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Autore: historiae    16/04/2013    6 recensioni
''Una città nel giardino? Che assurdità...''
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Eccovi una fantastica avventura che non dimenticherete facilmente.
Entrerete in un universo in cui gli animali si comportano come gli umani, il tempo non è calcolato come il nostro, i fiumi scorrono senza fine e la luce del sole non esiste....
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dawn, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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I segreti della soffitta

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Dawn aveva sempre amato leggere.

I suoi libri preferiti erano i libri di fiabe.

Le fiabe la affascinavano. Per lei quei racconti pieni di fantasia, avventura e magia erano tutto un altro mondo.

Nei giorni di sole, in cui il cielo era azzurro intenso e il giardino si riempiva di profumi, Dawn si sedeva all'ombra degli alberi, ed era lì che apriva il suo libro e iniziava a viaggiare con la mente.

Fate, folletti, principi, eroi e creature magiche erano sempre con lei, fra quelle pagine, come se di quei mondi fantastici facesse parte anch'essa.

 

''C'era una volta, in un regno incantato, un principe, che si innamorò di una bellissima principessa. Avrebbe tanto voluto chiederla in sposa al re, così si promise di incontrarla il giorno stesso. Nevicava, quel giorno. La principessa camminava sul sentiero del bosco, lui passò di lì, la vide e...''

 

-Dawn!- qualcuno la chiamò.

Come sempre, quando si avvicinava il momento più bello della storia, veniva interrotta da qualcuno o qualcosa.

Così tutto svaniva: intorno a lei non più mondi fantastici, né creature fatate.

Solo gli alberi, il prato verde e una casa.

 

***

 

 

Ormai vivevano tutti insieme da un anno e mezzo.

Forse due. Non si sapeva mai, il tempo passava così in fretta, stando insieme..

Erano come una grande famiglia. Certo, qualche disaccordo poteva capitare, ma in fondo tutti si volevano un gran bene.

Avevano comprato quella grande casa con una parte della vincita del gioco, e ora avevano una vita bellissima.

Jo era riuscita ad aprire una palestra in centro. Zoey lavorava come stilista, disegnava abiti da sera. Dakota faceva la fotomodella per una rivista di moda, e Sam aveva un negozio di videogiochi.

Tra casa e lavoro trovavano sempre il tempo di divertirsi facendo qualcosa insieme o ognuno a modo suo.

In quella casa non ci si annoiava mai.

Ogni giorno accadeva sempre qualcosa di inaspettato...

 

-Chissà dove si è nascosta questa volta..- sospirò Zoey, che aveva già chiamato Dawn almeno tre volte, ma senza risultati. -Scott, potresti..-

-No! Non ci penso neppure ad andare a cercare quella mocciosetta in giro per il giardino. Di questo passo si trasformerà in uno gnometto nel bosco..- ghignò Scott, che in quel momento non aveva proprio nessuna voglia di alzarsi dal divano. -E va bene, ci vado..-

 

In quella bizzarra famiglia, l'unico che non aveva perso la sua antipatia di sempre era proprio Scott. Non era cambiato per niente, e rimaneva ad ogni modo il più insopportabile.

Trovava sempre il modo di nascondere tutti i suoi lati buoni, così gli altri non cambiavano mai la loro opinione su di lui.

Egoista..prepotente..insensibile..un'anima grigia, così diceva Dawn..

 

-Eccoti qui, ti ho trovata.- esclamò Scott, non appena riuscì a raggiungere Dawn, che se ne stava seduta tranquillamente sotto un albero a godersi l'aria fresca del mattino.

-Oh, ciao Scott..- lo salutò lei, interrompendo per un momento i suoi pensieri.

-Hai intenzione di startene qui fino a mezzogiorno?- le chiese Scott, seccato.

-Arrivo tra qualche minuto..- disse Dawn, e ritornò sul suo libro.

Scott stava per rinunciare e tornare in casa, ma prima di andarsene le fece un'ultima domanda.

-Non ti stanchi mai di non fare nulla?-

-Questo non è ''non fare nulla''..- gli rispose lei. -Qui è perfetto per starsene un pò tranquilli, non trovi?-

''Non ha tutti I torti..'' pensò Scott. -Sì, non c'è malaccio..- disse.

-Oltretutto viviamo in un posto dove ci sono dei giardini bellissimi!- disse Dawn, entusiasta, guardandosi attorno.

-Come ti pare..ora andiamo, sto morendo di fame.- disse Scott, spegnendo il suo entusiasmo.

Quella di ignorare le provocazioni di Scott era una grande capacità di Dawn.

Perciò non gli diede retta, e lo seguì fino in casa, senza dire una parola.

 

***

 

Dopo cena Dawn si rifugiò in camera sua, e diede un'occhiata allo scaffale dei libri.

Aveva portato con se in quella casa tutti I libri di quando era piccola, perchè non si era mai stancata di leggerli, e per lei erano come tanti ricordi.

Quella sera avrebbe voluto iniziarne uno nuovo, e decise di ispezionarli tutti, alla ricerca di qualcosa di interessante..

-''La leggenda dei sette mari'', ''Il mistero della stella azzurra'', ''Il castello delle sette lune'', ''La bambola di vetro''...che noia..li ho già letti tutti..- diceva Dawn, delusa, tra se e se. -Uhm..vorrei tanto andare in soffitta per vedere se ne trovo degli altri.-

Detto questo prese la candela che teneva sul comodino e salì le scale che portavano in soffitta. Era una piccola stanza, non molto spaziosa, con qualche ragnatela qua e là.

Non si vedeva a un palmo dal naso, e Dawn dovette fare attenzione a non inciampare nelle vecchie cose sparse sul pavimento.

La candela non faceva una gran luce, ma la ragazza, una volta che si fu abituata all'oscurità che aveva intorno, riuscì a vedere che poco distante da lei c'era un lungo scaffale, colmo di libri, che lei non aveva mai visto. Erano così tanti che le sarebbero bastati per il resto della sua vita.

Cominciò a osservarne le copertine e a leggerne i titoli, sperando di trovarne qualcuno che facesse al caso suo. Dopo avere letto qualche riga di ognuno trovò che alcuni erano troppo impegnativi, altri troppo noiosi.

Pensò di mettere in ordine e tornare di sotto, quando improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione.

 

Nascosto dietro lo scaffale Dawn vide un altro libro, più grande degli altri.

Si accorse di averlo notato solo in quel momento, come se fosse comparso all'improvviso.

Posò a terra la candela, e sempre più incuriosita, lo prese.

Era ricoperto di uno strato di polvere, che la fece starnutire.

Quel libro doveva essere lì da anni.

Quando ebbe soffiato via la polvere che la ricopriva, Dawn riuscì a vedere più chiaramente la copertina.

Era di cuoio, con una grande ''A'' impressa al centro.

Dawn non stava più nella pelle dalla curiosità. Che cosa significava quella ''A''? E chi aveva portato lì quel libro?

Quando provò ad aprirlo vide che sulle pagine ingiallite dal tempo non vi era scritto un racconto.

Sembrava un diario di viaggio, scritto a mano con una strana calligrafia.

A stento Dawn riuscì a leggere ciò che vi era scritto, ma ugualmente ci provò.

 

''Raccontaci, viaggiatore, dove sei stato.

Raccontaci di quel mondo sconosciuto, che solo chi sogna può trovare.

Raccontaci di quel lungo cammino

di una lunga strada dentro un mondo nascosto.

Il suo nome è...''

 

L'ultima parola era stata cancellata.

Dawn rimase un pò delusa, ma proseguì a sfogliare quel libro misterioso.

Poche pagine più in là vide una mappa.

A quel punto la ragazza decise che voleva saperne di più. Prese il libro e la candela, e tornò in camera sua cercando di non svegliare nessuno.

Era ormai notte fonda, ma Dawn non aveva per niente sonno.

Si sedette sul letto e aprì il libro, nel punto dov'era disegnata la mappa.

Voltò pagina, e proprio dietro la mappa trovò un'altra scritta...

 

''Un viaggio presto comincerà.

La giusta via questa mappa ti mostrerà,

e nel paese nascosto ti condurrà.''

 

In fondo a quelle poche frasi in rima si poteva notare una parola, scritta nell'angolo a destra della pagina.

Non era ben leggibile.

Soltanto una ''A'' era visibile..

-Oh, ma che sciocchezze..- disse Dawn.

Siccome non era riuscita a leggere quella misteriosa parola che in ogni pagina appariva illeggibile o cancellata, e non aveva capito cosa fosse rappresentato sulla mappa, decise che avrebbe guardato più attentamente quel libro il giorno dopo.

Andò a dormire, e cadde in un sonno profondo, dimenticando però il libro aperto sulla mappa.

Un raggio di luna entrò dalla finestra, illuminando le pagine, svelando così la parola misteriosa.

 

 

Alyss

 

  
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