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Autore: Aven90    20/06/2012    2 recensioni
Salve! Dopo il successo (?) di ''The Darkness'' continuiamo la nostra passeggiata nell'orrore descrivendo una notte molto, ma molto particolare. Non sapevo se mettere giallo o arancione, nel caso ditemelo e correggo!
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il fantasma ci condusse infine al pianerottolo più alto del palazzo, esattamente come avevo previsto. Non sapevamo cosa stesse per fare e che intenzioni aveva, comunque sia io che Owen eravamo convinti che non avesse nessuna intenzione di lasciarci andare.

Infatti ci bloccò un attimo davanti il pianerottolo perché avremmo dovuto vedere lui che si metteva al centro del suddetto, congiunse le mani e cominciò a parlare con dentro di sé tutte le voci di tutte le anime del palazzo, agghiacciandoci ancora una volta il sangue: sembrava che tutto il livore e il desiderio di vendetta stava caricandosi su di noi, che avevamo la sola colpa di essere entrati nel loro mondo.

Il fantasma disse “Vi è stato detto che è stato stabilito che morirete tutti, ebbene, è così: dovevate essere puniti per i vostri crimini: Fred (e comparve lo spettro fluttuante di Fred). Fred, il vostro primo amico, è morto per la sua vanità, e a noi non piacciono le persone che come lui si credono padreterni solo perché sono più facoltosi.

Paul! (comparve lo spettro di Paul a stomaco aperto a sinistra di quello di Fred) il vostro secondo amico Paul è stato punito giustamente in quanto deve capire che insultare dando alle persone “pazzo” o “malato” è un’offesa per noi, che lo siamo davvero e non ci stiamo ad essere presi per il culo!

Mark! (comparve il corpo senza testa di Mark) Mark è stato punito come terza vittima in quanto si è reso colpevole di non aver creduto a quello che vedeva, pertanto da adesso in poi verrà straziato dalla gente alla quale non ha mai dato peso!

Tu, Owen! (un fascio di luce come di riflettore si abbatté su di lui, accecandolo) Morirai per non aver creduto in noi fantasmi quando te ne è stato presentato uno, e nello specifico era il fantasma di mia figlia, la mia bellissima Susanne!”, ed eccola apparire, gobba e col cuore pulsante in bella vista. Susanne disse supplicante “Perché mi hai respinto?”

Ma Owen si girò verso di me, che ero perplesso e non sapevo di quella storia, si giustificò in falsetto “No … ma ti giuro che non sapevo chi fosse, ed era stato dieci anni fa ad Halloween! La mia mente perversa mi ha convinto che tu non esistessi!”

Il fantasma rispose impassibile “Non ha importanza, adesso è troppo tardi per scusarsi.

Ed infine tu, Steven! (lo stesso fascio di luce si spostò da Owen a me) Tu sarai punito … perché … beh, perché hai violato la nostra proprietà di notte e a noi non piace la gente invadente, che attraversa la nostra casa non invitato!”

Poi allargò le braccia e magicamente apparvero tutti i fantasmi, noti e meno noti, e disse loro adesso con voce unica “Bene, figli di una patria che non ci ha voluto! Prendiamo le loro anime e banchettiamo alla faccia dei dottori!”

Forse non ho detto che per tutto il tempo del suo discorso , si è allargato sempre di più, probabilmente simboleggiando le nostre colpe che ci stavano schiacciando. Ma quello che più mi infastidiva era il fatto che io dovessi subire la massima punizione solo per essermi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato! Ero solo con i miei amici a fargli compagnia! Ma ormai non c’era più tempo per recriminare: un sacco di gente senza faccia e vestita nella tipica tunica bianca che ha contraddistinto tutti i pazienti ci stavano infilando a forza una camicia di forza piena di chiodi arrugginiti e storti.

“Oh no! Non c’è punizione peggiore! Moriremo agonizzanti!”, urlò Owen in preda al panico. Io mi rivolsi a tutti loro “Mucchio di stronzi! Perché non diventate materiali e ce la ragioniamo, eh? Facile fare i bulletto solo perché si è già morti!”, ma il signor David mi mise la mano di Paul (la riconobbi perché portava sempre un anello a teschio) in bocca e mi sussurrò “Taci, ragazzo. Non avresti mai dovuto vomitare su Fred, e lo sai! Ora sarai tramutato in fantasma e proteggerai con noi i nostri domini! Mentre i tuoi amici periranno straziati per tuuuuutta l’eternità! Visto che privilegi? Non sei contento?”

Io lo guardai e risposi sarcastico “Eh, contentissimo”, ma se io conoscevo il mio destino in anticipo, Owen era messo peggio, era la prima volta che lo vedevo piangere “Sob… e dire anche che avevo una signora ragazza… che ne sarà di lei?”

Io gli risposi “Potrai sempre infestare i suoi sogni”, e Owen rise rassegnato.

Sembrava finita per noi.

I chiodi arrugginiti stavano compiendo il loro lavoro, e già molti dei fantasmi che ci circondavano non vedevano l’ora di conoscermi meglio, visto che avrei avuto l’eternità a disposizione, quando all’improvviso spuntò il sole dall’unica finestra in alto sul pianerottolo.

Era arrivata la mattina, tutti nostri guai erano finiti, i fantasmi non reggono la luce del sole. Così il loro capo che ci aveva condotti fino a lì si coprì la testa, imitato subito dagli altri “Oh no! È un nuovo giorno! Voi non muovetevi, ci vedremo la prossima notte!” e sparì, prima che il sole lo inghiottisca.

Il bello era che sparì anche la camicia di forza e le ferite guarirono dunque all’istante.

Io dissi meravigliato “Evidentemente l’incantesimo è valido solo per la notte”

Ma Owen smorzò i miei entusiasmi “Già… ma chi è morto durante la notte non è stato altrettanto fortunato” e infatti controllammo il corpo senza testa di Mark che ancora grondava sangue, il corpo afflosciato (l’intestino col quale era appeso si era spezzato) di Paul sul tavolo bianco di lavoro del signor David ed infine Fred, ancora a terra e con in bocca l’ultima mela.

Io sospirai “Forse, se avessero resistito per tutta la notte … ma non pensiamoci più” e, guadagnata l’uscita, lasciammo ai custodi l’onere di identificare i cadaveri.

Per quanto riguarda noi, decidemmo di non raccontare mai a nessuno la verità di quanto accaduto quella notte, neanche ai genitori dei nostri amici. Non volevamo altre morti sulla coscienza, ma in ogni caso Mark, Fred e Paul trovarono il modo di farsi sentire infestando per vendetta tutti i nostri sogni.

Almeno fino ad oggi, giorno nel quale ho deciso di raccontare ciò che è successo. So per certo che loro vogliono così, infatti spero stanotte di dormire. Per questo ho deciso di condividere con voi quanto mi è successo: per far sì che non cadiate nel nostro stesso errore. Non provate mai a provocare i matti, o saranno loro a provocare voi, per sempre. 

 

FINE

   
 
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