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Autore: fredlove    16/06/2013    4 recensioni
Emma Jo Mitchell è la nipote di Peter ed Elizabeth.
Neal Caffrey... è Neal. Sicuro di sè, di far sempre colpo sulle donne, abituato a vederle a cadere ai suoi piedi.
Tutto inizia con delle frecciatine, battibecchi finché ci scappa anche un bacio! Ma... Emma si tira indietro.
C'è un passato che lei vuole dimenticare, e Neal non fa altro che ricordarglielo inconsciamente.
Bene, vi ho incuriosito? Leggete!!!
[... ]
Dal capitolo 3
Peter scosse il capo, mentre Emma rimaneva a guardare Neal che continuava a provocarla.
- Te crois-tu tout permis pour ta beautè et pour charme de tes yeaux bleus.* - sibilò, sorridendo con una smorfia alla sua espressione interrogativa.
Neal finì di sorseggiare il caffé, prima di alzarsi con eleganza, indossare il cappello e seguire Peter verso l'uscita.
Poi si voltò, un'ultima volta. - Ciao Eli, ci vediamo. -
- Ciao Neal. - gli rispose dalla cucina.
- En passant, merci pour le compliment.* - disse poi, rivolgendosi ad Emma che si era portata la tazza alle labbra.
La ragazza tossì, visto che le era andato di traverso il contenuto ed alzò lo sguardo su di lui.
- A più tardi, Emma. -

[...]
Non meno importante. La storia è in collaborazione con la mia amica Ambra.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Burke, Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Peter Burke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La vita ogni tanto lo fa. Ti piazza davanti uno sguardo e non lo dimentichi più, anche se guarderà altrove. - Paola Felice.










Cap 1





Appena scese dal taxi, nonostante i forti odori intorno a lei, il profumo della pioggia la investì in pieno.
Pagò, con gentilezza l'uomo, e si incamminò verso il marciapiede davanti a lei. Le porte di vetro del grande palazzo di fronte, si spalancarono e lei fu presto dentro.

Il vociare di chi incontrava, l'accompagnò per un tratto. Prima che trovasse un'ascensore disponibile. Dovette solo premere un bottone ed attendere qualche minuto. Fino a che le porte scorrevoli si aprirono, mostrandole la sezione che cercava : White Collar - F.B.I.
Attraverso la porta di vetro, notò una persona a lei conosciuta.
Da quanto tempo non si vedevano? Si chiese mentre entrava, e fingendo di non esser osservata, le andò contro.
La donna bruna, in abiti maschili, si voltò quando le toccò appena la spalla. La guardò, prima di spalancare gli occhi e sorridere apertamente.
- Emma!!-
- Ciao Diana. - le sorrise, prima di finire stritolata nel suo abbraccio.
- Dio, quanto sono contenta di vederti. Sono passati , quanti anni? E cosa ci fai qui, al White Collar?- si staccò e la guardò nuovamente. - Ma non ora, credo tu voglia incontrare una persona, no?- le sorrise, trascinandola con sè su per le scale.
Bussò contro la porta di legno, prima di entrare. - Capo...-
- Oh ciao, Diana. Dimmi. -
- C'è qualcuno per te. -
- Quando arriva Caffrey, mandalo subito qui. - disse, non avendo sentito ciò che l'agente gli aveva detto.
Ma quando lei si scostò, facendo entrare la ragazza, rimase stupito. Prima di sorridere ed aprire le braccia. - Emma!-
- Ciao zio Peter!- gli si buttò contro. - Sono contenta di rivederti.-
Peter l'abbracciò stretta, mentre Diana li lasciava soli. - Tesoro, cosa ci fai qui?- le chiese una volta l'uno di fronte all'altra. - E come stai? -
- Sto bene, ora. - gli sorrise.
- Fatti guardare. -
Emma si allontanò, facendo una giravolta. Sorridendo poi allo sguardo affettuoso dello zio.

Neal Caffrey, vestito come sempre elegante ed il suo prezioso, ed inseparabile cappello, entrò nella sezione. Cercò di ammaliare nuovamente, ed inutilmente, Diana. Salutando poi Jones che lo raggiungeva.
E fu appunto quest'ultimo che attirò la sua attenzione, quando si rivolse a Diana.
- Diana, dimmi se sbaglio. Ma quella è ... - ed indicò la ragazza con Peter.
Diana annuì. - La nostra piccola Emma. -
Neal li guardò, mentre i due si lasciavano andare contro la scrivania. Sorridendo vagamente, mentre dicevano qualcosa su questa Emma.
- E chi è?-
Jones lo guardò, Diana lo guardò. Aveva interrotto i loro ricordi!
- Vai, ti vuole Peter. - disse semistizzita la donna.
- Okay, okay. - borbottò, mentre si avviava. E qualche minuto dopo bussò alla porta di legno.
- Entra, Neal. -
I due si guardarono. O meglio lei l'osservò, colpita dall'eleganza e dal portamento.
- Emma, tesoro, ti presento Neal Caffrey. -
Le parve di veder il mare ed il cielo, uniti all'orizzonte, quando notò i suoi occhi azzurri. Penetranti, seducenti. Di quelli che ti colpiscono all'istante!
- Caffrey?- lo guardò, riprendendosi in fretta. - Colui, per il quale hai perso gli ultimi miei compleanni?! -
Peter la guardò - Mi farò perdonare. Neal, lei è Emma. Mia nipote. -
- Piacere, Neal. - e le sorrise porgendole la mano.
Lei ricambiò con un sorriso - Bel cappello. - poi notò che Jones le faceva un segno di saluto. - Vado da Diana e Jones. A più tardi, zio. - lo baciò sulla guancia ed uscì dalla stanza.
- Non sembrate molto simili. - rimase a guardarla, mentre saltava praticamente in braccio al giovane agente.
- È la nipote di Elizabeth, veramente. Diana e Jones, le hanno fatto da babysitter qualche volta. - sorrise verso la nipote.
Neal lo guardò, notando nuovamente quel suo modo affettuoso. - Non dovresti andare a pranzo con El? -
Peter posò uno sguardo sull'orologio, ringraziando Neal per averglielo ricordato. Ma quando era già alla fine della scale si fermò, guardandolo - Allora, ti muovi? El voleva anche te a pranzo. -
- Oh, okay. Arrivo.-
L'uomo accolse nuovamente la nipote tra le braccia, e lo precedette fuori dagli uffici.





   
 
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