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Autore: Kat Martin    30/06/2013    1 recensioni
Inghilterra, XXI secolo
Elizabeth Bennet è una giovane donna che vive in un piccolo paesino dell'Hertfordshire. Proviene da una famiglia numerosa e lavora nella piccola scuola della sua cittadina.
Fitzwilliam Darcy è il proprietario della più importante catena di catering inglese ed è uno degli uomini più desiderati d'Inghilterra.
Si incontreranno per puro caso ad una festa ma non è esattamente amore ciò che nasce tra loro. Sarà una serie di misteriosi eventi, a cui i due indagheranno, ad avvicinarli. Ma qualcuno trama nell'ombra e...
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Intrighi a Pemberly

 

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Capitolo 2 – Fitzwilliam Darcy
 

Il viaggio verso la piccolo cittadina di Meritonsembrava non finire mai. Nonostante le insistenze di Charles, il suo migliore amico, Darcy aveva preferito viaggiare da solo. Aveva trascorso la notte in bianco, a rigirarsi tra le candide lenzuola di seta, a causa dell’agitazione provocata dall’imminente festa a Netherfield Park, e dunque sperava di poter riposare durante il tragitto. A quanto pareva, però, il suo autista, Mr. Paine la pensava in modo diverso. Infatti, non aveva fatto altro che cianciare della sua famiglia, del suo ex datore di lavoro e, ovviamente, di sua moglie Penelope, la donna più bella dell’intero Derbyshire.

Tre ore dopo, Mr. Paine decise di interrompere il suo interminabile soliloquio e rivolgersi al suo interlocutore: “E lei, Mr. Darcy, cosa mi racconta?”
Darcy non era mai stato propenso a parlare della sua vita privata e non avrebbe certo cominciato quel giorno, soprattutto non con un suo dipendente, specialmente se così in vena di chiacchiere. Le uniche due persone che potevano dire di conoscere davvero la sua storia erano sua sorella Georgiana e il suo amico Charles Bingley.   
“Oh, avanti, Mr. Paine. Di me sapete già tutto, ormai.” si schernì.
“Beh, sì, credo di aver letto qualcosina su di voi in un articolo, ma…” balbettò l’autista, preso in contropiede dalla risposta di Darcy. 
“Ora, se non le dispiace Mr. Paine, desidererei riposare un po’, prima del nostro arrivo a Meriton. Ho trascorso la notte in bianco e ne ho davvero bisogno, vista la giornata che mi aspetta.” Disse Darcy, prima di abbassare il vetro separatore che lo avrebbe salvato dall’eccessiva parlantina dell’uomo.
Il viaggio proseguì tranquillo, nonostante Darcy non riuscì ad addormentarsi, come invece avrebbe voluto. Succedeva sempre così: prima di un evento importante, l’ansia lo divorava a tal punto da impedirgli un sonno tranquillo. Quella sera, infatti, si sarebbe tenuto un importantissimo ricevimento, organizzato dal suo amico Charles, nonché proprietario della più illustre catena alberghiera del paese. In quanto presidente del Catering Darcy, l’esito dell’evento era nelle sue mani: si sa, la riuscita di un evento dipende sempre dalla qualità del cibo servito. 
Sospirando per l’ennesima volta, cambiò posizione, cercandone una più confortevole, ma a quanto pareva era impossibile su quello scomodissimo sedile in pelle. Guardò nuovamente l’orologio, lasciandosi andare a una poco signorile espressione quando si accorse di essere in ritardo. Sarebbe dovuto essere a Netherfield Park già da mezz’ora,ma il traffico gli aveva impedito di giungere in orario, nonostante il largo anticipo con cui era partito da Londra quella mattina.
Un innaturale silenzio vibrava nella vettura e allarmò Darcy. I suoi sospetti furono confermati quando guardò fuori dal finestrino e vide che l’automobile si era fermata di nuovo. Di questo passo non sarebbe mai giunto a Meriton in tempo per la festa!, pensò, agitandosi sul sedile.
 
Fortunatamente, meno di un’ora dopo la Porsche bianca varcò il bianco cancello d’ingresso del lussuosissimo albergo. Ad attenderlo davanti alla hall trovò Charles insieme alle sue due sorelle, Caroline e Louisa Bingley.
“Darcy, finalmente!” lo accolse l’amico. “Ti attendavamo circa un’ora fa. Tu sei sempre così puntuale.”
“Già, Darcy, cos’è che ti ha impedito di arrivare puntuale?” civettò Caroline avvicinandosi a lui.
“Oh, nulla di cui preoccuparsi.” rispose nel suo usuale tono freddo e distaccato. “Solo un po’ di traffico.”
“Sì, Darcy, hai ragione. Anche noi abbiamo avuto un po’ di problemi a giungere in questo posto abbandonato da Dio. Mi sono annoiata da morire in limousine, non sapevo che fare. Se ci fossi stato tu, invece…” continuò Caroline, prendendolo a braccetto e avviandosi verso l’imponente entrata di Netherfield. “ Ora ti mostro la tua suite, così potrai sistemare con calma tutte le sue cose. Magari un bel bagno caldo ti aiuterà a liberarti di tutte le fatiche del viaggio.” continuò con il suo fare civettuolo, che tanto irritava Darcy.
Quando finalmente l’ascensore li accompagnò al quinto piano, dove si trovavano le camere più lussuose di tutto l’albergo, Caroline lo accompagnò alla suite 7 e gli consegnò le chiavi, lanciandogli una maliziosa occhiata prima di allontanarsi. Mentre entrava nella stanza assegnatagli, scosse la testa, come a volersi dimenticare tutte le chiacchiere della ragazza. Si conoscevano da anni, ormai, e Caroline si era sempre comportata così con lui, cercando di attirare la sua attenzione. All’inizio si era convinto che si trattasse solo di un’adolescenziale infatuazione, ma con il tempo quella che poteva sembrare una semplice infatuazione giovanile, si era trasformata in una vera e propria ossessione.
Mentre alcuni fattorini erano intenti a portare dentro i suoi  bagagli, Darcy ne approfittò per dare un’occhiata alla stanza. Quella doveva essere davvero una delle camere più belle di tutta Netherfield. Il salottino, sebbene non molto grande, era stato arredato davvero con gusto. Su un piccolo tavolo coperto da un centrino in pizzo bianco, erano posati dei fiori freschi, delle margherite e delle rose. Probabilmente era stata un’idea di Caroline, la quale conosceva davvero molto bene la sua propensione per il gusto classico. Anche la stanza da letto era molto elegante. Darcy fu colpito dall’alto letto a baldacchino, arricchito da grandi e impalpabili tende di velo bianco che ondeggiavano, lasciandosi cullare dalla dolce brezza profumata proveniente dal giardino di Netherfield Park.
Quando udì la porta della stanza chiudersi, segno che i fattorini gli avevano portato tutte le sue valige, Darcy decise di testare il letto. Sembrava morbido, e in effetti lo era, oltre che estremamente comodo e confortevole. Gli sembrava di volare su una nuvola, trasportato dal vento mentre, vinto dal sonno, chiudeva lentamente gli occhi.
 
 
 
 

Angolo Autrice

Ciao a tutti :)
Rieccomi di nuovo qui, con un nuovo capitolo di “Intrighi a Pemberly”. In questo capitolo, come avrete sicuramente notato, ho presentato il protagonista maschile della storia, Fitzwilliam Darcy, l’impresario più ricco d’Inghilterra. Inoltre, ho presentato anche Caroline e Louisa Bingley, le sorelle di Charles Bingley, di cui parlerò nel prossimo capitolo. Come avrete sicuramente notato, Louisa compare con il suo nome di battesimo, Bingley, mentre noi in Orgoglio e Pregiudizio la conosciamo come Mrs. Hurst. Ovviamente un motivo c’è, ma lo scopriremo un po’ più in là (Eh, lo so, ci vuole pazienza!). Ho introdotto anche un altro personaggio, Mr. Paine, che nel corso della storia ritroveremo spesso.
A domenica, con il prossimo capitolo
Kat * 

  
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