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Autore: CUCCIOLA_83    03/06/2008    7 recensioni
Attenzione probabili spoiler di Eclipse
[...]La stanza di Edward era accogliente come sempre anche grazie ai colori caldi di cui erano adorne le pareti e i mobili. L’attenzione di Bella però fu attirata da un pacchetto infiocchettato posto al centro del letto a baldacchino [...]
Cosa conterrà quella scatolina? questa e altre sorprese vi attendono in questa ff sul fenomeno letterario dell'anno. Buona lettura e buon divertimento ;)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Tutto Nelle Mani Di Alice

Eccoci giunti alla fine di questa storia.

Spero davvero di non avervi fatto aspettare troppo per questo epilogo ma, Angie ve lo può confermare, ho avuto una sorta di blocco, non riuscivo a farmi piacere niente di quello che scrivevo.

Ma basta parlare, vi lascio leggere in pace.

 

 

Grazie Angie

Per avermi aiutato durante il mio blocco.

 

 

Tutto Nelle Mani Di Alice

Camera dolce camera (epilogo)

Casa Cullen era avvolta dal silenzio, avete presente quella quiete che avvolge ogni cosa dopo una grande festa? Ecco, è di quella quiete che parlo.

 Certo la cerimonia e la conseguente feste erano state molto belle, Alice aveva dato il meglio di sé, ma tutti i membri della famiglia erano contenti di essere tornati alla normalità.

In particolare Jasper ne era felice. Dopo essere stato malamente sfrattato dalla stanza che condivideva con Alice.

«Alice, andiamo, sai che non puoi sistemare tutto ora altrimenti Renée s’insospettirà».

«Lo so bene, volevo prendere solo le due statuine della torta, così le metto nella camera di Edward». Disse tornando verso il di lui, «Non è giusto, noi non li abbiamo». Si lamentò.

«Beh se è per quello non abbiamo avuto nemmeno la torta. Sai che bell’effetto la panna montata mista al sangue?» La prese in giro.

«Molto spiritoso, vedo che i matrimoni ti mettono di buon’umore». Constatò lei.

«No, non sono i matrimoni, ma il fatto che finalmente posso tornare nella nostra stanza. Perché posso tornare, vero?»

«Beh suppongo di sì. Anche se devo ammettere che avere tutto quello spazio…»

«Alice!»

«Ok, ok scherzavo». Si affrettò a dire lei, prendendolo per mano e andando al piano di sopra.

Quando misero piede nella stanza Jasper si guardò attentamente in torno con aria quasi sconvolta.

«E’ incredibile quanto tu riesca ad accumulare in così poco tempo».

«Cosa vorresti dire? Questo era il minimo indispensabile. Non è colpa mia se avevo uno spazio limitato».

«Calcolando che questa camera è una delle più grandi della casa, dopo il salotto, ne dubito fortemente».

«Se avessi potuto usare il salotto…»

«Ti prego non ricominciare, ora è tutto finito, Edward e Bella si sono sposati. Quindi, togliamo tutta questa roba di qui».

«Non ci penso nemmeno! Sono tutti ricordi, come posso buttarli via? Sei un insensibile!»

«Ok tenere qualcosa, ma dubito che questo». Sollevò un pezzetto di tulle bianco, «possa essere un ricordo essenziale».

«Beh sì, forse… Non proprio tutto, ma almeno queste le possiamo tenere?» Chiese con sguardo implorante saltellando in torno alle colonne che ancora stavano tranquille al centro della stanza.

«Scopo?»

«Beh, sarebbero degli eccellenti oggetti d’arredamento, non credi?» Chiese avvicinandosi a lui, continuando a fargli gli occhi dolci, per poi accarezzarlo lentamente cominciando dal viso.

«Sei tremenda, lo sai?»

«Certo, ma fa parte del mio fascino»

«Ok, teniamo le colonne…» Sospirò infine. Mentre Alice ricominciava a saltellare felice per la stanza.

«Però tutte quelle stoffe bianche e rosa, per non parlare dei fiori devono sparire, mi sembra di stare in una bomboniera».

«Ma i fiori mettono allegria». Obiettò Alice.

«No, e questa volta non riuscirai a convincermi».

«Sicuro?» E così dicendo cominciò a giocherellare con i suoi capelli biondi.

«Certo che sono… Sicuro». Deglutì.

«Mmm», commentò continuando nella sua missione.

Infine, rassegnato, Jasper cedette su tutta la linea, l’unica cosa che riuscì ad ottenere fu lo sgombero dei rotoli di stoffa, che Alice voleva usarli come tende o cose del genere.

Mentre la osservava sistemare tutte quelle cose, Jasper si chiese se non fosse meglio lasciarle davvero tutta la stanza per lei, e tornare nella camera a fianco. Poi però lei si voltò e gli sorrise così dolcemente che cancellò immediatamente quei pensieri dalla sua mente, prima che lei potesse leggerli nel suo futuro.

«Ti serve una mano?» Chiese avvicinandosi ad uno scatolone.

«Certo, portalo di sotto, grazie».

Jasper annuì e lo prese, senza sforzo in mano.

«Ah Jasper», lo chiamò prima che potesse uscire dalla camera, «grazie davvero per la tua pazienza, sei davvero la cosa più bella che mi potesse capitare», e lo baciò, lasciandolo senza parole. «Quindi, pensavo, visto che sei stato così comprensivo… Cosa ne diresti di… Risposarci anche noi, una cosa tipo quello di Edward e Bella». Continuò e prima che potesse ribattere lo baciò di nuovo.

«Cosa? No! Assolutamente no! Toglietelo dalla testa!» Urlò lui uscendo rapidamente dalla stanza, ma Alice lo seguì senza sforzo.

«Dai! Cosa vuoi che sia, ci vorrà poco per preparare tutto… Ti prego!» Il tono di supplica nella sua voce era davvero convincente.

«No!» Continuò ad urlare lui. «No e ancora no!»

«Tanto lo sai che alla fine cederai».

«Questa volta non lo farò. Non intendo ripassare tutto questo».

«Fallo per me…» Riecco gli occhioni luccicosi a cui nessuno era in grado di resistere.

«No…»

«Jasper…»

«Forse… Tra qualche anno. Ora voglio solo un po’ di pace».

«Tra qualche anno. Promesso?»

Jasper annuì, rassegnato, la conosceva abbastanza bene da sapere che non avrebbe desistito, quando voleva qualcosa faceva di tutto per ottenerla.

«Fantastico!» Gli saltò al collo con entusiasmo, Fiera di avergli strappato quella promessa.

Jasper, ricambiando l’abbraccio, alzò gli occhi al cielo, perché non riusciva mai a dirle di no?

Semplice, si ripose, perché niente lo rendeva felice come vederla felice a sua volta, anche se questo consisteva nel sottoporsi un’altra volta a quella sorta di tortura, l’amava troppo per contraddirla.

In fondo, le cose in mano ad Alice diventavano sempre, automaticamente, uniche, uniche proprio come lei.

 

 

Allora, vi è piaciuto?

Ho voluto concludere la storia parlando di due personaggi che spesso non vengono messi molto in risalto. Lo ammetto ho un debole per Jasper, lo adoro, è più forte di me, e mi sono chiesta spesso come un tipo così tranquillo e riservato, riesca a stare con una forza della natura come Alice, quindi, ho provato ad immaginarmeli insieme ed ecco che è uscito questo epilogo che, lo so, non centra molto con il resto della storia. Ma va beh spero che non ce l’abbiate con me per questo.

Lo ammetto non è stato facile finire questa storia, non so bene perché.

Ma ora che è davvero finita sento un misto di sentimenti contrastanti, da una parte ne sono felice, mi succede spesso, perché mi sento come quando si finisce un percorso che ti ha impegnato molto e alla fine, anche grazie a voi che avete letto e, a volte, anche commentato, ci si sente fieri del proprio lavoro e impegno. D’ altra parte mi sento anche un poco triste, perché è finita, finta davvero, dopo quasi due mesi di lavoro, saluto questi bellissimi personaggi inventati da Stephanie Meyer. Non so di preciso quando scriverò ancora di loro, spero presto, ma per ora ho alcuni progetti in sospeso che voglio finire.

Detto questo, rinnovo ancora i ringraziamenti per il vostro sostegno e incoraggiamento, se vi va leggete anche le altre mie storie, chissà magari vi piaceranno heheh.

A presto,

Tao tao smack :*

 

   
 
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