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Autore: marta_cr_cullen92    17/12/2013    1 recensioni
"Poi un movimento e la sua mano destra si alza e si appoggia sul mio petto dove il mio cuore faceva quasi male tanto correva – e lei poteva decisamente sentirlo. Le sue dita lunghe e sottili si muovevano appena sul cotone della mia camicia ma la mia pelle sotto bruciava dalla voglia di togliere quella stoffa inutile e il mio corpo bramava di poter sentire il suo contro il mio come poco meno di un'ora prima era accaduto."
Eccomi alla mia 2° Originale!!
buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La ragione del cuore'
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REAL TRUTH


Dio, questo saggio mi è venuto proprio da schifo! Vabbè tanto ho ancora tre giorni. Ci penserò domani!
Il mio telefono, appoggiato sul davanzale della finestra, si illumina e mi precipito. Non guardo neanche chi è che ho già aperto il messaggio. Presumo sia di Katy visto che non conosco il numero: DA MORìS. SONO DUE. ARRIVATI 5 MINUTI FA. COSA FACCIAMO? “Stasera lavoro, non aspettarmi sveglia.” “Domani ti porto dove vuoi. Cinema? Cena fuori? Scegli tu!”
Mi viene da vomitare.
Le rispondo subito: Come hai fatto ad avere questi messaggi? Alle 7 p.m. in biblioteca. PUNTUALE!
Manca ancora un'ora e mezza. Ho il cuore che continua a martellarmi nel petto. Finalmente sta per avere la lezione che si merita. Spero solo che Italia non lo venga a sapere o ne uscirebbe distrutta. E se cominciasse ad odiarmi visto che io sapevo, che Katy sapeva mentre lei viveva nell'inconsapevolezza?

Manca ancora un'ora. Vado su e giù per la mia stanza. Ho le mani gelate e la tachicardia. L'adrenalina mi scorre nelle vene ma ho anche una paura fottuta perchè non so cosa accadrà. Non so cosa faremo: spero che Katy abbia un piano…

Mezz'ora e decido di avviarmi.

Le giornate sono più lunghe del mese scorso e la sera non fa più fresco. Il sole che tramonta tinge di rosa le nuvole rendendole come zucchero filato.

Apro il portone e salgo le scale piano; è tutta una questione mentale, lo so, ma mi piace pensare che nell'aria ci sia la stessa tensione che persiste nei miei muscoli. Mi affaccio alla finestra così che posso vedere Katy e Mike arrivare tra pochi minuti.

Ancora cielo azzurro, nuvole rosa e sentore di zucchero sul palato. Lo stesso zucchero filato che mi comprasti quel giorno Charlie, ti ricordi?! Io lo ricorderò, ti ricorderò per sempre. E anche quel tuo amico così simpatico. Mi faceva sempre giocare e ridere. Quel pomeriggio, mi promettesti una sorpresa. Davanti a quella bancarella avevo gli occhi spalancati: credevo che quella signora mi stesse davvero dicendo di mangiare una nuvola ma io sapevo che le nuvole non erano fatte di zucchero!

Non è questa la sorpresa Cesare, quella sta arrivando… io ero piccolo, non capivo ancora certe cose ma avevo visto chiaramente come il tuo sorriso si era aperto quando mi avevi fatto conoscere Matthew.

Lui è una persona molto importante per me. E sarei molto felice se faceste amicizia! A palazzo giocavamo tutti insieme e quando tu non te ne accorgevi vi osservavo. Era una cosa strana per me all'epoca ma ero più che certo che voi due vi guardavate esattamente come si guardavano mamma e papà.

Impazzirei di gioia se Italia mi guardasse come lui guardava te! Perchè adesso lo so: il vostro era amore.

Intravedo Katy e Mike mano nella mano avvicinarsi al portone. La chiamo per rassicurarla

< Hey, ciao! Io sono già dentro. Tiratevi dietro la porta e fate tutto il corridoio >

< Ok > sento dalla sua voce che è tesa. Se mi ha raccontato la verità, anche se non vedo perchè avrebbe dovuto mentirmi, chissà come deve essere stato doloroso per lei rimanere accanto a Italia questi anni. Arrivano. < Ciao Cesare > Katy si sporge e mi bacia una guancia. Si guarda intorno agitata. Ha gli occhi molto aperti come se dovesse catturare alla perfezione ogni dettaglio della sala. Mike le tiene stretta la mano e si vede che è più rilassato.

Mi siedo alla mia poltrona e gli altri mi imitano. Lei tira fuori un blocco di fogli e una penna. Comincia a parlare, a raffica, senza mai alzare gli occhi dal foglio. Scrive date, luoghi, oggetti di cui spesso non capisco il collegamento.

Mike è sempre rilassato e le accarezza la schiena. Una leggera invidia cresce dentro me. Anche io vorrei poter toccare Italia così, con naturalezza, con disinvoltura. Mi ritorna in mente l'ultimo pomeriggio passato in taverna da lui. Penso al giorno dopo a scuola, a pranzo tutti e quattro insieme. Ai suoi sorrisi, al suo viso più sereno e rilassato.

< Adesso Cesare tocca a te. Dimmi tutto quello che sai. Non è un caso se siamo qui dopo l'orario di chiusura, no?! >

Immediatamente penso alle prime volte che venivo invitato ad andarmene da qui, il pomeriggio tardi. A Katy non dico nulla di questo luogo, nè che venivo qua la sera perchè litigavo con Charlie, più che altro per stupidaggini. Non le dico le notti passate qua dentro subito dopo la morte di Charlie. di quanto tempo ci ho messo a convincere il bibliotecario a lasciarmi le chiavi. No, le dico semplicemente < Vengo qua qualche sera durante la settimana. Ho le chiavi. Saranno.. fai quattro mesi al massimo; io ci vengo da molto di più. Lui entra da via Mozart. Lei da via A. Diaz. Non so se sia sempre la stessa, sai com è.. non sento mai le loro voci! Ma di lui non ho dubbi anche se cambia spesso macchina per venire qui. >

< Come sei sicuro che sia lui e che stasera verrà qui con lei?! > guardo l'orologio alla parete: 8 e 10 < Rimani accanto alla finestra per i prossimi dieci minuti >

Mi guarda scettica e con un sopracciglio alzato si appoggia al davanzale.

Quelli che trascorrono sono i dieci minuti più lunghi di tutta la mia vita. Proprio come nei film il movimento delle lancette fa rumore, non riusciamo a tenere lo sguardo negli occhi degli altri. Le mie mani sudano.

Il rumore di una macchina fa voltare Katy ed irrigidire tutti. Come pietrificata si volta e va a sedersi in braccio a Michael che la abbraccia < È arrivato? > Katy non risponde a voce. In contemporanea al suo cenno d'assenso, il portone cigola e lui entra. Mi appoggio un dito sulle labbra < Ssh! Fa sempre lo stesso percorso tra gli scaffali; non passerà di qua. >

Ed infatti il numero di passi è sempre lo stesso; prima sposta una sedia poi un'altra e si siede. Katy è sempre immobile, rigida, bianca in volto. Mike adesso è preoccupato, ovviamente per la sua ragazza che sembra di sale.

La maniglia della porta a vetro, sulla parte opposta al portone si apre e con un clack si chiude da sola. Tacco alto, sottile.. in effetti ce l'ho un po' dello stalker.. per me è sempre lei, non l'ho mai vista ma ha una ypsilon 10, panna. Katy scatta in piedi e si dirige verso l'uscita su via Diaz. Michael sbianca. Io trattengo il fiato. Nessuno dei due è stato abbastanza reattivo da bloccarla o seguirla. Il suono delle AllStar sparisce, un lieve sussurro ci arriva; una porta si chiude e poi, più nulla.






_____________________ Hey la!!!


Credo di essere tornata in me e questo è il capitolo... il prossimo è gia pronto quindi datemi solo pochi giorni!
Domande ovvie da una "fine" così: dove sarà Katy? Se ne sarà semplicemente andata?!
Mah!! xD

Ringrazio chi c'era e chi si è aggiunto ed ha aggiunto la mia storia... continuo a scrivere soprattutto per voi: AleGalles, Sasimarti, Erika07, harrysmile_1D, imlostin_dreams, lunablu__birichina87_, noemi_ST, pam93, VahalaSly, Yoshioka96, __NenaBecks... 
Grazie Noemi per la recensione!!
E poi ci siete tutti voi che leggete in silenzio.. comunque grazie!

Poi vi informo che ho scritto un extra di "A mezzo giorno..." (appena pubblico lo linko). È a rating Rosso (o forse arancione) quindi non so chi non potrà/potrà vederlo però io lo pubblico lo stesso. Aggiunge qualcosa alla storia ma niente di ESTREMAMENTE rilevante. Parla di Matt e Charlie... Eccolo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2346314&i=1



Baci

Marta




   
 
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