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Autore: Naco    15/09/2004    4 recensioni
Cosa succederebbe se un giorno Inuyasha fosse inghiottito dal kazana di Miroku? E se finisse in un'altra dimensione? Nella... nostra?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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XIII

XIII

EPILOGO

Miroku cadde in ginocchio, le lacrime che rigavano io suo volto.

Cosa ho fatto? Cosa ho fatto? Inuyasha, Kagome sama, cosa ho fatto?” urlò.

Sango lo raggiunse e gli toccò la spalla con delicatezza. “Miroku san, non devi prendertela così! Non è stata colpa tua! Era l’unica cosa che potevi fare! Se avessi potuto usare hiroikotsu contro quel demone…”

No Sango, no! Tu non hai colpa! Solo io ne ho!” esclamò con veemenza voltandosi verso di lei “Avrei dovuto andare in loro soccorso, o almeno evitare che anche loro fossero colpiti dal kazana! Kami sama! Dove li avrò mandati? Dove saranno finiti? Sango chan, cosa ho fatto? Cosa ho fatto?”

Sango guardò Miroku e si sentì impotente. Mai l’aveva visto in quello stato, tanto da non riconoscerlo. Dov’era in quel momento il bonzo pervertito che lei conosceva? Avrebbe tanto voluto aiutarlo, ma non sapeva come.

Miroku san, coraggio….” Non potè fare altro che dirgli e lo abbracciò, piangendo con lui la scomparsa dei suoi più cari amici, fino ad addormentarsi, uniti nel dolore e nella disperazione.

 

 

Una luce violentissima li svegliò di soprassalto e si strinsero ancora di più nell’abbraccio. Istintivamente chiusero gli occhi per non restare accecati dall’intensa emanazione luminosa. La luce lentamente si affievolì, poi svanì. I due ragazzi aprirono gli occhi e non poterono fare a meno di sgranarli per la sorpresa.

“Non è possibile!” esclamò Sango sciogliendosi dall’abbraccio e portandosi le mani sul viso. 

“Non ci credo…. Sto sognando…!”

“No, Miroku san! Siamo proprio noi!”

Miroku esplose in un pianto dirotto: “Inuyasha! Kagome sama!” esclamò prostrandosi per terra. “Kami sama! Non posso crederci! Siete di nuovo qui con noi! Non posso crederci….. E’… stata tutta colpa mia! Non avrei mai dovuto….!”

Kagome era visibilmente imbarazzata. “Dai Miroku san! Calmati! E’ tutto a posto! Ora siamo qui!”

Ma Miroku non accennava a calmarsi, anzi: si aggrappò a una caviglia di Kagome, continuando a piangere. “Non so come farmi perdonare! Chissà quante difficoltà avrete dovuto attraversare per poter tornare qui sani e salvi! E chissà quanti mostri avrete incontrato in quel mondo ostile, dove tutto è buio, morte e desolazione, dove non esiste la luce, la pace, l’amore….”

Inuyasha non ne potè più.

“E piantala!” esclamò colpendolo in testa “Non abbiamo incontrato né mostri, né demoni, ma solo persone che ci hanno aiutato a tornare qui!”

Solo allora Miroku sembrò accorgersi di InuyashaInuyasha, non ti avevo proprio visto! Ma… che razza di abiti porti addosso?!”

Il mezzo demone si guardò e si accorse di indossare ancora gli abiti di Alessio. Ma lo colpì anche qualcos’altro. Le sue unghie non erano più umane, ma al loro posto c’erano gli artigli di un demone e solo in quell’istante si accorse di non sentire più il dolore per le ferite infertegli da Naraku. Sempre più incredulo, si toccò una ciocca di capelli e la scoprì argentata. Poi alzò lo sguardo verso il cielo e i suoi occhi furono illuminati dalla vista del sole nascente

Kagome!” esclamò rivolgendosi a lei e la ragazza si voltò a guardarlo.

Inuyasha… i tuoi capelli!” fu tutto quello che riuscì a dire.

“Si.. sono tornato…. Siamo tornati…!”

Inuyasha….!”

Kagome…!”

Rimasero a fissarsi così, per qualche minuto, dimenticandosi di Sango e Miroku lì, accanto a loro.

“Forse sarebbe meglio allontanarsi….” Bisbigliò Miroku all’orecchio di Sango e lei annuì.

Ma i due non si accorsero di nulla.

Kagome…”

Inuyasha…”

(NdA Immaginatevi la scena stile Rumiko Takahashi dei due che si fissano, si chiamano, ma non riesco a risolvere niente! Ecco ci siete!)

Kagome io… volevo dirti che….”

Un’improvvisa emissione di luce lo distolse dai suoi pensieri “Ma cosa…?”

La sfera, caduta per terra al loro arrivo, brillò e si sollevò, fino a portarsi all’altezza dei loro visi. Kagome istintivamente avvicinò la mano per prenderla, ma al suo tocco, la sfera si ruppe in mille frammenti, che si dispersero nell’aria.

Kagome rimase pietrificata “Ma cosa è successo? Io… io non ho fatto nulla!”

Inuyasha stranamente non si arrabbiò e non le inveni contro come al solito “Come quando la colpisti con la freccia….” Fu invece il suo commento.

Miroku si avvicinò a loro “Evidentemente non era giunto il momento…. Il nostro destino non si è ancora compiuto….

Kagome annuì “Tra l’altro ora che abbiamo sconfitto Naraku….”

“Io non ne sarei così sicuro.” Esclamò una voce fredda come il ghiaccio che li fece rabbrividire “Ora che la sfera è di nuovo in frantumi, posso riprendermi la mia rivincita!” e veloce come era apparsa, l’aura malvagia del demone scomparve nel nulla.

Inuyasha strinse Kagome per la vita e guardò con decisione i suoi compagni di avventura.

“L’avventura continua!” esclamò e insieme si diressero al villaggio della vecchia Kaede.

 

 

FINE…?

 

E finalmente siamo giunti alla fine della nostra storia, o forse, soltanto all’inizio. Perché ci sono molti punti ancora oscuri, non ancora risolti. La spiegazione di tutto esiste, ma solo voi mi direte se avete voglia di conoscerla oppure vi siete talmente scocciati, che non volete sentirne neanche parlare.

Beh, che altro dirvi? Commentate, anche se questa storia vi fa terribilmente pena e siete felci di non vederla più!

Grazie a chiunque l’ha seguita, anche se nonha mai commentata e a chi, invece mi ha lasciato un commento.

A presto (spero).

   
 
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