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Autore: _Frency_    02/12/2013    5 recensioni
In una giornata come tante le vite dei Tokio Hotel vengono stravolte da una notizia inaspettata: li aspetta il duetto con una cantante semi-sconosciuta per incidere la colonna sonora di un film recentemente uscito nelle sale cinematografiche. La cantante in questione è Kerli, ragazza dalla personalità stravagante e decisamente folle. A che cosa porterà questa forzata -e improbabile- collaborazione? I nostri idoli si destreggeranno tra posizioni da prima donna usurpate, vestiti di frusciante tulle, serate all'insegna del divertimento più sfacciato e una scadenza: marzo. Cinque mesi, centocinquanta giorni che a seconda dei casi appariranno infinitamente lunghi o terribilmente brevi. Il successo più assoluto sarà la ricompensa... ma se non dovessero farcela?
Dal testo:
[...] I suoi amici e suo fratello sapevano benissimo da cosa era provocato tutto quell’ astio: un’altra cantante – donna, per giunta! – che si intrometteva nel suo territorio, nella sua band. Una ragazza che non poteva fare a meno di vedere come una possibile minaccia, un pericolo. [...]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricami sul Cuore.'
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Capitolo 19: Strange.

 
A freak of nature, stuck in reality
I don’t fit the picture, I’m not what you want me to be…sorry

 
-Sono uno scherzo della natura, non mi riconosco in quell’immagine che lo specchio mi restituisce, non sono ciò che vorresti che io sia… Mi dispiace- le sussurrò Bill.

Era iniziato per gioco, ma Kerli aveva capito subito che il ragazzo che era in piedi di fronte a lei era serio.

Si erano fermati poco distanti dal centro della città, in un parco silenzioso e completamente innevato. Sembrava dolce zucchero a velo, sparso con cura da mani amorevoli, come per proteggere la terra brulla e scura che si celava sotto quel mando immacolato. I rumori della metropoli arrivavano come ovattati alle loro orecchie, e l’unico suono nitido era il cinguettio scostante di alcuni uccellini, uniche macchie di colore contro quel cielo ceruleo e privo di nuvole, se non pochi batuffoli sparsi nell’orizzonte, oltre i svettanti grattacieli dall’aria imponente.

-Confessami tutte le tue paure. Rivelami le parole che non mi hai mai detto- lo aveva spronato lei, notando l’espressione crucciata del ragazzo nonostante avessero passato una giornata meravigliosa.

-Non nasconderti. Dimmi tutto ciò che vuoi: io sono qui, al tuo fianco, anche per questo- aveva aggiunto, con voce dolce e uno sguardo intenso.

-Come posso farlo?- le aveva domandato lui, serio in volto.

-Come preferisci- aveva bisbigliato lei, avvicinandosi al suo corpo rigido.

-Parlami…- aveva mormorato, depositando un lieve bacio sul collo del ragazzo.

-Cantami…- aveva proseguito, facendo seguire un secondo bacio al primo.

E adesso Bill l’aveva presa in parola.

 
Under the radar, out of the system,
caught in the spotlight, that’s my existence,
You want me to change, but all I feel is…

 
-Fuori dal sistema, intrappolato sotto i riflettori, questa è la mia vita. Vogliono cambiarmi, ma io mi sento solo così…- lasciò la frase in sospeso.

-Come?- domandò lei, cingendogli una mano con la sua. Costringendolo a sentirla, lì, accanto a sé.

Non sei solo.

Dimmi come ti senti. Dimmelo, anche se già lo so. Dimmelo, anche se è proprio come mi sento anche io.

 
Strange, Strange
In your perfect world,
So strange, strange
I feel so absurd in this life,
Don’t come closer, in my arms,
Forever you’ll be strange, strange

-Strano- proferì lui.

-Nel tuo mondo perfetto, io mi sento così strano, così fuori posto. Mi sento così assurdo in questa vita- aggiunse, quasi rammaricato.

Kerli mosse un passo verso di lui, ma lui liberò presto le dita intrecciate a quella della ragazza e alzò le mani, ponendole tra il suo petto e quello della ragazza.

-Non avvicinarti, tra le mie braccia sarai come me: sarai sempre strana, diversa-

Ma io sono già così.

 
If you want to fix me, push me
into your fantasy,
if you try to get me, sell me
your personality

 
-Vogliono correggermi, spingermi tra le loro fantasie. Vogliono prendermi, vendermi la loro personalità artefatta e ordinaria. Io voglio essere unico- proseguì lui, sempre tenendosi a distanza da lei, ma permettendole di sfiorare i palmi delle sue mani aperte.

-Tu sei unico- lo rassicurò lei, con fermezza e sincerità.

-Ridillo-

-Sei unico-

 E sei mio.

 
You try to leave me, I don’t get better,
What’s making you happy, is making me sadder,
In your golden cage, all I feel is…

 
-Possono provare a lasciarmi perdere, ma non migliorerò. Ciò che rende felice loro, rende triste me-

-Pensavamo già di proporvi un nuovo, breve progetto. Vi coinvolgerà solo in minima parte, ma ci avrebbe fatto piacere avere il vostro consenso: potrebbe dimostrarsi estremamente… redditizio- spiegò l’uomo.


A Bill Kaulitz non piaceva come l’uomo pronunciava quella parola, “redditizio”. Aveva un non sapeva che di viscido e sbagliato, sporco, come se la musica fosse soltanto un modo per ottenere fama, successo e denaro. No, il ragazzo non poteva fare a meno di pensare che non fosse affatto così. Lui – loro, ad essere precisi – facevano musica per passione innanzitutto, e poi come modo per procurarsi da vivere. E c’era una sostanziale differenza quando affermava, durante interviste o simili, che la musica era la sua vita. Lui viveva della sua musica nel senso che non avrebbe mai potuto farne a meno, anche se non lo avessero pagato un dollaro, non perché essa gli faceva guadagnare milioni. Eppure, questo il proprietario della loro etichetta sembrava non volerlo capire, purtroppo.

-Nella loro gabbia dorata, io mi sento solo così…-

 
Strange, Strange
In your perfect world,
So strange, strange
I feel so absurd in this life,
Don’t come closer, in my arms,
Forever you’ll be strange, strange
Like Me
 
-Strano- soffiò lei -Nel tuo mondo perfetto, tu sei così strano, così diverso-.
 
-Mi sento così insensato in questa vita, così dannatamente inappropriato- continuò lui, stringendo le mani tra quelle della ragazza, che aveva giocherellato con le sue dita lunghe e affusolate fino a quel momento, tracciando il profilo dei due anelli che il ragazzo indossava.
 
Quando Bill provò a riavvicinarsi a lei, la ragazza si scostò, sorridendo.
 
-Non avvicinarti. Tra le mie braccia, stretto a me, tu sarai per sempre strano- si scusò lei, con la voce melodiosa e ingannevole.
 
-Come te- ribatté il ragazzo, fulminandola con uno sguardo infuocato. E in quelle due iridi, così scure e luminose, lei avrebbero potuto tranquillamente perdere la via della ragione.
 
Strange-When you touch me
Strange-When you kill me
Strange-All I feel is strange

In my dreams,
together, we’ll be…
 
-Così strano…- sussurrò lui, cingendole i polsi con fermezza e delicatezza al tempo stesso.
 
-Quando mi tocchi…- la trasse più vicina a sé, in quello sfiorarsi e ritrarsi continuo che lo stava facendo impazzire.
 
-Quando mi uccidi con ogni tua carezza ed ogni tuo bacio…- le lambì dolcemente le labbra con le proprie, così lievemente che per un istante Kerli credette di averlo solo immaginato.
 
-Tutto ciò che provo, tutto ciò che sento è così strano- le mormorò contro l’angolo della bocca, in un soffio caldo sulla pelle fresca.
 
-Nei miei sogni, insieme, noi saremo…-
 
Kerli zittì quelle parole con un bacio, impedendogli di rivelargli ciò che erano nei suoi sogni.
 
Felici? Innamorati?
 
Per tutto questo non hai bisogno di sogni, Bill: hai la realtà.
 
Strange, strange,
in your perfect world…

Strange-I am so afraid
Strange-I am so afraid

Strange, strange,
In your perfect world,
So strange, strange
I feel so absurd in this life,
Don’t come closer, it turns slowly,
In my arms forever you’ll be,
Strange, Strange,
Like Me…
 
-Nella tua gabbia dorata, così meravigliosa e ingannevole, io mi sento così inadeguato. Sono così spaventato, sono così angosciato all’idea che tu un giorno possa desiderare un altro nel tuo mondo perfetto- bisbigliò con voce lieve, ma per nulla tremula.

-Oh, Bill!- esclamò lei, intenerita e colpita dalle parole del ragazzo. Non le aveva mai confessato qualcosa di simile, non aveva mai lasciato trapelare questo suo timore.

-Ci sei solo tu- lo rassicurò lei -Devi esserci tu al mio fianco, e io non chiedo altro che essere per sempre unica tra le tue braccia-.

Bill le sorrise, stringendola forte tra le sue braccia, respirando il suo profumo di vaniglia e fragole, di libertà e di candore.

-Rimarrà la nostra canzone?- le chiese lui speranzoso, prendendola per mano mentre si incamminavano nella strada innevata del parco, mentre una leggera folata di fiocchi candidi sospinti dal vento cominciava a scendere, illuminata dal freddo sole del pomeriggio.

-Per sempre- asserì lei.
















Cari lettori e care lettrici,

eccoci qui, giunti alla fine. Io... Sì, sono triste e felice allo stesso tempo. Direi che non ho parole per descrivere l'emozione di scrivere questo ultimo capitolo. Kerli e Bill meritavano il loro lieto fine. Scrivere questa storia è stata una magica avventura, e io per prima mi sono affezionata a questi personaggi in cui ho inevitabilmente lasciato qualcosa di mio. Mi piace poter pensare di essere riuscita a trasmettervi qualcosa attraverso le mie parole, e spero davvero che sia così. Perché per me questa storia ha davvero significato tanto. Sono cresciuta un po' con ogni capitolo, assieme ai miei personaggi. E devo tutto questo anche a voi, che mi avete aiutata e sostenuta in ogni momento. Grazie a tutte, a chi a letto, a chi recensito, a chi a preferito, seguito o ricordato. Grazie, grazie di cuore.

E adesso chiudiamo un istante gli occhi sul passato e  apriamoli sul futuro. Esordisco dicendovi che questa fan-fiction farà parte di una serie, composta in tutto da tre storie
Ne ho parlato con una cara amica che ha apprezzato l'idea, e fino ad ora è stata l'unica a saperlo. La ringrazio una volta ancora per la sua costante presenza, così importante per me. 
La prima storia è già stata scritta ed è stata pubblicata, e alcune di voi l'hanno anche letta: si intitola "No Woman No Cry". Ora, giustamente, vi chiederete perché io non vi abbia segnalato prima questo legame. Sarò sincera: l''idea mi è venuta dopo, quando delineavo il rapporto passato di Tom con quella misteriosa ragazza. E allora mi sono detta: "Perché non collegare le due storie?".  Ecco un motivo in più per cui non sono scesa nei dettagli sulla storia di Tom in questa fan-fiction. Ad ogni modo, considerate quella storia come un prequel di questa, perciò potrete leggerla con tutta calma e capire ancora meglio che genere di vicessitudini ha affrontato Tom. Spero possa piacervi, davvero, perché a quella storia sono veramente affezionata.
La terza storia vedrà luce solo in un prossimo futuro, indicativamente direi con l'anno nuovo.

Io spero davvero che questa "notizia" possa farvi piacere, anche perché so che molte si erano affezionate a questa coppia. Nella prossima storia, ovviamente, ritroverete vecchie e nuove conoscenze. Il titolo della serie non è ancora deciso, ma entro un paio di giorni vedrò di deciderlo, perciò troverete la serie (con la sua descrizione e tutti i dettagli) nell'apposita sezione della mia pagina autrice.

Per adesso vi saluto e vi ringrazio ancora una volta.

Speriamo di rincontrarci presto,

alla prossima!

                                                   
Francesca.




 
   
 
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