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Autore: Kitthex    19/04/2008    4 recensioni
AGGIUNTO SESTO CAPITOLO! ! Non voglio donarvi la solita, sfiancata immagine dell’eroina buona e sincera,vi offro qualcosa di più marcio e veritiero..
Genere: Dark, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore

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Amore.

Amare è un concetto astratto, uno stile di vita misericordioso tanto quanto il puro sesso in tutte le sue perverse fantasie.

Chi si arroga il diritto di decidere quale tipo d’amore dia più soddisfazioni? Oh, si potrebbe stare a parlare per ore intere, a discorrere su teorie filosofiche e morali, a giudicare il santo prete nei suoi atti di carità e la donna che offre i propri servigi a uomini bisognosi.

Ci sono altri tipo di amori, non crediate di cogliermi in fallo, il punto è che non c’è tempo di soffermarci su tutte le miriadi di sfaccettature di una singola parola.

Io ho l’Eternità, voi, miei preziosi tesori, no…

Vedo i vostri sorrisi accondiscendenti seguire la mia affermazione e me ne compiaccio, significa che considererete quanto segue una semplice favola gotica.

Non vi troverò a implorare, graffiando il legno pregiato della mia dimora alla disperata ricerca della Vita Eterna: perché è di questo che si tratta e molti di voi avranno già capito come concluderò questo prologo, il mio soave preludio…

Vedo le vostre morbide labbra muoversi con le mie, pronunciando le poche parole che sconvolgeranno la vostra vita o, più probabilmente, vi convinceranno ad immergervi in quanto ho vergato su queste pagine.

Voi che vivete in un secolo ove ormai le sorprese sono bandite e tutto è talmente chiaro da essere doloroso, potete facilmente accettare queste poche parole.

Sono un vampiro.

E lo sono da talmente tanto tempo che mi è diventato completamente inutile quantificarlo. Nessuno se ne interesserà mai.

Nessuno lo verrà mai a sapere.

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Avete mai provato a passeggiare da soli, nella più totale oscurità, quando neppure la luna viene a rischiararvi la strada…?

Chissà quanti di voi teneri mortali alzeranno spavaldi la mano, ostentando il loro coraggio, quanti si vanteranno di averlo fatto centinaia di volte, senza mai il minimo timore?

Allora io vi chiedo: non avete mai udito lievi passi alle vostre spalle, non avete mai sentito un dolce respiro sfiorare la pelle dei vostri giovani colli…? Non vi ha mai scossi un brivido di paura, non avete mai provato un’eccitazione di cui non riuscivate a carpire la provenienza…?

Oh… le vostre risposte sono differenti questa volta, se chiudo gli occhi, posso osservare le vostre bocche, deliziosi archi di cupido, schiudersi nel darmi le risposte più svariate.

Noto un ragazzo che, sprezzante scuote il capo: giura di non avere mai provato simili sensazioni.

Si crede un “duro”.

Invece è un bugiardo.

Vedo anche una giovane donna che, inghiottendo nervosamente, con le dita che si attorcigliano nervose attorno alla copertina di questo volume, non riesce a nascondere la paura: lei ha camminato sola per le strade, posso sentirlo, ma non è stata tanto fortunata da incontrare i miei splendidi compagni.

Leggo timore nella sua mente, ma la nostra presenza non lascia solo questo nel cuore dei mortali, la nostra sola vicinanza provoca un’ondata d'eccitazione che scorre lungo la loro spina dorsale. Li lasciamo tremanti, sì, ma di desiderio del sovrannaturale.

E finalmente giungo alla reazione di cui mi interessa farvi partecipi.

Osservo questo libro chiudersi di scatto, troppi ricordi sono stati risvegliati nella mente di questo splendido giovane, che in preda alla rabbia all’umiliazione si trova descritto e messo a nudo in questi pochi paragrafi.

Sarà di lui che vi narrerò, sarà proprio per lui che scriverò questa storia, in modo che non dimentichi.

E chissà, forse riscriveremo il suo finale. Assieme.

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Ho sempre prediletto il velluto, come la seta del resto. Adoro sentire la loro carezza sulla pelle, quasi quanto amo il tocco seducente di un amante appassionato.

Mi delizia la luce lunare, quell’amabile raggio argenteo che illumina la mia pelle candida, sottolineandone dolcemente la morbidezza ingannevole.

Anelavo l’acqua calda sulla pelle nuda, ora prediligo un lungo bagno nel sangue tiepido e profumato.

Smanio di passare le dita fra morbidi boccoli di bimbe agghindate come minuscole principesse, pettinarli fino a che non divengono soffici e lucenti, sogno di accarezzare le loro morbide guance rosee. Bramo le tenere labbra di un giovane, infiammato dal tocco delle mie fredde dita. Mi eccita il battito spasmodico del suo cuore mentre penetra nel mio gelido simulacro di carne. È delizioso il suo incontrollabile ansimare quando un’eccitazione mai provata lo pervade.

Quando sono io a penetrare in lui.

Quando è il mio cuore a battere all’impazzata, rinvigorito dal bollente fluido che si riversa impetuoso nelle mie vene, riscaldandomi il corpo in ogni sua parte. Quando le mie grida di piacere lo rendono incapace di pensare, assoggettandolo al ceco istinto irrazionale.

Il richiamo della carne unisce due esseri in uno, unico.

Ed infine lui è in me, il suo sangue appassionato scorrerà eternamente nelle mie vene immortali, al di là del tempo, al di là della vita stessa.

Adoro ghermire i miei amanti sulla carezzevole tessitura dei tappeti d’oriente, intrecciati da mani sapienti e abili, mani che vorrei baciare, polsi che vorrei squarciare per assorbire da essi l’agilità e la capacità di creare simili meraviglie.

Sono affezionata alle menti brillanti che, con le loro innovazioni tecnologiche, migliorano la nostra vita, plasmando la materia, facendo del nostro benessere il loro unico obiettivo.

Ricordo l’antico, osservo il moderno ed amo entrambi.

Qualsiasi cosa veda tramite i miei occhi immortali mi seduce.

Le osservo cambiare, crescere e, infine, morire.

Mi affascinano.

Sorrido nel farmi acconciare i capelli dai parrucchieri che lavorano a notte fonda, alla tenue luce delle candele, solo per rendermi felice. Torno bambina quando giovani donne sempre fresche e riposate mi avvolgono in tessuti pregiati per modellare sul mio corpo abiti creati appositamente per me.

Batto le mani, raggiante, ogni volta che i miei giovani amanti mi deliziano con preziosi gioielli che mi agganciano al collo con le loro calde mani gentili.

Un luminoso crocifisso d’argento che scivola irriverente nell’incavo dei miei seni.

Oh… ardo di gioia quando mi donano un bel crocifisso. Mi piace così tanto la croce, con la sua forma simmetrica e assoluta. È una letizia vederla splendere sulla mia pelle, montata su orecchini, braccialetti, collane, persino cavigliere! Possiedo un’infinità di croci: latine o greche, non c’è distinzione, le amo entrambe. Credo nel giovane che è stato immolato per noi, che tramite il sangue ci ha redento dai peccati di un’intera esistenza… Colui il cui Padre ci permette di vagabondare per la Terra in veste di Suoi Angeli Tentatori, figli di Satana, la sua più radiosa creatura.

Tutto quello che mi circonda, ovunque, in ogni epoca, lo amo perché non mi è necessario per sopravvivere. Sono splendidi contorni ad una vita che potrei dover passare in solitudine, esistono, rimangono al mio fianco e per questo li sogno e li adoro.

Vivo nell’amore, in tutte le su forme, ogni cosa mi attrae, qualunque persona è degna di accarezzare la mia pelle, di baciare le mie labbra.

Di appartenermi.

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