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Autore: yurei    16/07/2008    0 recensioni
poi improvvisamente si fece spazio tra gli altri un pensiero: CIBO. Bè aveva fame. “ma perché devo mettermi a pensare al cibo in una situazione come questa? Stupido cervello sei un idiota!” “non ti permetto di rivolgerti a me in quel modo, bella; fino a prova contraria sono stato io a pianificare un piano per-fet-to!” Con chi stava parlando? Con il suo cervello ovviamente. No, forse non così ovviamente.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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arcadia

questo più che un capitolo è un' appendice del primo ... spero vi siate divertite con il primo... io attendo commenti grazie.



- bene ma ora dormiamo, sarai stanca … anche se hai dormito fino ad ora… Ma ho una brutta notizia da darti … -

Jeanne lo scrutò attentamente temendo il peggio.
Impaziente fissava le sue labbra attendendo un loro movimento. Poi si mossero e pronunciarono - mi dispiace ma in questo hotel ho prenotato solo questa stanza con un solo letto: dovremo dormire insieme.- Cristopher finse dispiacere.
-nooooooooooooo- la ragazza lanciò un urlo seguito da circa 300 bestemmie dette in 6 lingue diverse il tutto concluso con una domanda al cielo: - perché proprio a me!-
Poi rivolse lo sguardo verso il ragazzo che stava iniziando a spogliarsi per indossare un ipotetico pigiama (lei sperava che avesse un pigiama), stava per urlare qualcosa di inaspettatamente offensivo quando si soffermò ad osservarne il fisico: scolpito, perfetto, degno di un ladro allenato,a quel punto il ragazzo, semplicemente in boxer, si stava avvicinando al letto
- non tentare di avvicinarti sporco bastardo pervertito! Non penserai davvero che dormirai con me!! Assolutamente no e poi vuoi darmi qualcosa da mettere addosso!-
-giusto!- la ragazza era ancora in intimo, quindi prese la maglietta che aveva appena tolto e gliela lanciò- questo è tutto quello che posso darti-
-ma … è la tua maglietta!!- fece con una faccia schifata.
- ehi! Non ho mica le pulci o qualcosa del genere . Mettitela! O se preferisci restare così io non ho niente in contrario … -
Jeanne  non potè fare altro che mettere quella maglia che gli andava un po’ grandina e dormire accanto a Cristopher, decisione voluta da una pistola puntatale contro la testa.

Dopo 5 minuti il ragazzo dormiva beatamente.
Un raggiò di sole timido attraversò le tende di quella stanza. Era giorno. Jeanne aprì gli occhi: Cristopher dormiva beatamente a pancia in giù mentre con un braccio cingeva involontariamente Jeanne. (gesto probabilmente causato da rimembranze fanciullesche di un orsacchiotto)
Jeanne si liberò del peso e si alzò dal letto. Si voltò per assicurarsi che il biondino dormisse ancora. Come un angelo, perfetto.
Tentò di aprire la porta, fece pressione sulla maniglia , la porta si aprì. Strano: la sera precedente la porta era chiusa a chiave.
Uscì dalla stanza in punta di piedi. Si voltò verso il corridoi. Si aspettava un corridoio tipico di un albergo, con una moquette rossa, e fu quello che trovò; procedette,trovò delle scale che scendevano. Al di là del corridoio Jeanne si aspettava di trovare una hall ma non fu così: davanti a lei c’era una semplice sala da pranzo con annessa cucina. Qui c’era qualcosa che non quadrava, i conti non tornavano …
Più che un hotel quell’edificio sembrava una grande casa … vuoi vedere che quel bastard- ?
Jeanne non potè terminare di formulare il suo pensiero poiché qualcuno l’aveva attaccata alle spalle, stringendola a sé.
Si voltò: era Cristopher che tutto sorridente fece:- ti piace? Questa è casa mia! - sembrava fiero.
Jeanne non aspettò molto prima di lasciarsi sfuggire un pugno sul suo volto e di aggiungere
 -brutto bastardo!! Allora tutta la storia del letto era una cazzata!! Io ho dovuto dormire con te solo perché ti andava?! Sei un maniaco!!- detto ciò ricominciò a picchiarlo.

Un bel modo di iniziare la giornata! Decisamente!
  
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