Le
cose accadono anche grazie alla fortuna…
Se
riesci a farle durare è perché hai talento.
(Whoopi
Goldberg)
<< Make Your Choice - Bingo >>
Sala
Mensa – Holy Grail School
La
sera incontrò i suoi amici della torre, insieme commentarono i ricordi
frammentari della serata a Helsinki e cercarono di ricordare cosa fosse
effettivamente successo a ognuno di loro quella sera ma non ottennero risultati
soddisfacenti.
Il
resto della scuola aveva trascorso il fine settimana a commentare i particolari
più piccanti del Midnight Blue e, strano a dirsi, l’atteggiamento di Amy era
stato parecchio gradito: per la prima volta da quando aveva messo piede alla
Holy Grail School la rossa si era comportata come una normalissima sedicenne
abbandonando la maschera, così dicevano, da “inavvicinabile risolutrice del
problema Evangeline”.
Amy
non fu la sola a notare che, da dopo la festa, il numero di persone che la
salutavano per i corridoi era cresciuto in maniera esponenziale…
Alcuni
erano curiosi di sapere quando ci sarebbe stato un nuovo
evento.
Altri,
suoi compagni di classe con cui non aveva mai scambiato più di qualche parola,
si sedevano al suo tavolo e scambiavano quattro
chiacchiere.
Fino
a quel momento con Lily, Abby e Althea non erano mai state accolte dal resto
della scuola per via dei loro caratteri vagamente bizzarri ma dalla sera del
Midnight tutto era cambiato… Lily la chiamava “popolarità di riflesso”, per Amy
si trattava di “lecchinaggio spudorato”.
-
Io non ci vedo niente di buono in questa storia. – disse Althea, puntando la
punta della sua forchetta in direzione di Lily, esponendo il suo punto di vista
al resto dei compagni - Credi che tra qualche tempo non vorranno qualcosa in
cambio? Ricordati che la popolarità non è gratis. –
-
Non vi sembra di esagerare? – fu la laconica risposta di Drew che,
improvvisamente attirato dagli sguardi ammiccanti di una ragazza del sesto,
rischiò quasi di strozzarsi con la sua insalata – Credo di essere appena stato
agganciato da una più grande… Ritiro tutto: questa storia mi piace, continua
così Amy! -
-
Ditemi: ho per caso un cartello con la scritta “scema” attaccato in fronte?
Oppure è la mia faccia a suggerire questa idea a quel branco di zotici
approfittatori? – sbottò improvvisamente la rossa lanciando occhiate di fuoco a
chiunque stesse guardando nella loro direzione e provocò un mezzo infarto a un
paio di ragazzini del secondo che, in preda al panico, abbandonarono a metà la
cena fuggendo terrorizzati oltre le porte della mensa - Da queste parti
v’insegnano anche cos’è la privacy o
vi spiegano soltanto come catturare una stupida fatina?! –
-
Cerca di non farti saltare i punti ok? Non mi va di vederti ancora sdraiata in
una pozza di sangue. – Lily rabbrividì al solo ricordo, poteva ancora vedere e
sentire l’odore del sangue di Amy se ripensava a ciò che aveva visto quel giorno
- Non ci ho dormito la notte! –
Amy
le scoccò un’occhiata ironica e, sogghignando appena, le disse: - Scusa se non
ho pensato agli effetti benefici del tuo sonno ristoratore… Ero troppo impegnata
a non far uccidere White dal mio Divoratore! –
-
Acida! – sbottò l’altra, facendole una linguaccia prima che sul suo volto si
materializzasse l’espressione tipica di chi si è appena ricordato di qualcosa -
A proposito… chi diavolo era quel tizio? L’ho trovato semplicemente inquietante!
–
-
Segreto. – sogghignò nuovamente la rossa, inforcando le ultime penne
all’arrabbiata rimaste nel suo piatto, sotto lo sguardo deluso della moretta
seduta di fronte a lei.
-
Ho fatto qualche ricerca sui Divoratori… Dopo l’incidente ero curiosa di capirci
qualcosa. – li interruppe Abby, sentendo già le guance ardere per l’imbarazzo
mentre gli altri catalizzavano la propria attenzione su di lei – Ho letto che un
divoratore molto antico può rievocare interi ricordi se ritenuti terrificanti
dalla vittima in questione. –
Sui
volti dei presenti si materializzò un’espressione terrorizzata, se ciò che
avevano visto era un ricordo allora era molto probabile che Amy fosse rimasta
sconvolta da ciò che le era successo.
Di
punto in bianco la rossa si alzò e annunciò agli amici che doveva tornare in
infermeria… Si era improvvisamente ricordata di un dettaglio che, sino a quel
momento, aveva stupidamente trascurato.
s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s
Infermieria
– Holy Grail School
Amy
arrivò in infermeria con il fiatone… Maledisse se stessa per aver trascurato gli
allenamenti a quel modo: non le era mai capitato di ridursi in quello stato per
un paio di scalinate fatte di corsa.
Si
ripromise di riprendere gli allenamenti con il resto dei Sigma il prima
possibile. Aveva comunque una guerra da vincere.
Spalancò
la porta, senza curarsi di bussare e sorprese Emily alle prese con l’inventario
delle pozioni.
La
donna le riservò un’occhiata sorpresa, la osservò per qualche istante e quando
vide che a occhio e croce non aveva niente di strano, abbandonò il suo compito
per avvicinarsi alla rossa: - Che ci fai ancora qui? Sei l’unica persona che,
anche da sana, vuole trascorrere il suo tempo… -
-
Devo vedere il pugnale. – replicò immediatamente Amy, senza perdere altro tempo,
interrompendo la frase all’infermiera che le riservò l’ennesimo sguardo
stralunato – Adesso Emily! -
-
È stato consegnato alle autorità… cosa te ne fai di quel coso? – domandò l’altra
tornando a svolgere i propri compiti, incuriosita visibilmente dalla strana
richiesta della ragazza, quindi puntò nuovamente lo sguardo sulle sue scorte di
pozioni curative ed attese pazientemente la risposta della
rossa.
-
Dovevo verificare una cosa. - rimuginò a lungo sul da farsi, riempì Emily di
domande per chiarire ogni dubbio, quindi decise di recuperare quell’affare
usando ogni mezzo a sua disposizione – Mi toccherà oliare qualche ingranaggio…
Quel pugnale deve essere mio.–
Com’era
arrivata, Amy se n’era andata, nel giro di qualche minuto.
Emily scosse la
testa sorridendo, borbottò tra se e se qualche frase sull’esuberanza giovanile e
scoppiò a ridere pensando a quanto Amy le ricordasse se stessa appena qualche
anno prima.
s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s-s
Serra
n°5, Cortile Interno – Holy Grail School
Amy
era certa di trovare nelle serre la calma e la quiete di cui aveva bisogno in
quel momento: doveva riflettere a lungo su come agire, non poteva combinare
altri disastri, soprattutto per dimostrare a se stessa che non era più
l’incapace che si era dimostrata negli ultimi tempi.
Recuperò
al volo il suo cellulare e compose al volo il numero di un suo fidato compagno
del MIT, dopo un paio di squilli a vuoto, la voce del suo vecchio amico le
rispose vagamente assonnata: - Hey Sky… Scusa l’ora ma ho un disperato bisogno
dei tuoi favori! -
Dall’altra
parte, Amy udì chiaramente la risata del ragazzo che si fece sfuggire un ultimo
sbadiglio mentre accendeva al volo il computer: - Dimmi tutto ragazza.
-
La
rossa recuperò al volo carta e penna.
Si
sarebbe scritta i punti salienti del rapporto e avrebbe atteso, cercando di
contenere al meglio l’emozione, il rosso che le riferiva per filo e per segno la
descrizione dell’oggetto in questione: - Qualcuno ha tentato di uccidermi mentre
ero in classe… Mi serve la descrizione al volo del pugnale che hanno usato per
colpirmi e qualche dettaglio riguardo le indagini. –
-
Ed ovviamente nessuno deve sapere che tu lo vuoi giusto? – ridacchiò il ragazzo
dall’altra parte della cornetta, Amy poteva chiaramente sentire le dita del
ragazzo digitare freneticamente sulla tastiera del pc – Strano… Hanno secretato
i documenti. –
-
Per un incidente scolastico? – replicò la rossa sorpresa, al MIT avevano accesso
praticamente a qualunque file presente negli archivi di tutte le organizzazioni
mondiali, - Va beh, prova ad accedere con il mio account. Tango, India, Foxtrot,
Oscar, Victor, Romeo, Alfa, Tango, Sierra, Alfa, Victor, Uniform, Lima, Tango,
Uniform, Romeo, Echo, Sierra. –
Sky
scoppiò a ridere, digitò con cura la password dell’account della rossa ed attese
la risposta dal server: - Tifo Vratsa Voltures? Originale come password… Ma
niente da fare. –
-
E che cavolo… – sbottò infastidita la rossa, Amy ritenne quell’inutile
contrattempo uno spreco per la sua già poca pazienza, avrebbe fatto un ultimo
tentativo, dopo di che entrambi avrebbero iniziato ad usare l’artiglieria
pesante – Prova con Phedra Jhons e “Vivaldi’s Requiem”. –
-
Chi sarebbe questa Jhons? Non credo di conoscerla. - dopo un paio di click,
l’agente del MIT sembrò soddisfatto nel dichiarare che era entrati nel sistema
ed ogni documento presente nel dossier era stato copiato e secretato nuovamente.
-
È uno dei miei innumerevoli alias. – spiegò lei, tagliando corto sulla
questione, non avevano tempo da perdere in chiacchiere – Quindi? Cosa dicono?
-
-
Non poi molto… Hanno raccolto qualche testimonianza e dopo il tuo scherzetto
interdimensionale con il divoratore non sono riusciti ad identificare il
mandante. – decretò il moro dopo qualche secondo, con un vago tono di rimprovero
che la rossa riuscì vagamente a cogliere - In compenso il regalino che ti hanno
fatto i cattivi è rimasto in Austarlia per “accertamenti vari”.
–
Amy
sospirò rincuorata, almeno non le sarebbe toccato fare il giro del mondo per
recuperare quell’affare, segnò un paio di parole sul foglio che aveva davanti
poi gli chiese se erano state scattate delle foto.
-
Te la sto mandando proprio adesso. – replicò il moro soffermandosi per qualche
istante sulla forma del pugnale - Bell’oggettino, peccato per quell’affare
incastonato nel manico… Lo trovo inquietante. –
-
Bingo! – replicò Amy soddisfatta, non appena fu in grado di vedere chiaramente
l’immagine apparsa sullo schermo del suo telefono, iniziò a saltare per
l’euforia e rise per il colpo di fortuna che aveva avuto - È esattamente ciò che
stavo cercando! -