Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Hyrim    09/05/2013    9 recensioni
Il famosissimo romanzo di Alessandro Manzoni portato in scena come spettacolo di beneficenza da attori provenienti da tutto il mondo... Ovviamente le rispettive nazioni saranno lì, pronte a vegliare su tutto, pronti a risolvere qualsiasi problema...
Ma se il problema fosse proprio il mancato arrivo della compagnia?
Come faranno a mandare avanti la serata?
Beh, molto semplice: copione alla mano, un bel respiro e pronti ad affidarsi alle loro capacità interpretative e alla giusta direzione di Germania!
L'unico problema è... conoscono la storia? O ancor peggio, conoscono le parti degli altri compagni?
Riusciranno a salvare la serata seguendo il copione o improvviseranno?
Avanti! Lo spettacolo deve continuare!
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era un fresco 7 novembre lombardo.
Fra le luci della sera, tornava dalla sua passeggiata pomeridiana verso casa Roderich Abbondio, Don Abbondio per tutti, curato del paese.
Recitava tranquillamente il suo ufizio della sera, e talvolta, fra un salmo e l’altro, chiudeva il breviario, tenendoci all’interno l’indice della mano destra per conservarne il segno, continuando a camminare tranquillamente successivamente all’aver portato questa dietro la schiena.
Guardava a terra, come distratto. Ogni tanto dava un calcio ad uno o due ciottoli che occupavano il sentiero di fronte a lui.
Il sole era già scomparso dietro un monte. Le luci dell’ultimo tramonto coloravano ormai tutto il paesaggio.
Con la mente distratta e rilassata, Don Abbondio svoltò sulla stradina che conosceva a memoria.
 Da lì essa correva dritta, forse per una sessantina di passi, poi si divideva in due.
Lì il muretto di cinta non superava neanche la mezza altezza di un uomo.
Fu allora che il povero Don Abbondio li vide.
Due uomini stavano l’uno di fronte all’altro a creare qualcosa di molto simile ad un posto di blocco lungo la retta via. Uno a cavalcioni sul muro, con una gamba che penzolava nel vuoto e il piede poggiato sul terreno, il compagno in piedi, appoggiato al muro con le braccia conserte.
Avevano entrambi attorno al capo una reticella verde, dalla quale usciva uno strano ciuffo castano dalla forma ricurva. Il suddetto ciuffo su lati opposti per ciascuno di loro due.
Armati come suol dire fino ai denti,  portavano sue pistole, un corno legato al collo contenente probabilmente polvere da sparo, un coltellaccio ben visibile nel taschino ed uno spadone dall’elsa d’ottone decorata.
A prima vista si potevano chiaramente riconoscere come bravi: malviventi assoldati dai nobili come un’arma impropria di giustizia personale.
- Veeeh, eccolo! -
Disse il bravo seduto sul muretto.
- Piantala, imbecille! –
Fu la risposta dell’altro.
Che i due stessero aspettando qualcuno in particolare era evidente, ma ciò che più preoccupò Don Abbondio fu il dover accorgersi che l’aspettato era proprio lui.
Rabbrividì, passandosi due dita nel colletto dell’abito sacerdotale come per allargarlo e deglutì a vuoto, prima di raggiungerli e di fermarsi lì, in mezzo a loro.
- Veeh, signor Austria…-
- Zitto tu !! –
- M-Ma… -
- Ti ho detto zitto, non mi ascolti?? –
- Anch’io sono qui per…-
- C-Chigi !!!! Smettila. Di. Parlare !!! -
Ci furono secondi di silenzio.
Il povero Don Abbondio che sembrava sempre più irrequieto.
- Signor curato…- Riprese poi il bravo dai capelli più scuri. – Lei ha intenzione…-
- Lei ha intenzione di sposare i giovani Renzo e Lucia domani! –
- D-Dovevo dirlo io quello, brutto bastardo!! C-Chigiiii !!! –
- E-Ehm… - Tentò di trovare la voce l’Austriaco. – Devo sposarli, ja… Und… Quindi? -
- Or bene… - Riprese il bravo dai capelli più scuri. – Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani né mai. –
- M-Ma signori miei… - Replicò Don Abbondio con voce tremante – Ma signori miei, degnino di mettersi nei miei panni… Se la cosa dipendesse da me… -
- Se la cosa dipende da lei non è affar nostro. -
- Noi non ne sappiamo e non ne vogliamo sapere, veeh –
- Uomo avvisato… Insomma, mi ha inteso, no? –
- A-Aber… Siate ragionevoli…! –
- Il matrimonio non si farà. –
- O chi lo farà se ne pentirà, veeh. –
- Questo ammesso che ne abbia tempo, dato che ben sa.. –
- Veeh, fratellone… Credo che il signor curato abbia capito a cosa intende andar incontro. -
- Oh, ma noi non vogliamo fargli del male, giusto, Veneziano? –
- No, assolutamente! -
- Noi siamo galantuomini al servizio dell’illustrissimo signor Don Rodrigo! –
Questo nome fu nella mente del povero curato come un lampo che in un forte temporale illumina tutto.
- C-Capisco… -
Mormorò rassegnato Don Abbondio, lo sguardo al pavimento.
- Benissimo, dunque buona notte, messere. –
E fu così che lo superarono.
Uno dei due, quello più alto, gli diede anche una spallata nel farlo.
Lo sfortunato Austriaco rimase un momento a bocca aperta, come incantato; poi riprese il sentiero che l’avrebbe riportato verso casa.
Entrò in casa, bianco come un lenzuolo, il sudore freddo che gli bagnava il viso.
Si sedette, si dovette togliere gli occhiali per asciugarli, strizzando gli occhi.
Aveva come la sensazione di esser finito in un incubo dal quale non era affatto facile svegliarsi.
Come avrebbe fatto adesso?
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Hyrim