Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Domino_Tabby_    14/11/2012    4 recensioni
Una semplice ragazza compare alla magione Phantomhive, salvata dal maggiordomo Sebastian.
Questo nuovo membro della servitù cambierà la vita ai personaggi?
Rieccomi (purtroppo) con una nuova fic...ora potete disperarvi.
"Non piansi, era inutile.Avevo sprecato le mie lacrime troppe volte.
Le preghiere non bastavano per sopravvivere."
***
"Nessuno mi può capire perché nessuno ha mai provato.
Io sono un rifiuto lasciato sul ciglio della strada, calpestato da tutti e ignorato.
Una cartina che aspetta il giorno in cui il vento la spazzerà via."
***
Spero di avervi incuriosito,
Adieu Chers Lecteurs!
-Tappy
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti. Per prima cosa annuncio che questo sarà il capitolo conclusivo.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito fino ad adesso <3



Una persona normale si sarebbe alzata e avrebbe riso, pensando fosse uno scherzo.

Una persona normale si sarebbe alzata e si sarebbe messa a correre via.

Una persona normale sarebbe scoppiata a piangere, ma io...non sono una persona normale.

 

Ti puoi confondere tra la folla con il tuo aspetto esteriore, uguale a quello di tutti, ma solo te stesso sa che dentro sei diverso, e io lo sapevo.

 

Dopo tutte le cose che avevo passato, la fame, il dolore, la gioia, la solitudine, la paura, non ero più una qualsiasi giovane donna comune.

 

Io rimasi lì a fissarlo nei suoi occhi indemoniati.

-Hai paura?- mi chiese senza muoversi di un passo.

 

I tuoni risuonavano per tutta la villa immensa, spezzando e squarciando il cielo notturno coperto di nuvole uniformi nere.

 

Scossi la testa, decisa come non mai.

Fui io che feci il primo passo verso di lui, rimettendomi su un po' traballante.

 

Non piangevo più, ma gli occhi mi bruciavano tremendamente.

Sfiorai con il palmo della mano la sua guancia, per poi accarezzargli il viso.

 

-Sono un demone, devi avere paura.- era immobile come una statua.

Io continuai ad accarezzarlo.

 

-No, io ti amo.-

Solo a quel punto Sebastian mi rivolse un sorriso, scoprendo i canini leggermente appuntiti.

 

-Tu ami il maggiordomo che sono adesso, non il vero me.-

-Io mi sono innamorata del vero te, quello che si rivela quando non è al servizio.- ribattei.

 

Lo abbracciai, un po' titubante, quasi avessi paura che si potesse trasformare in quella bestia orribile da un momento all'altro.

 

Premetti il viso sul suo petto, inspirando il suo odore familiare.

Il moro mi scostò i capelli di fronte e cominciò a pettinarli dolcemente con le dita.

 

-Non mi importa ciò che sei, tu per me sarai sempre Sebastian.-

 

Mi baciò la fronte per poi stringermi ancora di più a se stesso.

I suoi occhi ritornarono quelli che avevo sempre visto.

Poi mi raccontò tutto, di come Ciel l'aveva evocato, del patto stipulato e soprattutto del fatto che poteva stipularne uno anche con me.

 

-Potresti vivere per l'eternità, insieme a me.- mi disse con voce suadente in un orecchio.

 

Quelle parole mi rimbombarono in testa.

Come in una fiaba, 'e vissero felici e contenti per l'eternità'...” pensai.

 

Infatti non era male come idea, mi bastava solo desiderarlo ed era fatta.

 

-Tu mi ami?- chiesi rivolgendo lo sguardo al pavimento.

 

Lui non disse niente.

Mi prese per le spalle e mi sbatté al muro, mentre il mio cuore cominciava a pulsare sempre più forte.

 

Mi baciò, schiudendo le labbra, introducendo la sua lingua nella mia bocca.

Mi cinse i fianchi sempre di più mentre cominciava a mordicchiarmi il labbro inferiore.

 

-Si.- mi bisbigliò in un orecchio.

 

Rimanemmo in silenzio per quelle che sembravano ore, finché ad un certo punto decisi di rompere quella pace.

 

-Sebastian, io voglio fare un contratto con te.-

Le sue pupille si dilatarono, colorandosi di un porpora sinistro e tetro, mentre l'iride assomigliava a quella di un felino.

Agli angoli delle sue labbra si formò un ghigno.

 

-Ma prima devi dirmi perché mi hai salvato da quel vicolo.-

Il suo sorriso si spense quasi subito, i suoi occhi ritornarono gli stessi.

 

-Io, ti ho visto una sera, mentre sbrigavo certe commissioni, e mi sentivo..attratto dalla tua anima, dal tuo viso, da te. Non pensavo ad altro e così il padroncino mi ha permesso di raccogliervi dalle grinfie della morte.-

 

Rimasi a riflettere per un po'.

Ero piuttosto sbalordita dalla azione del bocchan.

Non era facile capire cosa passasse per la testa a quel marmocchio.

 

Inghiottii bile, mentre stringevo i pugni convulsamente.

-Sebastian.- dissi solo il suo nome, ma egli capì all'istante.

 

Chiusi gli occhi e cominciai a respirare affannosamente.

Fui trasportata in un turbinio di penne nere, mentre la voce del demone mi pareva essere lontanissima.

 

-Yes, my lady.-

 

Per pochi secondi smisi di respirare.

Come un formicolio mi pervase tutto il corpo, per poi sparire lentamente.

 

Aprii gli occhi ma non ero nella sala dei servitori.

Ero nella sala da ballo, quella del sogno.

 

Una luce calda illuminava la stanza, mentre suonava una musica lenta che non avevo mai sentito.

Era come se riproducesse il canto degli uccelli nella foresta.

 

Le persone ballavano un lento, guardandosi negli occhi e facendo volteggiare i vestiti lunghi e galanti.

 

Un gentiluomo mi tese la mano, come per invitarmi alla danza.

Accettai, posando la mia mano ricoperta da un guanto nella sua.

 

L'orchestra cambiò melodia, riproducendo quel Valzer diabolico del sogno.

Volteggiai e ballai insieme a quel giovane uomo.

 

Risi e scherzai, godendomi la festa.

Avevo la sensazione che il ballo fosse stato tenuto per me, che ero io la stella di tutto.

 

Passarono ore , forse giorni, ma io non mi stancavo mai di ballare e divertirmi.

 

L'orchestra aveva riprodotto ogni volta un brano diverso, come se ne sapesse ad infinità.

 

Ad un tratto una voce raccapricciante riempì la stanza.

-Sei tu la stella di questa notte pazza.- disse rivolta a me.

 

Con un sorriso quasi psicopatico presi i due pugnali che un cameriere mi stava porgendo.

Senza esitazione mi fiondai sul gentiluomo con cui avevo ballato e gli conficcai l'arma nel petto.

Feci così con tutte le persone presenti, disegnando un tappeto rosso sangue per terra, accorgendomi che nessuno opponeva resistenza.

 

 

Li squarciai tutti, rompendo quell'involucro chiamato 'corpo'.

Li colpii finché non sentii tutte le loro ossa fare un sonoro crack.

Ero al limite della pazzia.

 

Ridendo come una ossessa mi accasciai a terra, mentre le risa diventavano singhiozzi.

 

-Cosa ho fatto?- sussurrai.

Avevo la faccia sporca di sangue, completamente rossa.

Chiusi gli occhi azzurri, maledicendomi mille e mille volte, finché non sentii una mano posarsi sulla mia spalla.

 

Mi girai e vidi Sebastian con un ghigno in viso.

Si tolse il guanto e senza esitazione posò il palmo sulla mia fronte, tirandomi leggermente la testa indietro.

 

Fu come essere trafitta da cento spade contemporaneamente.

Il mio corpo sembrò bruciare.

 

Urlai dal dolore con tutto il fiato che avevo in gola, pregando il maggiordomo di finirla, che mi faceva male, troppo male.

Svenni dal dolore nell'istante in cui una ondata di vento piacevole mi investì in piena faccia.

 

Quando mi risvegliai non ero più nella sala da ballo, non avevo nemmeno il vestito strappato e macchiato.

Mi trovavo vicino al tavolo dove avevo stipulato il patto, distesa a terra.

Il moro mi guardava con un sorriso.

 

Mi sentivo potente come non mai, agile e forte, in grado di fare qualunque cosa.

Ero diventata un demone.

 

Mi alzai in piedi e mi appoggiai al tavolo.

-Come ti senti?-

 

Io lo fissai nei suoi occhi indemoniati.

-Nuova.- risposi secca.

Mi guardai nello specchio vicino alla porta.

 

I miei occhi erano color porpora e i canini erano molto sporgenti.

-Sebastian, ho fame.-

 

Egli ghignò.

-La prima anima divorata non si dimentica mai.- sussurrò prendendomi la mano.




SPAZIO AUTORE:
Mi sembra quasi impossibile che la fic sia finita.
Mi sono davvero affezionata a Charlotte, sinceramente.
Non so davvero come ringraziarvi per aver letto e recensito la storia.
Voi non avete idea di come io mi sento onorata.
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite\ricordate\preferite e\o hanno recensito.
Spero ci rivedremo! <3
-Tappy :3


 

  
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