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Autore: KowaretaTamashii    20/02/2013    7 recensioni
Fine del concerto. Il tour bus si allontana, lasciando la nostra protagonista da sola, in una città che non conosce molto bene.
Dubbi e timori s'insinueranno nella sua mente, fin quando un cambiamento improvviso non precipiterà nella sua vita, sconvolgendola.
Una richiesta inaspettata, fin troppo insolita. Di quelle che, anche a distanza di giorni, ci ripensi e ti domandi se non si fosse trattato soltanto di un sogno.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andy Biersack, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Prima di lasciarvi alla sesta parte, volevo annunciare che, purtroppo, si tratta dell’ultimo capitolo di questa OS. Come anticipato la volta scorsa, con ogni probabilità, penso che scriverò un sequel. Tuttavia, non sarà una cosa immediata, come potrete ben immaginare. Però, se vi farebbe piacere leggerlo in un futuro non molto lontano, sarei ben lieta di postarlo, sotto vostra richiesta :)
Detto ciò, credo sia meglio non dilungarmi troppo. Ringraziamenti e saluti li troverete alla fine.
Ed, ora, buona lettura!
 
 
 
 
Il mattino seguente, ci alzammo tutti presto, siccome il cantante era stato costretto a prenotare il primo volo della giornata, se voleva arrivare in tempo in Inghilterra. Se non altro, quando i suoi compagni della band e lo staff lo avrebbero rivisto, si sarebbero subito resi conto di quanto apparisse riposato. Evidentemente, quella breve vacanza aveva sortito degli effetti positivi su di lui.
«Andy, hai controllato di non aver dimenticato niente?».
«Sì, ho preso tutto. Per fortuna, che le altre valige sono già a Londra.». Esalò allegramente, accennando una risata ed uscendo sul pianerottolo, aspettando che lo raggiungessi. Chissà, come il suo manager lo avrebbe alzato di peso, quando si sarebbero rincontrati. D’altronde, il moro era praticamente scappato senza dirgli nulla, lasciandogli il resto dei bagagli e portando con sé solo lo stretto necessario. Ovvero, un borsone con un paio di vestiti di ricambio e degli oggetti essenziali.
Chiusi a chiave la porta d’entrata, scendendo velocemente le scale e venendo seguita a ruota da lui. Una volta fuori dal condominio, salii in macchina su uno dei sedili posteriori e vedendo il giovane fare lo stesso, accomodandosi al mio fianco. Siccome non ero molto pratica di Milano, mio padre si era offerto di guidare al mio posto e non potevo che essergliene grata. In quel modo, avrei avuto ancora alcuni minuti da poter trascorrere insieme al mio ospite.
Durante il viaggio, il ragazzo mi chiese che canzoni conservassi nel cellulare, mostrandomi successivamente le proprie e lasciandoci andare a svariati commenti su quelle che non rispecchiavano i gusti di entrambi. In parte, mi dispiaceva dover escludere l’uomo dalla conversazione, ma la voglia di dover tradurre ogni frase pronunciata da Andy era pressoché nulla. Senza contare il fatto che, comunque, mio padre non fosse affatto un appassionato di musica. Quindi, sarebbe stato inutile.
All’improvviso, il cantante interruppe bruscamente le note di “Father and Son”, collegandosi ad internet e smanettando velocemente con il touchscreen, prima di voltarsi nella mia direzione, con un sorriso stampato sul volto. Ero pronta a scommettere, che gli fosse venuto in mente qualcosa.
«Senti, Rory … non è che, per caso, avresti Twitter? Così, potremo sentirci ogni tanto. Anche perché, se dovrò scrivere un testo sulla tua storia, avrò bisogno di mantenermi in contatto con te.».
Annuii lentamente, dandogli il nominativo che usavo sul famoso social network e scrutandolo attentamente, mentre mi aggiungeva tra i suoi following. Sebbene glielo avessi visto fare con i miei stessi occhi, non riuscivo ancora a crederci davvero. Sembrava impossibile, eppure, Andrew Biersack pareva realmente intenzionato a mantenere attivo il nostro rapporto.
Dopo una quarantina di minuti, giungemmo a destinazione ed io decisi di accompagnare il giovane, così da potergli tenere compagnia, fin quando non sarebbe dovuto salire sull’aereo. Se mi fosse stato possibile, avrei voluto poter solcare i cieli con lui, però, sapevo che anche quello sarebbe rimasto un desiderio irrealizzabile.
Così, senza perdere altro tempo, entrammo nell’immenso edificio, permettendo alle guardie della sicurezza di controllarci con il metal detector e lasciando che il moro eseguisse le solite istruzioni, come il classico check-in. Era incredibile, come fosse più lunga la durata delle svariate procedure, rispetto all’attesa stessa di per sè.
Quando, finalmente, fummo in grado di raggiungere l’immensa sala d’attesa, riuscimmo solamente a prendere qualcosa da bere ad uno dei bar che si trovava all’interno della struttura, che l’aereo del cantante giunse in perfetto orario, ponendo ufficialmente fine al nostro incontro casuale. Nonostante fossi stata egoista, dovevo ammetterlo, avevo pregato che il suo volo venisse cancellato improvvisamente e posticipato di almeno una settimana.
«Merda … è già arrivato. Purtroppo, mi tocca andare.». Esordì il ragazzo, sospirando impercettibilmente ed adocchiando successivamente il numero del suo gate. Lui doveva partire ed io non avevo nulla che potesse trattenerlo. «Grazie mille per ciò che hai fatto per me. Mi sono divertito molto in tua compagnia e beh … ci sentiamo presto, quindi.».
«Grazie a te. Mi sembra ancora tutto quanto un sogno.». Esalai sinceramente, accennando una risata, che speravo mascherasse la mia evidente tristezza, e stampandomi poi un’espressione felice sul volto. Volevo che l’ultima immagine che avesse di me fosse allegra o, almeno, che lo sembrasse. «Dai, allora fai buon viaggio ed in bocca al lupo per stasera. Sono certa che sarà un concerto magnifico, come sempre, del resto.».
Annuì alle mie parole, allargando le labbra in un sorriso e stringendomi in un abbraccio spontaneo, che mi premurai di ricambiare immediatamente, salutandomi ed avviandosi, infine, in direzione dell’entrata che corrispondeva a quella segnata sul suo biglietto. Ci mise poco a sparire dalla mia vista, lasciandomi con un enorme vuoto tra le braccia ed un profondo buco al centro del petto. Non c’erano più soffici nuvole bianche e cieli azzurri intorno a me. Al loro posto, le fiamme ardenti e l’oscurità di un precipizio si ergevano nuovamente nella mia vita.
Mi strinsi nella giacca, mordendomi il labbro inferiore per trattenere a stento le lacrime ed abbassando lo sguardo con rassegnazione. Però, in quell’istante, qualcosa attirò la mia attenzione, costringendomi a raccogliere il piccolo oggetto che giaceva sul pavimento ed arrestando inconsciamente il mio respiro, non appena compresi l’entità di ciò che tenevo tra le dita. Andy aveva perso la cosa a lui più cara. Il bracciale regalatogli dalla persona che aveva perso tragicamente.
Forse, si trattava di uno strano scherzo del destino ma, comunque, pareva che la sorte volesse girare ancora un po’ dalla mia parte. Con quel cimelio tra le mani, la mia speranza si riaccese di colpo. Per riprenderselo, il cantante sarebbe dovuto tornare da me e, fino a quel momento, avrei custodito io quel dono prezioso. Finalmente, dopo anni, riuscivo a vedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel.
 
 

The End

 
 
 
 
A/N:Adesso, che siete giunti davvero alla conclusione, penso sia mio dovere ringraziare un po’ di persone, perché ci tengo molto a far sapere loro, quanto abbia apprezzato la loro partecipazione, nonostante non sia affatto brava in questo tipo di cose xD
Il mio primo grazie in assoluto, va’ alla mia migliore amica, senza la quale, per me, scrivere non avrebbe lo stesso significato. Sebbene non sia iscritta al sito, legge da una vita ogni mio pessimo racconto, anche quelli che non ho pubblicato, e corregge persino i miei errori e le mie sviste xD quindi, che dire, dovrebbero farla santa, come minimo *-* xD
Nonostante i miei scleri, i pasticci che combino e tutto il resto, lei continua a sopportare le mie semplici storie e a supportarmi, sempre e comunque, spingendomi ad andare avanti anche quando non riesco a buttare giù neppure una misera riga. E, credetemi, potrei andare avanti per ore a dirvi quanto sia fantastica, ma credo che mi uccidereste xD per cui, la chiudo qui, che tanto lei sa già quanto le sia grata per ogni cosa che fa e, soprattutto, per la meravigliosa persona/amica/sorella che è con me <3
Poi, i miei ringraziamenti vanno a tutti quelli che hanno recensito, (in particolare a BloodlyJane, il mio tessssoro *w*) che hanno solo lasciato commenti carini e questo mi ha riempita di gioia. Grazie di cuore, siete fantastici <3
Per ultimi, però non meno importanti, i miei cari lettori silenziosi che hanno avuto il coraggio di seguire questo scempio fino alla fine, le persone che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/da ricordare e tutti quelli che ancora non l’hanno letta, ma che lo faranno in futuro. Non siete in molti però, come si dice in certi casi, meglio pochi ma buoni u.ù
Grazie infinite a tutti voi <3
Love you, guys! xxx
  
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