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Autore: bowaxel212    15/01/2013    4 recensioni
Il protagonista di questa storia è Mason Parker, ragazzo appena trasferitosi a Beacon Hills.
Qui scoprirà un mondo dove le leggende sone reali, un mondo a lui sconosciuto ma al quale è appartenuto inconsapevolmente sin dalla nascita.
DISCLAIMER: i personaggi appartengono ai legittimi proprietari!
Genere: Azione, Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EBBENE, ECCOCI ALL’ULTIMO CAPITOLO.
BUONA LETTURA
 
Sharon trasformata in licantropo dalla luna piena, ululava e strattonava le catene che la tenevano imprigionata in quel vagone.
Poco distante Scott, Derek e Peter, dopo aver ascoltato da Stiles quello che era successo studiavano una strategia difensiva.
Se il ragazzo era diventato davvero potente come sosteneva Stiles, avvertire gli altri del branco sarebbe stato pericoloso, se dovevano fermarlo dovevano pensarci loro, l’alternativa era resistere fin quando la luna non avesse perso il suo effetto.
Stiles terminò di disporre una barriera di polvere di frassino, se teneva davvero a distanza tutte le creature sovrannaturali Mason non avrebbe fatto eccezione < cosa faremo se oltrepassa la polvere? > chiese Scott preoccupato, < se ci attacca lo combatteremo > rispose Derek serio < ma è Mason, non possiamo fargli del male > protestò Stiles < non possiamo neanche farci uccidere, da quello che ci hai raccontato non si fermerà finche non ci avrà fatto fuori > intervenne Peter.
Derek si allontanò dal gruppo, si portò al limitare della linea creata dalla polvere di frassino a fissare il vuoto < cos’ha? > chiese Scott a Peter < credo che si senta in colpa > rispose lui, < in colpa per cosa? > volle sapere Stiles? >
< l’ho morso io, sono stato io a crearlo > disse Derek visibilmente irritato < non è vero > protestò Stiles < secondo Deaton potrebbero essere diversi i fattori che lo hanno portato a questo cambiamento >
< del tipo? > volle sapere Peter < potrebbe essere geneticamente predisposto, forse era predestinato > ripose lui < quello che Deaton ti ha letto sembrava abbastanza chiaro, è stato il morso > Disse l’Alpha con tono fermo.
Stiles fece due passi verso di lui < allora è colpa mia > disse lui < ti ho costretto io a morderlo, io volevo che si salvasse > quasi urlò il ragazzino, < lo volevamo tutti > gli disse Scott mettendogli una mano sulla spalla < inoltre nessuno poteva saperlo. >
Improvvisamente da un punto imprecisato si sentì qualcuno battere le mani < che commozione > disse una voce familiare.
Da dietro un muro spuntò Mason, indossava un lungo cappotto nero che ondeggiava, mosso dalla leggere brezza, chiunque vedendolo in strada si sarebbe scostato < quello che avete detto mi ha toccato nel profondo, ma dovrò comunque uccidervi > continuò lui.
Al suo fianco apparve Alden, L’Alpha era già trasformato, gli occhi rossi brillavano come due piccole braci, vedendolo Derek si trasformò a sua volta < sei tu > gli urlò per poi ringhiargli contro.
Il secondo Alpha aprì le braccia come per presentarsi < Salve, è un piacere incontrarti >
< sei un codardo > gli ringhiò Derek < usare gli altri per i tuoi scopo, non meriti di essere Alpha >
< la forza bruta non è tutto e devi ammettere che il mio piano era geniale > rispose l’altro con un ghigno.
Scott non poteva credere a quello che vedeva < Mason, che ci fai con lui? > chiese all’amico < mia ha portato lui da voi  > rispose il giovane < ma è stato lui a uccidere tuo padre > disse Stiles < lo so, ma adesso quello che conta è sterminarvi, la vendetta può attendere >
< inoltre > si intromise l’altro Alpha < abbiamo fatto un patto, non mi ucciderà >
< io non faccio patti con i mannari > sussurrò Mason.
Alden si voltò verso il ragazzo in tempo per vedere un machete fendere l’aria per poi arrivare al suo collo, la testa del Alpha fu tagliata di netto, il corpo decapitato cadde al suolo.
Gli occhi del Alpha morente si spensero dopo un paio di secondi, gli altri guardarono Mason sbalorditi, mai si sarebbero aspettati una scena del genere.
Il ragazzo che impugnava ancora il machete, si chinò accanto alla testa mozzata < vedi, io non ho tutti i ricordi del Mason di cui parlate > sussurrò tra i denti < ma c’è una cosa che ci accomuna, il dolore di quella perdita è dentro di me e non posso dimenticarlo > detto questo calciò la testa che rotolò nell’oscurità.
Il giovane si alzò e si rivolse verso le sue nuove prede < adesso tocca a voi > disse con un sorrisino per poi andargli incontro.
 
Stiles indietreggiò spaventato, i licantropi non sapevano che aspettarsi, guardavano la linea di polvere di frassino sperando che lo trattenesse.
Mason camminò deciso finche non si fermò di colpo, aveva un aria sorpresa < qualcosa mi impedisce di passare > disse tra se e se, guardò ai suoi piedi e vide la linea di polvere scura < frassino, davvero bravi, bella pensata >
< lo sapevo che lo avrebbe bloccato > esultò Stiles, contento di essere riuscito a fermarlo.
Mason fece un passo indietro < esultare troppo presto è sempre un errore > disse il ragazzo sogghignando, lentamente alzò le mani e le tese d’avanti a se.
Gli altri lo osservavano incuriositi e timorosi, non avevano idea di quello che stava facendo, le mani del ragazzo iniziarono a tremare come se stesse compiendo un grande sforzo.
Con un gesto repentino Mason allargò le braccia, in quell’istante la linea si spezzò < che cosa? > urlò Stiles incredulo < spezzare le barriere degli altri è difficile, ma non impossibile > disse il giovane per poi attraversare la linea.
Derek si voltò verso il gruppo < scappate > urlò, ma non appena quella parola uscì dalle sue labbra, Mason alzò la mano di scatto rivolgendola verso il punto in cui la linea si era spezzata, in un istante il cerchio si richiuse < non andrete lontano > disse con un sorriso sadico.
Il ragazzo scattò verso Scott, quello che giudicava il più debole, il ragazzo si trasformò subito pronto a combattere.
Mason spiccò un balzo per poi assestare al licantropo un calciò in piena faccia, il mannaro  fu scaraventato a diversi metri di distanza, Peter approfittò della situazione e sferrò un attacco sperando che andasse a buon segno.
Mason gli afferrò il polso impedendogli di ferirlo dopo di che gli assestò due pugni in rapida successione, Derek a quel punto scattò verso di loro, ma finì al tappeto una volta che il ragazzo gli ebbe scaraventato contro Peter.
I due caddero al suolo, ma l’Alpha con un balzo si rimise in piedi < non puoi battermi > gli disse il ragazzo < posso provarci > gli ringhiò l’altro.
Derek sfoderò gli artigli e provò a colpirlo con una serie di colpi prontamente schivati dall’altro, dal canto suo Mason trovò quello scontro più difficile di quello che pensava, la cosa che lo sorprendeva era il fatto che quella gente lo considerava un amico, ormai la cosa non importava, non era più la stessa persona, adesso era il cacciatore.
Con una mossa rapida, Derek squarciò la pelle del giovane all’altezza della clavicola, Mason urlò per il dolore accecante, ma senza smettere di combattere, veloce come un fulmine colpì Derek in pieno petto scaraventandolo al tappeto.
Derek rimase steso e boccheggiante, quella mossa gli aveva tolto tutto il fiato che aveva, subito il ragazzo fu su di lui, l’intenzione era quella di spezzargli il collo, ma accadde qualcosa di imprevisto.
Qualcuno gli fu addosso in un attimo, entrambi rotolarono, Mason riuscì a togliersi di dosso la persona che lo aveva attaccato, era Sharon, la licantropa si era liberata dalle catene.
La cosa sembrava non turbare il giovane che si avviò verso di lei per attaccarla, ormai tutti i sentimenti erano sepolti dall’istinto del cacciatore, dal canto suo la ragazza era soggiogata dalla luna piena e il suo unico scopo era uccidere chiunque avesse di fronte.
I due iniziarono a lottare, Sharon era veloce, la bestia aveva il pieno controllo, la cosa la rendeva pericolosa come non mai, ma Mason schivava artigliate e morsi senza problemi.
A pochi metri da loro Stiles decise di fare la sua parte, afferro una grossa trave di legno e si lanciò verso l’amico pronto a colpirlo, il ragazzo non dovette neanche girarsi, afferrò le trave che stava per impattare con la sua testa e scaraventò il suo assalitore al tappeto.
Approfittando del momento di distrazione la licantropa lo morse all’altezza della spalla destra, tutti rimasero col fiato sospeso, il giovane colpì Sharon tra gli occhi e si afferrò la zona ferita, aveva il viso contratto dal dolore.
La licantropa cadde leggermente stordita, intanto Derek e gli altri, si avviarono verso di lui pronti a combatterlo, speravano che la ferita lo fermasse, ma la lacerazione stava già guarendo.
Mason vedendo gli altri andare verso di lui afferrò la giovane licantropa per il collo < che ne dite se glielo spezzo? > chiese sprezzante < non farlo > urlò Scott < tu la ami >
< io non amerei mai un licantropo > rispose l’altro < forse non adesso, ma quando la luna perderà il suo influsso allora ti pentirai di quello che stai per fare > lo informò Peter.
Mason rimase spiazzato per un attimo, ma subito il suo istinto ebbe la meglio < non mi interessa > rispose per poi stringere il collo della licantropa.
In quel momento il sole cominciò a fare capolino oltre l’orizzonte, Mason si bloccò all’istante, sentiva la testa leggera.
Subito i suoi occhi iniziarono a perdere luminosità, da argentati tornarono castani, Derek approfittando della situazione lo atterrò, il ragazzo si ritrovò addosso l’Alpha pronto a colpirlo con gli artigli.
Mason si preparò a ricevere il colpo chiudendo gli occhi < no > urlò Scott < che ti prende? > gli chiese Derek < credo sia tornato normale > gli rispose l’altro.
Derek lo osservò meglio, di sicuro non era più forte come prima e quando il giovane riaprì gli occhi ne ebbe la conferma, era di nuovo un semplice umano.
Dal canto suo Mason ricordava vagamente quello che aveva fatto, la cosa più nitida nella sua mente era stata la decapitazione dell’Alpha che aveva ucciso suo padre, in quel momento era pienamente cosciente di se.
Sharon intanto stava cominciando a riprendersi, era di nuovo in forma umana, anche lei era confusa e non ricordava quello che aveva fatto, ma vedendo Mason steso a terra gli di fiondò contro preoccupata < che è successo? > gli chiese con apprensione < ti ho quasi ucciso > rispose lui con la voce strozzata dall’emozione.
I due si alzarono da terra, il ragazzo la prese tra le braccia e la strinse a se, lei ricambiò l’abbraccio confusa < io non posso stare con te > disse lui.
Sharon lo allontanò subito < cosa? > gli chiese sorpresa da quello che le aveva appena sentito < per colpa di quello che sono diventato ho rischiato di ucciderti > urlò lui < non puoi starmi vicino >
< ma io… > cercò di dire la giovane, bloccata da un bacio del giovane.
Quello fu il peggior bacio della loro vita, sapeva di addio, entrambi ne erano consapevoli, Mason la lasciò, aveva gli occhi lucidi per via delle lacrime che dovevano ancora scorrere.
Il ragazzo andò da Derek < vi starò lontano, potrei cambiare di nuovo e farvi del male > gli disse < mi sembra giusto > rispose l’Alpha < ma che dici? > gli chiese Scott confuso < siamo amici, ti aiuteremo >
< è per questo che devo allontanarvi da voi, siamo amici e non voglio farvi del male > le lacrime che fino a quel punto erano rimaste intrappolate negli occhi iniziarono a scorrere.
Senza dire altro si incamminò, passò di fianco a Sharon che intanto singhiozzava, il giovane non la degnò neanche di uno sguardo, sarebbe stata troppo dura parlarle di nuovo.
Il gruppo lo osservò allontanarsi, nessuno seppe cosa dire, ma nel profondo erano consapevoli che la scelta di Mason era la migliore, finche non avessero trovato il modo di sopprimere la sua natura di cacciatore era meglio evitare i contatti.
 
Mason camminò a lungo, fino a giungere alla foresta, non riusciva a crede a quello che aveva fatto, aveva appena lascito la ragazza che amava,  avrebbe voluto trascorrere con lei il resto della vita, invece adesso rischiava di ucciderla ogni volta che la sua natura da cacciatore di licantropi psicopatico veniva fuori.
La luce del sole ormai rischiarava il paesaggio, lui si sentiva stanco e affamato e in vita sua non credeva di aver conosciuto tanta solitudine.
Improvvisamente avvertì un rumore alle sue spalle, si voltò e vide tre uomini vesti di nero andare verso di lui, non avevano un’aria rassicurante < chi siete? > gli chiese il giovane senza ottenere una risposta.
Inaspettatamente uno dei tre tirò fuori un teaser e gli sparò, il giovane sentì un fortissimo dolore al petto, dopo di che la scossa gli fece perdere i sensi.
Alle spalle dei tre giunse un uomo, era anziano, camminava lentamente, un ghigno soddisfatto gli si dipinse sul volto < bene, incatenatelo e caricatelo sul furgone > disse rivolto ai tre scagnozzi.
Un minuto dopo Il ragazzo fu nel furgone nero, ancora privo si sensi.
Il più alto dei tre, un energumeno dai capelli neri si avvicinò al signore anziano < adesso che si fa signor Argent? >
< adesso dobbiamo solo aspettare un mese, dopo di che il nostro piano avrà inizio > rispose Gerard, dopo di che rise.
Quella risata non aveva nulla di buono.
 
SORPRESI DAL FINALE?
NON PREOCCUPATEVI OVVIAMENTE A BREVE CI SARA’ UN SEGUITO!
RINGRAZIO CHE HA INSERITO LA STORIA TRA LE PREFERITE:
martha_hale
terry5
RICORDATE:
BeatrixLancaster
michela36
SEGUITE:
ALLY98
EvelineG
Francysmile
Hazel92
kikka2222
Sheryl_
 
INOLTRE VOGLIO DIRVI CHE HO APPREZZATO OGNI SINGOLA RECENSIONE, GRAZIE A TUTTI!
CI VEDIAMO A BREVE CON IL SEGUITO!
A PRESTO.
Bowaxel212
 
  
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