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Autore: everlily    21/06/2012    22 recensioni
Love does that, Damon. It changes us.
Post 3x22, una quarta stagione alternativa.
Elena è in transizione. Da questo momento, per lei si apre un percorso attraverso i suoi lati oscuri che la porterà a cambiare, forse per sempre, la sua visione della vita e dell'amore.
Dal primo capitolo: "Sempre stretta in quell’abbraccio, qualcosa attirò il suo sguardo oltre la spalla di Stefan. Oltre il vetro di quella stanza asettica (una stanza d’obitorio realizzò, mentre un brivido le correva lungo la schiena), Damon la stava osservando, lo sguardo smarrito, frustrato, infuriato. E subito Elena sentì il suo cuore stringersi dolorosamente. Chiuse gli occhi un secondo, cercando di riprendersi dalla sofferenza che la vista di Damon le aveva procurato. Quando li riaprì, lui era sparito."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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15.

Love

Quando Damon aprì gli occhi vide solo un’immagine confusa. Talmente familiare, però, che non aveva bisogno di mettere completamente a fuoco per riconoscerla.

“E’ questo il paradiso dei vampiri?” – mormorò chiudendo nuovamente gli occhi.

La risata cristallina di Elena lo risvegliò di nuovo - “No, temo di essere solo io.”

Damon sentì un sorriso formarsi sulle sue labbra, mentre rispondeva a bassa voce - “Mi accontento comunque.”

“Tieni.” Prese il bicchiere colmo di sangue che Elena gli stava porgendo e, al primo sorso, sentì tornare abbastanza forze per mettere a fuoco i dintorni. Si rese conto di essere in camera sua, sdraiato sul grande letto, Elena accanto a lui.

La guardò con occhi interrogativi e preoccupati - “Cos’è successo? Sei … ?”

Elena lo aiutò a sistemarsi meglio sui cuscini, prima di proseguire - “Sempre un vampiro, sì. Cosa ti è saltato in mente, Damon?” C’era dolcezza nella sua voce, velata appena anche da una punta di apprensione.

Damon prese un altro sorso e lasciò andare la testa all’indietro sul cuscino. “Oh, lo sai. Fare l’eroe, salvare la ragazza. Quelle cose lì.”

Elena lo guardò seria e replicò in tono grave - “Sei tu quello ha avuto bisogno di essere salvato.”

Damon contrasse le labbra in una smorfia, e scosse la testa. “Quante volte devo dirlo? Non voglio essere salvato.”

“Beh, io non ho intenzione di lasciarti molta scelta” – ribatté decisa Elena.

Damon alzò lo sguardo su di lei, e quando lo trovò, di fronte a quella determinazione, non poté fare a meno di cogliere l’ironia e lasciarsi sfuggire un involontario accenno di sorriso.

“Questo è davvero un colpo basso detto da te” – ammise, prima di bere nuovamente.

Elena sorrise, prese il bicchiere ormai vuoto dalle sue mani e lo posò sul comodino, quindi si strinse a lui appoggiando la testa nell’incavo del suo collo. Pensava a quei terribili, lunghissimi, infiniti minuti in cui era rimasta immobile e inespressiva accanto a lui, prima che gli altri la raggiungessero dopo essersi lasciati sfuggire Klaus. Pensava al senso di devastazione e annientamento che aveva provato, prima che Bonnie la rassicurasse che tutto era andato secondo i piani. Pensava a quello, e rifletteva che, se all’idea di perderla per sempre, lui provava anche solo lontanamente le stesse cose … allora era molto più disposta, anche se non a giustificare, almeno a comprendere tanti dei suoi atteggiamenti.

Damon rimase un attimo assorto ad accarezzarle lentamente i capelli, prima di proseguire e chiederle, sospettoso - “Come … hai fatto?”

“Bonnie.” – sorrise tra sé Elena – “Stefan è venuto al ballo ad avvertirmi e, poco prima che Klaus mi rapisse, sono riuscita a parlare con Bonnie e l’ho convinta a non farlo. Per prendere tempo ed ingannare le apparenze, durante l’incantesimo ha rallentato il tuo processo di rigenerazione, senza però bloccarlo del tutto, come invece avrebbe dovuto. Ecco perché ci hai messo così tanto a riprenderti. E’ stata brava, molto brava. Tanto che per un po’ mi hai spaventato sul serio. Ma tornerà tutto normale nel giro di poche ore.”

“Mi ha fregato ... Piccola streghetta ingrata” – mormorò Damon tra i denti.

Elena alzò lo sguardo verso di lui e proseguì, non sapeva se più arrabbiata, preoccupata o semplicemente divertita - “Dice che adesso siete pari, e di non importunarla mai più con le tue insane idee.”

Il voltò di Damon fu attraversato da un ghigno beffardo. “Non posso assicurare niente.”

Aggrottò leggermente la fronte. “Perché Elena? … Avresti potuto …”

Elena lo interruppe, e gli prese il volto tra le mani. “Non lo capisci?”

Damon posò la mano sulla sua, ed Elena ne percepì il leggero tremito. I suoi occhi scuri brillavano, fermi nei suoi, mentre proseguiva con voce dolce – “Non ho bisogno di nessuna strana magia nera per tornare umana. Tu sei ciò a cui mi sono aggrappata, ciò che mi ha fatto vedere attraverso la mia parte migliore, ed anche quella peggiore. Tu mi fai tornare umana.”

“Ti amo, Damon.”

Lo sguardo di Damon di fronte a quelle parole andò a scuoterla nel profondo in un modo che mai avrebbe immaginato. Stupore, smarrimento, speranza, desiderio, bisogno … questo e molto altro attraversò in quell’istante i suoi occhi di ghiaccio, meno freddi e più ardenti che mai.

Elena appoggiò la fronte sulla sua e mormorò di nuovo, come per rassicurarlo che non fosse stata un’illusione – “Ti amo.”

Mentre, ritrovando in un secondo tutte le forze, Damon le stringeva forte i fianchi per attirarla ancora più contro di sé, e cercava le sue labbra per trovarvi un nuovo, finora sconosciuto, senso di appagamento, Elena sapeva che l’avrebbe fatta soffrire, e resa felice ogni oltre immaginazione.

Perché lui la divorava, e al tempo stesso la rigenerava ogni volta.

Sapeva che ci sarebbero stati fin troppi ostacoli sulla strada, ostacoli che a volte avrebbero affrontato insieme ed altre in cui lui avrebbe ancora dato di matto. Sapeva che non sarebbe mai stato facile, o meno esasperante, intenso e complicato di come era stato fino a quel momento. Sapeva che avevano molte sfide davanti a loro.

Ma al momento, ciò che importava era altro. Erano le sue labbra, che assaporavano, avide, ogni più nascosto angolo della sua pelle. Era il suo sguardo, perso dentro di lei. Erano i loro respiri, che si mischiavano e si rincorrevano, dopo essere stati soffocati troppo a lungo. Erano le sue mani, che esploravano, dolci e possessive, la geografia delle sue forme, andando a prendersi ciò che era finalmente suo di diritto. Il suo corpo, il suo intero essere.

Per tutto il resto, avevano l’eternità.


Spazio autrice:

Spero che vi sia piaciuto il percorso che ho immaginato per Elena, almeno quanto a me è piaciuto scriverlo.

Si sa che Damon, a differenza di Stefan, ha ritrovato la sua umanità proprio grazie a Elena, e mi piaceva pensare che, in un certo senso, può essere così anche per lei.

Spero che tutto abbia un senso, ma se ci sono punti (anche nella successione degli eventi finali che, per lasciarvi un pochino più sulle spine, ho volutamente mescolato e omesso) che non vi sono chiari, non esitate a recensire e risponderò al mio meglio a tutte le vostre domande.

Spero anche che vi sia piaciuta la svolta che ho dato ad Elena, e che l’abbiate comunque trovata coerente. La verità è che io nel suo personaggio vedo del carattere e della determinazione di fondo, solo che lei, sempre sballottata qua e là, non ha ancora avuto modo di esplorarlo e mostrarlo a dovere, e spero che la 4° stagione ci dia finalmente un’eroina più decisa e consapevole di quello che è e, soprattutto, di quello che vuole. Plecca, ti prego, non mi deludere.

Di solito non sono una grande fan dei finali sdolcinati, ma mi sembrava giusto che i due avessero almeno un momento di felicità … anche se qualcosa mi dice che la nostra coppia preferita ne dovrà davvero affrontare molte.

Ringrazio sentitamente tutti voi che mi avete seguito e soprattutto recensito! Anzi, vi invito nuovamente a lasciare una recensione, sia critica che positiva, ci vuole davvero poco e rende felice chi ha scritto questa storia ... ;) E’ stato un bell’esperimento scrivere questa ff, un esperimento che forse avrò voglia di ripetere, non si sa mai … E’ ancora lunga da qui a ottobre!

Un bacio e un abbraccio a tutte!

   
 
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