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Autore: Cap_Kela    21/06/2007    3 recensioni
Quando una ragazza del XXI sec. riapre i suoi occhi smeraldo si ritrova, insieme al suo fratellino, nel XVII sec. in un piccolo porto nei pressi di Tortuga...
"Benvenuta ai Caraibi Tesoro!"
=In ristrutturazione =P
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'UNTITLED'
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Nota delle autrici:

 

Ed eccoci di nuovo qui!! ^^

Nuovo Capitolo!

Dopo il “mezzo litigio” che intenzioni avrà il Capitano?

Se la sarà presa davvero?

Di cosa su tratta questo evento al quale non può mancare??

Leggete e lo saprete!!

 

Un bacione e a presto!!!

Kela and Diddy

(Capitana and Capo)

 

 

Capitolo 11

Arrivo a Port Royal.

 

Il giorno seguente il vento favorevole ci permette di raggiungere Port Royal nel pomeriggio invece che alla sera.

Al momento dell'attracco al porto mi trovo sul ponte e guardo Dylan che si diverte un mondo a sperimentare su delle funi dei nodi che gli ha insegnato personalmente Jack.

Nel momento in cui la nave è definitivamente stabile per la scesa a terra vedo il Capitano posizionarsi sulla pedana.

Esattamente un istante prima di mettere piede a terra si gira verso di me, mi guarda per una manciata di secondi e poi scende.

L’osservo per tutto il tempo nascosta dietro un intreccio di cime, nel frattempo tengo d’occhio anche il piccolo teppista nell’evenienza che combini qualcosa che non deve.

E’ costretto immediatamente ad arretrare perché un uomo e una ragazza gli vengono incontro salutandolo calorosamente, si parlarono per un po’ e poi Jack li fa salire.

Per evitare di dover rivolgere la parola al Capitano vado in cucina, faccio finta di essere indaffarata e mi rifugio lì per quanto posso.

Spero che non venga almeno qui!!

Ormai è quasi ora di servire la cena. Preparo i piatti sul tavolo della cucina e attendo che uno dei pirati venga a prenderli per servirli nella sala da pranzo come al solito.

Esco dalla cucina molto all’erta e mi dirigo verso il ponte.

Passeggio lentamente guardando in ogni angolo con attenzione, cerco anche mio fratello che ho perso di vista quando mi sono nascosta ma non lo trovo, sarà già a tavola…

Alzando lo sguardo vedo Jack e i due nuovi ospiti che parlano ancora nei pressi di un boccaporto.

Sperando che non mi abbiano visto cerco di tornare in cucina, mi muovo furtiva in punta di piedi per non attirare la loro attenzione ma ad un certo punto la ragazza mi indica ed esclama ad alta voce: "lei...LEI POTREBBE ESSERE PERFETTA!!!"

Con passo svelto mi viene incontro e si presenta: "Molto piacere, io sono Elizabeth... ho un grossissimo problema... ti andrebbe di aiutarmi a risolverlo?"

Un pò sorpresa rispondo: "I-io sono Jennyfer... ti aiuto volentieri, ma prima devi dirmi di cosa si tratta, se no non posso aiutarti!”

In quel momento Jack si avvicina a me e alla giovane seguito poi dall’altro ragazzo che si presenta cordialmente: "Il mio nome è William Turner, sono un amico di Jack!"

Rispondo con un sorriso: "Piacere io sono Jennyfer!"

ELIZABETH: "Ora ti spiego il motivo del mio affanno, domani io e Will ci sposeremo. Una mia amica doveva farci da damigella, ma si è ammalata e non ho trovato nessuna che la potesse sostituire..."

Interviene WILL: "Ti saremmo grati in eterno se tu accettassi di prendere il posto dell'amica malata di Elizabeth!"

Jack alle spalle di Will mi fissa insistentemente per cercare di capire la mia decisione.

Sono visibilmente in imbarazzo.

Nooo Jack non mi deve vedere così!!!

IO: "Bhè... non saprei.."

ELIZABETH: "Ti prego!!!"

IO: "Ok... però io oltre a questo non ho altri abiti..."

ELIZABETH: "Non preoccuparti, a quello ci penserò io!"

Dopo aver accettato con gioia di aiutare i futuri sposi Jack li invita a cenare con noi.

La serata trascorse abbastanza serenamente.

Spiego brevemente cosa dovevo fare il giorno dopo a Dylan che era ancora all’oscuro di tutto.

Mi ha scongiurato in tutti i modi di poter venire anche lui e Will è stato molto cortese ad invitarlo.

 

Dopo mangiato Elizabeth ci invita a trascorrere la nottata nella loro villa.

Vuole conoscermi meglio dato che non sa neanche chi sono ed il giorno dopo avrei dovuto farle da damigella.

Jack invita Will a passare quella notte con lui, avevano in mente una specie di “addio al celibato” credo…

Io ne sono moooolto felice e accetto di trascorrere la notte a terra portandomi anche Dylan.

Dopo 10 minuti di cammino, arriviamo davanti a un enorme cancello nero, Will lo apre causando un forte cigolio, poi ci invita a entrare.

Due file di 5 colonne conducono ad una gradinata e alla porta principale.

Entrati noto il grandissimo atrio e subito arrivano alcune domestiche che prendono le varie giacche. Tutte tranne quella del Capitano che con uno sguardo “omicida” fa capire che non vuole togliersela.

ELIZABETH mi prende sotto braccio e dice: "Ora dobbiamo parlare un pò di cose da donne !!! Ci vediamo dopo!!"

Jack e Will ci danno la buona notte e scompaiono in pochi secondi dalla nostra vista, avvertendoci di non aspettarli, perché faranno molto tardi.

Io e la futura sposa saliamo la grande scalinata che ci conduce fino alla sua camera.

Una delle camere più suntuose che abbia mai visto in vita mia: ci sono fiori che ornano i mobili tirati a lucido, lampade costose, una finestra enorme munita di balconcino che si affaccia sul porto di Port Royal, tende ricamate come le lenzuola e i centrini definite dalla iniziale E.S., che domani diventerà E.S.T. (Elizabeth Swann Turner) e un armadio gigantesco sul fondo della stanza.

ELIZABETH: "Bene dobbiamo trovare cosa metterti per domani... che colore ti piace di più??"

Le sue parole portano alla realtà la mia mente che si era dispersa in tutto questo lusso sfrenato.

IO: "Ehm…Non ho un colore particolare... però preferisco l'azzurro!"

Ti prego fa che non sia un colore rosa confetto, ti prego fa che non sia un colore rosa confetto, ti prego fa che non sia un colore rosa confetto!!!

ELIZABETH: "Perfetto!!"

Tira i ganci delle due enormi ante ed inizia a frugare nel possente armadio.

Sono abituata a vedere case grandi, ma non con uno stile così "antico".

E' spaziosa, elegante, raffinata… Proprio la mia stanza ideale!!!

ELIZABETH: "Posso farti una domanda? Se non sono indiscreta…"

IO: "Certo!"

ELIZABETH: "Come hai fatto a finire sulla nave di Jack?"

0.o E adesso cosa gli rispondo??? Non so se faccio bene a raccontarle tutta la verità sul luogo o il tempo da cui provengo e sulla mappa…

IO: "Ero prigioniera su una nave che Jack ha attaccato! E dopo lo scontro tra le due navi mi sono ritrovata prigioniera a bordo della Black Pearl"

ELIZABETH: "Ah… ma ho notato che voi due non vi rivolgete la parola come mai?”

Nota proprio tutto questa ragazza eh!

IO: "Colpa di uno stupido battibecco"

ELIZABETH: "Non c'è da meravigliarsi con Jack, è facile innervosirsi per alcuni suoi atteggiamenti!"

IO: "Scusa se non ti dispiace vorrei cambiare argomento!"

Sono stata un pò fredda, ma veramente non ho voglia di ripensare al motivo del mio litigio con il Capitano.

ELIZABETH: "Eccolo finalmente l'ho trovato, questo è quello che fa per te!"

In mano ha un bellissimo vestito azzurro, è abbastanza semplice e tipico dell'epoca, ha un corsetto ricamato con piccoli nastri color argento, che formano delle piccole spirali. La gonna, invece, è stretta sui fianchi ma si allarga moltissimo verso la fine.

IO: "Ma è.. è bellissimo.... sicura che posso metterlo!?!?!"

ELIZABETH: "Certo, comunque ti ringrazio ancora, se non ci fossi tu non avrei avuto una damigella!! Quindi ti meriti il meglio!!"

La ringrazio del tutto onorata.

Prendo l’abito tra le mani, me lo appoggio addosso e mi posiziono davanti allo specchio

Elisabeth mi raggiunge sistemandomi i capelli sulle spalle: “Non ti preoccupare domani starai divinamente!!! Basterà solo truccarti un po’ e raccoglierti i capelli come si deve!”

Sorrido, girandomi verso di lei: ”Ma solitamente non sono proprio le damigelle che rassicurano così le spose perché sono nervose e preoccupate??”

“Questo di consuetudine, ma in questo momento hai più bisogno tu di essere rassicurata che me!”

Annuisco divertita.

IO: ”Posso farti una domanda io, Elisabeth?”

ELISABETH: ”Certo! Dimmi pure!!”

IO: ”Bhe non vorrei essere impertinente, ma tu mi sembri molto giovane e Will dimostra molti anni più di te, come mai hai tutta questa fretta di sposarti con lui? Vi amate così tanto?”

Lei assume un’aria seria, pensa a lungo su come rispondere e poi dice: ”Io sono stata fortunata, riuscirò a sposare l’uomo che amo davvero senza ricorre ad un matrimonio combinato dalle nostre famiglie… non mi importa se io e Will non abbiamo la stessa età!! Dopo tutto quello che abbiamo passato… Io lo amo, lui mi ama ed è solo questo che conta!!!”

IO : “Approvo in pieno!! Ma posso chiederti ugualmente quanti anni hai?”

ELIZABETH: ”Ne ho 17!”

IO: “Anche io!!! Li ho compiuti proprio qualche giorno fa!!”

ELIZABETH: ”Davvero?? Chi l’avrebbe mai detto!! Non per offenderti, ma secondo me ne dimostri 20, o forse anche di più!”

Mi stupisco di questa affermazione, mai nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere… Mi chiedo quanti ne dimostro secondo Jack!!!!

ELIZABETH: "Bhe ora è meglio che vada a riposarmi, per me domani sarà una giornata molto pesante!! Qui fuori c'è una domestica ti condurrà nella tua camera!" mi incita accompagnandomi sulla soglia della sua camera.

La ringrazio ed entrambe ci auguriamo la buonanotte.

 

Prima di raggiungere la mia camera recupero il birbante di mio fratello.

Chiedo alla domestica, indicatami da Elizabeth, dove poteva essere Dylan.

Lei cortesemente mi risponde che è andato nella nostra stanza da pochi minuti.

La raggiungo all’istante, sono in ansia per lui spero che sia  tranquillo!!

La camera non è molto grande, ma è comunque molto confortevole.

Dylan si sta mettendo sotto le coperte del grande letto a baldacchino che si trova nella parte destra della stanza.

Meno male, non ne sta combinando una delle sue!

DYLAN: "Assomiglia quasi alla nostra casa!" nota guardandosi attentamente intorno.

Quell'affermazione mi spiazza un attimo, ma poi trovo il  coraggio per domandargli: "ti manca la nostra casa, vero?"

DYLAN: "Abbastanza... però mi sono abituato alla vita di pirati!" risponde con una nota di entusiasmo.

So perfettamente che la seconda affermazione non è vera, mio fratello ha una voglia matta di tornare a casa… ma non vuole in alcun modo darlo a vedere.

Non credo che parlarne questa sera sarebbe la cosa migliore, quindi decido di dargli la buona notte e mettermi anche io a dormire.

 

 

   
 
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