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Autore: _shrader    29/06/2014    5 recensioni
Credo che tutti una almeno una volta ci siamo chiesti cosa successe ad Hogwarts all’epoca dei grandiosi Malandrini.
Cosa accadde per far cadere Lily Evans nelle braccia di James Potter?
Cosa fermò le scie di cuori infranti creati da Sirius Black e da Dorcas Meadows?
Cosa decise di fare Remus Lupin per godersi l’ultimo anno di scuola?
Cosa fece alzare la testa dai romanzi a Mary McDonald?
Cosa portò al grande sacrificio compiuto da Alice Prewett e Frank Paciock?
Cosa spinse Rick Collins e Marlene McKinnon a combattere insieme?
Cosa diede il coraggio a Jhon Kristopher “J.K.” McKinnon per dichiararsi a Emmeline Vance?
Cosa diede il coraggio a lei per dichiararsi a sua volta?
Cosa portò Regulus Black a ribellarsi al Signore Oscuro, senza dirlo a nessuno?
Cosa convinse Severus Piton ad arruolarsi nelle schiere di Voldemort, per poi ribellarsi più avanti?
Cosa successe a Peter Minus, che lo cambiò così tanto da consegnare i suoi amici al nemico?
............per scoprire cosa ne penso io, basta leggere..…………
P.S. E' la mia prima long, non picchiatemi se è un obbrobrio
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Selezioni e scommesse
James Potter amava il Quidditch. Però, da quando era diventato capitano, c’erano dei momenti in cui quasi detestava il Quidditch, più specificamente era il momento delle selezioni. Un’abbondante dozzina di Grifondoro si presentava per far parte della squadra di quell’anno, cosa che di per se non era troppo grave, ma la maggior parte degli aspiranti giocatori non aveva idea di come si stesse su un manico di scopa.
-Allora: dividetevi nei ruoli con cui partecipare- urlò ai compagni che si erano presentati nel campo quel giorno.
I Grifondoro si divisero in quattro gruppi: per i cacciatori c’erano cinque concorrenti, per i battitori quattro, per i portieri tre, per i cercatori altri quattro.
-Adesso, chiedo gentilmente a tutti quelli del primo anno e a chiunque altro non sappia montare una scopa di andarsene- continuò urlando. Subito due ragazzine se ne andarono.
-Perfetto, ora iniziamo. Montate tutti sulle scope e volate intorno al campo- urlò nuovamente.
Dopo circa cinque minuti altri tre ragazzi furono cacciati dal campo perché erano incapaci di volare.
-Ora ci saranno le selezioni per i cacciatori. Scendete tutti giù tranne chi vuole ricoprire quel posto-  gridò il capitano.
In campo rimasero solo Dorcas, Marlene e un ragazzo del quarto anno -Solo due di voi potranno passare, però anticipo già a Donnegat che molto probabilmente sceglierò McKinnon piccola e Meadows, considerando che giocano da più tempo. Perciò io sarò imparziale, ma tu non offenderti- gli disse- Ora dovete cercare di fare più goal possibili, sarà una cosa a porta libera ma, non potete fermarvi per tirare. Dovete farlo di corsa-.
I tre aspiranti cacciatori iniziarono la loro prova, fecero sette tiri a testa- Allora, i punteggi sono: Meadows sette, McKinnon piccola sei e Donnegat cinque. Mi dispiace ma sei fuori-.
Donnegat annuì imbronciato e uscì dal campo –Ehi amico comunque sei stato bravo, se dovesse servire una riserva… tu ci saresti?- chiese James.
Il ragazzo tornò a sorridere e disse –Certamente-.
Potter tornò felice sulla sua scopa e andò di nuovo in centro al campo –Ora i battitori. Per il posto ci sono McKinnon grande, Collins e Torent. Di nuovo, considerando che Collins e McKinnon grande sono nella squadra da un po’, non prendertela troppo se vieni eliminato te-.
I tre si librarono in aria –Ora dovete cercare di colpire le porte con i bolidi, per vedere la vostra mira e la vostra potenza. Per favore non colpite noi-.
-Ti ho mai colpito capitano?- chiese ghignando Rick.
-Collins, è meglio per te se stai zitto. Quel livido ci ha messo due mesi per andare via- lo ragguagliò Potter.
-Ma va… saranno state due settimane massimo-  gli rispose Collins.
James scosse la testa ridacchiando –Adesso libero i bolidi. E ora via!-.
I tre iniziarono a colpire le due porte a suon di bolidi dopo dieci minuti James li fermò –Bene, Collins: sette centri su nove; McKinnon grande: sei su dieci e Torent: uno su sei. Mi dispiace Torent ma sei fuori-.
-Ma è successo solo perché non mi hanno fatto prendere i bolidi!- esclamò indignato il ragazzo.
-E credi che in partita te li servano su un piatto d’argento?! Torent fuori- ribatté prontamente James.
Il ragazzo gettò arrabbiato la scopa a terra e se ne andò infuriato.
James sbuffò “almeno sappiamo chi era l’incazzato di turno, ogni anno ce ne è uno, e se non ce è perché l’ho preso in squadra” –Portieri? Illuminatemi!-.
I tre portieri si alzarono in volo –Allora, il primo è Kingstar. Chi para più pluffe vince. Cacciatrici: iniziate a tirare- disse James.
Kingstar si avviò verso la porta. Purtroppo per lui, riuscì a parare solamente una palla- Kingstar, credo tu sia fuori- disse James- Ora tocca a Lionel. Amico sei solo del secondo anno, sicuro di riuscire a battere Paciock che è dell’ultimo?-.
Il ragazzino annuì e andò verso la porta, parò praticamente tutte le palle ma c’era un unico problema –Lionel, vuoi andare in infermeria?- chiese James al ragazzo svenuto per terra –Se ti interessa saperlo, per parare le pluffe puoi utilizzare anche le mani oltre il tuo corpo, se no rischi di svenire e cadere a terra, come hai fatto ora. Sei stato fortunato che McKinnon grande ti abbia fermato in tempo-.
Il ragazzo riuscì a dire un sussurrato –Okay, ora posso andare in infe…- prima di crollare di nuovo.
-J.K. potresti portarlo in infermeria? Madama Bent non ti ha ancora visto quest’anno- disse Potter all’amico.
-Okay, ma comunque ci sono stato ieri in infermeria, mi ero fatto male ad una gamba perché sono caduto dalle scale-  rispose l’altro prendendo il ragazzino.
-Perfetto, manca solo Paciock- Frank andò davanti alla porta e si preparò.
Dorcas gli volò vicino e tiro la prima palla: parata. Continuarono così per circa sette tiri. Alla fine della selezione l’unica palla che Frank non aveva parato era andata fuori dalla porta, perciò non aveva subito neanche un goal.
-Paciock sei dentro- esclamò felice James.
Alice, che era andata a vedere il fidanzato giocare, iniziò ad esultare –Grande Frank! Ti amo!-
-Sì Alice lo sappiamo- la zittì il capitano -Ora ci mancano solo i cercatori. Il primo che prende il boccino  per due volte, vince il posto-.
I due aspiranti cercatori, che prima erano quattro ma le prove di volo li avevano dimezzati, iniziarono a volare per il campo cercando il boccino. Ci volle mezz’ora buona prima che uno dei due, Malcolm, prese il boccino- Perfetto ora liberalo e lasciagli dieci secondi di vantaggio, poi riinizierete a gareggiare-.
Malcolm seguì gli ordini del capitano e dopo un’altra ora buona Odair prese il boccino –ora siamo uno a uno, rifate tutto da capo e chi lo prende per primo sarà in squadra- disse James sbadigliando.
Ci vollero quarantacinque minuti prima che Odair avvistasse il boccino. Dopo una lunga corsa con la scopa finalmente riuscì a prenderlo –Odair in squadra. Malcolm fuori- esclamò James –E ora, ci vediamo mercoledì prossimo per gli allenamenti-.
Tutti i presenti si allontanarono e James rimase da solo in campo.
***
Lily Evans stava passeggiando sola per il giardino di Hogwarts. Alice, Marlene e Dorcas erano alle selezioni di Quidditch (Lene e Dorcas per giocare e Alice per vedere Frank), Mary ed Emmeline stavano studiando divinazione perciò lei si era trovata da sola.
Erano le cinque del pomeriggio ed erano già quattro ore che era fuori ma, non aveva voglia di entrare, decise così di andare al campo di Quidditch, magari vedeva Marlene, Dorcas o Alice.
Però il campo era completamente vuoto. Lily si guardò attorno per accertarsene e  vide una figura che volava nei dintorni delle porte.
-Potter! Cosa stai facendo?- urlò al compagno.
James cercò con lo sguardo chi aveva parlato e si stupì di vedere Lily - Evans che ci fai qui?- chiese iniziando a scendere alla sua altezza.
-Mi stavo annoiando e sono venuta a cercare Dorcas, Alice o Marlene. Però ho trovato solo te- rispose lei –Cosa stavi facendo?-.
-Stavo cercando il boccino perché è volato via- rispose Potter passandosi una mano tra i capelli.
-E non potevi chiedere al tuo nuovo cercatore?- domandò incuriosita la Evans.
-No, sarebbe stato troppo stanco- disse semplicemente James ripassandosi una mano tra i capelli..
Lily inclinò la testa e lo squadrò per bene –Stai mentendo-.
-Cosa?- esclamò Potter “come diavolo lo ha capito?!”.
-Quando menti sei agitato e ti passi una mano tra i capelli. Cosa che fai anche quando vuoi fare lo spaccone ma, ora stavi solamente mentendo- spiegò Lily.
James strizzò gli occhi stupito e inconsapevolmente riportò la mano all’altezza della testa.
-Visto- disse la ragazza indicandolo.
Potter si stupì di nuovo –Okay Evans, mi hai beccato- ammise.
-Cosa stavi facendo?- chiese di nuovo lei.
James sbuffò e disse –Stavo veramente cercando il boccino, ma non perché l’ho perso-.
-E allora perché? Tu non sei “James Charlus Potter: il più grande cacciatore della storia di Hogwarts”?- domandò lei.
-Beh… perché sin da quando ero piccolo sognavo di volare su una scopa e prendere il boccino. Arrivato ad Hogwarts sono riuscito ad entrare nella squadra di Grifondoro al secondo anno, solo che non come volevo io. Il mio sogno era quello di diventare cercatore, ma si scoprì che come cacciatore ero più portato. Così accettai quel ruolo nonostante tutto. Ti ricordi quando Lorain, quella che era cercatrice al nostro terzo anno, stette male e io giocai come cercatore? Beh è per quello che tengo così tanto il boccino che presi quella volta- spiegò il ragazzo –perciò ora mi era venuta voglia di provare a prenderlo, così giusto per fare qualcosa. Solo che ora non lo trovò più veramente- aggiunse guardandosi in torno alla ricerca dello scintillio dorato.
Lily sorrise –Ora non stai mentendo-.
-Io non ti mentirei mai!- disse James.
-E prima cosa hai fatto?- chiese lei.
-Prima quando? Evans prima ero da solo. Mi sa che hai preso troppo sole in vacanza. Vieni a sederti va- disse lui mettendo su la sua espressione da finto-innocente.
Lily scoppiò a ridere e James la seguì
–Allora, per quelle lezioni?- chiese lui “Accetta, accetta, accetta, accetta”.
-Oh.. già… le lezioni- disse Lily “merda me ne sono dimenticata! Ora che gli dico?”.
James la guardava aspettando una risposta –Se non vuoi non è un problema- “apparte per la mia autostima”.
-Facciamo così: se tu prendi il boccino, possiamo provarci ma, se non lo prendi no. Hai venti minuti in totale, ora vai- decretò la rossa.
James salì sulla scopa e iniziò a cercare un boccino “boccino, fatti vedere ti prego! La mia vita dipende da te! Perciò ora vieni da James boccinino bello.””
Lily si andò a sedere a bordo campo aspettando che i venti minuti finissero.
James continuava a cercare quello stupido boccino ma, non lo trovava proprio.
Passarono dieci minuti e del boccino neanche l’ombra “Ti prego boccino, se tu ti fai vedere e acchiappare, io potrò seguire le lezioni di Lily e dimostrarle che non sono un idiota! Così poi sicuramente ci sposeremo e avremo quattordici figli (come due squadre di Quidditch) di cui sette maschi e sette femmine. Ora, boccinino bello, ti fai vedere?”
Lily, intanto, si guardava intorno “Potter, muoviti a prendere quel dannato boccino! No aspetta. Lily perché vuoi che Potter prenda il boccino? Tu non vuoi veramente dargli ripetizioni vero? Vero?”.
Mancava un minuto quando James vide il boccino.
Si lanciò nella sua direzione volando velocissimo, il boccino andò verso il basso. James virò e continuò ad inseguirlo.
Trenta secondi, Potter allungò una mano per prenderlo ma era ancora troppo lontano… venti secondi, mancavano ancora quattro metri… dieci secondi, il tempo stava per finire e mancavano ancora due metri… due secondi James allungò ancora di più la mano ma non ci arrivava ancora… un secondo, il boccino salì improvvisamente verso l’alto e James non riuscì a prenderlo.
-Potter è finito il tempo- gli urlò Lily.
“Merda, merda, merda! Quel diavolo di boccino! Merlino santissimo” imprecò mentalmente James. Potter atterrò arrabbiato sul campo.
Lily gli si avvicinò a lui un po’ dispiaciuta –Beh Potter, sarà per un’altra volta-.
James annuì triste –Sarà per un’ altra volta-.
-Beh io vado. Ciao- disse la Evans.
-Ciao- la salutò Potter.
Lily si morse il labbro insicura di cosa fare e poi se ne andò. Appena James pensò che la ragazza fosse abbastanza lontana, gettò a terra la scopa e si buttò a terra affianco ad essa “Avevo un’opportunità! Una diavolo di opportunità e l’ho sprecata! Quel boccino… “.
Anche la Evans, che si era fermata e aveva visto la scenata di James, era immersa nei suoi pensieri “Okay. I patti erano quelli, però lui ha seriamente bisogno di un aiuto in pozioni… ma tu non lo sopporti Potter! Perché diamine dovresti aiutarlo?! Lui ti ha trattato male per tutti gli altri anni! Solo che forse dovrei avvicinarmi un po’ anche io a lui… gli ho promesso che potevamo provare a diventare amici, dovrei provarci anche io… però cosa ci guadagnerei da questa indulgenza? Di passare del tempo con Potter? Non mi sembra ‘sta gran cosa… anche se... ho un’idea!”.
Mentre James si deprimeva a guardare il cielo Lily gli si avvicinò e disse –Accio boccino d’oro-.
Potter guardò la ragazza stranito cercando di capire cosa avesse in mente. Intanto il boccino arrivò nelle mani della rossa.
-Allora Potter non abbiamo chiarito le condizioni nel caso il boccino lo prendessi io. Perciò facciamo così: io ti do ripetizioni di Pozioni se tu mi dai ripetizioni di Trasfigurazione- qui James la guardò sbalordito – e, visto che io ho preso il boccino, tu mi devi dire cinque cose imbarazzanti su di te-.
Il ragazzo si stupì delle richieste della compagna –Evans, sei sicura di stare bene? Cioè, te che mi proponi di farmi ripetizioni e le chiedi a me in cambio?-.
-Potter non farla tanto lunga. Accetti o no?- rispose lei.
-Ci puoi scommettere- disse l’altro.
-Okay- commentò Lily sedendosi accanto al compagno –ora dimmi cinque cose imbarazzanti su di te-.
Potter iniziò a pensarci su- Non mi viene niente-.
-E dai! Non so, una paura stupida? Una situazione imbarazzante che ti è capitata? Uff… una penitenza imbarazzante?- gli disse lei.
-Allora, una paura imbarazzante? Ho paura delle anatre- ammise il ragazzo.
-Hai paura delle anatre?!- si stupì Lily- come fai ad avere paura delle anatre?-
-Beh… ero piccolo ed ero in un parco con i miei genitori, c’era un piccolo laghetto pieno di anatre e io mi ci sono avvicinato. Allora, mio padre, mi ha dato un panino e mi ha detto di darlo alle anatre. Io l’ho fatto, solo che mi sono sporto troppo e sono caduto nel laghetto, tutte le anatre sono volate in alto spaventate e, quando hanno visto che avevo il pane mi sono arrivate tutte addosso. Da quel giorno ho paura delle anatre- raccontò.
La ragazza scoppiò a ridere – Scusa Potter ma- altre risate –la tua paura è veramente assurda-.
-Grazie Evans, grazie. Ora passiamo oltre, avevi detto una situazione imbarazzante?- disse lui.
Lei annuì e James iniziò a raccontare –Allora ne ho due: la prima è successa l’anno scorso, ero ad un appuntamento con una ragazza, molto formosa direi, e arrivati a quel momento io avevo dei boxer improponibili! Per colpa di Sirius ovviamente. In pratica, quel cagnaccio, aveva fatto un incantesimo ai miei boxer facendo in modo che si illuminassero al buio, la ragazza ha riso tutto il tempo e alla fine non è successo niente tra noi-.
La ragazza ridacchio sotto i baffi immaginandosi Black che faceva uno scherzo a Potter –E l’altra?-.
-La seconda è successa quest’estate: ero appena tornato a casa e i miei parenti mi avevano preparato una festa per i diciassette anni in ritardo. Mio zio era tutto contento e mi ha fatto un regalo che lui riteneva stupendo, solo che io non lo ritenevo così fantastico. Il regalo consisteva nel “discorsetto”, hai capito cosa intendo no?- Lily annuì- comunque, alla fine gli sono scoppiato a ridere in faccia e gli ho detto che sapevo già abbastanza sull’argomento. Ed è stata una cosa molto imbarazzante-.
La Evans si trovò nuovamente a ridere immaginandosi la scena –Sei proprio un idiota Potter-.
-Cosa dovevo fare? Non resistevo più! Cioè tu non puoi parlare ad un diciasettenne delle api e dei fiori!- disse James ridendo a sua volta –Roba da pazzi-.
-Dai vai avanti. Mi hai incuriosita con le tue sventure- lo esortò.
-Avevi detto anche una penitenza imbarazzante? Sempre per colpa di Sirius sono dovuto uscire nella città babbana vicino a casa mia con dei tacchi di mia madre. Non ti dico come mi guardava la gente- confessò scuotendo la testa.
Lily scoppiò un’altra volta a ridere –Merlino Potter, non pensavo che sarebbe stato così divertente-.
-Beh sappi che mi vendicherò Evans, te le farò dire anche a te appena me ne capiterà l’occasione- la avvertì.
-Non provarci nemmeno Potter- lo ammonì lei –dai ti manca l’ultima-.
-Un’abitudine imbarazzante va bene?- chiese.
-Ovvio, basta che sia imbarazzante- gli rispose.
-Allora, più che altro è un’abitudine strana: ogni volta che di notte devo andare in bagno, valutò attentamente se ne valga la pena. Per la maggior parte delle volte sto talmente tanto tempo a pensare se andare o no che alla fine devo correre in bagno perché me la sto facendo sotto-.
-Questa non vale Potter- dichiarò Lily.
-Perché?- chiese lui –non è abbastanza imbarazzante?-.
-Perché è una cosa che fanno tutti! Dai pensi di essere l’unico che non ha voglia di alzarsi la notte, quando magari è in una posizione comoda?!- gli spiegò la Evans.
-Allora non so… sì uno c’è! Quest’estate io e Sirius volevamo andare a trovare Remus a casa sua, solo che lui non c’era perché era in vacanza. Allora, usando dei soldi babbani che mio padre ci aveva dato per ogni evenienza, abbiamo deciso di provare ad andare in un cimena…-
-Si dice cinema- lo corresse lei.
-Giusto, in un cinema, comunque siamo andati in questo cinema dove abbiamo chiesto due biglietti per un milm…-
-Film Potter, si dice film- lo corresse nuovamente.
-Evans vuoi farmi finire? Riprendiamo, abbiamo deciso di guardare questo film, anche se non sapevamo di cosa parlasse, e dentro al cinema c’erano solo coppiette, noi ci siamo chiesti il perché ma ci siamo seduti comunque a guardare. Alla fine era una storia mielosa e per tutto il tempo la gente non ha fatto che sbaciucchiarsi… io e Sirius eravamo molto in imbarazzo-.
La rossa rise di nuovo –Okay, questa andava bene-.
-Ora Evans, come minimo, devi ammettere che ti sei divertita- la obbligò James.
-Lo ammetto senza problemi, Potter in qualità di idiota le tue sventure sono anch’esse da idiota- gli rispose la ragazza.
-Evans, parlando seriamente, le ripetizioni quando le facciamo?- chiese Potter tornando serio.
-Non lo so, in che giorni hai gli allenamenti di Quidditch?- disse lei.
-Allora: il lunedì, il mercoledì e a volte il venerdì- rispose Ramoso.
-Facciamole di martedì, perché il giovedì sera c’è la ronda e io non ho voglia di passare un’intera giornata con te- decise Lily.
-Okay e a che ora? Io ho lezione fino alle quattro quel giorno- disse James.
-Alle cinque?- propose la ragazza.
-Okay, va bene- accettò lui.
-Facciamo così: un martedì io ti faccio ripetizioni in pozioni e quello successivo tu mi aiuti in trasfigurazione- disse la Evans.
-Perfetto Evans- commentò il ragazzo –non sia mai che passi troppo tempo con me-.
-Taci Potter- lo ammonì la Grifondoro.
-Evans, di nuovo, non è quello lo sguardo! Devi guardarmi come per dirmi: Potter, se non taci ti uccido sul momento- le spiegò.
-Taci Potter- ripeté lei, cercando però di fare “lo sguardo”.
-Ci eri quasi Evans, ma non ci sei ancora riuscita- si lamentò James.
Lily girò gli occhi infastidita e disse –Potter, devi solo tacere-.
-Visto? Era quello lo sguardo! Brava Evans ci hai ripreso la mano, cioè gli occhi, ci hai ripreso gli occhi- esultò il Grifondoro.
Lily si mise a ridere e scosse la testa –sei proprio un idiota-.
-Grazie Evans, oggi me lo avrai detto solo mille volte- commentò James.
-È semplicemente la verità- ammise lei.
Il ragazzo si finse offeso –Come osi?-.
-Taci Potter- disse Lily.
-Ecco, ora che ci hai ripreso gli occhi continui a fare lo sguardo giusto- si lamentò Potter.
La Evans scoppiò a ridere di nuovo.
-Ah Evans, mia cara Evans, oggi non hai fatto che ridere di me, delle mie sventure e delle mie idiozie, ma sappi che mi vendicherò e ti farò confessare le cose più imbarazzanti che ti siano mai capitate- promise lui.
-Aspetta e spera Potter, aspetta e spera- lo riprese lei.
“Aspetterò tutta la vita se necessario” pensò James facendo un sorrisetto malinconico.
-Cosa c’è?- chiese Lily –Perché quella faccia?-.
-Niente Evans, stavo solo pensando- rispose il ragazzo.
-A cosa?- domandò ancora lei.
-Alla scuola, voglio dire questo è l’ultimo anno, devo impegnarmi- rispose lui.
-Ah ah… Potter te l’ho mai detto che quando menti sei agitato e ti passi una mano tra i capelli?- gli disse lei.
James si stupì e fece un sorriso nervoso –Evans, mi dispiace ma non saprai mai a cosa pensavo-.
-Okay va bene, era solo curiosità- si difese Lily –Ora devo andare Potter-.
-Addio Evans, ci rivedremo fra molto tempo- la salutò.
-Certo, perché di qui alla cena ci sono secoli e secoli di mezzo- rispose lei ridendo.
-Ovvio- annuì il ragazzo.
Lily si incamminò verso l’uscita del campo, questa volta per andarsene veramente.
“Lily Evans, tu mi sorprendi ogni giorno di più” commentò mentalmente James.
 
 
Hola people,
Ci ho provato ad aggiornare esattamente in una settimana, ve lo giuro, però ho avuto un minimo di vita sociale perciò non ho potuto scrivere. Mi dispiace.
Ora, vi è piaciuto il capitolo? (si alzano dei cori come allo stadio e tutti urlano NO! FAI SCHIFO! VAI A FARTI UN GIRO NELLA DUAT!).
Emh… grazie molto gentili, vi amo tanto anche io.
Ma avete visto che teneri Lily e James, non sono l’amore? No, non lo sono… Okay… mi ritiro in Australia.
E James che ha paura delle anatre come Jace Wayland, non è perfetto?! Non lo è, di nuovo… va bene, me ne vado e mi rivedrete solo quando uscirà il trailer di Mockingjay (cioè mai più).
Peace&Love
_tribute_

P.S. scherzavo, mi rivedrete molto presto (forse) muahahaah
   
 
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