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Autore: SkyFullOfStars_    01/02/2013    2 recensioni
Kurt è un'apprendista stilista in un delizioso appartamento a New York.
Ma il destino ha deciso di giocherellare un po' con lui, facendolo capitolare in un evento, che gli farà incontrare un certo Blaine.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Me Next to You
             
                
 Kurt si sentiva terribilmente responsabile: non gli era mai successa una cosa del genere e sentiva che, forse, questa volta non c'era rimedio. Allora cominciò; ad incolparsi per non aver continuato a subirsi il traffico in strada, invece di svoltare e di scontrarsi con un altro ragazzo, mettendo in pericolo la sua vita...un ragazzo che alla fine era anche innocente...
Rabbia. Tristezza. Frustrazione.
 Queste erano le sole tre cose che il ragazzo sconvolto provava in quel preciso istante. Sembrava ipnotizzato: era immobile, seduto sul lettino e accovacciato su se stesso...Guardava fisso il pavimento come se aspettasse che gli dicesse qualcosa, che gli suggerisse cosa fare. Ma a quanto pare non voleva aiutarlo.
-Ti senti bene?- domandò preoccupata l'infermiera vicino a lui. Kurt allora fu scrollato dai suoi pensieri ed alzò di scatto la testa. Era così impegnato a pensare che non si era nemmeno accorto che la donna fosse ancora vicino a lui. La guardava con gli occhi velati di lacrime, senza sapere cosa dire. Si sentiva uno schifo.
-Un ragazzo è in ospedale, in coma per colpa mia.- sussurrava piangendo.- Se dovesse morire penso che non me lo perdonerei mai.
- La donna lo guardava con tristezza e comprensione, come se capisse cosa provasse...e poco dopo si accorse che una lacrima stava cominciando a scendere sul suo viso. Non sapeva come confortare il ragazzo, ma si limitò a poggiargli una mano sulla spalla e a dirgli:
-Andrà tutto bene.- Detto questo sparì dalla stanza.
Kurt intanto piangeva silenziosamente..."Perchè non ci sono io al posto di quel ragazzo? Lui non se lo meritava!";- pensò sentendosi in colpa. Dopo un po' si asciugò le lacrime con il bordo della sua maglietta e decise di andare almeno a vedere il ragazzo con cui si era scontrato. Era il minimo che potesse fare...Almeno per ora.


Così si alzò pesantemente dal lettino, poggiandosi una mano sul fianco che gli faceva male; uscì dallo studio e percorse un pezzo di corridoio cercando un dottore al quale chiedere del ragazzo. Dopo quasi quattro, cinque passi fu colpito da una stanza, la numero 14, con una figura bellissima, una figura sdraiata su un letto, con tanti fili intorno e con una macchina per il cuore che lo costrinse a fermarsi e ad osservare. Non sapeva che quella fosse la figura che gli avrebbe cambiato la vita.
Kurt fu così rapito da quell'immagine che cominciò a studiarla con cautela: era un ragazzo, uno splendido ragazzo dai capelli scuri, anche un po'ricci...Era a petto nudo, con il torace tappezzato di piccole ventose per il cuore. Il ragazzo illeso non poteva credere a quello che vedeva, o meglio a quello che sentiva...Il suo cuore cominciò a battere forte, i brividi gli percorrevano la schiena come se fossero impazziti e i suoi occhi battevano a malapena, come se non volessero perdere di vista quella specie di "angelo riccio". Questo nomignolo gli venne così, senza una ragione. Sentiva di doverlo chiamare così.
"Wow"- pensò mentre si godeva quel petto scolpito dai muscoli..- Poi l'attenzione di Kurt si soffermò sul volto del ragazzo riccio... L'a sua espressione era impallabile: gli occhi erano chiusi e Kurt non poteva vederne il colore...La bocca era socchiusa e suscitò nel ventiseienne qualcosa di strano...come un brivido. Il respiro era a malapena accennato, era debole..Gli sembrava che, da un momento all'altro, avesse cessato di farsi sentire.
Ma Kurt non era lì per lui, anche se questo gli dispiaceva, tanto. Sentiva come il bisogno di stare vicino a quel ragazzo, sentiva una specie di forza magnetica che lo attirava a lui. Ma il suo "amico accidentale" non era quello. Non poteva esserlo.

Così percorse altri due o tre passi del corridoio, lasciandosi alle spalle quella meraviglia di ragazzo. Un passo più avanti trovò finalmente un dottore con un foglio in mano, che stava facendo il giro delle stanze per conoscere la salute dei pazienti. Kurt si avvicinò a lui e chiese:
-Mi scusi, volevo un'informazione.-
-Certo, dica pure.- rispose l'uomo mostrando un sorriso a trentadue denti. Kurt per un'istante esitò a parlare, perchè gli faceva male pronunciare le parole incidente, ragazzo in coma...Ma prese coraggio e disse:
-Ehm..S-sa per caso in che stanza si trova un...un..un ragazzo in...- si fermò per un attimo, chiudendo gli occhi per impedire alle lacrime di far capolino un'altra volta..Poi respirò profondamente e riattacò dicendo: -...in coma per un incidente successo poco fa?-
Il dottore ci pensò un attimo dubbioso, poi però il suo viso s'illuminò indicando una stanza alle spalle di Kurt.
-Seguimi. Stavo per andarci.- disse l'uomo lasciandosi seguire dal ragazzo dallo sguardo triste. Dopo pochi passi il medico si fermò davanti ad una stanza con un numero che fece sobbalzare il cuore di Kurt... Due cifre. Le due cifre che gli avrebbero cambiato la vita.

 

AnGoLo DeLl' AuTrIcE-----------------------------------
 

Rieccoci qui!! Vi sta gustando (?) la mia storia? Oppure volete farmi un attentato??!! Spero di noo *si inginocchia per mostrare pietà*...
Comunque, se proprio non volete lasciarmela passare liscia, fatemi almeno finire la fanfiction ù.ù

Ci vediamo nei prossimi capitoli..(se sopravvivo...)                                                    -SkyFullOfStars_

  
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