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Autore: gemellina    08/10/2007    40 recensioni
“Possiamo definirla la prima eroina della storia della letteratura” Qualcuno di non identificato aveva osato pronunciare quella boiata colossale per le povere orecchie di Draco Malfoy, e dunque trovò giusto far sentire il suo parere e rendere eccitante quell’angosciante ora che non sarebbe mai trascorsa senza il suo proverbiale intervento. “Giulietta era una puttana!”
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Draco Malfoy aveva trascorso tutta la notte a pensare a ciò che era accaduto in quella dispensa  grazie al piccolo e provvidenziale aiuto di un barattolino pieno di confettura di ciliegie.

Aveva passeggiato in lungo e in largo avendo per la testa l’assillante voglia di infischiarsene dell’orario e andare da Hermione, ma poi quando si guardava intorno e notava che ormai la Londra Magica dormiva da un pezzo, si rassegnava e continuava a vagare senza meta sperando solo che lo cogliesse Morfeo.

 

Erano le 5 del mattino quando decise di tornare a casa e svegliare Blaise.

 

                                                                  ***

 

“Draco, sono le 5 del mattino, voglio dormire!”

“Dai su, Blaise. Guardiamo insieme il sorgere del sole”

“Ma mancano tre quarti d’ora!”, disse sbuffando e imprecando mentalmente contro il romanticismo mattiniero del suo migliore amico, “E poi a te l’alba non è mai piaciuta! Per Merlino, hai vissuto nelle tenebre per anni ed hai sempre sostenuto che il sole portava solo sudore”, proseguì.

“E allora?”

“E allora? Tu odi sudare”

“Blaise, si vede che stai ancora dormendo… perché c’è una particolare circostanza in cui sudare non mi dispiace per niente”, disse ammiccando nella sua direzione.

Blaise alzò la testa, sconvolto.

“Draco, non vorrai sudare con me guardando l’alba, vero?”, domandò per essere sicuro della sessualità del suo amico, “Dovresti frequentare una donna!”, asserì saggiamente ricacciando la testa sotto al cuscino che Draco buttò per terra provvidenzialmente.

“Lo farei, se non fossero le cinque del mattino…”

“Dormi”

“No, voglio vedere l’alba… e tu, verrai con me!”, e caricatoselo sulle spalle, Blaise si ritrovò sul terrazzo avvolto in due piumoni e con una tazza di cioccolata fumante in mano continuando a vomitare complimenti su un Draco particolarmente felice.

 

 

                                                        ***

 

Blaise aveva ragione da vendere quando diceva che Draco odiava l’alba, ma Blaise ignorava il vero motivo per cui il suo arcigno amico biondo voleva vedere quella maledetta alba.

Non sapeva cosa si celava dietro quella maledetta voglia di veder sorgere il sole e non andare a dormire dopo una nottata trascorsa in una grande sala a rimbambirsi con gli uomini vecchi e noiosi del Ministero.

“Ti va un caffè?”

“Gradirei di più un letto e un cuscino”

Draco sbuffò sonoramente, “Ci vuole spirito attivo per affrontare la vita!”

Un’espressione di puro terrore si dipinse sul volto del Blaise dormiente, si alzò in piedi e con grande fatica si avvicinò all’amico e prese a scuoterlo per le spalle, “Tu non sei il sadico, cinico, arrogante, vanitoso … e poi non mi viene in mente più niente, Draco Malfoy! Dov’è lui? Che ne hai fatto?”, cominciò a chiedere continuando a scuoterlo.

“Blaise, non c’è nessuno nel mio corpo!”, disse lui sorridendo e staccando la presa dell’amico dalle sue spalle che continuava a scuotere un po’ troppo debolmente.

“E comunque non conosco nessuno pronto ad affrontare la vita alle cinque e venti del mattino!”, asserì, prima di sistemarsi meglio nei suoi due piumoni e rimanere incantato dal sorgere del sole.

 

                                                        ***

 

Erano ormai le sei e trenta, e Draco non aveva ancora permesso a Blaise di tornare tra le calde coperte del suo comodo letto, poiché lo aveva costretto a giocare a Scacchi Magici per un’intera mattinata.

“Draco, sono stanco…”

Draco guardò l’orologio e nella sua testa si disse che era un orario più che decente per farsi una sana corsetta e arrivare alla dimora di una particolare ragazza che la sera prima non aveva avuto il piacere di salutare con dovuta accuratezza.

“Puoi andare a dormire, se vuoi…”, disse Draco guardandosi intorno come se stesse cercando qualcosa che continuava a sfuggirgli.

“Posso andare a dormire? Ora?”

Draco annuì incurante dello sbraitare di Blaise.

“Devo andare a lavorare, Draco! E sappi che se un giorno non mi dirai perché mi hai fatto vedere l’alba io ti ucciderò nel sonno, intesi?”

Draco guardò il suo amico continuare a minacciarlo attraverso i due piumoni e si mise a ridere di gusto.

“E adesso dove vai?”

“A fare footing!”

Blaise rimase imbalsamato per la decima volta in quelle poche ore di ciondolamenti e sbadigli più o meno rumorosi.

Draco Malfoy aveva sempre odiato l’alba, aveva sempre odiato sudare e quindi fare footing e di sicuro non era da lui vestirsi da comune babbano.

Perché mai ai suoi occhi si presentava vestito da comune babbano con una voglia immonda di fare footing all’alba?

Non riuscì a dar voce a tutte quelle domande che Draco Malfoy era uscito dall’appartamento e si accingeva a raggiungere la sua meta.

 

 

                                                        ***

 

Correva come un pazzo perché non ce la faceva più a tenere dentro quell’esplosione.

Aveva bisogno di lei come aveva bisogno dell’aria.

Non guardava dove metteva i piedi, non notava il risvegliarsi della città con i suoi abitanti che ancora impastati di sonno ciondolavano per cercare di essere puntuali ai loro posti di lavoro.

Tutto sembrava ancora dormiente

Erano le sette del mattino quando raggiunse il suo traguardo: un anonima villetta situata sul lungo viale alberato che attraversava la città.

Si appoggiò stancamente al portone cercando di riprendere fiato prima di suonare il campanello e forse svegliarla.

 

                                                        ***

 

Hermione Granger si era addormentata sullo scomodo divano della cucina leggendo il nuovo libro della Bardam e aspettando invano Saber, che senza avvertirla era rimasta in compagnia di un vecchio compagno di Durmstrang in visita in Inghilterra.

Dormiva beata quando il suono assordante del campanello la fece sussultare e cadere rovinosamente per terra.

“Giuro che ammazzo lo stronzo che…”, cominciò ad imprecare massaggiandosi la schiena dolorante per la botta subita.

Il campanello continuava a suonare senza ritegno e Hermione, ancora assonnata, si portava ciondolando all’ingresso imprecando senza pietà, tanto che sbattè anche il piede su di un piccolo mobiletto quasi vicino l’ingresso.

“Porca Pluffa!”, disse Hermione saltellando per via del dolore anche al piede.

Il campanello continuava a suonare

“Merda! Spero ci sia qualcuno in pericolo di vita!”. E quando un’ Hermione saltellante aprì la porta d’ingresso dell’anonima villetta, si ritrovò davanti l’unica persona che non credeva sarebbe andata a farle quell’improvvisata mattiniera facendola imprecare contro il mondo e tutti i suoi abitanti.

“Malfoy! Cosa diavolo ci fai qui? A quest’ora?”

Era un tantino sconvolta, ma Draco dovette ammettere a se stesso che con quella maglietta sformata e quei pantaloni era forse più bella e sensuale della sera prima.

“Spero tu abbia una motivazione decente, della serie Lord Voldemort è tornato in vita e adesso hai una cicatrice a forma di nuvola sulla guancia!”, annunciò inviperita mentre Draco rideva di gusto.

“No, niente Voldemort e niente cicatrici!”, disse avvicinandosi maggiormente a lei che continuava a non capire la presenza di Draco Malfoy sul suo zerbino scolorito dove al posto del Welcome era rimasto solo Come.

“ E allora?”, l’essere strappata dal sonno l’aveva resa nevrotica.

Draco continuò a guardarla come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto, e adesso che sapeva cosa significava perderla non sarebbe mai più riuscito a perdonarsi se le sue paure sarebbero tornate a vorticare nella sua testa.

“E allora ho scoperto qual è l’indirizzo dell'’amore…”, rispose enigmaticamente facendo sbattere più volte le palpebre ad Hermione poiché insicura delle parole appena proferite da Draco.

“Prego?”, chiese dubbiosa.

“Hermione…”, e mentre Hermione sentiva che i suoi polmoni non ne volevano sapere di incamerare ossigeno, temeva e bramava quelle labbra allo stesso tempo.

Scosse la testa, incredula, perché era altamente impossibile che Draco Malfoy fosse sul suo zerbino scolorito.

Era altamente impossibile che fosse lì, alle sette del mattino più bello che mai, che le diceva di aver scoperto quale fosse l’indirizzo dell’amore.

“Draco, la Bardam deve averti dato alla testa”

“No, forse altro mi ha dato alla testa”

“Ecco, sarebbe meglio se andassi a dormire!”

“No”

“No??!?!!”, ripetè lei incredula.

“Hermione, ho finalmente capito che sono idiota proprio quanto Trevor e che tu sei idiota esattamente quanto Sharon”, ammise ghignando, mentre il suo sguardo persistente aveva fatto tingere di rosso le guance della ragazza che continuava a guardalo incredula.

“Trevor e Sharon? Che significa?”

Draco poggiò la schiena contro il muro e assunse il tipico atteggiamento canzonatorio che lo distingueva dalla massa di Hogwarts.

“Sai Granger, ti facevo più sveglia…”

Probabilmente voleva solo provocarla,ma lei era troppo intontita per rendersene conto.

“Malfoy, stai diventando insopportabile!”

“Suvvia, credevo solo che per una divoratrice di libri come te non sarebbe stato difficile capire il significato delle mie parole.”

Hermione lo guardò e convenne con se stessa che forse stava delirando proprio come quando lo aveva trovato moribondo in quel corridoio e dove poi l’aveva baciata a tradimento dicendole solo che quello era un buon motivo per rimanere lì, e che quindi era meglio tornare a casa e cercare di riprendere sonno.

“Tu stai delirando”, ammise divertita scuotendo la testa.

Draco notò la mano di lei sulla maniglia e subito l’afferrò per il polso.

“Hermione”

Trasalì al sentire il suo nome.

La serietà e profondità con la quale era stato proferito ricordavano molto il momento in cui con un Ti Amo…

Si voltò.

Tremava.

“Hai sempre sostenuto che io fossi un orgoglioso che non sarebbe mai sceso a patti con se stesso… che non avrei ammesso di aver sbagliato, di essere un idiota… ma adesso, adesso so di essere stato un idiota e lo sarei ancora se non fossi qui nonostante l’orario…”

Sussultava ad ogni parola proferita da quella calda voce, mentre il polso cominciava a bruciare sotto quel tocco.

“Hermione, la vera idiota sei tu!”

Di certo non si aspettava che quel monologo finisse con quella frase.

Adesso, le risultava ancora più complicato capire cosa diamine volesse Draco.

O forse lo sapeva e non voleva ammetterlo per orgoglio?

“Finiremo come Antonio e Cleopatra?”, domandò scorgendo lo sguardo basso e pensieroso della donna che amava.

“Non so cosa tu voglia dire, Draco”

Testarda

“Sei la solita idiota testarda!”, convenne sorridendo, mentre gli occhi di lei si accendevano battaglieri.

“Malfoy!”, ruggì, ma non ebbe il tempo di aggiungere altro che le sue labbra furono imprigionate dolcemente dal suo principe.

Fu un incedere calmo e armonioso che via via divenne sempre più impetuoso.

 

Erano nell’ingresso, mentre la porta sbatteva violentemente e il portaombrelli cadeva rovinosamente a terra facendoli sorridere l’uno sulle labbra dell'’altra.

Continuavano a baciarsi, le loro mani ovunque.

Ti amo, Hermione”

Sussultò. Il dolore era troppo. Non riusciva a controllarlo e Draco se ne accorse.

Rimasero in silenzio.

“Per sempre?”, riuscì a chiedergli flebilmente temendo una sua risposta.

Draco sorrise e la baciò ancora e ancora.

“Per sempre”

Hermione sfiorò le labbra di Draco e catturò quelle parole sigillandole con un bacio.

Dovevano essere sue, e sue soltanto.

 

 

 

                                                                  ***

 

Hermione era accoccolata al petto alabastrino di Draco e disegnava cerchi concentrici sul suo torace scolpito.

Aveva ancora una domanda da fargli.

“Draco?”

Si sollevò sui gomiti fino ad incontrare gli occhi grigi piuttosto stanchi del ragazzo.

“Posso farti una domanda?”

“Certo”

Lo sguardo di Hermione si fece piuttosto hermionesco, cosa che lo fece preoccupare.

“Qual è l’indirizzo dell'’amore?”, domandò sorridendo.

Draco fece per pensarci su mentre giocherellava con i boccoli che le ricadevano sulle spalle nude mentre lei si lasciava carezzare felice da quelle mani aspettando pazientemente una risposta.

Poi, il suo respiro caldo la raggiunse, “Londra Magica, 7 ArsMagica Terrace”.

Hermione sorrise felice e tempestando il volto di lui di baci, coprì i loro corpi con il lenzuolo.

“Ti amo, Draco”

Felici e innamorati

 

 

 

                                                        ***

 

Blaise Zabini, più stanco che mai dopo una giornata distruttiva visto l’impellente desiderio del suo caro amico e coinquilino Draco di vedere il sorgere del sole, sperava di trovarlo a casa per essere aiutato a svolgere un paio di cose, ma del biondino non c’era traccia.

Theodore, Adrian e David non avevano sue notizie e Blaise stava davvero iniziando a dare di matto.

“Porco Merlino, dove potrebbe essere?”

Ma le sue domande si dissolsero nel vento, non poteva di certo immaginare che Draco Malfoy fosse tra le braccia di Hermione Granger al 7 di ArsMagica Terrace.

 

 

                                                                                              The End

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho davvero messo la parola Fine alla mia creazione?

Questi sì che sono momenti davvero emozionanti, forse lo è di più postare l’ultimo capitolo di una ff che ha dato parecchie soddisfazioni che il mio primo giorno da studentessa universitariaJ

Bando alla ciance, spero che questo finale non vi abbia delusi, insomma, alla fine questo indirizzo doveva pur sbucar fuori, no? XDXDXD

 

Non so davvero con quali parole ringraziare voi che mi avete sempre riempita di parole bellissime, e alle volte mi chiedo davvero se me le merito tutte.

Siete davvero speciali quindi un grazie pieno di affetto e stima a:

 

SiLvIeTT4, MartyViper, meli_mao, AuraD, Chaosreborn_the_Sad, Lucy Light, Checie, Muny_4Ever, piperina( I disegni sono realmente tuoi? Sei bravissima!); mars, cleo88, marygenoana, freehja, SweetChocolate e gypsy_rose90,

 

Ringrazio con affetto tutti coloro che mi hanno seguita e le 189 persone che hanno questa storia tra i preferiti!

 

Grazie!

 

Kisses

 

  
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