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Autore: Beatrix Black    01/11/2006    15 recensioni
Otto ragazzi, quattro coppie, un solo destino in comune.......l'Amore! Questa è un Draco/Ginny, Blaise/Hermione, Theodore/Luna, Harry/Pansy.
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Questa è la mia prima ff, quindi abbiate pietà. Sono finalmente riuscita a trovare la forza di postare questa storia, solo grazie alle ^^minacce di morte^^ di una mia amica di Msn….TITTY90!

Di cui sono stata eletta ^^FAN N. 1^^. Saluto i miei amici di Msn: Titty90, Gin92, Kila e Biz.

Dedico questa ff a Titty90 e alla mia migliore amica, che da lontano mi asseconda sempre nelle mie pazzie.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 1

 

 

 

 

Era arrivato molto presto quel giorno al quartier generale dell’Ordine della Fenice, tutto perché voleva essere sicuro di essere puntuale all’appuntamento che tanto gli stava a cuore.

Infatti, quel giorno, esattamente nell’ingresso di Villa Black, si sarebbero smaterializzate delle persone molto particolari che gli avevano chiesto un favore alla quale lui fu felice di dire di sì.

Scrutò l’orologio a pendolo, segnava esattamente le 9.59, ancora un minuto e sarebbero arrivati.

Si guardò un po’ attorno, poi ricontrollò l’orologio, ancora trenta secondi e sarebbero arrivati.

Venticinque secondi, venti secondi, quindici secondi, dieci, cinque e………CRACK!!!

Davanti a lui comparvero dodici persone, otto adulti e quattro ragazzi.

 

-Lucius, come sempre puntuale-

 

-Come sempre Silente, come sempre- fece l’uomo mostrando il suo solito ghigno.

 

-Signora Narcissa, che piacere vederla, come sta?-

 

-Molto bene professore, molto bene- la donna a differenza del marito aveva mostrato un dolce sorriso all’uomo.

 

-Charles, Grace, sono molto felice di vedervi. E’ andato bene il viaggio?

 

-Certo Silente è andato bene- fu il signor Zabini a parlare per entrambi.

 

-Ne sono lieto. Frederick, salve. Oh Caroline, la vedo in buona forma-

 

-Grazie Professor Silente vedo bene anche lei-

 

-Sì, anche se sento qualche acciacco ogni tanto- affermò sorridendo alla signora Nott

-John, Helen, vi do il benvenuto al nostro quartier generale- continuò il professore guardando nella direzione dei cognugi Parkinson.

 

-Molte grazie Silente- rispose l’uomo inchinando la testa in segno di saluto.

 

Silente diresse finalmente lo sguardo ai quattro ragazzi e sorrise apertamente.

 

-Ed ecco qua i vostri ragazzi! Draco, Blaise, Theodore, Pansy, come state?-

 

-Molto bene grazie- rispose Draco, cordialmente. Gli altri ragazzi fecero cenno di assenso confermando le parole del ragazzo.

 

-Ne sono felice, allora avete portato tutta la vostra roba?-

 

I ragazzi mostrarono i loro bagagli al Preside, che cominciò a guardare i loro genitori, facendo un grosso sorriso a tutti. Ma poi tornando più serio, si schiarì la voce e cominciò a parlare.

 

-Allora, nella lettera mi avete detto che avevate bisogno che vi nascondessi i ragazzi in un luogo sicuro, ora mi potete dire perché?-

-E’ semplice professore. L’Oscuro Signore vuole che i nostri ragazzi diventino Mangiamorte subito dopo la fine del loro settimo anno e noi non vogliamo che i nostri figli percorrano la stessa strada, che abbiamo deciso di percorrere noi, molti anni fa, e che ora ci pentiamo di aver scelto. Ma l’Oscuro ha deciso che intraprendano al più presto l’addestramento e la cosa non ci va, così abbiamo deciso di nasconderli da lui in modo che non possa addestrarli-

 

Lucius Malfoy era stato chiaro, quanto specifico e questo per il professor Silente era più che sufficiente. Era ormai da un anno che Lucius Malfoy, Charles Zabini, Frederick Nott e John Parkinson erano ufficialmente Mangiamorte e spie per l’Ordine della Fenice.

Avevano scelto quella vita al solo scopo di poter dare un futuro diverso ai loro figli, che in cuor loro non avevano assoluta voglia di diventare dei Mangiamorte.

 

-Sei sempre stato molto chiaro Lucius, è una qualità che ho sempre apprezzato in te. E devo ammettere che la tua risposta è stata più che sufficiente per me-

 

-Noi vogliamo solo il meglio per i nostri figli- intervenne Charles convinto.

 

-Il che significa che non desideriamo che diventino degli spietati assassini- asserì Frederick, stringendo la spalla di suo figlio Theodore.

 

-Esatto, loro non devono commettere i nostri stessi errori- fu John ora a parlare, mentre sua moglie aveva abbracciato la figlia come se volesse proteggerla da qualcosa.

 

-Sono molto felice della vostra scelta signori. Ma, scusatemi siamo ancora all’ingresso, volete accomodarvi?-

 

Silente fece cenno verso l’interno della casa.

 

-Ci piacerebbe molto, ma dobbiamo proprio andare. Abbiamo un appuntamento molto importante a cui non possiamo mancare. Riportiamo le nostre mogli a casa e poi andiamo-

 

Charles dopo aver parlato si avvicinò al figlio e con un mano sulla spalla lo salutò. Blaise rispose con un rispettoso “arrivederci Padre”, poi si lasciò abbracciare dalla madre.

I genitori di Theodore fecero più o meno la stessa cosa. Il padre di Pansy abbracciò la figlia, per poi lasciarla tra le braccia della madre che era in lacrime al solo pensiero di lasciare la figlia. Il marito l’ abbracciò nel tentativo di tranquillizzarla.

 

-Dai tesoro, non piangere, vedrai che starà benissimo-

 

-Ma John, la mia bambina...-

 

-Lo so, ma lo sai è la soluzione migliore per tutti, non sei d’accordo?-

 

La donna annuì, tornando ad abbracciare la figlia.

Lucius invece era stato il solito pezzo di ghiaccio come al solito e aveva solo stretto la mano a Draco, che di conseguenza si era affrettato a stringere. Mentre Narcissa aveva abbracciato il figlio, ma anche a lei cadde una lacrima; poi, Lucius aveva attirato la sua attenzione su di se, posando una mano sulla spalla di lei e sorrise dolcemente alla moglie, dicendo:

 

-Dobbiamo andare Cissy, forza, altrimenti noi faremo tardi-

 

-Ok- si avvicinò al figlio dandogli un bacio sulla guancia –Stammi bene Draco-

 

-Certo madre-

 

Poi dopo aver salutato Silente, si smaterializzarono lasciando i ragazzi da soli con l’uomo che gentilmente sorrise loro.

 

-Allora ragazzi, potete lasciare le vostre cose qui. Ve le farò trovare nelle camere che occuperete-

 

-Grazie, Preside- Pansy aveva aperto la bocca per la prima volta solo in quel momento e nel farlo si era trovata tremendamente a disagio. Forse per il fatto che aveva un po’ di timore nei confronti del loro Preside.

 

-Avete fatto colazione?-

 

I ragazzi mossero il capo negativamente.

 

-Allora venite con me, in sala da pranzo. Molto probabilmente ci dovrebbe essere di già la colazione servita in tavola-

 

Silente si avviò verso una porta chiusa non poco distante da loro, appena la aprì fece un largo sorriso a tutti i presenti.

In sala c’erano Harry, Hermione, Ron, Fred e George, Bill, i signori Weasley, Remus Lupin e altri componenti dell’ordine.

Appena i quattro ragazzi entrarono in sala, scese un silenzio glaciale, erano rimasti di sasso. Silente vedendo la loro reazione si affrettò a parlare.

 

-Buongiorno, come va?-

 

-Be...bene, ma professore co…cosa ci fanno loro qui?- chiese Hermione confusa, la vista di quei ragazzi l’aveva lasciata senza parole.

 

-Sono contento signorina Granger che mi faccia questa domanda. Allora, dovete sapere che i genitori di questi ragazzi mi hanno chiesto di nasconderli per tutto il resto dell’estate, e il posto migliore è questo secondo me-

 

-Sì, professore. Ma perché devono essere nascosti?- chiese Harry, alquanto perplesso.

 

-Perché noi non abbiamo nessuna intenzione di schierarci dalla parte dell’Oscuro Signore, entrando a fare parte della schiera dei Mangiamorte- fu Draco a parlare, lasciando un Harry incredibilmente sorpreso.

 

-Esatto, noi non abbiamo intenzione di diventare degli assassini- inveì Blaise a conferma delle parole del cugino.

 

-Non vogliamo essere costretti a fare una cosa contro la nostra volontà- Theodore era stato estremamente esplicito nel dirlo, aveva un tono che non ammetteva repliche.

 

-Noi vogliamo avere una vita normale, non vogliamo delle catene, vogliamo essere liberi di prendere le nostre decisioni. Si tratta della nostra vita- ora era stata Pansy a parlare e nel farlo gli occhi le erano diventati lucidi e sembrava sull’orlo del pianto, come se quelle parole le avesse tenute dentro di se per non so quanto tempo. Theodore le si mise accanto cingendole una spalla, nel tentativo di tranquillizzarla, aveva percepito chiaramente il suo nervosismo.

 

-Insomma mi pare che abbiano detto loro, tutto quello che c’era da sapere- Silente preferì concludere così la conversazione, secondo lui era la cosa migliore da fare.

 

In sala nacque un silenzio a dir poco imbarazzante, ma fu Hermione a rompere il ghiaccio alzandosi in piedi avvicinandosi ai quattro che osservarono ogni suo movimento non capendo cosa intendesse fare. Ma appena si fu posizionata davanti a loro allungò la mano e con un sorriso, sincero, disse:

 

-Benvenuti tra noi, sono contenta che siate qui-

 

Per un attimo rimasero senza parole dal gesto della mora, nei loro confronti, ma subito Blaise si affrettò a stringere la mano alla ragazza, mostrando un sorriso tra il divertito e il contento, che fece arrossire non poco Hermione. Subito dopo Blaise fu seguito a ruota da Pansy, Draco e Theodore, che finalmente sorrisero, ma non un sorriso di scherno, un sorriso sincero, che fece crollare le ultime barriere conflittuali che c’erano in sala, da parte di tutti. Si affrettarono a stringere la mano ai nuovi arrivati nell’Ordine della Fenice, dando ciascuno il loro benvenuto.

Per primi furono Remus Lupin ed i Weasley, poi arrivarono anche Harry e Ron. Harry e Draco prima di stringersi la mano fecero un lungo sospiro e poi sorrisero entrambi, si strinsero le mani e diedero un ultimo taglio al passato che avevano convissuto come nemici e che adesso cancellavano per dare inizio ad nuovo presente che li avrebbe visti come amici.

Dopo che tutti gli ebbero dato il loro benvenuto, si sedettero a tavola. Draco, Theodore e Blaise si sedettero su lato sinistro del tavolo, accanto a Harry, Ron, Fred e George, Bill e Remus; Pansy invece fu invitata da Hermione a sedersi accanto a lei e la ragazza accettò molto volentieri l’invito.

Silente rimase decisamente molto soddisfatto da quello che aveva visto e sedendosi anche lui cominciò una conversazione con Remus.

 

-Allora Malfoy, hai detto che non hai intenzione di diventare Mangiamorte, giusto?! Ma allora mi chiedevo che cosa avevi in mente di fare alla fine della scuola?-

 

Draco guardò Harry stupito da quella improvvisa domanda e poi dopo aver pensato alla risposta affermò serenamente:

 

-Avevo una mezza idea di entrare a far parte del corso Auror-

 

-Sì, ci avevo fatto un pensierino anch’io- intervenne distrattamente Blaise, mentre era alle prese con i suoi cereali.

 

-Anch’io- disse Theodore, mentre versava i suoi nella tazza.

 

-Potter perché fai quella faccia come se fossimo appena atterrati dalla Luna?- Draco guardò perplesso il ragazzo, infatti aveva una faccia alquanto indecifrabile.

 

-Eh? Ah! No, no niente di importante, sono semplicemente stupito. Non credevo che foste così-

 

-Non sai molte cose di noi Potter-

 

-Già, ma se questo è il vostro vero io, devo ammettere che mi piace!-

 

I ragazzi si guardarono tra loro, poi guardarono Harry e dopo poco iniziarono a ridere di gusto. Si stavano proprio divertendo.

 

-Allora potremmo anche dire addio ai convenevoli e darci del tu! Che ne dite?- chiese Theodore ancora ridendo.

 

-Direi che per me si può fare, per te Draco?- chiese Blaise.

 

-Certo, mi va bene-

 

-Allora, amici?- chiese Harry.

 

-Amici!- affermarono gli altro in coro.

 

In sala si fece silenzio quando la porta della stanza si aprì e fece entrare Ginny Weasley, che alla vista degli strani ospiti, spalancò gli occhi, poi si girò verso Silente e con fare allusivo chiese:

 

-Buon…giorno, mi sono forse persa qualcosa-

 

-Buongiorno Virginia. No, non ti sei persa molto a dirla tutta. Si da il fatto che il signorino Malfoy, il signorino Zabini, il signorino Nott e la signorina Parkinson si sono schierati dalla nostra parte rinunciando a diventare dei Mangiamorte-

 

-Ah…-

 

Ginny stette in silenzio un secondo, abbastanza per assimilare la cosa, mentre tutti la stavano guardando aspettando una qualunque reazione. Draco la stava osservando intensamente, non si spiegava il perché, ma aveva un assoluto bisogno di sentirsi accettato da lei e da quando era entrata non aveva fatto altro che guardarla provando un qualche cosa di strano all’interno dello stomaco che lo stava scombussolando, ma si affrettò subito a scambiarla per fame dato che non aveva ancora toccato nulla.

Poi, Ginny stupendo tutti si girò verso i ragazzi e mostrò il suo sorriso più bello che il repertorio in quel momento gli consentiva, facendo venire un colpo al cuore di Draco, che resistette per miracolo dal non sussultare, comunque in meno di due secondi era già diretta verso i ragazzi e stava stringendo loro la mano salutandoli, Quando arrivò a Draco, lui era rimasto talmente incantato da quella ragazza da non accorgersi di cosa stava succedendo intorno a se. Infatti quando Ginny arrivò da lui per stringergli la mano rimase immobile, ma si risvegliò dopo che Blaise gli ebbe dato una gomitata tra le costole risvegliandolo. A quel punto guardò la mano di Ginny, che ancora aspettava la sua e si affrettò a stringerla provocando ad entrambi un brivido lungo la schiena.

Ginny ripresasi da quell’emozione, che l’aveva colta di sorpresa, girò la tavola e andò a sedersi accanto a Pansy, alla quale si presentò e diede il benvenuto con un sorriso molto amichevole, che la ragazza ricambiò.

Ripresero tutti a parlare del più e del meno, tutti meno Draco che era intento ad osservare una Ginny alquanto sorridente e serena. Si costrinse a guardare la sua colazione e sorrise; Eh, sì! Questa nuovo presente gli piaceva, diede un’altra occhiata a Ginny, eccome se gli piaceva.

 

 

 

 

 

 

  
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