48%
Ci sono persone
che, nonostante tutta la loro buona volontà, sono destinate
a non capirsi mai.
Riassumendo in
tre semplici, limpidi passaggi: si studiano, si sfidano, e
poi si azzannano.
Non si danno il
tempo di ascoltarsi, di parlarsi; provano a confrontarsi,
ma inevitabilmente non ci riescono. Vivono insieme in due distinti e
ben
differenti periodi: il primo é quello di litigi,
incomprensioni, rinfacci
continui e dolorosi; il secondo è una tregua labile e
instabile, che attende
solo di essere rovesciata non appena uno dei due sgarra, mettendo un
centimentro più a destra del dovuto la propria posata sul
tovagliolo del tavolo
da pranzo.
La cosa peggiore
é che questa rabbia repressa, rinforzata da discussioni
accese e mai risolte, colpisce in punti precisi, dove la corazza che
per forza
di cose le due persone si costruiscono attorno al cuore per
sopravvivere agli
attacchi é più debole.
E fa male, essere
colpiti lì.
Ti fa sentire
indifeso, inutile, fallito.
Ti spersonalizza
quasi, quel dolore, perché a mente lucida non
risponderesti mai a questi attacchi. A mente lucida, cercheresti un
appiglio di
calma comune.
Ma se qualcuno
azzanna lì dove non ti puoi difendere, è
impossibile non
ribattere. Tutti hanno un punto di rottura, e una volta raggiunto non
ci sarà
nulla, nulla, che ti
potrà salvare
dalla distruzione più totale di dignità e fiducia
in se stessi.
Non so se ci sia
una soluzione a questo azzannarsi. Ci si prova, a
mantenere quella tregua, il più a lungo possibile, ma
inevitabilmente si fa o
si dice qualcosa che volontariamente o involontariamente punzecchia,
ferisce, colpisce.
E poi
c'è solo il tracollo, e le lacrime.
Perché
non è sempre vero che l'esperienza insegna; non è
sempre vero che si
impara dai propri sbagli. Certo, a volte bisogna avere semplicemente
coscienza
dei propri errori e accettare il fatto che gli esseri umani non sono
perfetti e
quindi é nella loro natura errare - in tutte le sue
accezioni; altre volte,
ancora più semplicemente, ciò che per noi sono
quotidianità e normalità, per
altri sono le azioni, i gesti, i toni più sbagliati, e per
questo vanno puniti.
Nemmeno la
lontananza sembra sortire qualche miglioramento, anzi, finisce
per rendere ancora più sottili i limiti di sopportazione dei
due interlocutori
che non parlano e portare in un
tunnel dove la classica luce non si vede e forse non esiste nemmeno.
Forse una
separazione definitiva sarebbe la soluzione. Forse se queste due
persone vivessero ai capi opposti del mondo, smettendo di sapere
dell'esistenza
dell'altro, forse...
... Ma come si
può pensare di dividere così brutalmente una
figlia da una madre a cui,
nonostante tutto, vuole ancora bene?
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Vorrei
ringraziare di cuore tutti quelli che mi hanno letto, e coloro che
mi seguono e chi mi ha recensito.
Fa piacere sapere
che qualcuno riesce a imbattersi in ciò che scrivo, e
trovarlo interessante abbastanza da indulgere anche solo un minutino di
tempo
per dare un'occhiata ^^
Spero di esservi
stata utile con queste riflessioni più o meno ciniche, e
avervi permesso di guardare il mondo con un'altra prospettiva.
Continuerò
a farlo! ... No, non fraintendete, i ringraziamenti non erano un
modo subdolo per terminare la raccolta xD è che... Beh il
primo capitolo è
stato visitato oltre 100 volte. Che siano state cento persone
differenti, o
trenta volte tre persone diverse, per me é comunque un
grande risultato,
soprattutto perché inaspettato. Finora non avevo guardato ai
numeri, perché non
erano importanti non li trovavo...
No, ok,
seriamente. È stato un caso che mi ritrovassi sulla sezione
Gestisci le tue storie e vedessi il "successo" xD
Quindi, ecco,
grazie davvero *.*
... E dopo aver
scritto una drabble solo nelle note dell'autore, mi
eclisso u.u
Alla
prossima :)
Elle