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Autore: KuroiHana    23/03/2013    3 recensioni
Una Shinigami.
Un umano.
Una serie di lettere. Un racconto. Dei ricordi.
Rukia ricorderà, tramite una serie di lettere, la sua storia con Ichigo, mentre aspetta la sua esecuzione.
Troverà mai, Ichigo, queste lettere?
-Ambientata durante la prima saga-
Caricata per Rosalie♥
-Pairing: IchiRuki-
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inoue Orihime, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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PAGE09_ Desire. 
 
 
 
 
 
Forse, quel giorno dovevo dirtelo.
 
 
Dovevo dirti quello che sentivo.
 
 
 
Forse quel giorno dovevo lasciarmi andare...
 
 
 
 
Così, ci sarebbe stata sempre una parte di te, in me.
 
 
 
 
 
~
 
Ichigo scosse Rukia più volte, tuttavia lei non faceva cenno a muoversi.
 
"Rukia, Rukia che ti prende! Di cosa hai paura?" Lui continuava a scuoterla, finché lei non si decise a parlare.
 
"Di te. Di noi. Di tutto questo"
 
Parlò quasi meccanicamente, la piccola dea.
 
Allora lui la strinse ancora una volta, sussurrandole piano nell'orecchio.
 
"Non devi avere paura di me, di noi e di tutto questo" Fece una piccola pausa "Perché sappi che io esisto solo per aiutarti e per farti stare bene"
 
Rukia, solo in quel momento si mosse, baciando Ichigo più volte, con foga.
 
Lui, incapace di ricambiare, all'improvviso la fermò, guardandola negli occhi.
 
"C'è qualcosa che alimenta la tua paura, Rukia?"
 
-Lo sento, Ichigo. Sento il loro Reiatsu. Stanno arrivando-
 
Lei lo guardò, intensamente. Poi, si decise a parlare.
 
"L'ultima volta che mi sono innamorata, l'ho ucciso, con le mie mani" Cominciò a tremare un poco "Ho paura, di questo, capisci?"
 
-Sto mentendo di nuovo-
 
Ichigo rise un po' "Sei noiosa, nana" 
 
La shinigami lo fissò  
 
"Ripeti sempre le stesse cose. Cosa devo fare per farti capire che, tanto, non ti libererai di me?"
 
 
-Devi liberarti di me, Ichigo, oppure...-
 
 
"Non lo so" Disse la Shinigami, mentre notava che il ragazzo si stava avvicinando di nuovo.
 
"Devo forse" Si avvicinò pericolosamente alle sue labbra, con uno sguardo mai visto prima "Baciarti fino a stordirti d'amore? Devo? Devo baciarti fino a quando non saremo più in grado di resisterci e mi implorerai di continuare?"
 
Rukia arrossì "Cos-"
 
Ci fu una silenziosa e imbarazzante pausa.
 
"Cosa cazzo ho detto?" Ichigo si tappò la bocca, arrossendo. "Okay, non so cosa mi è preso, scusami, Rukia" Si grattò la testa imbarazzato.
 
La shinigami lo guardò "Ehm... veramente" Si grattò la testa "Penso mi sia piaciuto"
 
Il ragazzo la guardò, sbalordito "Cosa?"
 
"Quello che hai detto, ecco.." Si nascose le guancie, mentre diventava, probabilmente, di un altro colore.
 
Intanto il temporale era cessato, sia dentro il corpo di Rukia che fuori.
 
I capelli dei due gocciolavano ancora un po' e i vestiti erano completamente inzuppati. 
Piuttosto violento, per un temporale estivo.
 
La camicetta di Rukia era diventata parecchio aderente e imbarazzante per entrambi, quasi quanto lo era quella di Ichigo, che mostrava i suoi addominali sviluppati.
 
"Tu, sei fuori, Rukia" Disse, distogliendo lo sguardo.
 
"Ah, prima parli da Personaggio di un libro d'amore per anziane e poi, sono io, quella che sta fuori???" La shinigami, riacquistato il buon umore, aveva puntato un pugno verso il ragazzo. 
 
"Su dai, andiamo a casa, che siamo" Distolse ancora lo sguardo, arrossendo "fradici"
 
Rukia annuì, abbassando di nuovo lo sguardo.
 
 
Casa significa silenzio. Silenzio significa pensare.
 
 
 
 
 
 
~
 
 
 
 
 
Rukia intrecciò ancora una volta la mano con Ichigo, mentre si avviavano a casa Kurosaki,
 
 
"Non possiamo entrare così" disse il ragazzo "Mio padre mi fa fuori"
 
Rukia sorrise "Entriamo dalla finestra, no?" 
 
Il ragazzo la prese gentilmente in braccio e cercò di appigliarsi a qualcosa, per salire.
 
Quando ci riuscì, si butto sul letto, con Rukia che gli cadde addosso, ridendo.
 
 
 
La shinigami aveva smesso di ridere, non appena aveva notato che Ichigo la guardava, come mai aveva fatto prima.
 
Ne rimase incantata lei stessa, mentre realizzava, che era sdraiata sul suo ragazzo ed erano fradici entrambi.
 
Ichigo la prese gentilmente per la nuca, baciandola piano e dolcemente.
 
Rukia ebbe un tonfo al cuore e arrossì tantissimo, quando comprese che il ragazzo le stava sbottonando la camicetta.
 
"Ichigo?" Lo chiamò staccandosi.
 
Il ragazzo, tuttavia, non la notò subito.
 
"Ichigo, aspetta, non sono sicura.." 
 
Allora Ichigo si fermò, guardandola: Le aveva sbottonato la camicetta, che mostrava la sua pelle nivea, abbracciata dolcemente dalla biancheria semplice, quasi da bambina.
 
Pelle bianca, delicata, eccetto delle guancie, rossissime, imbarazzate. 
 
Lei provò a coprirsi con una mano, ma il ragazzo gliela tolse subito, adagiandola sul materasso e sdraiandosi proprio sopra la shinigami, che di risposta lo guardò, intensamente.
 
Allora si avvicinò ancora, baciandola, mentre le toglieva anche la gonna.
 
La shinigami si lamentò un poco, spingendo un palmo aperto sulla camicia bagnata di Ichigo, che si alzò, staccandosi dalle dolci labbra della dea.
 
"M-Mh?" Mugugnò il ragazzo, aprendo piano i grandi occhi nocciola, lucidi.
 
Rukia, di risposta, si alzò piano, guardando il ragazzo negli occhi.
 
"Non so" Distolse lo sguardo "Non so se è tempo, adesso, Ichigo"
 
Ichigo sorrise, avvicinando la bocca al suo orecchio "Cretina, ti stavo solo levando i vestiti"
E la piccola shinigami si coprì il volto con la mano.
 
Rise un po' "Se vuoi, puoi fare lo stesso con me..no?"
 
Lei riportò lo sguardo sul ragazzo, sorridendo e spostando le sue labbra verso l'orecchio. 
 
"Chi ti credi di essere? Decido io se spogliarti o no."
 
Ichigo sussultò, quando sentì le mani della dea, vagare incerta verso i bottoni.
 
 
Era dolce, il suo tocco. 
Era dolce, l'espressione sul suo volto.
 
Imbronciata, quasi offesa. Teneva quei grandi occhi blu/viola chiusi, per non mostrare nessuna espressione, nessun pensiero: Perché da quei bellissimi occhi, potevi leggerci tutte le meraviglie del mondo, tutti i pensieri, tutto l'amore.
 
 
 
Quando finì, imbarazzatissima, di sganciare tutti i bottoni, aprì le piccole mani, adagiandole sugli addominali del ragazzo, senza aprire gli occhi.
 
 
 
Ichigo, di risposta, chiuse gli occhi e si fece scappare un sospiro, flebile, ma che agitò Rukia, che tentò di levare la mano, ma venne fermata da quella del ragazzo.
 
 
"Non smettere, Rukia"  
 
 
Allora lei continuò, spostando il tocco al petto, poi al collo, poi l'abbracciò, unendo i propri corpi.
 
Ichigo aprì gli occhi "Guardami, apri gli occhi, Rukia"
 
 
E così fece, aprì gli occhi, lo guardò e poi lo baciò, intensamente, come credeva di non saper fare.. 
 
 
Il ragazzo si fece più forza sulle braccia, per non cadere, mentre agitava le gambe, per liberarsi anche dei pantaloni.
 
 
La Shinigami approfondì ulteriolmente il bacio, stringendosi di più a lui.
 
Si stacco, con uno schiocco, ansimando un po'.
 
Era una sensazione strana, quella: Si sentiva scottare, nei punti dove i loro corpi si erano toccati e sfiorati.
 
 
"Restiamo così, per sempre, ti prego"  Si fece forza e rivelò quei pensieri che le annebbiavano la mente, come una coltre di fumo, intossicante. 
 
Ichigo si levò da dosso e si mise al lato, spingendo Rukia a fare lo stesso.
 
Una volta uno di fronte all'altro, il ragazzo allungò una mano, tremolante, verso il ventre di Rukia, cominciando ad accarezzarlo dolcemente.
 
"Chissà, magari per qualche strano motivo, un giorno potrò sentirci un calcio, qui dentro.."
 
Disse sorridendo, prendendola e stringendola come mai aveva fatto.
 
"Vuoi restare così per sempre?" Il ragazzo ripeté le parole della dea, piano, in un sussurro. "Senti il silenzio? Siamo soli." Si bagnò poco le labbra, per risentire il sapore lasciato dalla ragazza "Possiamo restare così quanto vuoi" 
 
E le sue grandi braccia, non le erano mai sembrate così forti, nemmeno quando impugnava Zangetsu, forte, nella notte.
 
Nemmeno quando stendeva orde di Hollow, davanti ai suoi occhi.
 
Nemmeno quando la proteggeva.
 
 
 
 
"Vorrei solo sparire, diventare una parte di te, adesso" Disse, soffocando ogni espressione nel caldo e nudo petto di Ichigo.
 
"Non dirlo." 
 
"Come?"
 
Il ragazzo arrossì, scendendo le labbra verso quelle della dea "Ti ho detto di non sbagliare parole, potrei illudermi facilmente"
 
Rukia sorrise "Non è ancora arrivato il tempo per illuderti" aggiunse con una punta che voleva sembrare maliziosa, ma che sembrò solo molto dolce "Ma puoi accontentarti di guardarmi, se vuoi"
 
 
"Fosse per me, morirei guardandoti così" Allora la guardò negli occhi.
 
"Vuoi..." si morse le labbra "Vuoi togliermi.."
 
Ichigo sorrise "Nah, avrò un’altra occasione presto, lo so" Disse malizioso, leccandole le labbra.
 
"Ah si, ne sei così tanto sicuro"
 
Il ragazzo le si avvicinò al collo, baciandola piano.
 
"Sì, tanto sicuro" Strinse la presa su suoi fianchi.
 
Rukia lo allontanò, girandosi dall'altro lato, lontana. 
 
"Beh, sbagli, hai appena perso la tua occasione" Disse, assumendo un ghigno adorabile.
 
Allora il ragazzo l'abbracciò, stringendola, mentre il suo petto e la schiena di lei si sfioravano, piano.
 
"Domani andiamo al mare, che ne dici?" Appoggiò le labbra su una porzione della spalla di Rukia.
 
"Al mare?" Disse incredula, lei.
 
"Già, magari ti faccio dimenticare tutto questo a suon di baci" Disse ridacchiando, mentre le guancie non smettevano di essere rosse.
 
"Non sei un po' troppo agitato, tu?" Rispose, un po' fredda.
 
 
"Non so cosa mi prende, ma quando sono con te, non ho più paura, ne di fare, ne di dire nulla. " Ichigo arrossì un po': Forse provava più vergogna nel parlare di se stesso. "All'inizio avevo paura, non avevo mai avuto una donna vicinissimo a me" Guardò un po' il soffitto "Nessuna, era mai entrata nel mio cuore, tanto da farmi desiderare" Si fermò, chiudendo gli occhi "Desiderare di averla davvero, al mio fianco."
 
Rukia, a vederlo arrossire, provò tenerezza e lo accolse subito fra le sue braccia.
 
"Nessuna, mi ha mai colpito così tanto, dal primo momento che l'ho vista" Affondò la testa sul suo petto "Non ho desiderato mai nessuna" Terminò, senza farsi sentire
 
"Che hai detto,Ichigo?" 
 
Lui arrossì ancora di più, alzando il volto "Non ho mai desiderato nessuna. Ho sempre avuto paura, ho sempre evitato quei discorsi, poi sei arrivata tu"
 
Lei lo strinse ancora.
 
"Sei più dolce quando arrossisci, Ichigo" 
 
-Peccato, che fra poco finirà tutto-
 
E lui si sentiva protetto, ancora. E lo faceva stare bene. 
 
Poi Rukia si staccò dall'abbraccio, lasciandogli un bacio fra i capelli, ancora bagnati.
 
"Vado a farmi una doccia, torno fra poco" Disse, sorridendogli.
 
"O-ok"
 
 
 
Chiuse la porta e Ichigo rimase con i suoi pensieri.
Allungò una mano verso i suoi pantaloni, prendendo il cellulare.
 
Aprì velocemente la rubrica, scegliendo i soliti numeri: Tatsuki, Chizuru, Mizuiro, Keigo... Inoue? Doveva forse invitarla?
 
Escludendo la rossa, inviò un messaggio uguale a tutti:
 
 
"Domani si va al mare! Ci incontriamo tutti alla stazione alle 9:00 in punto, siate puntuali!"
 
Digitò velocemente quei caratteri e inviò il tutto.
 
 
Si fece scappare un sorriso, quando notò che era riapparso il sole, splendido e raggiante.
 
A quel punto vide una figura a lui conosciuta, affiorare dalla finestra.
 
 
Kon.
 
 
"Hey, hey! Che ci facciamo qui-" Il peluche cambiò espressione, quando notò che Ichigo era rimasto in boxer. 
 
Successivamente gli saltò addosso, tentando di picchiarlo
 
"COSA HAI FATTO A NEE-SAN? DANNATO MAIALE! TI FACCIO A FET-" Venne bloccato dalla mano del ragazzo, che lo zittì.
 
"Stai calmo, non ho fatto proprio nulla!" Disse il ragazzo, arrossendo. 
 
"Ah, sei proprio un pappamolle, allora" 
 
"Mi sembra sempre di essere troppo avventato.. Il primo giorno che stavamo insieme, le ho già detto che la desideravo!" Rispose Ichigo a Kon, che fece un ghigno.
 
"E poi davi a me del pervertito?"
 
"Taci, Kon. Tu non fai testo" Si alzò, ripiegando i vestiti di Rukia e i suoi, abbandonati sul pavimento. Magari, un giorno, sarebbe davvero accaduta una situazione dove non avrebbe avuto nemmeno il tempo di raccoglierli. Arrossì ancora di più al pensiero.
 
Li poggiò nell'armadio, lo stesso armadio in cui dormiva tutte le notti Rukia.. Beh, non tutte: Da quando stavano insieme, dormiva sempre nel suo piccolo letto e non era mai stato un problema.
 
"Io.. aspetterò!" Disse all'improvviso. Kon, notandolo si girò verso di lui.
 
"Eh?"
 
"Io aspetterò! Aspetterò che lei sia pronta a donarsi a me, senza doverla forzare. Alla fine, non me ne importa nemmeno tanto, di questo stupido desiderio da quindicenne.. Ne ho fatto a meno per quindici anni, ne possono anche passare trenta."
 
Il peluche sbarrò la bocca, guardandolo.
 
"Ichigo, sei alquanto bipolare." 
 
Il ragazzo sorrise, poi sentì dei rumori provenire dal bagno. 
 
Aprì la porta e si avvicinò a quella del bagno, bussando poco "Rukia, tutto bene?"
 
"Ehm.. Si, ma" Aprì un poco la porta, mostrando un adorabile asciugamano di chappy, legato intorno alla sua figura "Non capisco come funziona questo asciugacoso"
 
"Se mi fai entrare, te lo mostro.." 
 
Rukia aprì tutta la porta e Ichigo venne sommerso dall'odore di mora. Era sicuramente il suo bagnoschiuma preferito.
 
"Tutte queste cose dove l'hai comprate?" Disse il ragazzo, guardandola.
 
"Oh, beh... Me li diede Inoue, tanto tempo fa... Per la biancheria intima ho provveduto io" 
 
Il pel di carota la guardò un po' "Beh, lo noto. Ti piacciono proprio i coniglietti, eh?"
 
Rukia chiuse subito le gambe "E non guardarmi, stolto!" Arrossì tantissimo, alzando un pugno, che Ichigo prontamente fermò.
 
"Non istigarmi al litigio, nana"  Disse lui, tenendole fermo il pugno.
 
La Shinigami partì con un montante con l'altro braccio, colpendolo sul busto. 
 
"Così impari, screanzato!" Disse, risistemandosi l'asciugamano.
 
"Maledetta" Disse Ichigo, rialzandosi.
 
"Tsk, ancora che parli?" Disse, mentre si tamponava i capelli con un asciugamano "Taci, stolto"
 
Il ragazzo tornò serio "Io" Arrossì un po' e Rukia si girò, per ascoltarlo.
 
"Tu?"
 
"Io aspetterò, Rukia. Ti aspetterò e conserverò tutto l'amore per allora." Anche la  Shinigami arrossì "Quel giorno sarà il più bello della mia vita" Rise un po' "Oh beh, mai quanto il giorno in cui ci sposeremo" 
 
Rukia lo abbracciò "Ha ragione Kon, sei proprio bipolare" 
 
Il ragazzo la guardò "Hai sentito tutto?" 
 
"Tieni le mani apposto, da oggi fino ad allora. Gli occhi puoi usarli quanto vuoi" Rise, Rukia, con aria di sfida.
 
"Non mi interessa. Non voglio guardare troppo il tuo corpo, se non quel giorno"
 
"Quando faremo..." Cominciò Rukia
 
Ichigo arrossì "Quella cosa"
 
La shinigami scoppiò a ridere "Fai tanto il figo e dici 'Domani di qua, Domani di là' quando nemmeno riesci a dire sesso"
 
Il ragazzo la guardò dritto negli occhi "Faremo l'amore... Non faremo.. quello Rukia" 
 
Rukia rispose al suo sguardo: Doveva essere un offesa, chiamarlo sesso. Beh, l'avrebbe tenuto a mente. 
 
Ichigo si avvicinò e la bacio piano e dolce. Poi attaccò l'asciugacapelli e glielò punto addosso.
 
"Premi questo tasto e punta 'l'asciugacoso' come dici tu, sui tuoi capelli"
 
La dea sorrise "Grazie"
 
"Di nulla, ora ti dispiace se faccio la doccia?"
 
"Figurati, la casa è la tua" Disse accendendo l'asciugacapelli.
 
Il ragazzo entrò nella vasca da bagno, chiudendo la tenda e sfilandosi i boxer, lanciandoli dall'altra parte.
 
Arrivarono vicinissimo a Rukia.
 
"Che razza di bestia sei?! Che schifo!!" Urlò la dea.
 
Ichigo rise forte, accendendo l'acqua.
 
Non gli ci volle troppo e quandò uscì, la Shinigami si stava ancora asciugando i capelli. Solo allora però, si accorse che stava cantando:
 
 
"And every time I see your face 
The oceans lead out to my heart
You make me wanna strain at the oars
And soon I can't see the shore"
 
 
 
Era una voce particolare, la sua.
 
Ma era bella comunque.
 
Si avvolse in un asciugamano, rimanendo ad ascoltare
 
 
Quando notò che Ichigo era uscito dalla doccia, si girò, tastandosi i capelli per accertare che fossero asciutti.
 
"Sono le cinque, Ichigo.. Io avrei un po' sonno, ti dispiace dire a Yuzu che salto la cena?" Disse, andando verso la porta, per uscire "Ci vediamo domattina"
 
Ichigo le sorrise, poi le lasciò un bacio sulle labbra "Dormi bene, nana"
 
"Anche tu, stolto."
 
 
 
~
 
 
Rukia si mise a dormire, senza nemmeno mettere il pigiama. Si abbandonò, fra le coperte, a un dolce-amaro sonno.
 
 
 
~
 
 
"Hey Yuzu, non fare la cena per Rukia, sta dormendo."
 
"Eh? Ma Oni-chan, lei deve mangiare!" Disse Yuzu, mettendo il broncio.
 
Ichigo si mise al suo posto "Sono sicuro, che ha altro a cui pensare. Farà una buona colazione domani, ne sono certo"
 
 
 
~
 
 
 
Quando Ichigo finì di mangiare, tornò in camera e trovò Rukia a dormire. Non sorrideva, ma aveva una strana espressione. Dormiva di lato, rannicchiata nella "sua parte" di letto, coperta quasi completamente, dalle soffici lenzuola.
 
Ichigo si mise i pantaloni della solita tuta, ma lasciò il petto nudo, a causa del caldo.
 
Quando smosse piano le lenzuola, realizzò che Rukia si era addormentata solo con la biancheria: Bene, dopo tutto quello che si erano detti..
 
Fece finta di nulla e si infilò sotto le coperte, schiena contro quella della Shinigami, che, per riflesso, lo abbracciò forte. 
 
Il ragazzo ebbe un fremito, che cercò di dormire e nient'altro. Solo, mise una mano, calda, sopra a quella piccola della dea.
 
 
Il giorno dopo, sarebbe stato particolare, per entrambi.


NDA

Ichigo Kurosaki e Rukia Kuchiki in... Vi ci facciamo credere! pt.2 

ALLELUJAAAAAAA 
Allora, donzelle. Il fatto è questo. Al momento sto scrivendo il decimo capitolo. Quindi questo l'avevo scritto eoni fa. MA LE DANNATE FIERE.
LE DANNATE FIERE.

Approposito, chi di voi è stata al Roma Comics & Games? Se ci siete state, come vi è sembrato e soprattutto... Mi avete vista? ;A; Ero una palletta che faceva Nel Tu il venerdì, il sabato Noriko Paku e domenica Dentolina... ;A;

Comunque scusate il ritardo, ma finita Toothiana, mi sono dovuta buttare su Zelda e Azula.. e dopo Zelda, comincerò a lavorare a Tesla Lindocruz, per il Romics di Ottobre e poi... poi Luppi, mie care.

Cercherò di non ritardare troppo, cercherò di essere veloce...

Vi voglio bene, non odiatemi ;A; 

~KuroiHana
  
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