osservare quelle che passavano davanti ai suoi occhi, perfettamente sferiche ed apparentemente levigate,come le biglie che utilizzava per i suoi allenamenti col maestro Sioux e per i suoi giochi segreti con Dar. Sapeva di essersela meritata quella missione, ma ancora stentava a crederci.

-Mio giovane padawan,se continui a spalancare così tanto gli occhi,ti scompariranno le palpebre-lo vezzeggiò il suo maestro,che lo osservava divertito da più di dieci minuti.

Il ragazzino,ormai di 10 anni,arrossì lievemente e staccò le sue mani dal vetro.

-Perdonami Maestro,ma è la prima volta che faccio una missione vera e,per di più nello spazio-

-Sei perdonato-disse l’uomo,accarezzandogli il capo con la mano-e poi anch’io alla mia prima missione ero nervoso-

Obi Wan lo guardò sorpreso:-Davvero?-

-Sì,davvero. Dovevo avere due anni più di te quando il maestro Yoda decise di mettermi alla prova. In quel periodo nel sistema di Ascra c’era una vera e propria ribellione contro la repubblica e i Jedi,sotto ordine del Senato,dovettero dispiegare un esercito spesso composto da ragazzini come me. Io,quando venni a sapere che ero stato scelto per andare in guerra, tremai da capo a piedi: fino a quel momento avevo tenuto in mano la spada laser solo per gli allenamenti, ed ora mi ritrovai a doverla utilizzare per uccidere altri esseri viventi. Non ero particolarmente entusiasta; inoltre ci avevano comunicato che gli abitanti del sistema di Ascra erano dotati di telecinesi e di lunghi artigli affilati come rasoi-

Si interruppe per bere un sorso di succo,percependo come il suo giovane padawan avesse smesso di essere nervoso ed ora era tutto concentrato sul suo racconto.

-Dunque dov’ero rimasto?-

-Ai mostri dotati di telecinesi e di lunghi artigli affilati come rasoi-rispose Obi Wan,avvicinandosi di più al suo maestro,come se due centimetri in più di vicinanza avrebbero potuto giovare ad una narrazione più intensa.

-Obi ti ho già detto che solo perché non sono uguali a noi esseri umani,questo non significa che siano diversi da noi-lo rimproverò Qui Gon.

-Scusa Maestro- disse il giovane,abbassando il capo,ma lo rialzò quasi immediatamente quando il suo maestro ricominciò a raccontare.

Naturalmente la prima esperienza bellica non è mai uno scherzo per nessuno. Ti ritrovi con in mano un’arma e l’ordine di sparare su chiunque ci sia avversario. Non è così facile togliere la vita a qualcuno. Qui Gon ne sa qualcosa:quando infatti gli fu ordinato di recarsi assieme al suo gruppo in una zona disabitata del pianeta Morghen,zona poco soggetta a guerriglia, non aveva idea di cosa fosse la morte.

Quella volta non si fece male nessuno,ma li avevano talmente spaventati i caporali dell’esercito della Repubblica che nessuno di loro ricorda con piacere quella prima esperienza. Fra tutti Mace Windu fu quello che se la cavò peggio: tra tutti gli apprendisti lui era quello che aveva migliori basi teoriche (conoscenza del territorio,dei nemici,delle tattiche),ma in quanto a pratica….lasciava molto a desiderare. Per cui,in un’ispezione di un villaggio abbandonato, cadde dentro ad un pozzo,rompendosi di conseguenza una gamba,e,per sua disdetta,Qui Gon gli rovesciò addosso un calderone pieno di pece bollente…ogni tanto,quando era di cattivo umore,Mace gli rinfacciava che quella volta aveva tentato di farlo arrosto.

-Maestro,sarà molto complicata la missione di oggi-chiese Obi Wan con timore.

L’uomo lo guardò con affetto:-No,non ti preoccupare:le prime missioni su altri pianeti consistono in casi semplici,come il recupero di qualche animale domestico o di oggetti preziosi per conto di autorità locali-

Il bambino lo guardò sbalordito:-Ma missioni di questo genere le ho già svolte tante volte,perché mandarmi su altri pianeti se il tipo di incarico è sempre lo stesso?-protestò corrucciando la bocca.

-Perché,mio giovane padawan, in questo modo impari a conoscere nuove culture,vedrai che anche il modo di operare sarà completamente diverso dal solito-rispose Qui Gonn,appoggiando una mano sul capo del suo giovane allievo. Questi,rassicurato dalle parole del suo adorato maestro,tornò a guardare fuori dal finestrino con aria sognante.

 

# # #

 

Si buttò letteralmente sul divano,cercando di placare il suo cuore,ancora sotto sforzo dopo la lunga corsa. Era da più di sei mesi che lui e il maestro si trovavano in quel sistema: la loro presenza aveva portato scompiglio tra la gente di Slaidorn,capitale del pianeta Slugh, e molte missioni gli erano state affidate dai più alti dirigenti di quella piccola repubblica.

Il suo maestro era occupato quasi tutto il giorno e alla sera,quando ritornava dall’ennesimo incarico,era talmente stanco che a fatica riusciva a mangiare qualcosa,prima di crollare addormentato sul divano,di fronte al notiziario delle nove. Allora il giovane allievo,con quel poco potere che gli rimaneva,grazie alla levitazione sollevava il corpo di Qui Gonn e lo trasportava in camera da letto,adagiandolo sul letto,per poi rannicchiarsi a sua volta contro il corpo caldo del maestro e addormentarsi immediatamente.

D’altronde anche lui era estremamente occupato da due settimane a questa parte:a causa della disattenzione di un operaio,un intera cassa di Fizz Bubble erano fuggite: quest’ultime erano delle creature innocue ma molto preziose. Infatti erano in grado di depurare l’aria anche nelle zone più inquinate. Non erano più grandi di un pallone da calcio e si riconoscevano per i colori sgargianti delle loro pellicce, fucsia per le femmine e azzurro cielo per i maschi.

Su 350 esemplari ne aveva recuperati esattamente 349:il carico sarebbe ripartito l’indomani,ma gli addetti non si erano molto preoccupati della mancanza del numero 23:era una femmina piuttosto pigra che spesso e volentieri si rifiutava di compiere gli ordini che le venivano assegnati. Perciò anche se  Obi Wan non fosse riuscito a recuperarla, sarebbe stato regolarmente pagato, dato l’ottimo servizio che aveva fornito a quella società di depuratori d’aria.

Il ragazzino soffocò a stento uno sbadiglio e si apprestò a preparare la cena,quando un rumore proveniente dal salotto lo mise all’erta. Il suo maestro non sarebbe tornato prima delle nove e lui era l’unico ad avere le chiavi casa. Si concentrò,cercando di identificare il luogo dove si trovava l’intruso.

Mise mano alla spada laser e percorse il corridoio che separava la cucina dal salotto;rimase sorpreso quando lo vide deserto. Era tutto in ordine e la presenza estranea sembrava essersi volatilizzata.

Obi Wan si sedette con aria pensierosa per terra:non se l’era immaginato quel rumore,ne era certo!

Un sospiro di frustrazione uscì dalla sua bocca:forse era la stanchezza a giocargli cattivi scherzi,si era impegnato molto nell’ultimo periodo,non aveva avuto neanche un attimo di tregua.

Sconsolato si alzò in piedi e si apprestò a tornare in cucina quando un essere peloso gli si scaraventò addosso. Cadde a terra,picchiando la testa contro il tavolino vicino al divano,perdendo i sensi.

 

# # #

 

-Obi?-

 

-Obi Wan svegliati!-

 

Il ragazzino aprì lentamente gli occhi:-Ohh,finalmente ti sei ripreso,mio giovane padawan,stavo cominciando a preoccuparmi-

Qui Gon , seduto sul ciglio del letto,lo stava guardando sorridendo.

-Maestro,ma che cosa è successo?-chiese Obi Wan mettendosi lentamente a sedere e stropicciandosi gli occhi:gli doleva la testa in maniera terribile.

Il suo maestro rise e,dopo essersi chinato verso il basso,si mise in grembo una palla pelosa che tremava.

-Il Fizz Bubble numero 23-gridò il ragazzo,facendo soprassalire l’esserino che riprese a tremare più vistosamente.

-Shh, Obi non urlare che la spaventi,poverina. Deve aver fatto una lunga strada per arrivare fin qui-sussurrò Qui Gon,accarezzando con dolcezza il pelo della Fizz Bubble. Quest’ultima smise di tremare e cominciò a fare dei versi simili alle fusa di un gatto.

-Maestro,quella Fizz Bubble deve essere riconsegnata alla ditta di depurazione dell’aria. In questo modo completerò il mio incarico-

-Mhhh non penso che farai in tempo, il carico è già partito per la costellazione di Ambria-

Il ragazzino,deluso,si appoggiò al muro:aveva fallito la sua prima missione….

-Non è il caso di disperarsi,mio giovane padawan. La ditta,per la quale hai svolto la tua missione,era molto soddisfatta del tuo operato,aveva pure offerto un’extra per l’estrema velocità con cui hai recuperato tutti i Fizz Bubble. Non ti arrabbierai se ho rifiutato,vero?-

Il ragazzino sorrise:-Che cosa ne faremo della piccola Fizz Bubble,maestro?-chiese,cominciando anch’egli ad accarezzare la piccola palla pelosa. Quest’ultima sembrò gradire le attenzioni che le erano riservate e con un balzo si pose in grembo ad Obi Wan.

-Se non mi ricordo male,tra poco c’è il compleanno di Dar,pensi che apprezzerebbe questa creaturina come regalo?-

-Lo apprezzerà senz’altro!-

Qui Gon scompigliò affettuosamente i capelli al suo giovane allievo;poi si alzò in piedi:-Bene,ora che ne dice se ce ne andiamo a mangiare-

Un brontolio dello stomaco rispose per Obi Wan,che scoppiò a ridere,mentre seguiva il suo maestro in cucina.

 

# # #

 

Note:

 

mi scuso per l’abnorme ritardo,sta diventando una costante per questa ff e la cosa non mi piace affatto. Grazie a coloro che hanno commentato e  a coloro che leggeranno!

 

Anna Mellory

 

  
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